.^Capitolo 24^.
Era ancora sopra al demone, con le mani attorno alla sua gola in procinto di stringere sempre di più, mentre quella frase appena pronunciata dal biondo rimbombava con violenza nelle sue cavità cerebrali.
Conosceva bene l'indole da pazzo malato di Bill Cipher, ma non avrebbe mai pensato che gli sarebbe piaciuto essere strangolato.
Strinse ancora la presa per la rabbia e l'espressione di Bill cambiò: buttò all'indietro la testa insieme agli occhi, si morse il labbro e inarcò la schiena, facendo rialzare leggermente l'umano situato sopra di lui e facendolo sobbalzare.
Continuava a tenere stretto, senza mai lasciare la presa, ma Dipper notò solo dopo qualche minuto che quella situazione era fin troppo piacevole per quel demone da strapazzo.
"Perché ti piace così tanto?!" Urlò Dipper stringendo sempre con più forza e stupendosi del fatto che Bill non reagisse a questo tentativo di strangolamento.
"Il dolore è così divertente!~" Esclamò il biondo con un tono quasi supplichevole, mentre la sua espressione era coperta da un velo di piacere ed estasi.
Dipper non rimase sconvolto più di tanto da quella frase dato che sapeva bene che il demone era un dannato masochista, ma non voleva affatto che quella creatura sorridesse in qualsiasi situazione.
Voleva veder scomparire quel sorriso così odioso e perverso, voleva vedere la sua espressione completamente indifesa e avvolta nel panico.
Ma Dipper, accortosi della situazione attuale, tolse lentamente le mani dal collo leggermente rosso di Bill e le posò sul suo viso, cercando di calmarsi prima di esplodere in un altro attacco d'ira.
Il demone era ancora steso sul letto ed emise una risata mischiata a dei mugolii e degli ansimi, smettendo dopo pochi secondi e fissando l'umano dal basso con un sorriso avvolto da un piacere intenso.
"Pinetree... Perché hai smesso...?~" Mormorò Bill in uno stato di trance dovuto al malato piacere provato durante l'inizio dello strangolamento.
Non appena quella frase arrivò alle orecchie di Dipper, egli si tolse lentamente dal bacino del demone e si sedette sul bordo del letto, trasportando le sue dita in mezzo ai suoi capelli castani.
Il biondo allora si mise seduto sul letto e mise una mano sulla spalla dell'umano, che sussultò al contatto, ma non si voltò per guardarlo in faccia.
"Oh, andiamo... Non avrai mica paura di farmi male?" Lo canzonò Bill con un ghigno, perdendo tutta la presunta rabbia dell'inizio e il piacere della fine.
Ma non appena si sporse per guardare Dipper negli occhi, quest'ultimo ruotò di scatto il viso verso il demone e schiacciò con il suo sguardo quasi folle l'occhio dorato appartenente a Bill.
Le sue mani stringevano con così tanta forza i capelli che avrebbe potuto strapparli in qualsiasi momento, e la sua cassa toracica si alzava e si abbassava con un ritmo irregolare, quasi incontrollabile da parte dell'umano.
I suoi occhi erano completamente spalancati e Bill potè notare, quasi con fare sorpreso, che essi erano addirittura lucidi, in procinto di far fuoriuscire H2O in qualsiasi momento.
Quello fu il primo momento in cui Dipper osservò con sorpresa il sorriso del demone inclinarsi verso il basso, tramutandosi in un'espressione quasi umana, dispiaciuta.
Fu la prima volta in millenni di esistenza che Bill preferì tenere il suo sorriso per un'altra situazione, dato che il suo momento di serietà primario era stato ideato solo per spaventare l'umano e sottometterlo con facilità.
Persino il demone fu sorpreso da quel suo rapido cambio di espressione facciale, senza neanche pensare alle conseguenze.
Ma a quanto pareva, a lui non importava affatto di ciò che sarebbe potuto accadere, era unicamente interessato alla situazione mentale dell'umano.
Così avvicinò le mani al suo viso e tentò di posarle sulle sue guance, ma egli si spostò di scatto e fece scontrare la sua schiena contro lo schienale del letto, rannicchiandosi e assumendo una posizione fetale.
"... Pinetree?" Mormorò Bill con tono basso, avvicinandosi a lui a gattoni.
"NON CHIAMARMI COSÌ!"
Quell'urlo fece sobbalzare di così tanto il demone che egli si fermò di colpo prima di raggiungere il castano, ormai all'inizio di una crisi da cui era difficile uscire.
Cambiò lentamente la sua posizione e si mise a gambe piegate sul letto, fissandolo in silenzio e con un'espressione priva di emozioni.
