capitolo 38

"Fai i conti con quello che vedi, non con quello che credi. I sentimenti ingannano, ti fanno vedere ciò che vorresti. "

-Massimo Bisotti

Due mesi dopo..

Sono sdraiata sul letto, circondata dai libri e intenta a studiare. Peccato che ogni volta che apro un libro e leggo una pagina, i miei occhi si chiudono automaticamente. In questo periodo penso di essere un po' troppo disperatamente,  perché non mi capacito a concentrarmi; anche una mosca che vola, sarebbe un'ottima scusa per distrarmi.
Mi sono stropicciata gli occhi innumerevoli volte, e a volte esco fuori sul balcone a prendere una boccata d'aria per darmi una bella svegliata. Drew nemmeno osa disturbarmi, dato che mi metto a urlare e a lanciargli cose contro.
Metto un po' di musica rilassante di sottofondo, sperando di riuscire a studiare e a rilassarmi, ma non fa altro che aumentare la mia voglia di dormire. Metto le gambe sul muro e la schiena appoggiata al materasso e, casualmente, il libro che tengo tra le mani, me lo ritrovo sulla faccia. Ugh, non voglio studiare.
Sento bussare qualcuno alla porta e l'unica cosa che esce dalla mia bocca è un grugnito.
Mi lamento di continuo e vorrei soltanto mangiare e dormire come un ghiro.
La porta si apre piano piano e involontariamente lancio il libro verso Drew, che tra l'altro lo scansa, e il libro finisce nel corridoio.

«Piccola, hai bisogno di una pausa. È normale che perdi la concentrazione, se stai con il naso tra i libri per ore. » dice con tono pacato, mentre si avvicina a me.
Gli lancio un'occhiataccia e inizio a lamentarmi, nuovamente. Forse è l'unica cosa che mi riesce bene ultimamente.
Tolgo le gambe dal muro, mi giro,  mettendomi a sedere a gambe incrociate.
Drew guarda la mia stanza e fa una smorfia di disgusto, e ancora una volta gli lancio uno sguardo omicida.

« Libri sparsi ovunque, ti viene la depressione così. » dice e inizia a raccogliere i libri che ci sono per terra e sul mio letto, e li mette in ordine sulla scrivania.

Che ragazzo da sposare.

« Drew, sono disperata, non ce la faccio. » mi porto le mani sul viso e mi dondolo avanti e indietro.

« Si che ce la fai, devi fare una pausa e poi domani ti aiuto a studiare, va bene? » mi accarezza i capelli e mi dà un bacio sulla fronte.
Amo questo ragazzo più di qualsiasi altra cosa al mondo.
Negli ultimi due mesi le cose sono andate più che bene e non litighiamo più ed è stato veramente un record per noi.
Ci capita di discutere per cose futili, ma non dura più di dieci minuti e finiamo per ridere e prenderci in giro.
Drew mi prende in braccio e  ridacchio.
Mi porta nel salotto e mi mette sul divano, dopodiché porta una coperta e me la mette addosso. Sorrido al suo gesto premuroso, e va in cucina.
Dopo un po' torna da me con due scatole di pizza e la coca cola e i miei occhi quasi diventano a forma di due cuoricini.

« Non ci credo! » esclamo felice e lui va a mettere un film e poi si siede accanto a me. Mi accoccolo a lui e gli do un bacio sulla guancia.

« Ho ordinato le pizze mezz'ora fa sapevo che ne avessi proprio bisogno. E poi, almeno questa sera, potresti dedicarmela, no? » fa la faccia da cucciolo bastonato e annuisco.
So che ultimamente non passo molto tempo insieme a Drew, soltanto perché lo studio si prende tutto il mio tempo libero.
Appoggio la testa sulla sua spalla e poi mi stacco subito e lo guardo, sorridendo.

« Mi ero dimenticata della pizza, oddio! » prendo la mia scatola e l'apro. Già soltanto l'odore della pizza mi manda in estasi.
Passo, a Drew, la sua scatola e finalmente inizia anche il film.

« Che film è? » chiedo, portandomi alle labbra una fetta di pizza.

« L'evocazione. » risponde tranquillamente e poi beve un sorso di Coca cola, mentre io sputo quello che ho in bocca, rischiando pure di strozzarmi.

