capitolo 35

Mi alzo di scatto dal mio letto e mi affaccio subito alla finestra. Sta nevicando. Amo così tanto la neve, ma soprattutto mi piace fare le palle di neve e lanciarle verso i miei amici. Con Emily lo faccio sempre, e le sue lamentele non tardano mai ad arrivare ogni volta, forse perché la mira è sempre verso la sua faccia.

Non bado minimamente a come sono vestita, perché in preda all'euforia, ​ vado subito a bussare alla porta della camera degli ospiti, dove dorme Ryan, poi a quella di mia sorella, e a quella di mamma.
In poche parole ho svegliato tutti, ma non m'importa niente. Mi metto davanti al caminetto e aspetto che arrivino nel salotto.
Vedo Ryan venire verso di me, mezzo addormentato, mentre sbadiglia, e si siede accanto a me. Indossa un pigiama blu notte, sul quale ci sono degli stampi di renne. Spettinato, con quei capelli biondi, tutti arruffati, è bellissimo, e mi sorprende il fatto che sia single.
« Buon Natale! » esclamo e lo abbraccio forte. Nonostante il poco tempo che ci conosciamo, sono riuscita ad affezionarmi davvero tanto a lui, forse perché è stato lui la prima persona che ho conosciuto al college, e la prima persona che, in ogni situazione, ha continuato a strapparmi un sorriso quando ero triste.

« Buon Natale anche a te! » mi dà un bacio sulla guancia, e vado a preparare due tazze di cioccolata calda.
Quando torno da lui, allungo la mano e gli passo la tazza, dopodiché andiamo vicino alla finestra. Vedere la città tinta di bianco, mi fa sentire sempre come se fossi in paradiso.

« Pranzo in famiglia e capodanno con gli amici? » chiede, sorridendo.

« Eh sì, dobbiamo organizzare qualcosa. » gli faccio l'occhiolino e lui scuote la testa, divertito.

« Buon Natale, ragazzi! » esclama mia madre, venendoci ad abbracciarci.

Mi fa segno di andare verso l'albero di Natale e i miei occhi si illuminano come quelli di un bambino.
Vero, i regali!
Aspetto ancora, e mando un messaggio con gli auguri a Drew. Quest'ultimo non ci mette tanto a rispondermi, dicendomi che pomeriggio passerà da me, dato che deve pranzare con suo padre, Trevor e sua madre. Non voglio immaginare la sua faccia, ma mi sarebbe piaciuto invitarlo a casa nostra. Odio il fatto che passi il Natale in compagnia indesiderata, e conoscendolo, so per certo che dirà qualcosa a sproposito, rovinando il Natale anche alla sua "famiglia".
Ogni volta, durante il periodo natalizio, sento la mancanza dei nonni, degli zii, dei miei cugini rompi scatole. Forse perché il Natale con tutta la famiglia, a casa della nonna, è sempre pieno di magia, di amore, e di risate.
Dopo il pranzo, mi guardo allo specchio e Ryan si appoggia allo stipite della porta.
« Amo la tua famiglia, decisamente meno noiosa della mia. » ride ed entra nella mia stanza.

Prende una foto che ho accuratamente posato sulla mia scrivania e sorride.
« Tu e la carotina vi conoscete da tanto, eh? » chiede e rimette la foto dov'era prima.

« Si chiama Emily, e sì, da dieci anni. » rispondo, e ne sembra meravigliato.

« Sai, stavo pensando... », si sdraia sul mio letto e inizia a picchiettare un dito sul suo mento « A capodanno potremmo fare qualcosa di fantastico! » sorride e mi guarda, come se dovessi dargli l'approvazione.

« Del tipo? » chiedo, sedendomi accanto a lui.

« Potremmo affittare una casetta vicino ad un lago, o in montagna, non molto distante dalla città, e divertirci senza problemi. » mi fa l'occhiolino e devo ammetterlo: mi piace la sua idea.

« Certo, sembra un'ottima idea. Lo comunicherò agli altri. » dico, alzandomi, e  guardando i due vestiti che ho davanti. Uno è rosso e nero, e l'altro è tutto nero.

« Decisamente il rosso ti dona! » Ryan si alza per venire accanto a me, prende il vestito rosso e me lo mette nelle mani, dopodiché mi spinge verso il bagno, per provarlo.
Quando esco, lui fischia e inizia a battere le mani.

