Capitolo 42
Stavo facendo un bel sogno, quando la suoneria del mio cellulare mi sveglia di soprassalto.
In situazioni normali avrei mandato a quel paese chiunque avesse commesso il reato di svegliarmi dal mio sogno felice, ma è un messaggio di Jackson, quindi decido di perdonarlo.
Buongiorno Emma, come stai? Leggo dalla schermata di blocco del telefono.
Buongiorno Jackson, io sto bene tu? Rispondo mentendo spudoratamente.
Tutto bene. Ti va se prima di andare a lavoro ci prendiamo un caffè insieme?
Non lo so per quale strana ragione, ma i miei pensieri si indirizzano istantaneamente su Jaden dopo aver letto questo messaggio. I sentimenti, non ancora ben definiti, che provo per quel cretino mi bloccano dall'accettare la proposta di Jackson.
Lui non ci penserebbe due volte a uscire con un'altra, mi rimprovera la mia coscienza che, tutto sommato, ha ragione. In più averlo visto ieri di nuovo con Mads mi sta dando un'ulteriore spinta ad accettare.
Okay, a che ora? Rispondo a Jackson dopo un quarto d'ora di indecisione.
Va bene alle 16 da Starbucks? Risponde subito lui provocandomi un sorriso.
Perfetto ribatto alzandomi finalmente dal letto.
L'orario dell'appuntamento con Jackson arriva troppo prima del previsto. Non sono ancora pronta e spero che a lui non diano fastidio i miei dieci minuti di ritardo.
Indosso una maglietta corta semplice e dei pantaloncini di jeans. Non ho tempo di sistemare i capelli, così opto per una coda alta.
Fortunatamente il traffico caotico di Los Angeles oggi sembra essere più scorrevole, così riesco a non tardare ulteriormente.
Parcheggio l'auto un po' più lontano rispetto al mio solito posto e raggiungo Starbucks correndo.
"Ciao Emma" ridacchia Jackson appena mi vede arrivare tutta rossa per la corsa.
"Ciao Jackson" rispondo con il fiatone piegandomi con le mani sulle ginocchia.
"Potevi fare con calma" Jackson mi mette una mano sulla spalla rassicurandomi.
"No ma che dici, anzi scusa il ritardo" ribatto riprendendomi. Come iniziare male un appuntamento.
Appena entriamo nel bar, io e Jackson riusciamo a scovare un tavolino vuoto proprio accanto alla vetrata che dà sull'esterno e ci sbrighiamo a sederci prima che qualcuno ci rubi il posto.
"Sai stavo pensando" esordisce Jackson dopo aver ordinato "Che lavoriamo insieme solo da due settimane, eppure ci troviamo davvero bene" conclude con un sorriso.
"Hai proprio ragione" rispondo io e lo penso davvero. Effettivamente non potevo chiedere un collega migliore.
"Hai deciso se andare al college dopo l'estate?" Chiede lui poi, un po' in imbarazzo.
"Bella domanda" ribatto io mordendomi l'interno della guancia, quello era un tasto dolente per me "Siamo già a fine luglio e io ancora non so che fare della mia vita"
"Non ti preoccupare" Jackson ha il suo solito sorriso rassicurante stampato sulla faccia "Non è la fine del mondo"
"Ti dirò una cosa" esclamo sorseggiando il mio frappè che era appena arrivato "Forse una mezza idea ce l'avrei"
Da quando ero andata in casa discografica con Jaden e soprattutto dopo aver incontrato Travis Barker, il mio idolo da bambina, si è riacceso in me l'amore per quel mondo.
Ultimamente avevo perso l'abitudine di ascoltare musica e non ne sono sicuramente una grande esperta, ma quella sala di registrazione mi aveva affascinata parecchio.
"Cosa?" Chiede Jackson incuriosito fissando i suoi occhi verde smeraldo nei miei.
"Mi piacerebbe studiare qualcosa in ambito musicale" dico soltanto, risparmiandogli le informazioni su Jaden e compagnia bella.
"Magari puoi chiedere alla tua amica, com'è che si chiamava?" Chiede il ragazzo grattandosi la testa confuso.
"Jenna" ridacchio io.
"Eh si lei" ride Jackson "Magari nella sua Università europea insegnano queste cose. In più se vai da lei non sarai sola"
"Non ti mancherò se me ne vado?" Rido provocandolo un po'.
"Troppo" ribatte dolce lui "Ma è sempre meglio di rimanere a vita a lavorare così tanto come cameriera"
"Ehi io amo il mio lavoro" dico facendo la finta offesa.
"Intendo dire..."
