Capitolo XIV - Dissapori
<<Elena! Cosa vuoi?>> le urlò Sofia vendendo sfumare il momento.
<< Mi preoccupavo di dove fossi! >>
Alex nel frattempo era rimasto in disparte, con l'aria contrita di chi era stato beccato dalla madre con le mani nel sacco.
Devo avere anch'io la stessa espressione...
<< Alex posso presentarti la mia super apprensiva amica Elena! >> fece Sofia nel disperato tentativo di interrompere l'imbarazzo generale.
<< Molto piacere! Ti ho vista prima nel salone!>> disse Alex stringendole a lungo la mano.
<< Perdonami! Non ti ho proprio notato... io! >> rispose lei stizzita.
<< La mia amica scherza sempre! >> si intromise Sofia tentando di fulminarla con lo sguardo, ma i suoi occhi erano sempre posati su Alex.
Ma che ti prende Elena?
<<Che dici Sofia? Andiamo? >> chiese l'amica.
<<Ma come di già? >> chiese Alex.
<< Esatto! Di già... Elena?>> sottolineò Sofia sgranando gli occhi.
<< Sono un pochino stanca! Se ti va torniamo insieme, altrimenti ci vediamo a casa! Ho già chiamato un taxi!>>
Che stronza!
Aveva cambiato look, conosciuto il ragazzo più bello dell'università e dato quasi il suo primo bacio... ma non voleva tornare a casa da sola vestita in quel modo. Ed Elena lo sapeva.
Il suo sguardo rimbalzava tra l'espressione ansiosa di Alex e quella trepidante di Elena.
<< Va bene Elena! Vengo con te! Grazie per la serata Alex... è stato tutto perfetto! >>
<< Aspetta Sofia! Ti va se ci scambiamo i numeri?>>
<< Ce ne hai messo di tempo per chiedermelo! >>
<< Che ci vuoi fare... sono un gentiluomo, te l'ho detto! >>
Elena intanto si era allontanata e la aspettava impaziente vicino alla botola.
<<Ecco qui! Allora a presto Alex! >>
<< A prestissimo Sofia! >>
Arrivata vicino ad Elena si voltò. Lui era ancora lì che la guardava. Un piccolo cenno di saluto ricambiato e scesero fuori in giardino.
Il taxi era già in strada.
Dopo aver comunicato all'autista la destinazione, Sofia si aspettava delle spiegazioni. Iniziò a fissare insistentemente la sua amica.
<< Non preoccuparti Sofia! Non c'è di che!>> disse Elena non degnandola di uno sguardo.
<< C... cosa? Lo sai che stavamo per baciarci? Lo sai? >>
<< So tutto Sofia! Per questo motivo sono venuta sul tetto! >>
<< Per rovinarmi la serata? >>
<< Ora ti faccio io delle domande! Ti bastano delle candele e due frasi dolci per scioglierti? Davvero volevi baciare quello stronzo il giorno stesso in cui lo hai conosciuto? Stavi per fare una cazzata. Ripeto... non c'è di che!>>
<< Ho capito! Tu sei gelosa! >> urlò Sofia.
<< Pensala come vuoi! Cercavo solo di proteggerti! >> tagliò corto Elena.
<< Da chi? >>
Non rispose.
I silenzio calò pesante all'interno di quel taxi ed, una volta a casa, senza dirsi una parola, andarono a dormire sbattendo le rispettive porte.
Impossibile prendere sonno. Sofia, quella sera, aveva lasciato su quel tetto, nelle mani di Alex, un pezzo di sé. Non voleva anteporre l'amicizia all'amore... o viceversa. Elena era diventata la sua famiglia da sei mesi. Con lei aveva mangiato e dormito, pianto e riso. Era stata fondamentale per uscire da suo guscio fatto di timidezza e chili di troppo, molto spesso due fattori collegati tra loro.
Non voleva perderla. Voleva entrambi.
Si alzò dal letto e corse verso la porta. La spalancò.
Elena era lì fuori pronta a bussare.
Non ci fu bisogno di parole. Forse a causa dell'emozione della giornata, oppure per la sensibilità da ciclo, che a entrambe sarebbe dovuto venire da un giorno all'altro, si abbracciarono liberando lacrime di felicità e scuse reciproche.
Si misero comode su divano alle tre e trentacinque del mattino.
Alle loro spalle l'angolo cottura era un magazzino di pentole e padelle da pulire, immerse nell'acqua da giorni.
Lavarono due bicchieri, presero una bottiglia di vino bianco dal frigo e parlarono per circa un'ora di ogni argomento non fosse quella serata prima di crollare abbracciate, leggermente brille e felici.
© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi costruttivamente come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
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