Capitolo 54
JADEN'S POV
"Jaden come mai stai stonando così oggi?" Mi chiede Travis staccandomi la musica dalle cuffie.
Oggi dovrei registrare una nuova canzone, ma tutto quello che era successo la sera prima stava continuando a ritornarmi in mente imperterrito.
Continuo a chiedermi da tutto il giorno come sta Emma, cosa sta facendo, quello che pensa di noi, anche se le risposte le so già tutte e sono tutte negative.
Per colpa mia.
"Jaden ci sei?" Continua Travis entrando in sala registrazione con me.
"Più o meno" rispondo sedendomi. Non so cosa fare e sono devastato, mai provata una cosa del genere.
Travis è come un secondo padre per me, quindi parlarne con lui potrebbe aiutarmi.
"Cos'hai?" Mi chiede lui fissandomi con i suoi occhi azzurri.
"Ho fatto un casino" dico passandomi una mano tra i capelli.
"Se ti va puoi parlarne con me. Magari ti consiglio qualcosa" risponde lui con un sorrisino dandomi una pacca sulla spalla.
Non sono per niente bravo a parlare con gli altri e mi confido poco e niente, ma se voglio riprendermi Emma, penso di dover cambiare.
"Ti ricordi Emma?" Chiedo alzando lo sguardo "Bassina, capelli scuri, occhioni dolci..."
"Ovvio che si" ride Travis interrompendo il mio elenco "La ragazza che ha sclerato vedendomi, quella che ti piace"
"Non ho mai detto che mi piace" ribatto scattando subito sulla difensiva.
"Non l'hai detto, ma io l'ho capito" ride lui.
"Ma come..." Mi sento confuso, ma non posso certo dargli torto.
"Guarda che l'hanno capito tutti, manchi solo tu" Travis si batte una mano sulla fronte.
"Forse sto iniziando a capirlo troppo tardi" sbuffo affranto.
"Mi spieghi che è successo?" Insiste giustamente Travis.
"Ieri sera ho picchiato il ragazzo che stava frequentando e l'ho fatta licenziare" butto tutto fuori senza guardarmi indietro. Solo aprendomi di più posso rimediare, forse.
Travis mi guarda con aria accusatoria scuotendo la testa sconsolato.
"Sei proprio un idiota" esclama poi "Scusa se te lo dico"
Annuisco impercettibilmente, ma ora essere definito un idiota è l'ultimo dei miei problemi, anzi quasi mi manca quando lo faceva Emma.
"Ha detto che amarmi è una partita persa" risentire quelle parole a voce alta mi provoca uno strano dolore al petto che non riesco a controllare.
"E ha ragione" mi rimprovera Travis "Almeno finchè non migliori il tuo atteggiamento con lei. Non devi aver paura di mostrarle quello che provi"
"Tanto non credo la rivedrò" ribatto alzandomi in piedi.
"Forse una soluzione ce l'avrei" anche Travis si alza dalla sua sedia "Basta che ora ti impegni su questa canzone" conclude uscendo dalla stanza ridacchiando.
EMMA'S POV
Non ho chiuso occhio tutta la notte. Ho continuato a girarmi e rigirarmi un milione di volte e alla fine ho rinunciato a prendere sonno.
Ho passato tutta la nottata ad ascoltare musica a caso e mi ha aiutata a stare meglio, a distrarmi, almeno finchè non è partita Angels & Demons di Jaden. Ho sentito solo la prima nota perchè poi ho staccato le cuffie e lanciato il telefono ai piedi del letto.
Sono scoppiata a piangere e quando mi sono alzata, verso le 7 del mattino, a momenti mi prendeva un colpo guardandomi nello specchio.
Due profonde occhiaie mi solcano il viso, mentre i miei occhi sono diventati di un grigio più scuro, cupo, contornato da rosso dovuto alle lacrime.
E' ora di pranzo quando decido di lasciare la mia camera e scendere al piano di sotto.
Avrei dovuto dire a mio padre che ero stata licenziata e non sapevo come l'avrebbe presa, ma, se tutta questa storia mi ha insegnato una cosa, è che bisogna subito strappare via il cerotto.
Se ti tieni tutto dentro o rimandi ogni volta che devi dire qualcosa, non finisce mai bene.
"Emma tutto okay?" Mi chiede mia madre mentre mi siedo a tavola.
"No, mi hanno licenziata" rispondo tutto d'un fiato.
"In che senso?" Sbotta mio padre.
"Nel senso che mi hanno licenziata" e di certo non dirò il motivo, continuo nella mia testa.
"Possibile che non riesci mai a finire nulla di quello che inizi?" Mio padre alza la voce, ma non posso dargli torto.
"Si lo so" rispondo con un filo di voce abbassando gli occhi sul mio piatto.
"Mi hai deluso" conclude lui colpendomi dritto al cuore.
"Lo so" ripeto a corto di parole.
Fortunatamente nessuno fa domande durante tutta la durata del pranzo e, una volta finito di mangiare, me ne torno di filato in camera mia.