"Lo so che intendi, ma comunque non penso che i miei mi manderebbero fino in Europa" Interrompo Jackson prima che possa finire la frase togliendolo dall'imbarazzo.
"Forse è meglio così" ridacchia lui.
Io e Jackson continuiamo a chiacchierare tutto il tempo spensierati e ad essere sincera sono molto contenta di aver accettato il suo invito a vederci prima del lavoro. Lui è riuscito in qualche modo a distogliere la mia attenzione dal pensiero che ormai è fisso nella mia mente da settimane, Jaden ovviamente, e in qualche modo gliene sono grata.
Dopo aver consumato la nostra ordinazione, io e Jackson prendiamo le rispettive macchine e ci avviamo verso il Saddle Ranch.
Siamo appena arrivati al locale quando il mio cellulare vibra nella tasca dei miei pantaloni.
Domani facciamo una festa alla Sway House alle 21, ovviamente dovete venire. Il messaggio è da parte di Bryce.
Dovete? Scrivo confusa.
Si, tu e Jackson. State uscendo insieme vero? Leggendo il messaggio mi si blocca il respiro.
Come fai a sapere che oggi siamo usciti insieme?
Vi hanno paparazzati. Sento le risate di Bryce anche solo attraverso quello che ha scritto, ma il mio pensiero si rivolge subito a Jaden e a come abbia preso la cosa.
Ma perchè quel ragazzo mi perseguita? Penso irritata con me stessa. E soprattutto, perchè i paparazzi ce l'hanno con me? Non sono mica famosa.
Ormai devo farmene una ragione e fregarmene di quello che pensa Jaden.
Okay ci saremo rispondo decisa a Bryce.
"Jackson sappi che sei stato ufficialmente invitato a una festa della Sway House domani" dico al mio amico appena esce dal bagno con la divisa.
"Io?" Risponde incredulo.
"Non accetto un no come risposta" Gli sorrido cercando di convincerlo.
"Se me lo chiedi così" ridacchia lui dandomi un buffetto sul braccio "A che ora?"
"Alle 21, vuoi che ti passo a prendere?"
"No tranquilla se no al ritorno di notte dovresti fare il doppio della strada" sorride Jackson "Basta che mi mandi l'indirizzo" conclude prendendo il necessario per pulire i tavoli.
Questo ragazzo mi stupisce ogni giorno di più: è sempre così gentile e premuroso tanto che non riesco a capire perchè io non lo preferisca a Jaden Hossler.
JADEN'S POV
"Bryce Michael Hall" urlo spalancando la porta della stanza dove Bryce sta giocando ai videogame con Josh.
"Se usa il tuo nome intero è seria la cosa" ridacchia quest'ultimo togliendosi le cuffie.
"Perchè diavolo hai invitato quell'idiota di Jackson alla festa?" Sono arrabbiato, ma non ho idea del perchè. Forse il motivo è quella stupida foto di Emma e il suo amichetto da Starbucks che ho visto su Instagram.
Non sopporto che stiano insieme, ma lei può fare quello che le pare, come tra l'altro faccio io. Quindi non so dove sia il mio problema.
"Chi te l'ha detto?" Chiede Bryce.
"Quinton, ma non è questo il punto" ribatto stringendo i pugni.
"Beh l'ho invitato perchè Emma è mia amica e ci tengo che stia bene e lui sembra un bravo ragazzo. Ti avevo avvisato quando ti ho detto che con il tuo comportamento stupido l'avresti persa" risponde il mio amico sospirando.
Bryce non ha tutti i torti, io non la merito per niente.
"Non me la racconti giusta" le parole di Josh mi lasciano di stucco "Sei il primo a volere che Jaden ed Emma stiano insieme"
Alzo un sopracciglio confuso.
"Okay mi avete scoperto" Bryce alza le mani in segno di resa "Voglio che Emma sia felice sì, ma voglio che lo sia anche tu" dice rivolgendosi a me "Quindi ho invitato anche Jackson perchè, conoscendola, da sola non sarebbe mai venuta. Soprattutto dopo averti visto ieri insieme a Mads"
"Ma quanti film mentali ti fai?" ride Josh.
"Troppi" ridacchia Bryce "Ma comunque vedi di non combinare casini domani" conclude rivolgendosi a me.
Non mi serve Emma per essere felice, Bryce si sbaglia di grosso. Anche se qualcosa dentro di me non mi rende più tanto sicuro di ciò.
SPAZIO AUTRICE
Il legame tra Emma e Jackson sembra essersi fatto più forte e Bryce si sta improvvisando cupido, ma servirà a qualcosa o Jaden combinerà solo danni? Lo scoprirete nel prossimo capitolo durante la festa alla Sway House :)
Alla prossima,
-madhatterx0x-
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