capitolo 15

"Ci sono un milione di ragioni per cui dovrei lasciarti andare,
ma il cuore vuole ciò che vuole."
- Selena Gomez

Drew mi guarda sbalordito e io mi mordo la lingua. Inizio a farci l'abitudine con la mia goffaggine. Prima di conoscere Drew, avevo un cervello. È entrato nella mia vita come un uragano pronto a portare via tutto, e distruggere le cose che amo. Porta via i miei sorrisi, i miei momenti felici, ma non porta via il dolore. Quest'uragano ha portato via anche una parte del mio cuore. Nonostante lo odi veramente tanto, non posso negare a me stessa di essere attratta da lui. Provo per lui qualcosa di insolito, ma devo tenerlo per me, se lo dovesse scoprire, probabilmente approfitterebbe di questa situazione.


Certe volte Drew appare davanti ai miei occhi come un'onda, ed io sono pronta ad immergermi dentro. Altre volte, invece, il suo sguardo mi avverte di stargli lontana.

Drew contrae la mascella e continua a camminare. Nessun insulto contro, nessuna parola. Evito di dire altro, già ho parlato abbastanza. Cerco comunque di stargli vicino, ho paura del buio e la foresta non è uno dei miei posti preferiti la sera.

Quando arriviamo finalmente, vedo un piccolo fuoco acceso e sorrido a trentadue denti. Mi sto per mettere a correre, ma Drew mi afferra per le spalle e mi fa girare verso di lui. Mi spinge verso l'albero, finché la mia schiena non è a contatto con la corteccia ruvida. Drew si avvicina a me, e nonostante il buio, mi sembra di vedere il luccichio dentro i suoi occhi. Mette la mano poco sopra la mia testa, e lo sento respirare con fatica.

« Perché diavolo dovevi essere in ritardo quel giorno? Se fossi stata, leggermente, più puntuale non ci saremmo mai conosciuti. » dice, mentre con l'altra mano mi sfiora il braccio. Sento il suo respiro contro il mio viso, e mi viene l'incredibile voglia di baciarlo un'ultima volta.

« Se potessi, Drew, sarei la prima a cancellare quel giorno. » dico, deglutendo.

Cerco di spostarmi, ma lui me lo impedisce. Mi ritrovo incastrata tra lui e l'albero, e mi sfugge una risatina isterica. Sono stanca; stanca di litigare con lui per ogni cosa, stanca di sembrare così stupida e alle prese con la mia prima cotta.

« Maledizione! » esclama e colpisce l'albero nel punto dove teneva la mano, prima. Sussulto e mi chiedo perché tutto quanto deve essere così difficile. Tutte le cose brutte capitano a me, e menomale che avrei dovuto godermi l'estate, uscire con gli amici, innamorarmi.

« Tu, con il tuo fottuto viso d'angelo, gli occhioni, che Dio, ci faccio l'amore solo a guardarli. Quelle labbra che mi invitano ogni volta a baciarti, il tuo corpo sinuoso che mi fotte il cervello. » finisce la frase, ma non mi sento affatto lusingata. " Grazie per aver notato soltanto il mio corpo." Lo ringrazio mentalmente.

« Sei troppo buona, Elena. Sei furba, testarda, ma..» si ferma, mentre mi accarezza la guancia con un dito. « Sei come il lato oscuro della luna. » conclude.
« Cioè? » chiedo, con voce tremolante.

« Tutti notano la parte bella, ma nessuno riesce a vedere la parte nascosta di te, forse, quella peggiore. Perché sai, tutti abbiamo un lato oscuro, che teniamo ben nascosto agli occhi degli altri. » afferma, e sento un tremolio in tutto il corpo.

« Il tuo, però, non è nascosto. » affermo, e finalmente riesco a scansarmi.

Odio questa situazione in cui mi sono cacciata.
«Non dire mai più che ho un fratello. » ribatte, con tono duro, mentre mi supera.

« Cazzo, tu sei bipolare! » gli grido dietro.

Il suo passo si fa più grande, mentre io mi avvicino lentamente. Quando arrivo finalmente, Emily corre verso di me e mi butta le braccia al collo. « Vaffanculo, Elena D'Angelo. » ha la sua chioma rossa raccolta in uno chignon disordinato e grazie al fuoco che arde, riesco a notare le sue adorabili lentiggini e il trucco leggermente colato. Perché diavolo si trucca in campeggio?

