Capitolo LXXIX - Famiglia
<< Lorenzo! Saluta! Lei è Sofia! >>
Lui, timido, nascose il viso sul petto di Leo. Era un bellissimo bambino all'incirca di sette o otto anni, con i capelli castani del medesimo colore del padre ma lisci e tagliati in una sorta di caschetto. Gli occhi vispi e furbi, invece, erano color nocciola, probabilmente retaggio della madre, ed un delizioso naso con l'apice tondeggiante puntava verso l'alto. Le guance leggermente paffute e rosee affiancavano le piccole labbra, anch'esse simili a quelle di Leo, carnose e compatte.
<< Perdonalo! È molto timido!>>
<< L... lui è quindi... >>
<< Lui è mio figlio, sì! Compie sette anni tra due settimane ed è il più bel dono che la vita potesse concedermi! >>
<< Vorrai dire "concederci"! >> esclamò un tono divertito alle sue spalle.
<< Sofy, penso tu abbia già conosciuto Lara! >>
Quella donna possedeva una rara bellezza che sfolgorante era quanto meno eufemistico. Probabilmente alta un metro e ottanta, era esile ed aggraziata come una modella, e probabilmente lo era anche stata in passato. Ogni curva del suo corpo era proporzionata e studiata per slanciarla, molto più di quanto gli eleganti tacchi già non facessero.
Dio, perché non mi hai fatto così? La odio ancora di più!
I capelli riflettevano il loro cupo rosso aiutati dalle curve che essi compivano appoggiandosi sulle spalle. La fronte ampia anticipava le sottili sopracciglia, perfettamente delineate per far risaltare ed allungare verso l'alto i furbi, e più azzurri, occhi che Sofia avesse mai visto.
Guardando il naso capì subito da chi il piccolo Lorenzo lo aveva ereditato. La bocca era sottile ed allungata in un dolce sorriso che le stava rivolgendo.
<< Ciao piacere! Io sono Lara! >> salutò porgendole la curata mano.
<< P... piacere! Lei è tua moglie? >>
<< Per carità! >> lo anticipò lei << Ci abbiamo provato ma non sai che tormento sia quest'uomo quando ce l'hai dentro casa! >>
<< Grazie Lara! Se avevo una possibilità me la sarò giocata! >>
Risero entrambi mentre Sofia precipitò in un folle incubo paradossale.
Lara si sedette sulla terza sedia accanto a Sofia, prendendo in braccio il bimbo ed avvicinandosi al suo viso.
<< Ho saputo della vendetta>> disse a bassa voce << Sei stata da applausi! Se lo avesse fatto a me non avrei saputo fare di meglio! >> disse sogghignando.
Sembra sincera e spigliata, ma Sofia era già rimasta scottata troppe volte.
<< Quindi voi non state insieme? >>
<< Vedi Sofy >> iniziò le spiegazioni Leo << Quando abbiamo avuto Lorenzo io dovevo compiere diciannove anni e lei non ne aveva neppure diciotto. Ovviamente capisci che non era stato calcolato e non fu affatto facile, come puoi immaginare. Abbiamo passato momenti che non augurerei a nessuno e forse essi sono stati la prova a cui il nostro sentimento non ha saputo resistere.
Abbiamo tentato. Ci siamo costretti a sposarci ma, come ogni costrizione, prima o poi i nodi vengono al pettine e due anni fa ci siamo separati. >>
Durante la spiegazione Lara annuiva ritmicamente.
<< Ma questo non spiega come mai quella notte ha dormito da te! >>
<< Questo lo spiego io! >> prese la parola Lara << Io vivo e lavoro a Milano, con Lorenzo. Il giorno che ci hai visto lo portavo dal papà per passare il fine settimana. È vero, noi ci siamo separati, ma siamo rimasti ottimi amici ed ovviamente genitori. Per il bene di Lorenzo, di tanto in tanto facciamo la famiglia felice dormendo nella stessa casa. Ma ti posso assicurare che non solo non è successo nulla ma abbiamo anche parlato di te. >>
<< Anche perché il tuo ragazzo non la prenderebbe bene! >> concluse Leo ridendo.
<< Il mio fidanzato è molto geloso! >> confessò Lara.
Sembrava filare. Si erano solamente comportati da buoni genitori. Ciò non esonerava però Leo dall'averle mentito.
Lorenzo tornò vicino al padre assillandolo di guardare il piccione. Lara si spostò nuovamente vicino al viso di Sofia.
<< Sofia, spero davvero di non aver avuto alcun ruolo negativo nella vostra separazione ma, se fosse così, me ne rammarico. Mi sembri una ragazza molto intelligente oltre che bella. Tutto è avvenuto a causa dell'inossidabile tendenza di Leo a proteggere le persone che ama, e questo gli fa compiere delle gigantesche sciocchezze. Ma esse sono anche la prova che nei tuoi confronti sente un immenso sentimento, che probabilmente, non ha provato neppure per me. Ma, in tutta sincerità, se te lo avesse detto subito pensi non saresti fuggita a gambe levate? Se la risposta è no, sei molto più matura di me e di ciò che avrei fatto al posto tuo!
Lorenzo! Ora andiamo a fare una passeggiata! Vi lasciamo soli. Sofia è stato davvero un piacere conoscerti!>>
<< Anche per me conoscere entrambi voi! Ciao piccolo! >> salutò Sofia mente Lorenzo rispondeva con un veloce gesto della mano.
Li guardarono allontanarsi verso la fontana del Nettuno. Quando furono fuori portata di orecchie Leo le prese la mano.
<< Sofy ora sai davvero tutta la verità. Se mi vuoi incolpare di qualcosa puoi farlo per averti mentito e protetto dal mio stesso pesante passato. Forse una parte di me ha sottovalutato la tua maturità credendo potessi scappare da una cosa del genere. Lo ammetto, quello che è scappato sono stato io, sono stato codardo. Ho preferito continuare a mentirti piuttosto che rischiare la nostra storia. Ma la mia stupida scelta è stata dettata da quel folle sentimento che provo per te e che, qualsiasi sarà la tua scelta, io continuerò sempre a provare!>>
<< Leo... io sto con Alex adesso! >>
<< Sofy... io non ti chiedo nulla se non di esserci nella mia vita e dimenticarci del nostro folle passato! >>
<< Ho bisogno di un po' di tempo per digerire tutte queste novità! Per te va bene? >>
<< Tutto il tempo che vuoi Sofy! Tutto il tempo che vuoi! >>
© G.
Angolo dell'autore:
Commentate, se vi va, consigliandomi come dovrebbe continuare o eventuali modifiche in modo da potervi offrire scritti sempre migliori. Grazie infinite a tutti!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top