« Scusami? » inclino la testa e lo guardo in modo minaccioso.

« Tu vuoi farmi rilassare con un film horror? » chiedo, alzando la voce.

« È l'unico modo per farmi abbracciare forte da te. » dice ridendo e gli do un pugno sul braccio.

« Lo sai che non è vero. »

« Lo so, però mi piace quando diventi piccolae ti nascondi sotto le coperte, oppure mi abbracci forte con le tue braccia esili. » mi attira a sé e mi dà un bacio sulla fronte.
Drew è cambiato tanto da quando l'ho conosciuto.
Pensavo che fosse il solito cattivo ragazzo, che non era in grado di tenersi una sola ragazza, e non faceva altro che ubriacarsi, andare alle feste e scopare per placare la sua rabbia e il suo dolore.
È un ragazzo problematico, questo è vero, ma mi ha sempre detto di essere l'unica a farlo stare bene e ciò per me significa molto.
Con il passare dei mesi ho capito che l'intenzione di Drew non era quella di ferirmi, bensì tenermi lontana da lui per non farmi soffrire.
Ovviamente nessuno dei due aveva la più pallida idea, che saremmo capitati insieme in questo appartamento, e a quanto sembra, finalmente il destino è dalla nostra parte.

Dopo aver finito la mia pizza, sobbalzo innumerevoli volte per alcune scene forti, e Drew ride come se stesse guardando un film comico, e lo odio per questo.
Questo ragazzo non ha mai paura di niente.
Sento la sua mano accarezzarmi i capelli dolcemente, e dopo mi rendo conto che in realtà mi sto quasi addormentando.

« Vedo che ti piace tanto il film. » ridacchia e sbadiglio.
Non è di certo mia intenzione addormentarmi, ma sono veramente stanca.
Metto la testa sul suo petto e con una mano mi accarezza il fianco.
Mugugno qualcosa e lui ride piano.

« Ti porto a letto? » sussurra piano e faccio di sì con la testa.
Mi prende in braccio e metto la testa nell'incavo tra il suo collo e la spalla, e respiro il suo profumo, che tra l'altro amo tanto.
Mi piace un sacco stare tra le sue braccia, sembra che niente e nessuno possa separarci, e che le sue braccia siano fatte soltanto per tenere me.
Mi mette a letto e poi mi copre con il piumino. Si sdraia accanto a me, e mi cinge la vita con un braccio, mentre le sue labbra cercano le mie.

« Drew.. » dico, con voce impastata dal sonno.
Mi bacia dolcemente il collo, la guancia, la mandibola fino ad arrivare alle mie labbra.
Mi lecca il labbro inferiore, e dopo lo mordicchia leggermente. Gli metto le braccia intorno al collo, e le sue labbra si posano sulle mie, come due piume, baciandomi con delicatezza. Amo i baci di Drew. A volte sono dolci e delicati, altre volte mi bacia come se avesse paura di perdermi, e altre volte mi bacia in modo violento, con passione.
Mi dà un bacio sulla fronte e uno sul naso. Quando si muove per scendere dal letto, gli prendo il polso e apro gli occhi.
« Dormi con me? » gli chiedo e non se lo fa ripetere due volte.
Si toglie i vestiti, restando soltanto nei boxer, e si mette sotto il piumino accanto a me.

« Non sentirai freddo? » chiedo, girandomi verso di lui, così da ritrovarmi con il viso davanti al suo petto. Gli metto un braccio intorno alla vita e lui mi fa avvicinare ancora di più, stringendomi forte.

« Con te accanto è impossibile sentire freddo, tutto il contrario. » sorride e spegne la luce dell'abat-jour sopra il mio comodino.

***

« Ahia! » sento qualcuno lamentarsi e apro gli occhi di scatto.
Drew è accanto al letto, per terra, e si sta massaggiando la gamba. Lo guardo confusa e poi mi metto a ridere.

« Non sapevo che a quest'età cadessi ancora dal letto. » Drew si alza e mi guarda in modo truce.

« Scusa, se mi hai buttato giù dal letto, scalciando come una pazza! » si lamenta e incrocio le braccia al petto.

« Oh..davvero? » chiedo e distolgo lo sguardo.
Di certo non volevo far dormire Drew nel mio letto, per poi buttarlo giù a calci.
Mi alzo dal letto e sbadiglio.

