43. Risveglio avvelenato
Mi giro e mi rigiro nel letto. Ignazio si è addormentato, io invece non riesco a prendere sonno. La cena era buonissima, ma i cibi salati che ho mangiato stanno facendo il loro effetto facendomi morire di sete.
Mi sono già scolata la bottiglietta che avevo in borsa e adesso devo necessariamente andare a bere.
Anzi penso che spremeró anche un limone così speriamo di risolvere il problema.
Cerco di alzarmi piano ma Ignazio si sveglia.
L'ho già detto che ha il sonno super leggero?
-che fai? - chiede con la voce impastata di sonno.
- vado a bere. Posso farmi una limonata?
- certo che puoi. Te la faccio io?
- no, no. Torna a dormire. La vuoi anche tu?
-no gioia. Grazie. - sussurra.
Prendo la vestaglia e me la infilo. In fondo non siamo soli in casa anche se penso che in piedi a quest'ora non ci sarà nessuno. E sono anche mezza nuda sotto visto che porto solo la parte superiore del pigiama.
Vado in cucina senza far rumore e prendo un limone dal frigo e un bicchiere d'acqua. Poi lo taglio a metà e lo spremo dentro.
Sto sorseggiando la mia limonata quando qualcuno entra in cucina.
Nina mi guarda dalla testa ai piedi -pensavo non ci fosse nessuno.-dice.
- sono venuta per bere un po' di limonata. Stavo morendo di sete. -le sorrido, lei non ricambia.
Che diamine di problema ha con me?
- ne vuoi un po'- chiedo indicando l'altro mezzo limone.
Lei solleva un sopracciglio - no grazie. Per me la limonata si fa in un altro modo.
Devo fare appello a tutta la mia calma per non sbottare. È la sorella di Ignazio. Non posso prenderla per i capelli. Vero?
Prende dell'acqua e poi se va di filato. Ma prima si volta a guardarmi - bel pigiama. Immagino che sia bello caldo.
Colpita e affondata.
Me ne torno in camera vergognandomi come una ladra per la mia parziale nudità. Che poi non si vedeva nulla e con le ragazze si dovrebbe essere complici.
Mi chiedo di nuovo quale sia il suo problema. È gelosa di suo fratello? La infastidisce il pensiero che io dorma con lui? Non lo sa che suo fratello vivendo fuori da così tanto se ne sarà scopato parecchie di ragazze? Non dovrebbe essere felice che finalmente ne ha una fissa?
Mi arrendo alla mia mente e decido di metterla a tacere.
Mi infilo sotto le coperte dopo essermi tolta la vestaglia. Ignazio si rigira e mi abbraccia. Penso solo ad una cosa mentre mi addormento.
Per lui vale la pena.
Al mattino Ignazio é il primo a svegliarsi e resta a letto a guardarmi.
Quando apro gli occhi lo vedo con i capelli spettinati e i suoi occhi belli che mi guarda.
Gli sorrido - Buon giorno.
- Buon giorno a te bedda. Sei riuscita a riposare alla fine?
Annuisco mentre mi stiracchio - si. Il limone mi ha fatto bene.
Ridacchia - sono contento. Ma se me lo dicevi andavo io direttamente a fartela.
- ma no figurati. Solo mi pareva brutto prendere il limone senza chiedere.
Scuote la testa - ma stai scherzando? Te lo abbiamo detto tutti di fare come a casa tua. E poi te lo ricordi il discorso che mi hai fatto quando sono arrivato a casa tua?
Rido ricordandolo, lui mi bacia una guancia - e allora mettilo in pratica.
Quando ci alziamo mi infilo anche il sotto del pigiama e poi metto la vestaglia. Fortunatamente è lunga e larga e mi infagotta abbastanza bene.
La madre di Ignazio é già a preparare la colazione, quando ci vede sorride - Buon giorno cari. Avete dormito bene?
- benissimo, grazie.- rispondo io.- mi scusi ma stanotte ho rubato mezzo limone. Se ne trova mezzo in frigo la colpevole sono io.