Dipper continuava a tenersi la testa, mentre mille pensieri balenavano nella sua mente, senza un senso logico.
Era come se avesse avuto una bomba ad orologeria nel corpo per tutto questo tempo, senza mai guardare il giorno in cui sarebbe esplosa in tanti piccoli pezzi di emozioni e situazioni così diverse tra loro.
Si sentiva così pieno ma allo stesso tempo vuoto, un massiccio sacco di carne ripieno di sensazioni ma vuoto di risposte e chiarimenti.
Sentiva che la sua testa sarebbe scoppiata in qualsiasi momento e la presenza del demone di certo non aiutava, dato che era lui il colpevole della maggior parte dei malori mentali di Dipper.
"Non so più cosa fare..." - Mormorò l'umano con un tono basso ma allo stesso tempo acuto. - "Era... Era tutto così tranquillo... Prima del tuo arrivo..." Disse.
Bill lo ascoltava in silenzio, senza muovere un muscolo o proferire parola.
Rimaneva seduto sul letto in una posizione autoritaria, sempre con quell'espressione seria ma sorpresa.
"Io non riesco più a capire... Prima mi tormenti... Poi fai il gentile con me... E infine ti fai prendere dalla rabbia solo perché un mio amico si stava preoccupando per me..." Disse Dipper, alzando di poco lo sguardo spaventato e fissandolo nell'occhio.
Il demone non proferì ancora nessuna parola per provare a creare una conversazione dell'umano, ma la sua mente stava già elaborando qualche affermazione da dire se fosse stato obbligato a parlare.
"Io... Cosa sono per te...? Un giocattolo...? Un lurido umano...? Una bambola...? Mi hai baciato... Continui a manipolare la mia mente con frasi... Ambigue... E perverse... Ti ho... Ti ho quasi strangolato... Io non capisco più niente, Bill!" Urlò Dipper rannicchiandosi ancora di più, stupendosi di quella sua isteria.
Alla fine, cosa doveva fare?
Cosa doveva fare per non impazzire in quella serie di situazioni in cui il demone era presente?
Bill Cipher era ricomparso dopo sette anni, dopo sette lunghi anni nei quali le ferite morali di Dipper si cicatrizzarono del tutto.
Si sentiva bene a gestire il bar con sua sorella, insieme ai suoi nuovi amici, nonché colleghi del locale, e insieme a Pacifica, con cui aveva riallacciato i rapporti.
Il demone era ricomparso in un momento tranquillo, mettendo in mostra quella sua meravigliosa e inumana forma in grado di ammaliare qualsiasi essere vivente senza il minimo sforzo.
"Mi... Mi stai facendo dubitare della mia sessualità... Io dovrei... Respingerti... E invece il mio corpo fa tutto da solo... Non ascolta la mente... Dopo tutto quello che hai fatto..." - Continuò con una voce più rotta di prima. - "... Hai tentato di uccidermi... E ora... Stai giocando con me... Ad un gioco strano di cui solo tu conosci le regole..." Mormorò, togliendosi le mani e facendole distendere attorno alle gambe, quasi come se fosse stanco.
Finalmente Bill, dopo qualche minuto di silenzio dopo l'ultima frase pronunciata da Dipper, potè increspare le labbra in un largo sorriso, rimanendo seduto sul letto con fare autoritario.
Solo dopo vari secondi egli si avvicinò all'umano con quel sorriso e con un'espressione di qualcuno che ne sapeva una più del diavolo.
Dipper se ne accorse e spalancò gli occhi, notando che Bill si era posizionato proprio in mezzo alle sue gambe e aveva appoggiato le mani ai lati dei suoi fianchi nudi.
Il suo occhio predatorio era più luminoso del solito, più accattivante, pronto a scavare nello sguardo ancora spaventato dell'umano per raggiungere la sua mente contorta.
"Dunque... Mi stai dicendo che sei attratto da me? Ufficialmente sei attratto da me?" Chiese Bill con un sorriso, avvicinando lentamente il viso a quello dell'umano.
Il moro chiuse istintivamente gli occhi e cercò di fondere il suo corpo con lo schienale del letto, mentre il demone continuava ad avvicinarsi sempre di più.
"... È sbagliato... È tutto così sbagliato, Bill..." Sussurrò con una voce rotta, ormai con le labbra lontane un millimetro da quelle del biondo.
Non capiva più cosa fosse giusto o sbagliato, non distingueva la purezza dalla perversione.
La sua mente era implosa in così tanti pezzi composti da dubbi esistenziali e turbamenti vari, insieme a tante domande e così poche risposte, quasi nulle.
