Capitolo 23
Angolo Autrice
Ragazzi buonasera, vi preannuncio che questo è il penultimo capitolo e anche il più intenso, credo. L'ho pubblicato adesso perché non resistevo più alla voglia di farvelo leggere. Se vi posso dare un consiglio, accompagnate la lettura di questo libro con la canzone "Show me what I'm looking for" di Carolina Liar. E' la canzone con cui l'ho scritto e ne vale davvero la pena. Ascoltatela fino alla fine e fatemi sapere. Buona lettura!
Ali
Guardo davanti a me la fattoria abbandonata e faccio un grande sospiro. Se mi giro intorno sembro assolutamente sola, ma gli agenti sono tutti nascosti. Con noi sono venuti pure Yusaku e Yukiko, che ovviamente non faranno niente. Ma hanno detto che, se fosse successo qualcosa al figlio, loro desideravano essere qui e volevano vederlo dopo undici anni di assenza passati nella paura che fosse morto. Comunque, ho raccomandato agli agenti di non entrare, a meno che non sentissero degli spari. Chiudo gli occhi e mi faccio avanti verso l'edificio. Apro il grande portone spingendolo e dentro, legato ad una colonna in legno, trovo Shinichi. Mi guarda con gli occhi sgranati mentre non può fare nessun movimento. Inizia a dimenarsi e a cercare di dirmi qualcosa, senza però riuscirci a causa del nastro che ha sulla bocca. Capisco che sta cercando di avvertirmi di qualcosa e mi giro immediatamente per guardare alle mie spalle, ma qualcuno mi prende prima, mi tappa la bocca e mi porta vicino a Shinichi. Non faccio resistenza per paura di creare complicazioni e, quando mi lascia, mi giro a guardarlo: è un uomo sulla quarantina, con degli occhiali da sole, è molto robusto e possente, con un cappello in testa. Mi fa cenno di guardare verso Shin e vedo un uomo accanto a lui. Questo è alto, magro, con lunghi capelli argento e uno sguardo che fa venire i brividi. Non avevo mai visto degli occhi così spietati e freddi. Non credo sia il capo dell'organizzazione perché non si fa mai vedere apertamente, ma sicuramente è uno dei suoi migliori sottoposti. Mi si avvicina e mi prende il viso, mentre Shinichi continua ad emettere lamenti e a dimenarsi, vorrei dirgli di stare fermo per non sentire anche il dolore causato dalla ferita che è ancora fresca, ma non posso. Con uno sguardo di disprezzo e rabbia, guardo l'uomo che mi blocca il viso, ma lui ride e mi lascia per tornare vicino a Shinichi. Sembrerebbe che qui dentro ci siano solo loro due, ma non ci credo proprio, saranno tutti nascosti.
<<Eccoci tutti qui - dice l'uomo dai capelli argento - quindi, detective Kudo, alla fine sei andato anche contro il rischio di vederla morta pur di parlarle di nuovo, eh? E pensare che hai cercato di salvarla, tanto eri innamorato, patetico...>> e sputa a terra.
Shinichi lo guarda in cagnesco e so che vorrebbe tanto dargli un pugno. Beh condivido la sua voglia. E' ha causa di tutti questi bastardi che io e Shin non abbiamo mai potuto avere una vita felice, ma giuro che appena usciremo di qui nessuno ci potrà più mettere i bastoni fra le ruote.
<<Ma tranquillo, caro detective, non le torceremo un capello. Pensavamo che sarebbe molto più divertente uccidere te davanti ai suoi occhi e costringerla alla tua stessa vita, non credi? Soffrirà sempre e diventerà la troia di turno nell'organizzazione>> e ride di nuovo per poi avvicinarsi a Shinichi e dargli un pugno.
Io scatto subito, ma l'altro uomo mi prende e mi blocca dalle braccia. Brutti bastardi, tanto non riuscirete mai a fare tutto questo, non siamo soli. Shinichi inizia a lamentarsi come un pazzo e a muoversi sempre di più, mentre i due uomini continuano a ridere.
<<L'hai scelta violenta la ragazza, eh? Bello, sarà ancora più divertente averla tutta per noi. Però dovrà lasciare sua figlia, peccato, no?>> dice, con finto dispiacere e tornando subito a ridere.
Shinichi mi guarda confuso, lui non sapeva di mia figlia.
<<Non ho avuto il tempo di dirtelo>> dico, rispondendo al suo sguardo interrogativo.
<<Ah, scusa Shinichi. Sai che l'abbiamo osservata in tutti questi anni, no? Però non ti abbiamo detto niente di lei. Vedi, questa puttanella qui, non è stata con nessuno dopo di te, ma ha avuto una bambina sei anni fa da una storiella occasionale. Ha sempre tenuto al padre nascosto di avere una figlia perché per lei sei sempre esistito solo tu. Bleah, che schifo>> e sputa in faccia a Shinichi stavolta.
