Capitolo 11 Una triste verità, di un'infanzia infelice...

Alvin scappò via dalla discoteca, senza guardare dove stava andando; con molta consapevolezza su quello che stava facendo e sulle conseguenze....
Non gli importava dove andava...
Non gli importava, che fine avrebbe fatto! L'importante per lui, era non essere giudicato.
Perché una cosa è sicura! Non è giusto essere giudicato...

Mentre Alvin, correva via dalla discoteca, si ritrovò in un parcheggio; poco distante da lì.
Troppo stanco, si arrampicò su un albero e si preparò per dormire; con molti ricordi che gli tormentavano la mente..
Passato, presente, futuro... Tutti collegati per formare una sola realtà!
Il suo passato, non era stato tanto rigoglioso..
Si vergognava di sé stesso e del fatto di essere: "diverso" e questo lo turbava moltissimo.
Non solo, per il semplice fatto, che sapeva di essere "anormale"; ma anche per il fatto, di come reagivano le persone alla cosa.
Egli infatti aveva un segreto..
Un segreto molto profondo e intenso del suo passato; che era quasi difficile da spiegare.
Tuttavia, il suo passato, non poteva influenzargli il futuro.
Doveva combattere, con le sue stesse forze e non arrendersi; perché nel momento in cui si arrende, tutto è finito.
Pensando queste cose, Alvin stava prendendo in considerazione se tornare o meno; ma è molto difficile per lui...
Alvin sospirò e abbassò lo sguardo, volendo solo piangere, ma "ovviamente", non lo fece.
<<Quanto vorrei, che il passato possa cambiare... Il bullismo mi tortura..>>

Nel frattempo, a casa Seville, Dave aveva visto le nuove news e ne rimase, assolutamente sconvolto.
<<Oh dio!..>>
Riuscì a dire Dave, a bocca aperta; scioccato per quello che aveva visto.
Mentre se ne stava fermo e immobile, non sapendo che dire; si sentì un urlo dentro casa delle chipettes.

A casa delle chipettes, Brittany aveva visto la televisione ed era troppo sconvolta e non riusciva neanche a parlare..
<<Brittany?!>>
Esclamarono le sue sorelle, accorrendo da lei, cercando di calmarla; ma Brittany era troppo sconvolta e non riusciva a calmarsi.
<<Sorelle... Chiamate i chipmunks... Subito!>>
Esclamò Brittany agitata e senza ribattere, le sue sorelle, fecero quello che le aveva detto.

Appena i chipmunks, vennero a sapere della notizia su Alvin, si radunarono in gruppo, insieme a Dave; tutti sconvolti e confusi...
<<C-che ne pensate di questa cosa?..>>
Riuscì a dire Simon e tutti risposero con tonalità sconvolta; tranne Theodore che abbassò semplicemente lo sguardo, attirando ovviamente, l'attenzione di tutti...
<<Theodore?... Che cosa c'è?..>>
Gli chiesero tutti e Theodore sospirò.
<<È una storia lunga...>>
Disse Theodore, tenendo lo sguardo basso e triste.
<<Theodore?...Per favore, non diremo nulla...>>
Disse Simon, mettendogli una mano sulla spalla per rassicurarlo.
<<Ecco... Non è un caso, che Alvin, si sia trasformato in un umano...
Lui... È sempre stato così...>>
Disse Theodore con lo sguardo basso e mordendosi un po' il labbro.
Tutti spalancarono la bocca scioccati e sconvolti, volendo chiaramente, sapere di più.
<<Cosa?!?!>>
Esclamarono tutti e Theodore annuì.
Non potendo credere, che dopo tanti anni, lo stava dicendo davvero!...
Tutti non sapevano che dire, finché Jeanette non prese parola.
<<Ma... COM'È POSSIBILE?!?! Insomma... Siete fratelli, perché succede solo a lui?!>>
Domandò Jeanette e Eleanor, iniziò a rifletterci su.
<<Infatti...>>
Commentò Eleanor, troppo confusa.

Contemporaneamente, Dave, Brittany e Theodore, si morsero il labbro, nascondendo visibilmente qualcosa...
Pultroppo per loro, l'occhio acuto di Simon, se ne accorse e si voltò verso di loro; incrociando le braccia pensieroso.
<<Che avete fatto? Sapete qualcos'altro?>>
Chiese Simon, incredulo, che non ci fosse dell'altro.
Brittany e Dave, si fissarono e poi fissarono Theodore, che continuava a tenere lo sguardo basso; sotto pressione e un po' triste.