Ride - ma quale rubato! Te l'ho detto, fai come fossi a casa tua. Nessun problema davvero.
- grazie. - le sorrido.
- questi limoni sono locali, li prendo da un agricoltore biologico. Ma dimmi una cosa, il limone perché sei stata male?
- no no assolutamente. Avevo solo sete e ho aggiunto il limone in un po' d'acqua.
Nina entra in cucina in quel momento sollevando le sopracciglia e borbottando tra sé -e la chiama limonata.
Sua madre la guarda - ma buon giorno. Hai dormito male?
- no. Perché?
- mah.-fa lei guardandola severa -una sensazione.
La madre di Ignazio va a portare il caffè al marito, Nina si siede all'isola in cucina e prende una tazza di latte.
Mi guarda di sfuggita -ma guarda, adesso fanno anche il pezzo di sotto del pigiama?
Non so davvero cosa rispondere, ma questa volta è Ignazio a farlo.
-che vuoi dire? - chiede con un sopracciglio sollevato.
Lei da' un'occhiata al giornale poggiato sul piano -che stanotte si divertiva a girare nuda a casa nostra.
Mi sento sbiancare. Perché questa cattiveria gratuita e perché cercare di mettermi in imbarazzo?
Ignazio diventa rosso dalla rabbia dopo avermi guardata sconvolto. Si rivolge a sua sorella -ma come ti permetti di dire queste cose?
- tu non l'hai vista stanotte qua in cucina con la vestaglia? Non ce li aveva i pantaloni di sotto.
- e che ti importa a te se aveva i pantaloni o no, scusa?
- mi importa che le sgualdrine che girano nude per casa te le porti a Bologna, va bene? - fa lei alzando la voce.
Io sono sconvolta. Ignazio é furioso. Non l'ho mai visto così. Sembra fuori di sé dalla rabbia quando urla -ma che cazzo stai dicendo? Ma ti pare normale dire queste cose? Cioè è da ieri che fai la maleducata e Amelia è stata fin troppo educata e troppo buona difendendoti. Ma adesso mi dispiace sei veramente indifendibile! Dovresti vergognarti a trattare così un'ospite e dovresti vergognarti il doppio visto che ti ho presentato una persona a cui tengo molto e stai offendendo me offendendo lei!
Gli poggio una mano sul braccio. Vorrei che si calmasse e vorrei che questa situazione non si fosse mai creata. Forse non è stata una buona idea venire qui.
Loro madre sentendo le urla ritorna trafelata in cucina.
-che sta succedendo qui?-chiede vedendo Ignazio rosso di rabbia e probabilmente me sconvolta e pallida.
Nina invece sembra una Pasqua.
La donna ci guarda - che erano quelle urla Igná? - chiede.
Lui respira rumorosamente -chiediglielo a Nina che erano. Chiediglielo tu perché io se ci parlo ancora divento pazzo. -risponde lui in cagnesco.
Io non so davvero cosa fare o dire.
Sua madre mi guarda interrogativa. Ora penserà che sono io la colpevole.
Ignazio si volta per tornare in camera e mi trascina con sé. Ma prima di andare via si volta e si rivolge alla sorella -e anche se Amelia é più educata di te e quindi non lo fa le scuse le pretendo io. O giuro che non mi vedi più per un bel po'.
Poi lascia la stanza con me che rivolgo a sua madre uno sguardo di scuse.
Quando la porta si chiude sentiamo sua madre esclamare -ma cosa hai detto ad Amelia? Come hai fatto a ridurlo così! ?
Ignazio sta tremando dalla rabbia, io guardo altrove.
Poi lui mi viene accanto e mi abbraccia - scusa amore mio. Non avrei mai voluto che assistessi a una scena simile. Non avrei ma creduto che potesse dire delle cose così cattive. Non è da lei, davvero.
Io lo guardo -é colpa mia. Stanotte pensavo non ci fosse nessuno in piedi e quindi sono uscita in vestaglia. Non li avevo davvero i pantaloni. -mi scorre una lacrima lungo il viso mentre mi sento in imbarazzo come non capitava da secoli.