« Beh, per il resto hai dormito bene, no? » mi stiracchio e mi stropiccio gli occhi.

« Con te che mi toccavi gli addominali pure mentre dormivi, secondo te non ho dormito bene? » sorride malizioso e fa un passo verso di me.

« N-non è vero.. » balbetto per l'imbarazzo e lui alza un sopracciglio « Io quando vado a dormire, dormo e basta. » puntualizzo e lui scoppia a ridere.

« Russavi al mio orecchio, è stato imbarazzante. » si prende gioco di me, scuotendo la testa e si avvia verso la porta.
Prendo un cuscino e glielo lancio addosso.

« Andrew Miller! » grido, ma lui scoppia a ridere ed esce velocemente dalla mia stanza.  Vado velocemente verso di lui e lo vedo entrare in bagno, e prima di chiudersi a chiave, mi fa l'occhiolino.
Mi siedo per terra, accanto alla porta del bagno, con la schiena appoggiata al muro.
Prima o poi, uscirà.
Quando non sento più l'acqua, un sorriso malizioso spunta sul mio viso. Sento la porta aprirsi, e mi aggrappo alla gamba di Drew come un koala. Lui si mette a ridere e inizia a camminare verso la cucina, e io  praticamente striscio per terra, ancora aggrappata alla sua gamba.

« Andrew, fermati subito, te lo ordino! » grido, ma lui continua a camminare.

« Mi dispiace, non prendo ordine da un koala. » afferma, senza smettere di ridere gli lascio la gamba. Mi alzo subito e gli salto sulla schiena, e lui mi afferra le cosce, per impedirmi di cadere.

« Aiuto! » grida ridendo, e gli mordo il collo.

« Un vampiro, aiutatemi! » continua a gridare teatralmente e scoppio a ridere anche io. Scendo dalla sua schiena e mi accascio per terra, ancora ridendo.
Lui tira fuori dal frigo il latte e ne riscalda una tazza nel microonde, per me ovviamente, e lui si fa due uova con il bacon.

« Non dovresti mangiare quelle cose di prima mattina. » dico, alzandomi e mi siedo sullo sgabello.

« Io ho bisogno di proteine, Bon Bon. » mi fa l'occhiolino e si siede accanto a me.
Bevo il mio latte, ma mi ritrovo a storcere il naso. Il profumino del bacon arriva alle mie narici, e mi schiarisco la gola.

« Mi prendi l'acqua, per favore?» domando, sorridendogli dolcemente.

« Certo, ma non toccare il mio bacon. » mi fa l'occhiolino e io rimago a bocca aperta.

« Non ho più sete. » dicoimbronciata, ma lui si alza lo stesso.
Prende del bacon dal frigo e si mette di nuovo ai fornelli.
Dopo un po', mette davanti a me le uova strapazzate e il bacon e sorride, come se mi avesse letto nel pensiero.

« Drew, lo sai che ti amo tanto? » dico innocentemente e lui scuote la testa.

« Quando si tratta di cibo, lo so che mi fai certe dichiarazioni...» mi guarda con le sopracciglia alzate e io faccio spallucce « Dai, mangiamo e poi andiamo al college. » annuisco e consumo la mia colazione. Forse non è così male come pensavo.
Dopo aver mangiato, mi alzo e vado in bagno a lavarmi e a prepararmi. Metto un maglione nero, un paio di jeans e i miei stivaletti neri. 

Quando arriviamo al college,  scendo dalla macchina, mentre Drew si massaggia ancora le tempie, dato che durante tutto il tragitto, non ho fatto altro che cantare le canzoni che passavano alla radio, e probabilmente ancora si sente stordito.

Ryan mi saluta con la mano e viene di corsa verso di me. Non appena lo vede Drew, gli sfugge un lamento e si porta la mano sulla fronte.

« Che ha? » chiede Ryan, mentre si avvicina a Drew.

« Non penso di sentirmi bene. » afferma Drew, serio, e io trattengo una risata.

« Ho fatto un corso per diventare infermiere...sai? » sul viso di Ryan spunta un ghigno e Drew lo guarda come se stesse per vomitare « Posso prendermi cura di te. » ammicca verso di lui e scoppio a ridere.