Vorrei spaccargli la faccia. Guardo Shinichi, sperando che non l'abbia presa a male, ma dai suoi occhi sorridenti capisco che è fiero di me e sorrido anche io. Dopodiché, l'uomo tira improvvisamente fuori la pistola e la punta contro Shinichi. Come se avessi trovato la forza di Hulk, do un calcio all'uomo dietro di me che, grazie alle mie doti da karateka, metto subito KO. Esco la pistola e la punto addosso all'altro uomo che per un momento mi guarda sbalordito e poi torna a ridere divertito. Che cazzo ci ride?
<<Davvero pensi di farmi paura?>>
Qualcuno spara e colpisce la mia pistola che mi cade dalle mani. Mi guardo intorno e vedo degli uomini appostati sul tetto. Bastardi, hanno usato un silenziatore, in questo modo l'FBI non li sentirà. Sono nei casini, non devo farmi prendere dal panico.
<<Puoi dirgli addio!>> sbraita l'uomo.
In un centesimo di secondo, mi giro a guardare Shinichi, terrorizzata, che nel frattempo ha masticato lo scotch e mi sussurra qualcosa con le lacrime agli occhi.
<<Ti amo, sii forte, sempre>> e poi parte lo sparo.
Vedo del sangue uscire dalla sua fronte e lo vedo subito abbassare la testa e non dare più segni di vita. Come se non ci volessi credere, disperata, mi catapulto subito da lui, lo slego e lo poggio a terra. L'uomo continua a ridere, una risata agghiacciante, malefica. Io sollevo il viso a Shinichi e sento il suo corpo che inizia a raffreddarsi, gli tocco il polso e non sento niente. Lancio un urlo che mi graffia tutta la gola e proprio in quell'esatto momento l'FBI, che ha sentito lo sparo, fa irruzione nella struttura. L'uomo dai capelli argento mi prende come ostaggio e mi punta la pistola alla tempia.
<<Se osate sparare la uccido!!>> minaccia.
Il mio viso è inondato dalle lacrime, la mia mente è fissa sul cadavere che ho dietro. Vedo Yukiko e Yusaku entrare dentro e osservare il corpo del figlio. Yusaku capisce subito che non c'è più niente da fare e prende la moglie che si è accasciata a terra, inerme, in un pianto disperato. La stringe a sé e affondano insieme in un pianto disperato, quello dell'uomo silenzioso, quello della donna acuto e straziante. Non vedevano il figlio da undici anni e adesso che possono finalmente vederlo, lui è morto in una fattoria abbandonata, ucciso da quei criminali con un colpo dritto al centro della testa.
<<Jodie - grido piangendo - sparagli!>>
Lei mi guarda sconvolta ed io gli faccio l'occhiolino per farle capire che ho un modo per scappare. Lei si gira a guardare gli altri agenti che abbassano lo sguardo senza sapere che dire. La mia vecchia professoressa mi guarda un'ultima volta e trova nel mio sguardo di nuovo il consenso per fare quello che le ho chiesto. La vedo tirare un lungo sospiro e alzare l'arma.
<<Giuro che l'ammazzo!>> grida ancora l'uomo.
Ma, mentre lui è distratto da Jodie che gli punta la pistola, Akai arriva prima e gli spara con una precisione tale da prenderlo diritto nel cuore. L'uomo si accascia a terra e muore sul colpo. Io, libera, corro subito da Shinichi e gli prendo la mano. Poi sento un dolore lancinante alla schiena, mi giro e vedo l'uomo con gli occhiali con una pistola in mano. Mi passo una mano davanti e mi accorgo di essere piena di sangue. Le forze mi abbandonano e mi accascio a terra, vicino a Shinichi, senza lasciargli la mano. Con le ultime forze, mi giro a guardarlo e sorrido, pensando a quanto è bello e a tutti i nostri momenti passati insieme, che mi scorrono davanti come un film. Il mio sguardo si appanna sia a causa delle lacrime, sia a causa del proiettile che mi ha attraversata e che mi sta velocemente portando alla morte. Vedo Akai avvicinarsi a me insieme ad altri agenti che stanno per prendermi. Ma l'agente Shuichi capisce che mi resta poco da vivere e che non riusciranno a salvarmi.
<<Non ce la farà, lasciatela morire vicino a lui>>
Sorrido verso di lui che ricambia. Ha fatto esattamente quello che volevo. Vedo sempre di meno, ma sento i pianti di tutti coloro che mi vogliono bene: Miwako, Wataru, Yukiko e Yusaku, Jodie, Eisuke e tutto il resto. Li sento strillare per il dolore, perché sì, perdere qualcuno a cui tieni fa male. Penso subito alla mia bambina e non provo preoccupazione perché so di lasciarla con un uomo che mi ha amata e che ama ancora di più lei. Mi dispiace solo di non aver potuto salutare i miei genitori, né Sonoko.
Mi giro verso Shinichi e sorrido ancora. Tesoro, fra poco saremo soli, senza più nessuno che ci dividerà. Sto arrivando, aspettami. Tutti i pezzi mancanti del mio cuore, adesso collidono fra loro. Amore, sei la parte preferita di me, con te accanto non ho niente di cui aver paura. Stringo più forte la sua mano e poi chiudo gli occhi. Ti amo, Shinichi. Ti amo più della mia stessa vita e oggi te l'ho dimostrato.
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