50. Vecchi...amici.

Come previsto, Barbara D'Urso legge davvero la notizia che gira su internet su me ed Ignazio e dice anche che io non ho voluto rilasciare dichiarazioni. Poi con il suo sorriso falso ci invita entrambi nel suo programma nel caso in cui volessimo replicare.

Ignazio mi chiama subito dopo -hai visto? - chiede.

- si. La odio.

- che ci vuoi fare. Era prevedibile.

- non per me. Quando mi hanno contattata per poco non ci restavo secca.

Ride - lo immagino. Tieni duro. Passerà.

- lo spero proprio. Ma adesso cosa succederà quando ci rivedremo?

- succederà che staremo molto attenti ma inevitabilmente qualcuno ci fotograferá. E le coperture salteranno.

- pazienza. Tanto non è che cambierebbe molto da adesso. Smetterei di essere abbandonata.

Ride ancora - povera. Sedotta e abbandonata. Dovrebbero sapere che in realtà sono io quello che è stato abbandonato.

Scoppio a ridere - non ti ho abbandonato.

- si invece. Ma ormai sei mia.

- completamente.

Lo sento sorridere - e io sono tuo.

- lo so benissimo. Mando messaggi minatori a tutte le tue fan.

- ecco perché non mi infastidiscono più!

- sono una brava guardia del corpo, non trovi?

- perfetta.

- ci sentiamo dopo cena?

- yess. Buon appetito gioia. Salutami la tua famiglia.

- Buona cena. Ti salutano anche loro.

Gianluca mi manda un messaggio
Ho visto il programma. Mi dispiace tanto ma vedrai che presto se ne dimenticheranno.

Sorrido. Dopo che le foto hanno iniziato a circolare mi ha mandato un messaggio per dirmi che mi era vicino. E da quel momento capita che ci scambiamo qualche messaggio.
Mi piace parlare con lui, sembra sapere esattamente cosa dire ogni volta che ne ho bisogno. Probabilmente perché vista la sua timidezza riesce a capire cosa provo ogni volta che il mio nome viene fuori da qualche parte.
Ignazio tiene molto alla sua privacy, ma è diverso da lui. E si è abituato senza troppe difficoltà alla situazione. Gianluca invece ci ha sofferto parecchio e continua a farlo nonostante siano ormai passati anni.
E quindi mi aiuta confrontarmi con lui su questi argomenti.
Non so se lui ed Ignazio ne parlano.

Ovviamente il tempo a scuola passa a rilento. Però gennaio finisce e siamo già a metà febbraio quando l'ansia per gli esami cresce. Gli insegnanti sembrano sui carboni ardenti, tutti preoccupati di non averci fatto fare abbastanza, di fare brutta figura con la commissione esterna. E ogni giorno di più ci tartassano.
Federico é una luce in tutto il caos scolastico che si succede sempre più vorticosamente.
Non mi fanno più domande, hanno capito che in ogni caso non risponderei.
E quando anche febbraio finisce e arriva Marzo sono parecchio felice. La Pasqua si avvicina. 3 Aprile. Posso farcela fino a quella data. O no?

Poi succede qualcosa che non mi aspettavo.
Un giorno mia madre torna a casa e mi guarda - lo sai chi ho incontrato? La madre di Antonio.

Proprio non ci tenevo a saperlo.
- e?

- e mi ha detto che è tornato.

Lo sguardo di mia madre la dice lunga. Lei sa tutto di me. E sa anche questa cosa ovviamente.

- non mi interessa.

- dovrebbe invece.

La guardo -perché dovrebbe interessarmi?

- perché è stato il tuo migliore amico per tutta la vita. E sono due anni che non parlate. Sua madre mi ha detto che è molto dispiaciuta per questa cosa.

-che posso farci io? Non sono stata io a non volerlo più vedere.

Solleva un sopracciglio - sei stata tu a lasciarlo all'improvviso e senza spiegazioni.

Arrossisco -non è vero. Gli ho spiegato il perché.

