Capitolo XXVI - Tutor

<< Lei deve essere la signorina Sofia Mannucci giusto?>>
<< S... si >>
<< Leonardo sarà presto qui. Ha avuto un leggero contrattempo! Intanto cerco il suo fascicolo...>>
<< Non si preoccupi professore! Ci penso io!>> irruppe una voce alle spalle di Sofia.
<< Ce ne hai messo di tempo Leonardo!>>
<< Mi perdoni e grazie per la sostituzione!>>
Quell'istante si congelò nell'anima di Sofia mentre il fuoco lo imprimeva in profondità nel suo cuore.
Dio come mi ero sbagliata...
Seduto alla scrivania, scartabellava carte su carte alla ricerca di qualche documento a che fare con Sofia.
In lei, dal canto suo, aveva preso il via una ondata di emozioni contrastanti che le provocavano vampate di calore ed al contempo brividi di freddo alle estremità.
Non aveva mai visto nessuno di minimamente paragonabile non solo nell'aspetto ma, e oserei dire soprattutto, riguardo le sensazioni che riusciva a trasmettere con il semplice atteggiamento.
Non dimostrava trent'anni, probabilmente non ci arrivava neppure, capelli corti di un castano simile a quello di Sofia, tagliati maggiormente sui lati e ciò allungava l'intero ovale donandogli connotati più severi di quanto non avesse in realtà.
Fronte spaziosa, con una impercettibile cicatrice poco oltre il sopracciglio sinistro. Gli occhi, di uno smeraldo scuro con alcune venature brune che, dal contorno esterno dell'iride si tuffavano verso la pupilla come risucchiate, erano leggermente inclinati verso l'alto, il che gli conferiva uno sguardo sereno e rassicurante.
La piccola bocca possedeva due labbra carnose che erano a tratti strette tra loro nello sforzo dell'impegno a cui si dedicava.
<< Ma che maleducato! Non mi sono neppure presentato, anche se penso ti abbiano già informato. Piacere... Leonardo Colantuono! >> si presentò stringendole la mano con vigore gentile.
<< Molto piacere professore!>> rispose Sofia distogliendo lo sguardo da quegli occhi cosi intensi da temere di essere scrutata nella parte più intima di sé
Quel calore. Il battito di quel cuore per la prima volta nel suo. La carezza appena accennata del suo pollice sul dorso della mano di Sofia. Non potevano essere semplici coincidenze. Sensazioni talmente potenti da far fermare il mondo e lasciarlo guardare all'infinito un nuovo amore nascere da uno sguardo.
<< No, no! Non sono professore! Non che non voglia, ma a ventisei anni sono già abbastanza fortunato che i decani mi abbiano concesso uno studio! >> disse ridendo mentre scioglieva la presa e ricadeva sulla sua poltrona.
<< Allora Sofia il primo incontro con il tutor è ovviamente di orientamento. Forse ti annoierò ma molti non capiscono quale importanza...>>
Con quella bocca puoi dire quello che vuoi!
Le labbra del tutor si muovevano. Qualche parola riusciva ad arrivare alle orecchie di Sofia, che in preda agli ormoni, non riusciva a collegare tra loro.
Si vedeva nuda sulla sua scrivania contorcersi sudata mente il cuoio di cui era rivestita si attaccava alla loro pelle ogni volta la passione decideva che la posizione non andasse più bene. L'avrebbero spostata di un metro in ogni direzione con potenti colpi di bacino che portavano Sofia a livelli di piacere mai esplorati.
<<... tutto chiaro? >>
<< Oh... si! V... volevo dire... certo! Certo professore! Ops... dottore! >>
<< Sofia... chiamami Leonardo!>>

© G.

Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!

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