• INTERVISTA a RiccardoLau
Buongiorno cari Wattors,
siamo tornati con una nuova intervista al vincitore della IncipitChallenge di Aprile 2023
Facciamo un grande applauso a RiccardoLau
Perfetto, ben arrivato, accomodati pure sulla poltrona rossa così che possiamo dare inizio alla tua intervista.
Partiamo con la prima domanda per riscaldarci:
• Raccontaci qualcosa di te. Di dove sei, di cosa ti occupi nella vita?
Sono Riccardo e ho 29 anni. Sono nato a Napoli e ci ho vissuto per 27 anni, poi ho scelto di trasferirmi a Milano (dove vivo tutt’ora) per lavoro.
A oggi, infatti, lavoro per un’importante catena di negozi che si occupa della vendita di prodotti di arredamento.
Molto interessante, allora posso contattarti per qualche consiglio sull'arredamento.
• Da quanto tempo stai scrivendo "Città di sangue", l'opera vincitrice dell'iniziativa?
Lavoro a questa storia da tantissimi anni, credo da quasi dieci anni.
Inizialmente era nata come una sceneggiatura, poi con la scoperta di Wattpad ho scelto di darle la forma di un "romanzo".
Wow, una sceneggiatura è complessa da scrivere, inizialmente pensavi a un'opera teatrale?
• Da cosa è nata l'idea per scrivere questa storia? Hai tratto ispirazione da qualcosa (film, libro, sogno, altro)?
Caratterialmente sono sempre stato creativo e anche quando ero bambino mi impegnavo a creare trame con i miei giocattoli come protagonisti, quindi credo che era inevitabile per me finire per scrivere qualcosa.
"Città di sangue" ha avuto tante forme, come ti dicevo prima, ma il filo che lega tutte le versioni passate fino a condurci a quella di oggi è sicuramente la presenza di un mondo nascosto nell'ombra di quello che viviamo tutti i giorni, un po' perché tendo spesso a dissociarmi dalla realtà.
La ritengo la mia personale forma di difesa contro tutto e tutti. Certo, c'è stata una piccola spinta da parte di serie TV come The Vampire Diaries o True Blood, ma in maniera molto lieve. Sono state solo la miccia, ecco.
• Qual è la parte che hai preferito scrivere della tua opera (descrizioni, dialoghi, una scena specifica, ecc...)? Parlacene.
L'opera è ancora in corso, anche se sono un po' oltre la metà.
C'è stato il capitolo "Videogiochi" che non avevo in scaletta. Doveva essere solo una scena, però ho sentito che c'era così tanto da dire.
Alessio e Giulio volevano parlare e io li ho lasciati fare. Mi è piaciuto perché è stato molto naturale.
Poi c'è stato anche il capitolo "Tommaso" che mi è piaciuto un sacco perché si è intravisto il disegno di quella che poi è una parte della società nascosta dei vampiri e di quanto faccia sul serio con il piano che hanno.
L'epilogo è già pronto ed è molto breve, tuttavia mi piace perché in quelle poche parole si gettano le basi per tanto altro. Essendo la storia ancora in corso sono sicuro che ci saranno molti altri capitoli che mi piaceranno, soprattutto quelli vicini al finale.
• Ti rivedi nei personaggi che hai creato? Se sì, in cosa (carattere, aspetto fisico, ecc...)?
Contrariamente a tanti autori che riversano se stessi in un solo personaggio, c'è una parte di me in tutti i personaggi di "Città di sangue", ovviamente quelli principali. Alessio, il protagonista, ha le mie fragilità, le mie insicurezze fisiche, il mio istinto di proteggere i più deboli e gli innocenti. Ha anche la mia permalosità, sia chiaro.
Di me Giulio ha la tendenza a dare tutto per chi ama, anche uno sguardo in più alle proprie idee e cambiarle se fa stare bene se stesso in mezzo agli altri. Lui forse ha anche quello che cerco nell'uomo ideale. Qualcuno che sia forte, romantico e sexy al tempo stesso. Protettivo soprattutto, visto che spesso mi sento in guerra con qualsiasi cosa e ho bisogno di qualcuno che mi tenga un po' a bada.
Geremia ha la mia diffidenza verso il prossimo, il brutto vizio di attaccare per primo solo per cominciare già a difendersi da un probabile attacco. Ha un brutto carattere, ma ho tantissimo in serbo per lui...
Il Corvo, la cui identità farà restare tutti un po' sotto shock, ha la mia rabbia verso chi fa del male al prossimo. Non posso dire altro perché non voglio spoilerare l'origine del suo piano, però è un gran bel personaggio secondo me.
Da come li descrivi si vede l'amore e la passione che hai impiegato per crearli, non sembrano personaggi ma parti di te, complimenti.
• Hai un rituale di scrittura preciso? Scrivi più di giorno o di notte?
Non ho un vero e proprio rituale. Quando ho tempo mi ci metto e di solito è sempre di sera o durante i giorni di riposo dal lavoro.
Devo essere mentalmente vuoto, senza preoccupazioni legate alla mia vita, e soprattutto nel silenzio.
Non sono uno di quelli che scrive con la musica, tranne rarissimi casi.
• La tua opera è ambientata in Italia: quanto ti sta a cuore il nostro paese? Pensi che "l'italianità" emerga dalla tua scrittura in particolare dei luoghi realmente esistenti?
Spero di sì! Inizialmente, quando era ancora in fase embrionale, era ambientata in una città immaginaria americana (ovvio).
Poi camminando per la mia città ho pensato che sarebbe stato bellissimo e soprattutto originalissimo ambientarla a Napoli. Ci sono così tante tradizioni e luoghi che meritavano di essere raccontati.