« Il mestruato morirà quando ti vedrà. » dice, strappandomi un sorriso, per il modo in cui l'ha  chiamato. Anche se non si sopportano, io li adoro lo stesso.
Indosso gli stivali e mando un messaggio a Drew.

" Puoi venire da me?"

Subito dopo mi risponde.
" Sono già quasi sotto casa tua, scendi".

Un piccolo sorriso si fa spazio sul mio viso.
Prendo il cappotto e scendo velocemente le scale, con Ryan alle calcagna.
« Io tornerò stasera, Emily, Dylan e Bea resteranno con te. » dico, dispiaciuta, ma devo assolutamente vedere Drew.

« Oh, li farò morire, tranquilla. » mi fq l'occhiolino e poi va in salotto.

« Vorrei sapere come sta crescendo il piccolo koala che porti in grembo. » sento Ryan parlare con mia sorella e per poco non scoppio a ridere. Sarà sicuramente una conversazione molto interessante.

Scendo le scale e trovo Drew di sotto ad aspettarmi, con quel suo bellissimo sorriso stampato in faccia. Gli getto le braccia al collo e lui mi stringe a sé, nascondendo la faccia nei miei capelli.

« Dio, quanto mi sei mancata. » mormora, dandomi un bacio sulla tempia.

Saliamo in macchina e lui accende il riscaldamento. Mi guarda, e sembra emozionato, come se fosse al suo primo appuntamento e fosse imbarazzato. Il che non è esattamente da lui.

« Com'è andato il pranzo in famiglia? » chiedo curiosa, anche se so che la domanda gli dà fastidio.

« Uno schifo! Trevor mi ha a guardato malissimo per tutto il tempo, se n'è accorto pure mio padre. » dice.

« Mmh, magari era solo tua impressione. » rispondo, e allungo la mano per accarezzargli la guancia.
Lui si gira verso di me e mi bacia il dorso della mano.

« So quello che dico, Bon Bon. » si avvicina a me e mi dà un bacio casto sulle labbra, dopodiché parte.

« E mio padre gli faceva domande, e lui non rispondeva, ma teneva lo sguardo fisso nel mio. Ti giuro, sembrava inquietante, non l'ho mai visto con quella faccia da zombie, in astinenza di cervelli. »  continua a dirmi e scoppio a ridere. Zombie? Sul serio?

« Magari gli sarà successo qualcosa...poi ti ricordo che praticamente l'hai buttato fuori di casa nostra...» gli faccio presente e lui fa una smorfia.

***

Ferma la macchina davanti allo Starbucks e mi dice di aspettarlo.
Nel frattempo controllo il cellulare, e non mi meraviglio affatto nel non trovare alcun messaggio.

Drew torna da con due cioccolate calde e  sorride, passandomi il mio bicchiere.

« Grazie, Drew. » dico a bassa voce e lui annuisce. Guidw sulla Fifth Avenue, e mi perdo del tutto, mentre  guardo le persone che camminano da una parte all'altra. Nel frattempo consumo la mia cioccolata, e finalmente mi rendo conto dove siamo indirizzati. Parcheggia la macchina esattamente vicino al Rockfeller Center, e ciò mi permette di ammirare ancora di più la bellezza di questa città. Durante il periodo natalizio, la città si veste sempre di un ulteriore splendore e calore, visto la miriade di persone che ci sono. Scende dalla macchina e mi viene ad aprire lo sportello, tendendomi la mano.
Lo guardo confusa e scendo anche io.
Lui mi prende la mano e se la porta sul cuore; il suo viso è a pochi centimetri dal mio. Si avvicina ulteriormente e i nostri nasi si sfiorano.
Sorride e poi mi fa segno di seguirlo.
Camminiamo mano nella mano e poi si ferma davanti al grandissimo albero di Natale. Si ferma e poi si gira verso di me, con un'espressione divertita sul viso, facendo un inchino.

« Mi concedi questo ballo? » chiede dolcemente.

« Ma non c'è la musica. » affermo, ridendo e gli afferro la mano.
Lui mi attira verso di sé, lasciando la mia mano, per posare le sue sui miei fianchi, e io le mie sul suo petto.

