Capitolo XXVIII - Dentro

🚫 Capitolo non adatto ai più piccoli! 🚫

Come un uragano che tocca terra. Come uno scontro tra comete.
Le sue labbra finalmente la toccavano. Morbide. Succose.
La prese. Una mano sulla nuca ed una premuta sulla schiena.
Lui era ovunque. Era nella sua mente e nel suo cuore. Quel conflitto interiore si risolse rivelando la vera ed unica risposta: lui.
Gli occhi di tutti addosso. I loro socchiusi nell'abbandono del momento.
Non si udiva nulla nel loro mondo. Solo il suono dell'amore provenire dalla loro labbra.
A destra. A sinistra. La sua lingua si muoveva ovunque avvolgendosi ed attorcigliandosi attorno a quella di Sofia per poi sciogliersi e ricominciare. Era dolce e delicato ma anche irruento e duro. Era tutto.
Era il suo primo vero bacio.
Fuori da quel loro mondo i singhiozzi della barbie erano sempre più sincopati e frequenti man mano che si capacitava di quanto stesse accadendo.
Ma Sofia aveva perso qualsiasi inibizione, qualsiasi controllo. Pur volendo i suoi ormoni le impedivano di smettere e ben presto capì che non sarebbe riuscita a trattenersi troppo a lungo.
Lo voleva. Lì e subito.
Ma Alex era già nella sua testa.
<< Vieni con me!>> le sussurrò ad un orecchio afferrandole la mano. Il calore del suo respiro sul collo le provocò ulteriori brividi diretti verso il basso ventre.
Trascinò Sofia tra la folla facendosi largo a spintoni.
<< Corri!>>
Mi sembra di averla già vissuta questa scena!
Una svolta a destra. Poi a sinistra. Una rampa di scale. Poi ancora a sinistra. Una porta si aprì cigolando.
<< Alex! Che posto è questo?>>
<< È la vecchia biblioteca! Non ci viene più nessuno da anni!>> rispose trafelato.
La stanza era piena di scaffali posizionati alla rinfusa. Lame di luce si intrufolavano dagli spiragli delle serrande abbassate rivelando piccole particelle di polvere in sospensione.
La condusse in fondo alla stanza. Da lì l'entrata non era più visibile.
<< Alex! Sei sicuro....>>
La zittì con un dito sulla bocca.
<< Sono sicuro che ti voglio! >>
Sofia si alzo sulle punte dei piedi, lui si chinò leggermente.
Un bacio. Un altro ancora. Sempre più profondi.
La sollevò da terra, sorreggendola dalle cosce. Sofia gli stringeva le gambe attorno alla vita.
Poco importava ci fossero due strati di vestiti a dividerli: lo sentiva pulsare al ritmo del suo cuore.
Temeva di lasciar cadere a terra segni della sua eccitazione.
Le mani di Alex salivano sempre più. Erano dentro i suoi slip e le stringevano con forza i glutei. Lei continuava a baciarlo danzando con la sua lingua.
Con un tonfo la posò a sedere su un tavolo.
<< Io non ho mai... >> gemette Sofia.
<< Lascia fare a me!>> disse spingendola a sdraiarsi.
Le spostò la gonna del vestito e, con forza, le tolse gli slip. Sul tavolo caddero gocce di voglia.
La spostò di peso verso il bordo del tavolo. Le gambe di Sofia ondeggiavano nel vuoto. Poi Alex si inginocchiò a terra.
Brutale ma allo stesso tempo gentile. Non lo vide ma lo sentì.
Iniziò a baciarle le cosce. Sofia non sapeva cosa aspettarsi.
Salì fino all'interno di esse. Il pavimento era sempre più bagnato.
Poi intorno. Sofia lo voleva.
Infine dentro.
Gemiti scapparono dalla bocca di Sofia.
Spasmi muscolari le facevano contrarre e rilassare l'addome al ritmo della sua lingua, della sua bocca, delle sue dita. Era dannatamente bravo.