« Mi ero persa. » dico, mentre sciolgo i miei capelli, che fino a poco prima tenevo in una coda alta.
« Dubito tutto questo tempo. » dice, sorridendomi in modo complice.

Mi massaggio lentamente la testa e poi sento qualcuno da dietro scompigliarmi i capelli. Mi giro di scatto e Trevor mi rivolge un sorriso dolce e mi abbraccia.
« Pensavamo fossi morta. » dice, ridendo.

« Addirittura! » faccio mezzo sorriso e vado a sedermi intorno al falò, dove c'è anche Dylan. Mi avvicino a lui e mi mette il braccio intorno alla schiena. Non mi saluta, non mi guarda. Mi avvicina a lui ancora di più e metto la testa sulla sua spalla.

L'unico a mancarmi sempre.

I suoi occhi guardano attentamente il fuoco davanti a noi, e apre la bocca per dire qualcosa, ma poi la chiude subito.

Sento il mio stomaco brontolare e Bea mi porge un panino. Lo prendo gentilmente, ma quando do il primo morso, inizio divorarlo, tanto da far uscire fuori il lato da camionista ucraino che c'è in me.

« Ha chiamato la mamma. Ho dovuto inventare una scusa per coprirti, altrimenti penso che entro domani saremmo stati a casa. » dice, con tono infastidito. Ed è di nuovo colpa mia.

Mi guardo dietro e vedo Drew seduto, mentre guarda intensamente verso di me. Ronnie gli accarezza il braccio, e gli sussurra cose all'orecchio, ma lui non ci fa caso.

Vedo Dean, mentre corre verso di noi, con una bottiglia vuota nelle mani.

« Giochiamo al gioco della bottiglia! E non accetto scuse del tipo " Ma Dean, è un gioco per bambini". », dice, scimmiottando e ridacchio.

Stranamente, accettiamo tutti di giocare. Siamo messi in cerchio e Dean mette la bottiglia al centro. Ci dice che girerà lui per primo, essendo sua l'idea. La bottiglia finisce verso Ronnie, ed Emily sbuffa. A quanto pare non le va proprio a genio.

« Ronnie, obbligo o verità? » chiede Dean, impaziente.

« Verità. » dice, accarezzandosi i capelli.

« Bene. Perché stai insieme a Drew? » domanda Dean, divertito. Come se non lo sapessimo, già. È ovvia la risposta.

Emily mi guarda e mima la frase " Perché è troia", e io rido. È proprio incorreggibile.

« Be', perché mi piace soddisfare tutte le sue voglie. » dice, girandosi verso Drew e gli accarezza il petto, ma lui le sposta la mano. E il premio per la più grande sgualdrina, va a lei. Come diavolo si fa a dire così tranquillamente una cosa del genere? In pratica, è come se ammettessi di essere una specie di troia.

Ronnie mette il broncio, e gira la bottiglia.

Sfortuna della sorte, capita verso di me.

Chiudo gli occhi e sospiro profondamente. Devo essere pronta a ciò che mi chiederà.

« Verità. » dico, senza lasciarle il tempo di chiedere.

« Com'è stata la tua prima volta? » chiede, con un sorriso perfido stampato in faccia. Guardo Emily in cerca d'aiuto, ma poi abbasso la testa, a disagio. « Sono vergine. » ammetto.

Sento tutti gli occhi puntati su di me.
Emily mi sorride dolcemente, Dean invece, sembra impassibile, mia sorella lo sapeva già. Dylan trattiene un sorriso, e Drew mi sorride sotto i baffi.

« Sono sicuro che sarà speciale, come te, piccola El. » dice Trevor, baciandomi la testa.

Sento Drew ringhiare e poi schiarirsi la gola. « Sono sicuro anche io. » dice, con un sorriso sghembo. Perché ho l'impressione che stia insinuando qualcosa?

Giro la bottiglia e finisce verso Drew. Maledizione.

Sceglie obbligo e mi sforzo a non guardarlo dritto in faccia. « Ti obbligo a farti un bagno, ora. » lui inarca un sopracciglio e si alza. Iniza a togliersi i vestiti, e vedo Ronnie scaldarsi.