- si, per messaggio.

-ma poi ho provato a parlargli.

- ma mi sembra ovvio che non abbia voluto rispondere.

La guardo male, su questa cosa discutiamo da due anni - mamma.

- Amelia. - sostiene il mio sguardo - lo sai che non sono d'accordo su come lo hai trattato.

- e io ti dico da due anni che mi dispiace. Ma non sapevo come fare.

-dovresti dirlo a lui che ti dispiace.

- non credo voglia parlarmi.

- io neppure. Ma se lo chiami potrebbe risponderti.

- non saprei cosa dire. Sono passati due anni.

- dopo che ne avete passati 14 insieme credo che possiate lavorarci su.

Sospiro - non ti arrenderai mai, vero?

Mi guarda - se sapessi che a te non importa nulla di lui non direi nulla, davvero. Ma so che ci stai male. So quanto ti sei sentita in colpa quando è successo. Quindi perché non ti dai la possibilità di sentirti meglio?

- potrebbe essere una soluzione.

Mia madre sorride - non costa nulla fare un tentativo.

- a parte l'umiliazione.

- eravate così in sintonia.

- e poi lui ha rovinato tutto.

Fa mezzo sorriso - non credo che il fatto che si sia innamorato di te abbia rovinato tutto. Era così timido. E il fatto che sia riuscito a parlarti solo dopo tutto quel tempo...

- si, ed è bastato a rovinare la nostra amicizia. Io non ero innamorata di lui.

-però hai acconsentito a provare a stare insieme.

-ero confusa.

- e poi non sapevi come dirgli la verità. E lo hai lasciato a tre tubi.

Mi copro gli occhi -non farmici pensare ti prego.

- dovrai farlo se dovete incontrarvi.

- lo so. Ma che palle mamma.

Ride - prendila più leggermente. Se andrà male ci avrai almeno provato. No?

Annuisco - e va bene. Ma se non risponde non lo richiamo.

- va bene.-ride.

Cerco in rubrica un numero che non uso da parecchio e che spero vivamente adesso risulti inesistente.
Ma squilla. E la voce che risponde mi riporta a due anni fa.
Il tono allegro mi fa capire che ha cancellato il mio numero. Non sa che sono io il mostro che lo sta chiamando.

- pronto?-dice.

- Sono Amelia.

Silenzio. - Amelia.-dice poi. - hai sbagliato numero mi sa

-non sei Antonio?

- dipende la ragione per cui lo cerchi.

- solo per un caffè.

- allora credo di non essere Antonio.

Sospiro - e dai. Lasciami una possibilità di parlarti.

- dopo due anni?

- considerato quanto ci metto a prendere una decisione sono in tempo, no?

Silenzio di nuovo. Sta valutando l'offerta. - va bene.-dice alla fine.

Mi ritrovo a sorridere - allora oggi pomeriggio al bar del Corso?

- okay.-dice.- a che ora?

- le quattro?

- meglio le tre e mezza. Ho un impegno più tardi.

- va bene. A dopo.

Quando attacco e torno in cucina da mia madre lei mi guarda - allora?

- ha detto di si. Ci vediamo pomeriggio per un caffè.

- visto? Non è andata tanto male!

- voglio vedere se la penserai così dopo che mi avrà fustigata.

Ride - sono certa che saprai difenderti.

- si, se usasse le mani. Ma userà le parole. E non é che io abbia molte scusanti.

- vedila così: in ogni caso avrai la coscienza più libera.

- e va bene.

La aiuto ad apparecchiare, ma a tavola non mangio quasi per niente.
Che ansia.

Ma buon giorno! Finalmente vi rivelo chi è la persona timida di cui Amelia parlava con Gianluca.
Cosa pensate che succederà con lui? E cosa pensate del rapporto che persiste tra Gianluca ed Amelia?
Vi dico solo che presto arriveranno le vacanze di Pasqua (solo nella storia purtroppo) e ci sarà un certo sconvolgimento. A prestissimo.

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