Prima poco sopra. Sapeva dove andare.
Poi ancora dentro ed in fondo.
Erano pronti. In fondo lo erano sempre stati.
Alex si alzò. Sofia fece lo stesso.
Gli tolse la maglietta. Gli sbottonò i pantaloni, poi la zip. Mise una mano nei boxer neri.
Era gonfio tra le sue dita. Più lo stringeva più si ingrandiva. Glieli tolse.
Lui le sfilò il vestito guardandola fissa negli occhi. Non c'era paura negli occhi di Sofia, solo voglia come in quelli di Alex.
Le tolse il reggiseno sganciandolo con una mano.
Si osservarono, nudi, in silenzio per la prima volta.
Lei non smetteva di toccarlo. Prima lentamente poi con maggior vigore. Lui le leccò i capezzoli turgidi per la temperatura.
La fece indietreggiare fino al centro del tavolo poi salì anche lui.
Le avrebbe fatto male? Sperava di no, ma in fondo non era il primo dei suoi pensieri.
Era umida. Tanto umida. Fino a dietro.
Le allargò le gambe.
Alex appoggiò la punta. Era caldo. Lo bagnò molto lentamente. Poi uno spasmo.
Entrò.
Sofia reclinò la testa all'indietro mentre un urlo le si strozzò in gola. Faceva male.
Ma fu un istante poi il piacere prese il sopravvento.
Era sopra di lei che la fissava ma non poteva vederlo. Gli occhi, chiusi nel godimento, glielo impedivano. Ma sapeva che la stava guardando mentre i suoi seni si muovevano a ritmo del suo bacino. E la cosa le piaceva.
Un altro spasmo. Lo sentiva crescere dentro di lei.
Un altro, mentre il ritmo aumentava. Lo abbracciò.
Aumentò ulteriormente. Il tavolo comincio a cigolare. Non voleva urlare ma non poteva neppure trattenersi.
<< Lasciati andare! >> sussurrò Alex baciandole il collo e le spalle.
Il loro gemiti si accavallavano.
Ancora un brivido fino alla base dei capelli. Era fino in fondo alla sua anima. Sembrava esserci sempre stato.
Il punti di contatto tra il loro corpi cominciarono a sudare.
<< Dio com'è bello! Di più! Di più! >>
Il tavolo si sposto di qualche centimetro verso la finestra.
Sofia alzò le gambe fino a posare i piedi sulla schiena di Alex. Era pronta.
<< Sofia! >>
<< Anch'io Alex!>>
Sperava si fosse protetto. Ma era troppo tardi per i dubbi.
Ancora più forte. Ancora più dentro.
Il cuore batteva nelle orecchie. Una fitta. E poi un'altra. E un'altra ancora. Un gemito liberatorio. Ma lui non si fermava. Gli si strinse attorno. Ogni piega e avvallamento era ulteriore motivo di piacere .
Insieme.
Il loro piacere risuonò rumoroso all'unisono.
Si abbracciarono forte mentre raggiungevano l'apice nello stesso momento. Un'esplosione atomica? Un petardo in confronto.
Rallentarono mentre gli ultimi ormoni provocavano contrazioni uno nell'altra.
Lo vide uscire. Per fortuna si era protetto. Sofia si ripromise di controllare quando fosse accaduto nuovamente.
Le accarezzò la fronte sudata.
<< Come stai? >> chiese Alex.
<< Io ti amo! >>

© G.

Prima dell'angolo dell'autore mi voglio riservare uno spazio per ringraziare tutti i miei lettori che con infinita pazienza ed immenso affetto hanno permesso alla mia storia di raggiungere il record di 1000 LETTURE IN UNA SOLA SETTIMANA e infrangere il muro delle 1000 STELLE. Ancora una volta, anche a costo di ripetermi, GRAZIE!

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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