Capitolo 57
Quella sera Bryce mi aveva chiamata per invitarmi ad andare a Santa Monica con loro e alla fine ho accettato.
Ora mi ritrovo fuori casa, zaino in spalla, ad aspettare che i ragazzi mi vengano a prendere.
Prima o poi dovrò dire loro che ho intenzione di frequentare l'università in Europa, ma credo che lo farò il più tardi possibile.
Lo so che è una cosa egoista da fare, ma so anche che se glielo dicessi adesso proverebbero a convincermi a restare e, conoscendomi, cederei e rimarrei qui.
Ho sempre fatto fatica ad affrontare i problemi, cerco sempre di ignorarli o me la do a gambe, come in questo caso.
Il suono di un clacson mi fa sobbalzare riportandomi alla realtà. Tre macchine si sono fermate davanti al vialetto di casa mia e riconosco quella di Bryce, verso la quale mi avvio velocemente.
"Ciao a tutti" dico aprendo lo sportello senza neanche rendermi conto di chi ci sia all'interno. Solo quando i ragazzi mi rispondono riconosco le voci.
Improvvisamente mi viene una voglia matta di camminare a piedi fino a Santa Monica piuttosto che condividere la macchina con Jaden.
"Ciao Emma" risponde Addison seduta sul sedile anteriore accanto a Bryce che sta guidando.
"Ehi" Mads si sporge sorridendomi da dietro la spalla di Jaden che era seduto in mezzo. Sono felice che ci sia anche lei, ma una leggera nausea inizia a farsi largo nel mio stomaco solo vedendola seduta accanto a lui.
Sento gli occhi gelati di Jaden fissi su di me, così cerco di ignorarlo iniziando a giochicchiare con una cinghia del mio zaino.
Nessuno parla, almeno finchè Bryce non interrompe il silenzio che era calato tra noi.
"Siete tutti in lutto?" Chiede con il suo solito tono ironico mentre io alzo la testa di scatto.
"Può darsi" risponde Jaden puntando i suoi occhi nei miei. Siamo seduti troppo vicini e io potrei sentirmi male da un momento all'altro.
Ma perchè diavolo non si è preso la sua bella BMW e non se n'è venuto da solo? Impreco continuando a martoriare nervosamente a cinghia del mio zaino.
"Smettila con questa cosa" sussurra Jaden posando una mano sulla mia. Istantaneamente il mio movimento frenetico cessa sotto il contatto con la sua pelle.
Trattengo il respiro per un attimo, ma poi ritraggo subito la mano.
"Smettila tu" dico serrando la mascella.
"Dai ragazzi, vi prometto che ci divertiremo" ridacchia Bryce cercando di smorzare la tensione.
******
Parcheggiamo l'auto nell'enorme spazio che precede la spiaggia.
Sono la prima a scendere dall'auto, seguita da Jaden, e non riesco a staccargli gli occhi di dosso.
Il sole è caldo e gli accarezza la pelle, mentre un leggero vento proveniente dall'oceano, gli scompiglia dolcemente i capelli scuri.
Oddio Emma riprenditi, mi schiaffeggio mentalmente ritornando alla realtà, mentre un leggero sorrisetto si fa largo sulle labbra del ragazzo.
"Idiota" sussurro tra me e me.
"Mi era mancato" ridacchia lui superandomi e raggiungendo gli altri.
Grande Emma, ti sei fatta sentire.
Dalle altre due auto sono scesi Josh e Nessa, Quinton, Cynthia, Kio, Griffin, Noah, Blake con Amelie ed Anthony: sostanzialmente tutti i ragazzi della Sway con le loro fidanzate, o almeno così credo visto che non ho idea di cosa ci faccia Cynthia con noi.
"Avete parlato tu e Jaden?" La voce dolce di Mads mi fa trasalire.
"In realtà no e non mi interessa" sbotto forse troppo acida.
"Non è vero" ride lei "Non avete idea di come vi guardiate voi due. Vi mangiate con gli occhi ogni volta"
Arrossisco violentemente e cambio discorso "Che ci fa Cynthia qui?" Chiedo poi.
"Lei e Quinton stanno insieme ora" risponde Mads legandosi i suoi lunghi capelli biondi.
"Ciao ragazze" come se ci avesse sentite, la ragazza si para davanti a noi.
"Volevo scusarmi con te" continua poi rivolgendosi a me "Mi sono comportata male lo so, ma vedevo Mads triste e..."
"Non ti preoccupare, è acqua passata" la rassicuro io.
Cynthia mi abbraccia inaspettatamente e io ricambio. Sono contenta di mettere fine a dei conti in sospeso prima di andarmene.
"Ragazze sbrigatevi" urla Kio "Voglio andare a fare il bagno"
Io e le altre ci guardiamo scoppiando a ridere, ma alla fine ci avviamo verso la spiaggia con i ragazzi.
Per tutta la mattinata cerco di ignorare Jaden il più possibile, anche se più di una volta mi sorprendo a fissarlo.
E' semplicemente perfetto, con il corpo scolpito fino all'ultimo centimetro e io mi sento così piccola di fronte a lui. Effettivamente come potevo pensare di piacergli quando al confronto sembro una patata con i capelli.