Quando mi sono trasferito a Milano ho poi cambiato tutto e ho fatto sì che anche Alessio, un giovane ragazzo napoletano, si trasferisse a Milano per motivi del tutto diversi dai miei. Apparirà anche Napoli, nonostante sia già apparsa nel prologo ambientato sulle rive di un lago realmente esistente e ricco di storia.
Per rispondere alla tua prima domanda, poi, il mio paese mi sta molto a cuore. Proprio non riesco a immaginarmi lontano dall'Italia e dai miei cari.
Concordo con te non credo che riuscirei a vivere in un altro paese.
• C'è un insegnamento, un messaggio o una morale che vuoi trasmettere con la tua storia?
Non avevo mai pensato a una morale da far trasparire in "Città di sangue" vista la tematica fantasy e i frequenti plot twist. Prima di scrivere questa versione, però, ho utilizzato il metodo "fiocco di neve" e la morale ne è uscita fuori da sola: tutti i protagonisti agiscono o hanno agito per amore.
"Città di sangue" quindi è un inno all'amore in tutte le sue forme, volto a farci capire che non esiste sentimento più potente.
Le persone cambiano, tessono trame e rovesciano le montagne quando sono mossi dall'amore. Chi mi legge lo vedrà ed è un messaggio al quale tengo parecchio.
Splendido messaggio. Mai sentito di questo metodo "fiocco di neve" andrò a informarmi.
• La tua opera rientra nella categoria Fantasy, da quando te ne sei appassionato e dove hai reperito le informazioni per parlare delle creature soprannaturali?
Sono sempre stato appassionato di tutto ciò che si discosta dalla realtà.
Sin da bambino evitavo di guardare cartoni o serie TV che avevano trame tranquillamente adattabili alla realtà. Mi piaceva perdermi in mondi immaginari o nel lato magico del mondo che vediamo tutti i giorni.
Non saprei dirti il motivo, comunque.
In ogni caso i vampiri nelle versioni precedenti della mia storia erano frutto di un'antica maledizione, mentre in quella attuale sono frutto di una simbiosi tra un essere umano e un parassita.
Mi piaceva l'idea di mescolare la magia alla scienza e poi c'è stata un'esperienza molto vicina a me in cui ho visto quanto è brutto dover convivere con un estraneo dentro sé.
Ho pensato di trasporre a modo mia questa tematica in "Città di sangue" e credo di aver fatto la scelta più giusta in assoluto, un po' anche per discostarmi dalla classica aura di magia che esiste nei vampiri.
Certo, l'origine di questo parassita nella mia storia si dice sia magica, ma di cose se ne dicono parecchie. Vi stupirò...
Adoro questo alone di suspense che riesce a incuriosire sempre.
• Hai mai iscritto quest'opera a dei concorsi interni alla piattaforma nel corso del tempo? Pensi di iscriverla ai Wattys?
Quando era nella vecchia versione che avevo pure completato, sì.
Era iscritta a parecchi concorsi e molti dei quali li avevo vinti. Anche i Wattys del 2018, ma ora è andato tutto perduto. Mi è solo rimasto l'adesivo cartaceo che inviarono ai vincitori. Meh, non proprio un bel premio...
In ogni caso ora mi sto concentrando sul terminarla prima che comincino i Wattys di quest'anno, visto che ora vogliono solo storie complete, poi penserò anche a iscriverla ad altri concorsi.
• Sei stato lontano dalla piattaforma per vario tempo, cosa ne pensi dell'evoluzione che ha avuto?
Sì, il mio distacco da Wattpad è cominciato a inizio 2019, complice la mia prima relazione sulla sponda che mi appartiene.
Tutto si riduceva a quel ragazzo con il quale ero fidanzato e quindi non avevo più le forze per scrivere. Non avevo più bisogno di chiudermi nel mio mondo se questo voleva dire allontanarmi da lui.
Un grande errore, sì.
Mi ci sono riavvicinato soprattutto quest'anno e ho notato quanto sia cambiata questa piattaforma, ma credo sia opera del ricambio generazionale.
La mia "classe" ora è cresciuta, lavora, forse costruiscono famiglie e giustamente non hanno più tempo.
La generazione di oggi, invece, ha altri mezzi per raccontarsi. Credo sia triste, da bravo nostalgico quale sono, tuttavia c'è poco da fare. Sono felice però che Wattpad Advisor, nonostante la desertificazione di Wattpad, si stia di nuovo espandendo.
Sì, Wattpad Advisor non morirà mai... Scusate sono di parte ahahah!
• Per concludere l'intervista, vorrei che immaginassi di avere tra le mani il cartaceo della tua opera "Città di sangue": quale sarebbe la dedica iniziale?
Credo che dedicherei questa storia in primis ai miei nonni che non ci sono più perché il loro andare via è stato il mio primo grande impatto con la vita e per quanto sia stato doloroso credo sia comunque di vitale importanza. Anche per i bei ricordi e per tutto l'amore che mi hanno dato.
La dedicherei anche ai miei animali domestici che non ci sono più per il mio forte legame con gli animali in sé.
La citazione iniziale, infatti, è un piccolo passo de "La coscienza di Zeno" di Italo Svevo dedicato a quella parte di me che se n'è andata insieme a chi ora è sepolto. Spero di starli rendendo fieri di me, comunque. Ovviamente è dedicato anche a Michela che mi è sempre vicina e si è guadagnata pure un personaggio ispirato a lei!
Cosa?! Allora devo assolutamente leggere la tua storia per scoprire chi incarna MichelaPoppi!
Purtroppo le domande sono finite, ma starei qui ore ad ascoltare le tue risposte.
Ringraziamo nuovamente il caro RiccardoLau e ci risentiamo presto con altre interessanti interviste.
Buon proseguimento,
Baci
Monia
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