Sentir dire dal mio papà di averlo deluso, mi ha rattristata ancora di più, mettendo per un attimo da parte tutti i pensieri su Jaden che affollano la mia mente da ieri.
Emma devi trovarti un college subito mi impongo accendendo il computer.
Passo un'ora circa tra un sito e l'altro senza riscontrare risultati soddisfacenti, almeno finchè non mi ritornano in mente le parole di Jackson: Perchè non ti scrivi all'università con la tua migliore amica? Così non sarai sola aveva detto quel giorno al bar.
Jenna si è iscritta a un'ottima università di medicina in Italia, ma è lontanissima dalla mia vita qui, dalla mia famiglia, dai miei amici, da...
No, devo togliermelo dalla testa e forse andarmene è la soluzione migliore.
Prendo il cellulare e chiamo Jenna.
"Emma" la sua voce squillante mi riporta con la mente a quando eravamo piccole e passavamo ogni secondo insieme "Da quanto tempo" aggiunge.
"Troppo" rispondo stringendomi nelle spalle.
"Come stai?" Mi chiede e, sentendo la sua domanda, scoppio a piangere in automatico.
Le racconto ogni cosa, spiegandole come io ora mi senta distrutta. Ho dato tutto a Jaden pensando che significasse qualcosa, ma lui non aveva fatto altro che ferirmi facendomi sentire come tutte le altre. Ora capisco come stesse Mads, cosa significa amare una persona, ma essere costretti a rinunciarci perchè lui ti fa troppo male.
"Io lo ammazzo" esclama Jenna una volta finito il mio racconto "Torno a Los Angeles e lo ammazzo"
"Lascia perdere" dico io tirando su con il naso "Possiamo cambiare discorso?"
"Certo tesoro" acconsente Jenna "Parliamo dell'università. Qui c'è una buona facoltà per chi vuole entrare nell'industria musicale, ma sei sicura di volerlo fare?"
"E' l'unica cosa che mi abbia interessata da quando ho memoria" rispondo sbuffando.
"E allora non perdiamo questa occasione" ridacchia lei "Se ti trasferisci qui potremo dividerci l'affitto che non costa molto in realtà, il problema è la retta universitaria"
"Con i soldi che ho posso pagarmela in parte" rispondo contando mentalmente i soldi derivanti dalle serate al Saddle Ranch "Se in queste ultimi dieci giorni riesco a trovare un altro lavoretto sarebbe perfetto"
"I tuoi sanno della tua idea?" Mi interrompe Jenna.
"No, ma sono sicura l'accetteranno. Mio padre è così arrabbiato con me che non vede l'ora di buttarmi fuori di casa"
"Allora richiamami così mi fai sapere"
"Ovvio" rispondo salutandola e chiudendo la chiamata.
Mentre parlavo con Jenna mi era arrivata un'email che ancora non avevo aperto e decido di farlo adesso.
E' da parte della DTA Records, la casa discografica di Jaden. Sento un leggero pizzicore agli occhi, ma cerco di ignorarlo aprendo la mail.
Ciao Emma,
Sono Travis. Sicuramente ti ricorderai di me. Jaden mi ha detto cosa è successo ieri e, visto che ora sei libera, mi piacerebbe sapere se ti va di venire a lavorare per me.
Se decidessi di accettare ci vediamo domani alle 10.00 nel mio ufficio.
Con affetto,
Travis.
Appena finisco di leggere il contenuto della email, mi si forma un groppo in gola che cerco di mandare subito giù.
Il destino si diverte a giocare con i miei sentimenti, questa è la mia conclusione.
In un'altra situazione avrei iniziato a saltare per tutta la stanza urlando la mia gioia al mondo, ma ora non riesco neanche ad alzarmi dal letto.
Questa è un'ottima occasione per imparare il mestiere e raccogliere qualche soldo, peccato che me l'abbia data Jaden, ma se pensa che questo basti a far tornare le cose come erano prima si sbaglia di grosso.
Dovrei vederlo quasi ogni giorno e, ovviamente, dovrò lavorarci insieme. Non so se avrò la forza di ignorarlo, ma non posso rinunciare a questa opportunità.
Dopo un'ora di indecisione, mando a Travis un'email confermando la mia presenza domani.
SPAZIO AUTRICE
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, anche se è di passaggio.
Emma ha deciso di andarsene e lasciarsi tutto alle spalle tornando dalla sua migliore amica, ma cosa ne penseranno i ragazzi quando lo sapranno? E Jaden? Soprattutto, i due riusciranno a superare le loro divergenze ora che dovranno lavorare insieme? Lo scoprirete nei prossimi capitoli, che saranno anche gli ultimi *sad*.
Se avete letto Comatose, noterete che la figura di Travis Barker è sempre presente. Questo perchè io lo adoro e in questa storia mi sembra un po' la fata turchina ahahah. Scusate ma dovevo dirlo.
Alla prossima,
-madhatterx0x-
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