Ma il dolce e virile profumo che Bill emanava dal suo corpo e dai suoi capelli ammaliarono completamente la coscienza di Dipper, facendolo entrare in uno stato di estasi anche grazie alla vicinanza del suo bellissimo viso.
"La vita non è divertente senza un po' di proibito... Non lo pensi anche tu..." - Sussurrò Bill, avvicinando le labbra al suo orecchio. - "... Dipper?"
Le sillabe del suo nome passarono nella cavità orale di Bill e tra le sue labbra, facendo fuoriuscire un tono sensuale nello stesso momento della pronuncia del suo nome.
Lasciò andare la testa all'indietro e chiuse gli occhi con tranquillità, emettendo un mugolio di piacere grazie a quella situazione iniziata nel peggiore dei modi.
Bill allora si morse il labbro e prese lentamente tra le mani il viso ovale di Dipper, fissando con bramosia quelle labbra carnose e leggermente socchiuse.
Rimase con gli occhi chiusi senza aprirli per nessun motivo, aspettandosi dal biondo un bacio passionale e privo di pudore, ma non accadde.
Infatti, non appena sentì una presenza umida sulla sua fronte, il castano aprì gli occhi e cercò con lo sguardo le labbra seduttrici di Bill, per poi scoprire che esse si erano posate sulla sua fronte con una strana dolcezza.
Dopo qualche minuto, il demone si staccò e fissò Dipper negli occhi, notando che le sue gote si erano imporporate di colpo, il che lo fece sorridere ancora di più.
"... Bill... Io-"
L'umano provò a proferire una sentenza di qualche tipo, ma le sue labbra vennero a contatto con un dito ricoperto dalla stoffa nera di un guanto di velluto appartenente a Bill, quest'ultimo lo aveva posato con una delicatezza quasi innaturale.
"Non dire niente, Dipper, non dire niente... Hai bisogno di riposo." Affermò Bill con un tono quasi caritatevole.
Spostò le mani sulle sue spalle e lo spinse dolcemente verso il materasso, facendolo stendere sul letto e coprendolo con la coperta.
L'umano continuava a fissarlo dal basso, con gli occhi socchiusi e uno sguardo stanco, privo di forza.
Bill aveva ragione, Dipper aveva bisogno di qualche ora di sonno e di relax, giusto per risistemare le idee e cacciare fuori dalla sua mente qualche dubbio ormai inutile.
Chiuse gli occhi e si sistemò la coperta sopra le spalle, mettendosi su un fianco.
Dopo qualche minuto, l'umano fu subito accolto tra le braccia di Morfeo e la sua espressione cambiò, diventando più tranquilla di prima.
Il demone era ancora lì, ad osservare compiaciuto il castano dormiente con un sorriso che andava da un orecchio all'altro, insieme ad uno sguardo carico di malizia.
Non avrebbe mai pensato che Dipper si sarebbe spinto fin lì, ai limiti della calma e della pazienza, in procinto di avere una piccola crisi isterica.
Era solo confuso, aveva paura di questo cambiamento così rapido nella sua vita, insieme a tutti gli altri elementi spuntati al di fuori del suo controllo.
Ma a Bill andava bene così, era semplicemente soddisfatto da quel suo atteggiamento poco razionale e carico di emozioni distorte.
Si alzò dal letto e diede un ultimo sguardo all'umano ormai addormentato, prima di andarsene completamente da quella stanza per lasciarlo dormire sogni tranquilli.
Senza rendersene conto, aveva ottenuto ciò che voleva dall'umano, era una semplice questione di secondi, di attimi.
Era così orgoglioso dello svolgimento delle azioni, erano tutte a suo vantaggio.
Il piano stava andando tutto come previsto.
Beh, che dire signori miei...
Questo capitolo non mi fa impazzire molto ;w;
Non è neanche molto lungo in realtà... Uffa T-T
Vorrei sapere la vostra opinione a riguardo!
Voi che ne pensate della reazione di Dipper?
E invece di Bill? Che ne pensate?
Mettendosi nei panni di un maschio etero (per così dire-), non sembra una cosa da prendere alla leggera
Insomma, Bill ha fatto il pazzo per un'estate intera con Dipper, trattandolo come un ragazzino, e ora viene fuori con questo aspetto nuovo e con un carattere più perverso
Insomma, povero Dipper, davvero mi dispiace però XD
Ditemi cosa ne pensate amici miei!
Lasciate un commento e una stellina se il capitolo vi è piaciuto e noi ci vediamo alla prossima! Cya a tutti :3
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top