Capitolo XXIII - Rifiuto
<< Sofia! Aspetta! >> esclamò scostandosi appena il calore del respiro di Sofia si posò sul labbro superiore.
Perchè non mi vuole baciare?
Crollò sulla sua poltrona, come un pugile nell'angolo del ring per prendere fiato.
Alex le si avvicinò trascinando la sedia vicino a lei e prendendole la mano tra le sue.
<< Troppe volte mi sono lanciato in una relazione che sapevo già essere era una strada senza uscita. Troppe volte i miei rapporti sono stati candele che si sono consumati con una rapida fiammata. Dopo resta solo la cenere che, accumulandosi, copre i ricordi e lascia solo sensazioni e mai emozioni.
Ma tu... tu sei diversa. Non ti avrei portato qui se non lo fossi. Non ti avrei parlato con il cuore in mano se non ne fossi certo. Tu sei unica. Sei cosi delicata che, a tratti, ho paura che una parte di me, quella parte di me, possa ferirti, come ha sempre fatto. Ma con te è diverso. Quel conflitto tra cuore e mente, che in me non aveva mai trovato luogo, si è risvegliato dimostrandomi che tu vali più di un momento fugace di passione e che è difficile tenere a bada il cuore quando... .
Ma in fondo sono contento che l'altra sera ci abbiano interrotti... la perfezione richiede tempo e voglio prendermi ogni istante per conoscerti e conoscermi.>>
Sofia capì. Quel "rifiuto" non era un torto nei suoi confronti ma una premura verso il suo sentimento.
<< Va bene Alex! Mi sta bene aspettare! >> si convinse sorridente incrociando le dita con le sue.
Un lungo abbraccio anticipò i primi ed il dolce che trascorsero sereni tra qualche chiacchiera sull'università e le conoscenze.
<< Parlami un po' della tua amica! Elena, giusto?>>
Elena? Come amica è la migliore che potessi chiedere per il resto... è una stronza che usa i ragazzi per il suo piacere e poi li sputa come avanzi.
<< Elena? Come amica è la migliore che potessi chiedere per il resto... è un tipo piuttosto timido nonostante quello che si dice. Ha ricevuto un'educazione molto severa, forse per questo a volte nasconde i suoi veri sentimenti>>
<< Nei mie confronti è sempre cosi sfuggente...>>
<< Ma no! E' solo timidezza. Cerca di nascondere la sua vera fragilità. >>
Avrò fatto bene? E se poi...
<< Sai... anche se non lo ammetterà mai il mio amico, Marco, se ne sta lentamente innamorando! >>
<< Di chi? Di Elena? >> sfuggì dalla bocca di Sofia.
<< Si... perchè? Dovrei metterlo in guardia?>>
E ora?
<< No! No! E' tanto una brava ragazza!>> rispose Sofia non un tono molto più alto del normale.
Il sole iniziava ad allungare lentamente le loro ombre sul parquet facendole sparire oltre la paratia.
<< Cominciamo a tornare? >> chiese Alex dopo aver pagato il conto.
<< Va bene >>
Il sole tiepido del pomeriggio scaldava la sua schiena mentre, in discesa, Alex disegnava i tornanti con la moto indicandole i punti più panoramici.
<< Eccoci tornati! >> esordì Alex toltosi il casco.
<< Alex... >>
Erano in piedi, una di fronte all'altro. Alex la sovrastava. Un'unica ciocca corvina gli cadeva sulla fronte, esattamente tra quegli occhi cosi vivi e profondi.
Una carezza sulla guancia di Sofia.
Ci sarebbero potute essere milioni di persone attorno a loro, nulla avrebbe potuto far presa di più sul cuore di Sofia. C'era Alex... poi il mondo.
Si alzò in punta di piedi per avvicinarsi. Sapeva che era sbagliato. Sofia voleva quelle labbra tra le sue. Voleva sentire la sua lingua danzare con la sua.
Ma sarebbe stata una delle tante.
<< Sofia, non sai quanto vorrei... >>
© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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