« Uh, non rovinare il momento. Già fa abbastanza schifo essere così dolce. Chiudi gli occhi e lasciati andare. » ride e alzo gli occhi al cielo. Già, è strano vederlo così...tenero?
Incominciamo a muoverci, come se veramente ci fosse della musica, e lui ogni tanto mi lascia dei piccoli baci sulla guancia, sulla fronte o sul naso, ed è una cosa veramente dolce da parte sua. Il ragazzo strafottente che ho conosciuto mesi fa, mi mostra la parte più bella di sé.

Dei piccoli fiocchi iniziano a cadere sopra di noi, e si posano dolcemente tra le ciocche dei miei capelli; lui fa un passo indietro e mi guarda, emozionato.

« Sei stupenda.» mi dice e mi mordo il labbro, imbarazzata. Non vado matta per i complimenti, se devo essere sincera.

Si avvicina di nuovo a me, e mentre i fiocchi continuano a scendere, lui mi bacia dolcemente sulle labbra e poi tira fuori dalla tasca del giubbotto un piccolo regalo.

« È per me? » chiedo sorpresa e lui annuisce, stringendomi poi a sé.

« Già, magari in cambio ricevo un'altra cosa, mmh? » sussurra al mio orecchio. Si stacca da me, ghignando e mette il regalo sul palmo della mia mano.
Inizio a scartarlo e, dato che sia di piccole dimensioni, non ci metto molto a sbarazzarmi della carta regalo.

Apro la piccola scatola e rimango a bocca aperta.
« Ti piace? » chiede Drew,  baciandomi la fronte.

« È davvero...meraviglioso, Drew. » prendo il braccialetto e guardo il ciondolo a forma di...fetta di pizza?

« Beh, sì...tu ami la pizza..quindi...» dice, grattandosi il collo. Non poteva scegliere ciondolo migliore, allora.

Dopo un po' ritorniamo dentro la macchina, pronti per andare altrove.

« Drew, stavo pensando... in realtà l'idea è di Ryan, ma.. » mi mordo il labbro e trattengp una risata. La sua espressione spaventata mi fa letteralmente morire dalle risate.

« Non farò lo spogliarellista per lui! » sbotta e scoppio a ridere.

« Ma che stai dicendo? », mormoro, scuotendo la testa « Ha proposto una cosa carina, ovvero affittare una casa in montagna o vicino al lago, e passare lì il capodanno, senza problemi e soprattutto senza genitori. » spiego e Drew sembra pensarci su.

« Non è cattiva come idea...», dice pensieroso « Ci penserò io.»
Trascorro con lui il resto della giornata sulle strade affollate di New York.
Dopo aver passeggiato insieme a lui, e avermi raccontato del suo meraviglioso pranzo, mi riporta a casa.

« Vuoi salire? Però sappi che non sono sola a casa. » dico e lui sbuffa.

« Va bene. » si rassegna e mi prende la mano.

Quando apro la porta, sento la voce di Ryan e scoppio a ridere.
« E poi quando sarà grande mi chiamerà zio Ryan e io ovviamente gli insegnerò come conquistare le ragazze. » dice Ryan e sento Drew gemere accanto a me.

« Di che state parlando? » chiedo, anche se so benissimo la risposta.

« Dovrà chiamare me zio Drew, tu non sei di famiglia. » dice Drew e gira la testa di lato.
Sembrano due bambini.
Dylan ride e si avvicina a me.

« Buon Natale, Chucky! » mi dice e mi stampa un bacio sulla guancia.

Emily mi salta al collo e per poco non mi soffoca. Amo i suoi abbracci spontanei.

« Ragazzi, ora che siamo tutti, organizziamoci.» dico e ci sediamo tutti sul divano.
Mi sfilo il cappotto e anche Drew, e poi mi attira verso di lui. Mi stringe forte e riesco a sentire il suo respiro sul mio collo.
Qualcuno si schiarisce la gola e a lui sfugge un lamento.

« Piccola, ti ho detto che ci penso io, so già dove affittare. » strofina il naso sulla mia guancia, e mi bacia dietro l'orecchio.

« Piccola, ci penso io. » lo scimmiotta Ryan e tutti scoppiano a ridere.

« Io ti ammazzo, giuro. » Drew si alza e lo fulmina con lo sguardo.

« Oh, ma che bello il Natale! » brontolo e butto la testa all'indietro, con fare scocciato.