Quando rimane in boxer, ammiro il suo fisico ben scolpito, ma mi tiro mentalmente due schiaffi. Si tuffa e poi spalanca le braccia. « Contenta, ora? » dice, mentre esce subito dall'acqua. Si lamenta di essere fredda e Dean gli lancia un telo. Quando finalmente Drew gira la bottiglia, finisce verso Emily, che sceglie obbligo. Drew la costringe a baciare Dylan, e mentre guardo come la sua mano si posa dolcemente sul viso di Dylan, distolgo lo sguardo per un secondo. Non riesco, però, a stare senza guardare. Giro la testa verso di loro e osservo Emily, mentre posa le labbra su quelle di Dylan. Un brivido mi attraversa la schiena, e cerco di rilassarmi.

Lui mette la mano sopra la sua e il bacio sta diventando più passionale. Sento Dean e Trevor fischiare, mentre Drew mi fa l'occhiolino. Stronzo. Lo ha fatto apposta.

Bea si schiarisce la gola ed Emily si stacca subito. Sono entrambi in imbarazzo. La mia migliore amica cerca disperatamente il mio sguardo e io le sorrido, non posso fare altrimenti. Dylan sorride e guarda verso il basso. Emily gira la bottiglia e tocca a Trevor.

« Verità.» dice.

« Perché tu e Drew non vi sopportate? » chiede lei e io scuoto la testa. È proprio una pessima domanda.

« Perché non sono affari tuoi. » sbotta, Drew.

Trevor e Drew si scambiano delle occhiate piene d'odio e scuoto Trevor per un braccio, dicendogli che tocca a lui girare la bottiglia.
Sento Dean e Bea sbuffare, perché la bottiglia non si ferma nemmeno una volta verso di loro.

La bottiglia finisce di nuovo verso Emily e lei alza gli occhi al cielo.

« Obbligo. » dice lei.

« Ti obbligo di dire a tutti che ti piace Dylan. » sento una fitta d'odio nei confronti di Trevor. Che razza di obbligo è?

« Sì, lo ammetto. » dice, timidamente.

Il gioco inizia a diventare noioso. Sbadiglio e mi tiro le ginocchia al petto, appoggiando di sopra il mento. La mia amica più cara, innamorata del mio migliore amico? Chiudo gli occhi, quando all'improvviso sento il mio nome.

« Obbligo. » dico, annoiata.

« Bacia Drew. » alzo di scatto lo sguardo e le lancio un'occhiata da serial killer, pronta a ucciderla.

« No! » dico, alzando la voce.

« Dai El, è solo un bacio innocente. » si lamenta, Bea. Drew mi guarda serio, e sembra di essere d'accordo con me.

« Non se ne parla ragazzi. » dico,  scuotendo la testa.

All'improvviso si eleva un coro. Tutti gridano il mio nome e mi incitano a farlo. Alzo le braccia e mi arrendo, altrimenti passerei per infantile e noiosa.

Mi avvicino a Drew, con espressione scocciata, avvicino il mio viso al suo e gli do un bacio veloce a stampo, evitando di guardarlo negli occhi.
Ronnie mi guarda con uno sguardo omicida e sembra che voglia staccarmi la testa.

« Cos'è stato quello? Okay, che sei vergine, ma i baci così li danno i bambini delle elementari. » dice Bea, mentre mi guarda stranita. Stronza.

« Ha ragione, bacia Drew per almeno dieci secondi. » dice Emil, facendomi l'occhiolino. Che diavolo sta combinando?

Sbuffo, esasperata, e vado di nuovo verso Drew. È ancora a torso nudo, e i capelli sono ancora umidi. Perché deve essere così bello? Mi fa male guardarlo. Potrebbe essere, una tale bellezza, dolorosa?
Mi avvicino e lui nota il mio imbarazzo. Non riesco a fare il primo passo, e in più, sento le mie guance prendere fuoco. Sento la mano fredda di Drew sfiorarmi il viso, mentre, dolcemente, mi attira verso di lui. « Se ti bacio ora, non mi fermerò piu. » dice, sussurrandomelo contro le labbra. Annuisco, chiudendo gli occhi e sento finalmente le sue labbra carnose posarsi sulle mie.
Inizia a muoverle in modo lento e perfetto, e mi attira ancora di più a sè. Quasi finisco a cavalcioni sopra di lui e sento la sua lingua che mi chiede il permesso di incontrare la mia, e danzare lentamente. Gli metto la mano nei capelli umidi, ed ho voglia di tirarglieli, mentre la sua lingua si attorciglia alla mia. Un brivido mi attraversa tutto il corpo. Sento Drew gemere contro le mie labbra, e poi sento più di una voce chiamarmi.

