Capitolo 13 Un incubo tormentato..
I cinque chipmunks e Dave, rimasero in compagnia di Alvin, per tutta la notte; ma quasi nessuno riuscì a dormire..
Gli unici, che si erano effettivamente addormentati, erano Theodore ed Alvin, che stava dormendo come un angelo.
Alle prima luci del sole, Alvin ritornò ad essere, un piccolo e dolcissimo chipmunk; alla vista di tutti.
Brittany continuava a guardarlo preoccupata, ripensando alle parole che aveva detto e al fatto, che non l'avesse vista.
Dopotutto, era quello a cui stavano pensando tutti in quel momento...
Improvvisamente, mentre Alvin dormiva; iniziò a tremare dalla paura, nel sonno.
Continuando a ripetere: "Lasciami andare! Lasciami andare!!" ; ad un livello di voce, assolutamente alto..
Iniziò a sudare freddo e tutti, cercarono di calmarlo; anche Theodore, che si era appena svegliato.
<<A-Alvi?.. Chi ti deve lasciare andare?..>>
Gli chiese Theodore preoccupato, mentre Alvin si era messo a piangere nel sonno e si risvegliò di colpo; in lacrime.
<<Alvin?!.. Ehi.. stai bene?!>>
Gli chiesero tutti, agitati e preoccupati; ma Alvin non rispose, continuò a piangere e singhiozzare.
A quel punto capirono, che dovevano utilizzare un altro metodo, per calmarlo...
Nessuno sapeva che fare e rimasero immobili dov'erano; troppo preoccupati..
Finché Theodore, non si sedette accanto a lui e gli asciugò le lacrime con un dito; guardandolo preoccupato e dolcemente, in un modo comprensivo.
<<Alvin... Non piangere, è tutto apposto... Chiunque hai sognato non è qui..>>
Disse Theodore, cercando di calmarlo e tutti lo guardavano sorpresi; che si fosse comportato come un fratello maggiore... Che era, ovviamente.
Alvin aprì piano piano, gli occhi in lacrime e lo abbracciò, senza pensarci due volte.
Theodore ricambiò e cercò di calmarlo.
<<Dai non piangere...>>
Disse Theodore, accarezzandogli la schiena e Alvin, si calmò un poco..
Dave sospirò e si sedette nel letto, cercando di farlo calmare..
<<Alvin?.. Dicci, è successo qualcosa quando eri solo?..>>
Gli chiese Dave, ma Alvin, pianse più forte; segno che la vera e pura verità.
Theodore continuò ad accarezzargli la schiena preoccupato.
<<Dai non piangere... Poi, ti verrà il mal di testa..>>
Disse Theodore, cercando di calmarlo un po'; ma Alvin lo abbracciò più forte.
Brittany sospirò e gli mise una mano sulla spalla.
<<Tesoro... Appena voi dircelo, ce lo dici...>>
Gli disse Brittany, continuando ad accarezzargli la spalla e la schiena e Alvin si calmò un po'.
<<O-ok Britt...>>
Disse Alvin, vergognandosi di essersi messo a piangere davanti a tutti e di avendo abbracciato Theodore in lacrime; come se fosse un bambino...
Theodore continuò ad accarezzargli la schiena, finché non si calmò definitivamente.
Appena si calmò, sciolse l'abbraccio e si asciugò gli occhi; abbassando lo sguardo.
In quel momento, non sapeva nessuno, come interagire con lui e come comportarsi..
Sapevano soltanto, che Alvin era triste, era più piccolo e gli era successo qualcosa di brutto...
Il primo che riuscì a dire qualcosa, fu proprio Simon.
<<Alvin... So bene, che non è un buon momento, ma.. vorrei capire una cosa; come vorrebbero capirla tutti...
Non ti faccio domande, su questo fatto di ora, perché non voglio costringerti..
Ma... Ieri notte, non so perché, ma era come se non ci vedessi...
Se c'è qualcosa che non va ai tuoi occhi, dillo...>>
Disse Simon e a quel punto, tutti guardarono Alvin, in attesa di una risposta.
Alvin, alzò di poco lo sguardo; non aspettandosi, una simile domanda...
<<Beh... In verità, non vedo niente quando sono umano.. Da chipmunks, ci vedo bene.>>
A quel punto tutti si fissarono e poi fissarono Alvin.
<<Allora dicci... Come hai fatto ad arrivare fino a là sotto, di notte?..>>
Gli chiese Simon confuso e Alvin, si morse il labbro.
<<Perché anni fa, mi sono comprato delle lentine...
Ma ieri le ho perse.>>
Disse Alvin e tutti rimasero sconvolti, non sapendo esattamente che dirgli.
<<Ah.. Ho capito>>
Rispose semplicemente, Simon; sconvolto da quella rivelazione.
Improvvisamente, entrò la dottoressa e disse che doveva controllare la gamba di Alvin; per vedere se era tutto apposto.
Tutti annuirono ed uscirono dalla stanza.
Alvin rimase in ospedale per due giorni e i suoi fratelli, le chipette e Dave lo visitavano tutti i giorni.
Non poteva dire di essere tranquillo, perché mentirebbe...
La paura lo assale, giorno e notte.
Di giorno, sono i brutti pensieri che lo torturano...
Pensieri sulla vita e sul ragazzo che l'ha violentato.
Di notte invece, faceva incubi su questo fatto.
Incubi che non riusciva a placare a fare smettere.
È stato un trauma, troppo forte per lui e non sapeva, se sarebbe riuscito mai a liberarsene..
Ormai la paura, l'aveva impossessato e la sua vita; non sarebbe stata più la stessa, per un po'...
Continua...
Spero che vi sia piaciuto. E mi raccomando, se vi è piaciuto, lasciate un voto e un commento.🥰
Baci😘;
La vostra Cat🐈🎶
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