« Neanche se stessi per morire, mi lascerei curare da te. » ribatte Drew, venendo verso di me.

« Scusa El, a volte mi dimentico che sia il tuo ragazzo » dice, continuando a camminare tranquillamente.

« Allora, stasera venite alla festa? » chiede Ryan e io e Drew ci guardiamo interdetti.

« Quale festa? » chiede, Drew.

« Quella della confraternita organizzata dal tuo amichetto Jack. » fa spallucce e sento Drew sbuffare.

« Che c'è? » gli chiedo, ma lui scuote la testa.
Da quando sta con me, Drew non ha partecipato più ad alcuna festa, e un po' mi sento in colpa. Sicuramente è  diventato noioso stare tutti i giorni con me senza divertirsi, ne sono consapevole.

« Oh, non mi dire che Jack non te l'ha detto. » mormora Ryan, alzando un sopracciglio.

« No, infatti! » afferma serio e mi dà un bacio sulla fronte, dopodiché si allontana, probabilmente per andare direttamente a lezione.
Saluto Ryan e vado nell'aula dove dovrei seguire la lezione di  anatomia.
Faccio una smorfia prima di entrare, e vado a sedermi, come faccio sempre, al primo posto. Guardo dietro e vedo  Jennifer. La saluto con un cenno della mano e lei ricambia subito e si alza. Viene verso di me e si siede proprio accanto.

« Non penso di reggere più queste materie, penso di aver fatto la scelta sbagliata. » dice, amareggiata e la capisco perfettamente.

« Non volevi diventare medico, o qualcosa del genere? » chiedo, sperando di non essere troppo invadente.

« Oh, no... più che altro i miei lo desideravano, ma io davvero non ce la faccio. » scuote la testa nervosamente.

« Ti capisco, io invece pensavo di aver fatto la scelta giusta.. e invece..
» mi prendo la testa fra le mani e sospiro.

« Penso di finire quest'anno e poi cambio profilo. » dice convinta.

« Mi piacerebbe studiare lingue, mi piacerebbe sapere la cultura dei diversi paesi, medicina non fa per me. » affermo, guadagnandomi uno  sguardo perplesso da parte sua.
« Mi crederesti, se ti dicessi che piacerebbe anche a me? » domanda e scoppiamo a ridere.
Non mi dispiacerebbe mica  ritrovarmela come compagna un'altra volta.

La mattinata passa molto, ma molto, lentamente, e vorrei uccidermi da sola. Dovrò studiare per passare gli esami, e poi, molto probabilmente, cambierò profilo. Non ne posso più.
Finalmente capisco gli sguardi sorpresi dei miei genitori e di Dylan quando ho comunicato a loro la mia scelta. Sapevano probabilmente che avrei passato la maggior parte del tempo e lamentarmi e sbattere la testa sul muro.
Dopo i corsi, Jennifer mi accompagna al bar, e quando ci sediamo ad un tavolino, entra anche Cameron.
Jennifer alza la mano per farsi vedere e lui, con un sorriso stampato sul viso, viene verso di noi.

« Ciao, bellezze! » si siede accanto a Jennifer, dandole un bacio sulla fronte.
Mi sento subito in imbarazzo e finalmente la ragazza bionda si avvicina al nostro tavolo per ritirare l'ordine.
Prendiamo tutti e tre la cioccolata calda e mi schiarisco la gola.

« Quindi.. voi due state insieme? » chiedo titubante e vedo i loro sguardi incrociarsi, per poi scoppiare a ridere.

« Oh, no. Lei è la mia sorellina. » dice Cameron, scompigliandole i capelli.

« Non vi assomigliate... » affermo, e prendo tra le mani la mia tazza.

« Oh, ce lo dicono tutti. » Jennifer ride e continuo a sentirmi in imbarazzo.

« Allora, Elena..cosa ci racconti di te? » chiede Cameron e Jennifer scuote la testa.

« Lo devi scusare, non sa farsi gli affari suoi. » replica Jen e fulmina con lo sguardo suo fratello.

« A parte che stai con il coglione di Drew... » mormora e punta i suoi occhi nei miei.

