4. Eleganza non è Abito
La cena con gli zii è tutta trambusto e baccano, data la presenza dei miei cuginetti Matt e Mark, rispettivamente di 5 e 3 anni. I bambini gridano, bisticciano e corrono ovunque. Fanno avanti e indietro fra la tavola e la sala per mangiare un boccone sotto l'insistenza dei genitori e poi tornare a giocare e guardare la tv. Io non vedo l'ora se ne tornino a casa loro, domandandomi perché non dargli invece una buona educazione fin da subito. Va a finire che diventano dei ribelli come BeBBè e i suoi simili.
Eppure oggi quel ragazzo mi ha piacevolmente sorpreso con la sua educazione. Incredibile! Se non lo avessi visto coi miei occhi, non avrei mai creduto che potesse rimanere così calmo, così pieno di self control. E lui che si preoccupa che io possa raccontarlo a qualcuno... chi mai mi crederebbe? Quello che non mi piace, invece, è il fatto che sia così ossessionato dall'apparire... mah.
Più tardi, già sotto le coperte, torno a sbirciare Facebook. Scopro che ho un invito ad una festa. Ah è la mia amica Jenny, frequenta la mia stessa scuola, ma in un'altra sezione. Domenica festeggerà il compleanno. Accetto l'invito.
Din.Din. messaggio WhatsApp. È Miki che scrive sul nostro gruppo con Ines:
-Ci andiamo alla festa di Jenny?
Siamo proprio telepatici!
-Si, io ho già confermato. Ines?
Risponde prima Miki:
-Ok confermo anche io!
Ecco anche Ines:
-Siiiii certo!!! Confermato!!!
Lei si elettrizza sempre all'idea di una festa. Io invece mi stresso per l'abbigliamento ed il trucco. Per prepararmi per le cerimonie passo mesi a ponderare su cosa mettere, abbinare... adesso avrò solo un giorno! Non ce la farò mai! D'altro canto non potrò mancare, Jenny è una cara amica.
-Ines devi intervenire coi tuoi superpoteri!
Scrivo chiedendole aiuto.
-Volentieri!! Andiamo a fare compere?
-No devo risparmiare per il ballo di fine anno! Vieni a casa mia, qualcosa di decente ci sarà nel mio armadio...
-Sicura?
Rispondo con una linguaccia
-E va bene, faremo un tentativo!
Miki intanto si è dileguato come a suo solito quando entriamo in argomenti femminili.
Ci auguriamo la buonanotte e ci mettiamo a dormire tutti e tre.
Sabato mattina. Non c'è scuola, potrei dormire un po' di più. Invece no, mia madre inizia a chiamarmi incessantemente fin dalle 8, dicendo che ci sono tante faccende da sbrigare. Riesco a traccheggiare per un'altra buona mezz'ora, ma poi devo alzarmi, se non voglio farla infuriare. Fatta colazione m'impone di riordinare e pulire camera mia. Mio Dio non le basta mai! A me sembra ok, cosa dovrei riordinare? Gliela do vinta che non ho voglia di discutere. M'infilo le cuffie del lettore mp3, e mi sparo musica alta nelle orecchie, mentre svolgo i servizi. Così tutto prende ritmo ed il tempo passa in fretta.
Nel pomeriggio, come promesso, arriva Ines ad aiutarmi nella scelta degli abiti per domani. Ovviamente, senza chiedere il mio permesso, ha esteso l'invito a Miki, che muore dalla voglia di sbellicarsi dalle risate nel vedermi indossare vestiti femminili, lo so. Glielo leggo negli occhi. Nella risatina che fa quando mi sorprendo nel vederlo. Si avvicina per darmi il solito bacio sulla bocca, ma io glielo nego mostrando un simpatico dito medio. Lui arriccia il naso e si lascia cadere sulla poltroncina davanti al mio armadio, pronto a godersi lo spettacolo.
《Pop corn?》, lo incalza sarcastica Ines ed io le lancio un'occhiata di ringraziamento per il sostegno morale.
《Magari...》, ride ancora Miki.
Stavolta gli lancio un cuscino dal letto e, con mia gran sorpresa, lo colpisco in pieno viso.
Adesso rido io, vedendolo tutto impegnato a risistemarsi i capelli.
Ines intanto ha aperto l'armadio e, fra una scrollata di capo e l'altra, estrae vari abiti, lanciando sul letto i migliori.
《Beh, non c'è molta scelta. Ecco qua, dovrai scegliere fra uno di questi tre!》, annuncia mostrandoli uno per volta.
《A me piace di più quello nero》, cerco un consenso facendo scorrere lo sguardo fra lei e Miki, ormai c'è, tantovale prendere in considerazione anche le sue opinioni.
Loro due si scambiano un'occhiata divertita 《Eh no cara, devi provarli tutti e tre!》, mi ordina Ines, mentre Miki annuisce con una punta di malizia.
《Siete perfidi!》, commento dirigendomi in bagno con gli abiti. Mi tocca fare una sfilata di moda!
Il primo abito è simile a quello famoso di Marilyn Monroe, legato dietro il collo, taglio imperiale, scollatura profonda, gonna a pieghe. Nero. Il mio preferito. Riceve molti applausi dai miei critici.
Il secondo, quello color vinaccia, è di raso. Ha una scollatura un po' meno profonda, una gonna che ricade morbida fino al ginocchio ed è impreziosito da pietre colorate sotto il seno. Non riceve buone critiche.
Il terzo è un tubino blu elettrico di cotone elasticizzato, liscio, accollato, corpetto attillato e gonna ampia fin sopra le ginocchia. Riceve buone critiche.
Alla fine però devono ammettere che avevo ragione, il migliore è quello nero. Miki lo definisce addirittura sexy!
《Bene, possiamo passare alla scelta delle scarpe!》, annuncia Ines elettrizzata, battendo le mani.
《Frena! Ne ho solo un paio eleganti, col tacco. Ecco qua. Ti andranno bene. Per forza》, dico mostrandole con poco interesse un paio di décolleté nere con plateau.
《Per forza》, fa una smorfia poco contenta, ma non le boccia.
Andata. Rimangono solo trucco e parrucco, ma ci penseremo domani, o meglio, ci penserà domani.
《Tu che metterai invece Ines?》, le chiedo, tanto per sapere.
《Io ho comprato un tubino rosso senza spalline, con scollo a cuore. Attillato. Corto. E tacchi alti》, annuncia.
Bene, non sarò al centro dell'attenzione con lei accanto!
《Tu Miki?》, chiedo anche a lui.
《Jeans scuri, camicia bianca》, risponde breve.
《Al solito!》commentiamo all'unisono, canzonandolo.
《Sapete se viene anche BeBBè?》, Ines ci spiazza con questa domanda. Non abbiamo più parlato di lui da ieri mattina. Loro non sanno dell'incontro al supermercato.
Io e Miki ci guardiamo ad occhi sgranati 《No... non lo sappiamo》, rispondiamo balbettando.
《Spero proprio di si》, continua lei assorta nel contemplare la sua snella figura riflettersi nello specchio 《Devo assolutamente avvicinarlo...》.
《Ines! Smetti di parlare così... sembri Kim!》, la ammonisco.
Lei si volta a guardarmi sembrando tornare alla realtà 《Scherzavo》, dice poco convinta. Io e Miki ci lanciamo un'altra occhiata interrogativa. Che le prende? Sembra sotto l'effetto di un incantesimo!
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top