« Possiamo invitare qualcuno, oltre a noi? » chiede Emily e mi sorride dolcemente.

« A chi vorresti invitare? » domanda Drew e io mi alzo dal divano,  andando a mettere il cellulare sotto carica.

« Mmh, ho solo chiesto. » replica, facendo spallucce, e poi vedo Emily fare l'occhiolino a Drew. E da quando?

« Ragazzi, allora ci vediamo tutti l'ultimo giorno, di mattina? Cioè, così prepariamo le nostre cose, e andiamo con calma. » spiego e Ryan scrolla le spalle.
« Per me va benissimo. » afferma.
« Ovvio, che ti va bene! A meno che tu non voglia restare a casa con i miei genitori e aiutare mia madre in cucina. » gli faccio l'occhiolino e lui ci pensa su.
« Beh, non mi dispiacerebbe, comunque. »

« Vado un attimo in bagno. » ci fa sapere Emily e afferra la sua borsa.

« Guarda che non ti derubiamo. » dice Ryan ridendo ed Emily stringe le labbra, come se fosse infastidita. Ma che ha?

« Fatti gli affari tuoi! » ribatte, sorridendo il più falsamente possibile, e rivolgo un'occhiataccia a Dylan, il quale abbassa lo sguardo e si inumidisce le labbra.
Ceniamo tutti a casa mia, e come al solito Drew e Ryan si lanciano sguardi di fuoco, io e Dylan troviamo un argomento su cui discutere, mia sorella racconta quanto sia emozionata per la gravidanza.
Dopo aver discusso sul posto dove trascorrere il capodanno, e capire cosa sta accadendo a Emily, finalmente mi ritrovo da sola nella mia stanza, sdraiata sul letto a fissare il soffitto. Trascorrere nuovamente del tempo vicino al lago, sicuramente  mi ritorneranno in mente un sacco di ricordi. Voglio Drew più di qualsiasi altra cosa, ma spero allo stesso tempo che le cose continuino ad andare bene tra di noi.
Sono leggermente sotto shock per la relazione di Emily e Dylan, soprattutto perché lei inizia a comportarsi strano.
Sento qualcuno bussare alla porta, e mi abbasso il vestito, dato che si è alzato leggermente.

« Avanti. » dico e aspetto che la porta si apra.
Vedo la testa bionda di Ryan fare capolino nella mia stanza, e alza una mano in segno di saluto.
Il suo sguardo accigliato non promette nulla di buono, soprattutto perché continua a mordicchiarsi nervosamente il labbro. Si siede sulla sedia, e poggia il gomito sulla scrivania. Fissa la mia foto con Emily, e sospira.

« Raccontami qualcosa su di lei. » dice all'improvviso e poi i suoi occhi incontrano i miei.

« Mmh, vediamo... Emily è una ragazza dolcissima, a volte sembra di volere essere perfetta, forse è un pochino fissata con l'aspetto fisico. È un po' sfigata in amore, ma a quanto pare ora si è messa, stranamente, insieme al mio migliore amico, senza avermene mai parlato. Cioè, sapevo che all'inizio lo trovasse attraente e cose del genere, ma pensavo non dicesse sul serio. Ha deciso di non andare al college e ora siamo un po' distaccate, o forse sarà impressione mia. » abbasso la testa. So che in fondo la colpa sia anche mia, perché ho smesso di tartassarla di domande riguardo la sua vita e la sua situazione amorosa.

« E non ti ha mai nascosto niente? » chiede e inizia ad analizzare i libri sopra la mensola.

« Non lo so, ho qualche dubbio ora. » rispondo sinceramente e sorrido quando vedobil libro sul quale si posa la mano di Ryan.

« È il mio preferito. » affermo.

« Eppure potrei giurare di averla già vista, sai, da qualche parte. » Ryan sfoglia le pagine, e non capisco il motivo del suo atteggiamento.

« Forse ti sarai confuso, è impossibile. »  scuoto la testa, sorridendo.

« So quello che ho visto, ed era lei insieme ad un ragazzo moro, vicino al college.» chiude il libro e mi guarda.
Questa notizia mi ha colto alla sprovvista, anche se sono sicurissima che si stia sbagliando.

« Sicuramente hai visto una ragazza che le assomiglia, lei non è mai venuta a farmi visita. » ribatto. Inizio a perdere la pazienza.

