Capitolo XXXIV - Più di un'amica
Alex era cosi. Era la mano che ti spingeva nel baratro e quella che ti salvava prima di schiantarsi sul fondo.
Lasciava sempre socchiusa quella porticina verso il suo cuore, abbastanza da far sperare ma non troppo da mostrare.
Le aveva promesso che il tragitto non sarebbe stato lungo. Sofia sperava fosse eterno. E quell'abbraccio che Sofia, seduta sul posto posteriore, ufficialmente stringeva per non cadere, ufficiosamente era ciò che più desiderava di quella moto.
Amava sentire la pelle della sua giacca farsi più calda via via che le mani erano posate sopra. Di tanto in tanto Alex lasciava il manubrio con una mano per accarezzarle le dita all'altezza del suo bacino.
La moto era potente. Sicuramente più di quanto Alex non le mostrasse. Ma forse per senso civico o, probabilmente, di responsabilità nei confronti di Sofia, Alex era un cittadino modello a cavallo di quel bolide.
Venti minuti più tardi erano giunti a destinazione.
Il "fifteen", così l'insegna riportava il nome della discoteca, si trovava in zona Santa Croce. La musica sincopata dell'interno arrivava ovattata alle loro orecchie, ancora costrette dentro i caschi.
All'esterno una lunga coda di persone si snodava lungo il marciapiede e faceva il giro dell'isolato. L'ingresso era sorvegliato da un gigante di colore con le braccia incrociate che decideva chi era degno di varcare la soglia e chi no.
Se fossimo arrivati prima non ci saremmo dovuti sorbire un'ora di attesa!
<< Quella? >> chiese Alex indicando la fila << Ma allora, piccola, non mi conosci proprio! >> le rispose scoprendo le sue doti telepatiche.
La prese per mano e si diresse direttamente verso l'entrata costeggiando un fiume di sguardi furiosi e commenti sommessi.
Non ci fu neppure bisogno di proferire parola.
<< Alex! Amico mio! Come stai? >> disse il buttafuori sfoderando un sorriso talmente dolce da associarsi difficilmente alla suo minaccioso aspetto esteriore.
<< Buonasera Fabien! >> rispose Alex abbracciandolo all'altezza del petto << Tutto bene! Come sta Coline? >>
<< Oh lei cresce! Ormai a quattro anni!>>
<< Di già? Sembra ieri che sia nata! Tanta gente stasera? >>
<< Come ogni sera ma per te il posto c'è sempre!>> esclamò contento spostando il cordone rosso che bloccava l'entrata.
Sofia non sapeva se essere più imbarazzata o sollevata mentre, alle loro spalle, la folla iniziò a rumoreggiare.
<< Grazie sempre Fabien! Dopo ripasso così mi racconti! >>
<< Quando vuoi! Ehi tu! Aspetta il tuo turno! >> disse rivolgendosi al primo degli insoddisfatti.
Sofia accelerò il passo mentre, varcando la soglia, gli animi all'esterno si stavano facendo sempre più incandescenti.
Una piccola saletta, scura ed insonorizzata, li accolse.
Una ragazza, con i capelli raccolti in una lunga coda ed un vestito senza maniche nero aderente che le fasciava le curve senza comprimerle e donandole un aspetto estremamente femminile, si avvicinò.
Perché non ho un corpo cosi? La odio!
<< Alex! >> urlò la sconosciuta gettandogli le braccia al collo.
<< Quanto affetto Emma! Posso presentarti Sofia? >>
A quella richiesta sciolse i suoi tentacoli dal corpo di Alex e strinse affettuosamente la mano a Sofia.
<< Piacere di conoscerti! Le amiche di Alex sono anche mie amiche! >>
Amica? Alex dì qualcosa!
<< Beh... Sofia è qualcosa di più di un'amica! >> ribatté fulminato con uno sguardo.
<< Ah... bene! Mi volete dare le giacche? >>
Emma si occupava del guardaroba. Dopo aver perso in consegna i soprabiti consegnò loro due fogliettini colorati con dei numeri sequenziali stampati sopra da mostrare all'uscita.
<< A dopo! >> salutò Emma.
Solo una porta li separava dalla musica che si faceva sempre più vicina. Eppure Sofia non riusciva a sentirla. La mente la trasportava nei meandri dei possibili significati di quella frase.
Qualcosa di più di un'amica...
© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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