Quando realizzo quello che stiamo facendo, mi stacco subito da lui, e mi metto la mano davanti alla bocca, imbarazzata.

Vado a sedermi al mio posto ed Emily mi mostra il pollice in su.

« Accidenti, la verginella si stava scaldando. » dice Dean, ridendo. Vaffanculo.

« Cosa cavolo succede tra di voi? » chiede Bea, sorpresa.

L'ultima cosa al mondo che mi andrebbe di fare, è spiegare a mia sorella l'odio e l'attrazione tra me e Drew.
Faccio finta di non aver sentito, e vado a prendere il plaid. Quando finalmente sono da sola, sorrido tra me e me. Drew è bello, bello da togliere il fiato. Il nostro rapporto è strano. A volte vuole essere gentile, ed essermi amico. Altre volte è scontroso, e mi allontana da lui. E, altre volte, ancora, mi fa sentire importante. In certi istanti, anche se brevi, mi sembra di vedere i suoi occhi innamorati.

È difficile da spiegare, addirittura a me stessa, il rapporto che ho con lui.
Non posso dirgli che siamo sempre ad un passo dal distruggerci, e ogni volta, cento dall'andare uno incontro all'altro.

Preferisce, sempre, distruggere ciò che ha intorno, piuttosto che farselo andare bene. Ma, forse, io non gli vado bene. Forse non sono ai suoi livelli, forse vuole una ragazza con esperienza sessuale, invece di ritrovarsi davanti una povera verginella impacciata. Drew è abituato alle ragazze che la danno al volo, senza farsi pregare due volte. Io, d'altronde, preferisco aspettare, in modo da custodire nel cuore un bel ricordo. Vorrei fotografare con gli occhi ogni istante in cui lui mi sfiora la pelle. È odioso da morire, ma mi provoca sensazioni mai provate prima. Sorrido, ma è un sorriso triste.

E poi, all'improvviso, mi rendo conto di aver smesso di inseguire le farfalle, per andare a inseguire coglioni. La sottile differenza tra infanzia e adolescenza. Da piccola mi piaceva inseguire le farfalle, e dare a loro un nome buffo.

Mentre, in questo momento, invece, mi ritrovo a combattere la guerra dentro me stessa, senza nessuno accanto a me. Indosso dentro di me l'armatura, e so che ce la farò. Combattere per sopravvivere, combattere per restare a galla, combattere i mostri dentro la mia mente. D'altronde, siamo tutti dei piccoli soldati. A volte, la guerra più sanguinosa e rumorosa, è dentro la nostra testa.

Ritorno da loro, e Ronnie mi chiede se, gentilmente, le passo l'acqua. La gentilezza nella sua voce mi fa insospettire. Appoggio il plaid sopra le mie spalle, e poi, mentre mi avvicino a lei, vedo la bottiglietta volarmi dalle mani e io che cado con la faccia a terra. Mi sento tremendamente umiliata, e quando alzo lo sguardo, vedo Ronnie sogghignare. Mi ha fatto un fottuto sgambetto.

« Ora tocca a me, ridere. » afferma, mentre si alza per prendere la bottiglietta.

Con un movimento fulmineo, prendo la bottiglietta e le verso l'acqua addosso. Un sorriso perfido si allarga sul mio viso, e sento Drew ridacchiare, mentre si gode la scena.

Sento il mio viso sporco, quindi vado nella mia tenda a pulirmi. Cerco di mantenere la calma, e sento la voce di Emily, mentre la sta riempiendo di insulti.
Con una salvietta mi pulisco il viso, e mi guardo allo specchietto che ho portato con me. Vedo il riflesso di Drew, dietro di me, mentre mi mostra il segno della pace, e lentamente mi giro verso di lui.

« Ti sei divertito? » chiedo, seccata.
Si avvicina a me e mi toglie un filo d'erba dai capelli.

Mentre se ne sta andando, mi guarda come se avesse davanti tutto ciò che desidera e dice, con un soffio di voce: « Ti porto nel cuore, almeno lì non ti faccio male. » dice, con tono triste, mentre lascia dietro di sé l'insicurezza che, piano piano, mi entra sotto la pelle.

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