« Cam, basta con questa storia! » lo ammonisce Jennifer e mi alzo per andare a pagare.
Non capisco perché tutti odiano così tanto Drew.
So che non ha una delle reputazioni migliori, ma forse sono io a non sapere niente della sua vita qui, al college. Alla fine dei conti, lui sta finendo il college, mentre io sono ancora al primo anno.
Sospiro e, dopo aver pagato, esco fuori dal bar e Jennifer mi raggiunge.

« Lo devi davvero scusare, è un coglione a volte. » dice lei, sistemandosi la sciarpa intorno al collo.

« Non fa niente, non me la sono presa. È che non capisco più niente. » ammetto con tono triste e Jennifer strabuzza gli occhi.

« Davvero non te l'ha detto? » chiede e poi abbassa la testa.

« Pensavo te lo avesse detto. » si morde il labbro e  la guardo confusa.

« Non è il tipo da raccontare la sua vita o gli errori che ha fatto. » ribatte Cameron dietro di noi e si accende una sigaretta.

« Lo conosci bene? » domando e lui mi rivolge un sorriso triste.

« Purtroppo. Ci si vede, Elena. » mi fa un segno con la mano e Jen continua a guardarmi mortificata.
Intravedo Drew, mentre si dirige verso di me, con lo sguardo serio e le mani dentro le tasche dei jeans.
Appena mi raggiunge, appoggia le mani sui miei fianchi e sorride.
« Ciao, Miller. » dice Jen e mi giro verso di lei. Ha un grande sorriso sul volto e Drew si stacca da me e va ad abbracciarla e darle due baci sulla guancia.

« Che piacere vederti, Jen. » le dice sorridendo e ora davvero non capisco più niente.
E se Jennifer fosse una delle sue ex, oppure una che lo vuole?
No, no, no.

Li guardo, aspettando che almeno uno dei due dica qualcosa, ma entrambi sorridono e sembro io quella stupida e il terzo incomodo.
Okay, forse l'ultima no, però ci sono vicino.
L'ultima cosa che vorrei, è essere tradita da Drew, con una ragazza che trovo pure simpatica e che considero una possibile amica.
Serro le labbra, e mi avvio verso il parcheggio. Di certo non starò qui, a fare la bella statuina.

« Bon Bon, non scappare da me. Te l'ho sempre detto. » sento la voce roca di Drew dietro di me e faccio finta di niente.

« È soltanto un'amica, te lo giuro! » mi prende la mano e intreccia le sue dita alle mie. Sorrido e lo guardo di sottecchi.

« Sei bella quando sei gelosa. » afferma e mi attira verso di sé. « A dire il vero, sei bella sempre. » mi apre lo sportello e salgo in macchina.
Devo assolutamente scoprire qualcosa di più sul suo passato.

« Jennifer è una brava ragazza, ti puoi fidare di lei. » asserisce e corrugo la fronte.

« Come fai a conoscerla? » chiedo e lui stringe il volante.

« Uh, storia decisamente poco interessante, quindi un giorno molto lontano te la racconterò, forse. » farfuglia, e alza il volume della musica.
Grazie Drew, molto gentile come sempre.
Sbuffo, incrociando le braccia al petto e guardo fuori. Lo odio quando cerca di sviare il discorso, e recepisco benissimo il suo messaggio: non devo impicciarmi.
Ma siccome sono curiosa, ovviamente ficcherò il naso nei suoi affari.

« Quindi, stasera mi accompagni alla festa, giusto? Altrimenti ti trascino con me anche contro la tua volontà. » dice e, quando scende dalla macchina, scendo anche io mi abbraccia da dietro.

« Verrai, vero? » mi sussurra all'orecchio e la sua voce mi fa venire i brividi.

« Certo, con piacere. » forzo un sorriso e salgo di sopra. Quando apro la porta Drew entra subito dopo di me, e mi cinge la vita con le braccia. Mi sposta i capelli di lato e mi bacia dolcemente il collo.

Mi spinge dentro la mia stanza, e nel frattempo posa violentemente le labbra contro le mie. Le sue dita fredde si insinuano sotto il mio maglione, e al contatto con la mia pelle calda, trasalgo.
Mi toglie il maglione e incomincia a baciarmi con foga, mentre le sue mani esplorano il mio corpo. E io sono pronta ad essere sua, ancora e ancora.

Oh, Drew. Cosa mi nascondi ancora?

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