Lui mi stringe a sé -ma che dici colpa tua! Che c'è di male se una esce in vestaglia? Che diritto ha lei in ogni caso di giudicare e di usare queste parole così velenose? Tu non hai nessuna colpa. È lei che si è comportata di merda.
Ricambio l'abbraccio, poi lo guardo -senti. È il caso che io vi lasci. Così potete stare in famiglia e chiarire.
Lui scuote la testa - se vuoi andare va bene. Ma io vengo con te.
- ma no, che c'entra. Questa è la tua famiglia, io non voglio che tu venga influenzato da me. Stai già litigando con tua sorella per causa mia.
- sto litigando con lei per colpa sua, non tua. E tu sei parte della mia vita e della mia famiglia. Quindi se tu vai via io vengo con te.
Sospiro, se adesso me ne andassi e lui mi venisse dietro aggraverei la mia posizione e diverrei io la colpevole. Invece voglio che lui stia con la sua famiglia, che chiarisca. E sì, voglio anche che non si pensi che Nina abbia ragione. Perché non ho reagito solo perché non era il caso visto che è la sorella di Ignazio, ma le cose che ha detto mi hanno fatto infastidita da morire.
-va bene. -mi arrendo alla fine. -resto qui. Ma lo faccio solo per te. E per i tuoi che sono stati super carini.
Mi si siede accanto sul letto.-non sai quanto mi rendi felice. Voglio capire qual'è il problema e perché si è comportata così.
Alzo le spalle - vorrei saperlo anche io. Io non voglio parlare male di tua sorella. Ma non capisco tutta questa cattiveria. Pensi che io abbia fatto qualcosa che le possa aver dato fastidio? Non ero nuda in giro per casa. Il massimo che si vedeva erano le mie caviglie.
- smettila di cercare di entrare nella sua testa. Non hai fatto niente di male.
Sospiro, lui mi prende la mano - non ti meritavi questo trattamento. Mi dispiace da morire.
-non devi. Tu non hai fatto nulla.
-ma sei mia ospite. E non tollero che ti abbia trattata così.
Alzo le spalle - più che altro vorrei capirne il motivo.
- lo capiremo. Adesso ti va di uscire? Nina stamattina non lavora e non ci tengo a vederla.
Rido - sí. Mi vesto subito.
- fai con calma.-dice.
Metto semplicemente dei jeans e un maglione blu. Poi prendo il giubbotto e la borsa.
Ignazio mi sorride - possiamo andare?
- si. - gli rispondo.
In quel momento bussano piano alla nostra porta.
Già mi aspetto un secondo round e invece quando Ignazio va ad aprire é sua madre che ci guarda sorridente.
- posso? - chiede.
Ignazio si scosta e la lascia entrare, lei mi viene accanto - Amelia tesoro mi dispiace davvero tanto per quello che è successo. -si volta verso Ignazio -non so cosa abbia tua sorella ma sono sicura che ci spiegherà. Intanto spero che non pensiate di partire prima del previsto.
Ignazio alza un sopracciglio - lo abbiamo pensato invece. Ma Amelia vuole restare.
Sua madre mi prende la mano - ne sono felice, davvero. Sono sicura che la situazione si distenderá. Perché non andate a fare un giro? È una giornata bellissima.
Ignazio annuisce - stavamo per uscire...Nina oggi pranza a casa?
- no.-risponde lei -va a preparare la pizzeria per stasera.
- va bene. Porto qualcosa per pranzo?
- niente gioia. Ieri ho preso una torta da Luigi.
- va bene. Allora a dopo.
Anche io le sorrido - ci vediamo dopo.
Ci sorride, noi usciamo.
E sono felice dopo un risveglio così traumatico di passare un po' di tempo noi due soli.
Heylaaa! Cosa pensate di ciò che sta accadendo e della ragione? Riuscirà Amelia a mettere da parte il risentimento e tentare di distendere i rapporti con Nina? Fatemi sapere cosa ne pensate. Un beso.
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