Capitolo XXXI - Perche?

In trappola come un topo. Lì in prima fila. La mano di Alex stretta con la sua. Il discorso tra lei e Francine che aveva sicuramente udito il giorno prima. Non serviva un genio per collegare gli eventi e le persone.
Tentò di sciogliere la presa di Alex sulla sua mano, se non altro quando Leonardo li fissava direttamente.
Pensò di scappare, ma poi avrebbe dovuto dare troppe spiegazioni a troppe persone.
<< Tutto bene? >> chiese l'ignaro Alex.
<< Si certo! >>
Invece nient'affatto!
Si chiese anche il perché di questo suo comportamento. In fondo con Leonardo c'era meno di nulla e probabilmente lui non pensava a lei nel modo in cui faceva Sofia.
E allora perché?
Lei aveva sfidato tutto e tutti per stare con Alex. La loro... "cosa" si era portata avanti fino al punto di non ritorno.
Ma in fondo, cosa erano? Una coppia?
Si può essere una coppia di molte cose: sposi, fidanzati, amanti, amici, sconosciuti.
Cosa erano? Forse tutto e niente.
Lui le stringeva la mano in pubblico. Avevano fatto, perlomeno per Sofia, l'amore. Ma si rifiutava di dirle "ti amo" e poi con Elena...
Forse il cuore di Sofia aveva già scelto su chi puntare e quell'ansia di non essere visti insieme era la risposta.
Ma lui era il suo tutor, ora perfino il suo professore, nonostante l'età.
Non dovrei pensare a lui con Alex accanto!
Stranamente, da quando era entrato e durante tutta quella lezione, non era volata una mosca e tutte le ragazze erano ipnotizzate dalla sua voce suadente, dal suo atteggiamento sicuro, da quei muscoli ben definiti che si intravedevano sotto la camicia, da quegli occhi che...
Sofia! Riprenditi!
<< Me lo dai un bacio? >> le chiese Alex all'orecchio.
<< Ma dai stiamo in prima fila!>>
<< E allora? Ti vergogni di baciarmi? >>
Sempre più in trappola. Le pareti ora cominciavano a stringersi su Sofia. Leonardo era di spalle.
<< Dai allora un bacio sulla guancia! >>
<< Va bene! >>
Alex inclinò la testa. Lei gli si avvicinò alla guancia. Lo sfiorò. Lui si voltò di scatto. Era troppo tardi. Sofia sprofondò nelle labbra di Alex come si farebbe su un divano dopo una lunga giornata di lavoro. Le rubò un bacio. Bello, morbido, bagnato. Troppo passionale per rimanere inosservato.
<< Sei pessimo!>> gli sussurrò Sofia sorridendo.
Ma il sorriso svanì velocemente.
Leonardo era lì in piedi dietro la cattedra che li fissava. Non poteva non aver visto.
I suoi occhi erano lo specchio della sua gelosia.
<< Bene ragazzi per oggi abbiamo concluso! >> esordì prima che gli alunni cominciassero a defluire fuori dall'aula.
Anche Sofia ed Alex iniziarono a riordinare per uscire e lui uscì per primo.
<< Sofia! Scusa! >> esclamò Leonardo chino sulla cattedra.
<< Dimmi! >>
<< Ti ricordi di passare nel mio ufficio dopo? >>
<< Ma certo!>>
<< Grazie! >> rispose freddo.

Che schifo di compleanno! Ho sempre odiato questo giorno!
Alex aveva preferito rimanere con gli amici, per fortuna. Sofia lo aveva avvertito che sarebbe andata dal suo tutor, senza specificare chi fosse o entrare nei dettagli.
In fondo sorvolare non è mentire... forse.
Al di là di qualunque elucubrazione mentale fine a sé stessa lei era lì... di nuovo davanti a quella scura porta rugosa, impiallacciata alla bell'e meglio, con legno di scarsa qualità.
<< Posso? >>
<< Siediti! Per favore! >>
Non era tanto l'età. Probabilmente era il ruolo che ricopriva a mettere in soggezione Sofia e farla sentire più persa ed insicura di quanto già non fosse.
Leonardo stava seduto sulla sua sedia con lo sguardo basso compilando alcune carte. Aveva le maniche della camicia rivoltate su sé stesse più volte fino al gomito, esibendo gli avambracci muscolosi. Al polso un orologio di marca d'acciaio lucido, forse un regalo di laurea.
<< Devo parlarti!>>
<< V... va bene! >>
<< In questi casi si direbbe: "Ho una notizia buona ed una cattiva"!>>
<< In quel caso si risponderebbe: "Prima la cattiva"! >>
<< Ho rinunciato al tuo tutorato! >>
<< Perché? >> urlò Sofia facendo rimbombare la domanda per tutta la stanza.
Leonardo alzò gli occhi. Erano lucidi.
<< Non posso! >>
<< Che significa? >>
<< Vuol dire che avrai un tutor migliore! Uno che non si inn... >>
<< Nessuno è migliore di te! >>
Sofia! Che fai?
<< Non mi rendere il compito più difficile! Sarà meglio per tutti! >>
Cercava di nascondere la sua emozione nel pronunciare quella parole nascondendo gli occhi allo sguardo deluso di Sofia.
<<Non posso accettarlo!>> disse Sofia alzandosi dalla poltrona e dirigendosi verso la porta.
Posò la mano sulla maniglia.
<< Non la vuoi sentire la buona notizia Sofia? >>
<< Dopo questo, cosa mai potrebbe farmi sentire meno rifiutata? >>
Aprì un cassetto della scrivania e posò una busta da lettere sul tavolo.
<< Buon compleanno Sofia! >>

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top