Ryan posa il libro dove era prima, e poi si avvicina a me, abbassandosi, finché il suo viso non è alla mia altezza.
« Fossi in te non mi fiderei così ciecamente. Alla fine, anche i migliori amici possono diventare nemici. » mi fa l'occhiolino ed esce dalla mia stanza, fischiettando.

Penso a quello che mi ha Ryan, ma trovo tutto alquanto impossibile. Non può essere lei. Prima di tutto, perché me lo avrebbe detto, o lei o Dylan, poi perché non mi nasconderebbe mai niente.

***

Ho trascorso i giorni seguenti con l'ansia addosso, non vedendo l'ora di passare una serata meravigliosa in compagnia dei miei amici. Non ci stavo più nella pelle.

« Tesoro, ho paura lasciarvi da soli. Se succedesse qualcosa? » chiede mia madre preoccupata, mentre mi sistema il cappuccio del giubbotto.

« Mamma, non siamo più dei bambini. » affermo, irritata.
Mia madre continua a vedermi come la sua piccola bambina, e forse anche a trent'anni non cambierà nulla.
« Signora, si fidi di me. Fra tutti sono il più maturo e con la testa a posto. » dice Ryan e tocca la spalla di mia madre. Lei storce il naso e poi gli sorride. Vai biondino, vai.
Mia madre ci lascia passare e Bea ci segue.
Drew ci sta aspettando di sotto, e in seguito arrivano anche Dylan, Emily e Dean.

« Avete preso tutto? » chiede Drew e  annuisco.
Mi siedoaccanto a lui in macchina, e dietro ci sono, ovviamente, Ryan, Bea e Dean, mentre nell'altra macchina solo Dylan ed Emily.

« Pensavo di aver dimenticato il cane. » dice Drew, scuotendo la testa e io lo guardo confusa.
« Ma Drew, tu non hai un cane. » ribatto, e lui guarda nello specchietto retrovisore, sorridendo in modo sghembo. Giro la testa e vedo Ryan che gli mostra il dito medio. Ah, quel cane.

Quando arriviamo, batto praticamente i denti per il freddo, e Drew mi abbraccia forte da dietro.
Quando entriamo nella in casa, la osservo e mi rendo conto che sia molto accogliente, arredata in stile rustico, ma si sta morendo di freddo.

« Abbiamo bisogno della legna. » dico e mi siedo sul divano, sfregando le mani sulle mie cosce.
Ryan va a posare le sue cose nella sua stanza; io dormirò con Drew, mentre Dylan con Emily e Bea con Dean. Mi dispiace vedere Ryan solo.

Davanti a noi c'è un lago, ormai ghiacciato, però si respira un'aria fresca e pulita, anche se fa un freddo cane.
La casa è circondata dagli alberi, e sicuramente di sera sarà un pochino inquietante.

« Ragazze, allora », inizia a dire Drew « Noi ragazzi andiamo a fare la spesa per stasera, mentre voi sistemate qua le cose, e magari cercate della legna, perché sarà sicuramente depositata qui da qualche parte. »

« No, io vengo con Dean. » si lamenta Bea e alzo gli occhi al cielo.

« Quindi rimango con Emily. Va bene, ma fate presto, è un po' inquietante questo posto e poi tra non molto qui diventa buio. » dico e guardo la stanza in cui siamo, come se qualcosa mi turbasse.

Drew si avvicina a me e mi cinge i fianchi, dopodiché mi bacia sulle labbra.
« Non ti preoccupare, piccola. Tornerò presto. » sussurra e mi dà un altro bacio.
Potevamo fare la spesa prima di venire qui, ma, evidentemente, siamo tutti idioti.

Sbuffo e vado ad ispezionare le stanze. La casa tutto sommato è bella, ma ho un brutto presentimento.
Mi metto sul divano, accendendo la tv e non so esattamente per quanto tempo ho guardato la televisione. Emily si è quasi addormentata accanto a me, e lentamente chiudo gli occhi anche io.
All'improvviso sentobun suono strano e scatto in piedi.

« Gesù, mi ero addormentata? » chiedo ad Emily, ma lei è più stordita di me.
Rido per la sua faccia buffa e si alza anche lei.