Era scritto nelle stelle che sarebbe dovuta finire così: io innamorata persa e lui a viversi la sua vita.
Ci eravamo posizionati vicino al molo di Santa Monica, proprio sotto al piccolo, ma famosissimo luna park. Da piccola ci venivo sempre e avevo fatto tutte le attrazioni, tranne una.
E' da quando abbiamo finito di pranzare che sto fissando quell'enorme ruota panoramica che si staglia sull'oceano e ormai saranno passate almeno due ore. Da piccola non ci ero mai salita perchè avevo paura dell'altezza, ma dopo anni di cheerleading, questa paura mi era ormai passata e al suo posto ora c'è una voglia matta di salirci.
I ragazzi stanno giocando a palla sulla riva mentre io osservo la giostra immersa nei miei pensieri.
"Non ci sei mai salita?" Una voce, la sua, mi fa trasalire.
Mi volto di scatto e mi ritrovo il viso di Jaden a pochi centimetri dal mio. I suoi occhi azzurri sono fissi nei miei e sento le guance arrossire leggermente.
Come fa a capire sempre quello che sento?
"No" ribatto secca spostando lo sguardo sull'oceano davanti a me.
"Vieni" dice lui dopo qualche minuto di silenzio prendendomi la mano e forzandomi ad alzarmi.
Mi impedisce di contro ribattere mentre cammina a passo svelto davanti a me stringendomi la mano e io, d'altro canto, non ho alcuna intenzione di divincolarmi da lui.
"Due biglietti per la ruota panoramica" dice alla ragazza nella biglietteria con un sorriso, uno di quelli che ti fa sciogliere.
"Pago io il mio" esclamo riprendendomi dalla mia trance.
"Non se ne parla" risponde Jaden una volta arrivati davanti alla ruota.
Non so perchè lo stia facendo, ma non posso fare a meno di apprezzare il gesto, quindi non ribatto.
Io e Jaden ci sediamo uno di fronte all'altro e nessuno dei due parla, almeno finchè la giostra non parte. Sussulto appena sento il rumore dei cingoli e sento le gambe diventare come gelatina.
"Hai paura principessa?" Ridacchia Jaden sedendosi accanto a me.
"Non chiamarmi così" sbotto voltandomi a guardare l'oceano. La luce del sole si riflette sull'acqua mandando centinaia di bagliori bianchi che mi accecano leggermente.
"Una volta mi hai chiesto il perchè di questo soprannome" la voce di Jaden sembra distante, distaccata e mi giro verso di lui.
Ha lo sguardo basso, fisso sulle sue sneakers bianche.
"Si mi ricordo" rispondo io cercando di rimanere il più rigida possibile.
"Ti chiamo così perchè ti ho sempre considerata irraggiungibile per me, su un altro livello, perchè non posso darti quello che meriti. Tu meriti qualcuno che ti faccia stare bene, che ti protegga..." Jaden fa una pausa e inizio a sentire le farfalle nello stomaco.
"Non sono una di quelle principesse che devono essere salvate" rispondo dura "Ce la faccio da sola"
Sono ancora troppo ferita e devo mostrarmi decisa, non debole, di fronte a lui.
"Lo so" risponde Jaden sollevando finalmente lo sguardo su di me. I suoi occhi luccicano sotto la luce del sole "Per questo tu non hai bisogno di me" conclude mentre quel luccichio di fa ancora più veloce.
Rimaniamo in silenzio per qualche istante, occhi negli occhi, i nostri visi separati solo da qualche centimetro di troppo.
Jaden fa scivolare lo sguardo sulle mie labbra e poi... non so chi dei due abbia preso l'iniziativa, ma le nostre labbra aderiscono una sull'altra, come non facevano da tempo.
Probabilmente me ne pentirò presto, ma ora baciarlo è tutto quello che voglio.
Schiudo le labbra per fargli approfondire il bacio, le nostre lingue si accarezzano piano, mentre Jaden mi passa il pollice lungo la mandibola raggiungendo la clavicola provocandomi tutta una scia di brividi.
Sento il cuore uscire dal petto e dopo qualche altro istante mi stacco da lui. Non posso farlo, non se tra neanche dieci giorni devo andarmene e se la principale ragione di questa scelta è lui.
Non mi fido di Jaden, per niente, e non voglio rimanerci male di nuovo. Anche se...
Anche se niente, basta. Devo metterci una pietra sopra.
Appena la ruota panoramica si ferma, scendo senza dire una parola. Neanche Jaden parla ed entrambi ritorniamo verso gli altri ragazzi facendo finta che non sia successo nulla.
Ma in realtà è tutto il contrario.
SPAZIO AUTRICE
Buona Vigilia di Natale a tutti <3 Spero che questo regalino di Natale (il bacio eheheh) vi sia piaciuto, se si fatemelo sapere.
Mancano pochissimi capitoli alla fine, ma riusciranno Emma e Jaden a mettere da parte le loro paranoie? Una ha paura di essere ferita, l'altro di ferire.
Stay tuned
-madhatterx0x-
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