<<S-simon, non posso!...>>
Esclamò Theodore tristemente, scoppiando improvvisamente a piangere.
Simon si preoccupò, come tutti gli altri e cercò di essere più comprensivo.
Si sedette accanto a lui e gli mise una mano sulla spalla.
<<T-theo?.. Ti prego, non piangere... Voglio soltanto capire, cosa stia succedendo!..>>
Disse Simon, cercando di non piangere anche lui.
Theodore continuò a piangere per un po', finché non si calmò e appena si calmò, iniziò a parlare...

<<È cominciato tutto, quando avevo cinque anni.
Era notte e c'era molto buio...
Stavo raccogliendo le provviste ed ero tutto solo e improvvisamente, sentii un bambino piccolo, piangere nel bosco...
Mi preoccupai tantissimo ed andai in quella direzione.

Flashback

In un grande bosco inconfinato, un chipmunks di nome Theodore, stava passeggiando tutto tranquillo, raccogliendo le provviste per l'inverno.
Theodore sbadigliò troppo stanco, ma non poteva andare a dormire; non prima di aver concluso!..
Sbadigliò una seconda volta e prima, che potesse fare qualunque cosa, egli sentì il forte rumore di un pianto.
Theodore si preoccupò e si guardò intorno.

<<Hey... Un bambino sta piangendo!..>>
Esclamò Theodore, ma nessuno gli diede retta.
Improvvisamente, il bosco divenne più fitto e oscuro..
Il pianto del bambino, non fu l'unico suono, che il piccolo chipmunks, riuscì ad udire..
Ma anche il suono di una voce adulta, che urlava, contro...

"Quella voce, sta urlando contro quel povero cucciolino!!"
Pensò Theodore, spaventato e nervoso e si diresse verso quel suono; nascondendosi dietro un cespuglio.

Theodore spalancò gli occhi scioccato e istintivamente si tappò la bocca preoccupato.
Quel chipmunks adulto l, stava frustando, il piccolo chipmunks, senza alcuna pietà...

<<Papà, mi fai male!>>
Esclamò il piccolo chipmunks, piangendo disperatamente.
<<Ti fai male?!?! Non importa se ti fai male! Finché non diventi un uomo, non ti considerò mai mio figlio!!!>>
Esclamò il padre e continuò a picchiarlo e iniziò a dargli calci nello stomaco; ignorando le forti lacrime di quel cucciolo..
Il bambino continuò a piangere disperato, sanguinando ovunque.
<<Tua madre, è morta perché sei nato!!! Non mi importa se sei un bambino, non ti voglio più vedere!!!>>
Esclamò il padre e improvvisamente, smise di picchiarlo e prese una spada.
il cucciolo, lo guardo confuso e intimorito e il suo timore credere di più, non appena il padre, si inficcò una spada appuntita, diritta verso il cuore...

Theodore, stava quasi svenendo alla vista di quella scena traumatica, ma non fu lui che svenne...
Il bambino, troppo impaurito e ferito, svenne al momento, senza riuscire a emettere parola...
Theodore tornò in sé ed andò da quel povero bambino, preoccupato e sconvolto.
Lo prese delicatamente in braccio e iniziò a meditargli le ferite...
Calò la notte e il piccolo chipmunks, divenne un bambo sui tre anni.
Theodore rimase sconvolto, ma continuò a curarlo nonostante tutto.

Fine Flashback

E appena quel cucciolino si svegliò, mi disse che si chiama Alvin ed aveva tre anni.
La mattina dopo, lo portai immediatamente dai miei genitori e raccontai loro, tutta la vicenda, tranne il fatto che si era trasformato. Dopodiché, l'abbiamo adottato e questo è quello che è successo...>>
Concluse Theodore e tutti lo guardarono sconvolti e preoccupati, non sapendo neanche cosa dire.

Il primo che riuscì ad emettere fiato, fu Dave.
<<Suo padre, lo picchiava e si è ucciso davanti a lui?!?! Davanti a un bambino di tre anni?!?!!!!>>
Esclamò Dave, scioccato e preoccupato.
<<Si Dave... È andata esattamente così...>>
Disse Theodore e Dave e gli altri si rattristarono.
<<Q-quindi... Alvin, è più piccolo di noi due?..>>
Chiese Simon, preoccupato e triste.
<<Esattamente, di due anni..
Io non credo, che lui sappia veramente, quanti anni ha..>>
Disse Theodore e tutti abbassarono lo sguardo ed annuirono.

<<Beh, non perdiamo altro tempo, cerchiamolo più tosto!..>>
Esclamò Brittany, all'improvviso e tutti si alzarono decisi e pronti.
<<Si infatti!>>
Esclamorono ed andarono a cercare Alvin.
A cominciare, nei dintorni della discoteca..

Continua...

Com'era?😘❤️

Beh, spero che vi sia piaciuto e vi ricordo che se vi è piaciuto di votare e commentare e vi invito, ad iscrivermi nel mio profilo!🥰
Baciones a tutti❤️;

La vostra Cat 🐈🎶

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