« Cazzo, El. La legna, vado fuori a vedere dove diavolo l'hanno messa. » sbadiglia e si dirige verso la porta. Mi affaccio alla finestra e il paesaggio inizia ad incupirsi.
Mentre aspetto che Emily ritorni in casa, accendo la luce e vado nella mia stanza a preparare il letto e a cazzeggiare un po' su Facebook, anche se in questo posto prende poco e niente.

Sento di nuovo il tonfo di una cosa che sembrava sia caduta, e poso il telefono sul comodino.
Vado in salotto e mi guardo intorno, insospettita.

« Emily? Sei tu? » chiedo e non so perché, ma inizio ad avere paura.
Emily è fuori da circa dieci minuti ormai, e vorrei uscire ed aiutarla a cercare la legna, ma sono troppo fifona.
Quando arrivo in salotto, mi giro per guardarmi dietro, e la luce si spegne.

« Oh, ottimo! Ci mancava solo questo! » esclamo, in modo scocciato. Inizio a cercare qualche candela nel salotto e in cucina.

Sento di nuovo il tonfo di qualcosa che cade, e mi guardo intorno per la millesima volta. Mi appoggio con la schiena alla penisola della cucina, e mi mordo il labbro.
La luce si riaccende. È un fottuto scherzo? Questa casa è intestata dai fantasmi, per caso?

Vado velocemente in salotto e rimango imbambolata.

« Hey, auguri Elena! » dice Trevor, spalancando le braccia, venendo verso di me.

Emily e Trevor sorridono, e solo in questo momento noto la legna ai piedi di Emily.

« Mi avete fatto voi lo scherzo? Perché non è stato divertente. E poi, Trevor, cosa ci fai qui? » chiedo, prendendo della legna e andando verso il caminetto.
Emily mi imita e poi guarda Trevor.

« Bè, l'ho invitato io. Pensavo ti facesse piacere, dato che in campeggio andavate molto d'accordo. » dice lei e le mostro mezzo sorriso.

Forse inizio a farmi troppi film mentali, e le paranoie ormai hanno occupato gran parte della mia mente.
È successo tutto troppo in fretta, e io sono ancora scossa e confusa.
Sono sicura che qualcuno si stia prendendo gioco di me, eppure Trevor ed Emily sembrano sinceri.
Mi metto davanti al caminetto e cerco di riscaldarmi almeno un po'.
Trevor ed Emily giocano a carte, e io mi sto annoiando a morte.
All'improvviso la porta si apre, e sospiro di sollievo, non appena vedo entrare Drew.

« Abbiamo speso un po', ma ne è valsa la pena. Abbiamo preso un sacco di roba, e anche i fuochi. » dice contento, venendo verso di me, ma quando nota la presenza di Trevor, si blocca.

« E lui che diavolo ci fa qua? » chiede arrabbiato e Trevor sogghigna.
Oh, Oh si mette male.

Vado verso Drew e gli afferro il braccio, cercando di tranquillizzarlo, ma lui mi scansa e mi guarda furioso.

« Ho fatto una domanda e pretendo una cazzo di risposta! » grida e Ryan lo affianca. Guarda Trevor con gli occhi sbarrati, e poi la sua espressione sembra... sorpresa.
Perché questa reazione?

« Un capodanno con i fiocchi, altro che fuochi. » dice Ryan, in tono serio, dopodiché sogghigna anche lui e guarda Trevor ed Emily, alzando un sopracciglio.

Ma che diavolo sta succedendo?

« Ryan? » lo chiamo, ma lui si limita a farmi l'occhiolino, dopodiché guarda di nuovo Emily e sorride.

« Sarà interessante, Elena. » afferma, ridendo, e poi quando si avvicina a me, mi sussurra all'orecchio: « Attenta a chi definisci amico, potresti rimanerci male...» si allontana da me e poi si butta sul divano.
Drew sbuffa e inizia a portare i sacchetti della spesa in cucina. Bea e Dean si rifugiano nella loro stanza, dato che mia sorella si sente stanca. E quando torno nel salotto con Drew, lui si passa una mano nei capelli. È dannatamente perfetto.
Gli circonda il busto con le braccia, iniziando a dargli i baci sulla mandibola, spostandomi lentamente verso il suo collo.

« Sei una piccola monella. » dice, in tono malizioso.

« Drew, puoi venire un momento? » urla Ryan e li guardo confusa.

E da quando questi due si parlano?

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top