Capitolo 40

"Ben svegliata Emma" mia madre mi accoglie in salotto e solo all'ora mi rendo conto dell'orario: sono le quattro del pomeriggio e io ho saltato il pranzo.

Ho dormito decisamente troppo, ma la mia mente e il mio corpo erano troppo stanchi dopo la serata di ieri.

"Che ti sei fatta alla mano?" Chiede mio padre alzando un sopracciglio confuso.

"Niente di che" mento accarezzandomi involontariamente la fasciatura "Mi sono solo tagliata ieri a lavoro"

"Anche oggi devi andare al Saddle Ranch?" Mia madre si volta verso di me con aria preoccupata.

"Si, anzi è meglio che mi sbrighi se non voglio fare tardi" concludo risalendo le scale cercando di farmi forza.

Mille pensieri si affollano nella mia mente, ma cerco di scacciarli via anche se con scarsi risultati. Quello che era successo con Jaden stava continuando ad assillarmi e non voleva saperne di lasciarmi in pace.

Non so cosa ci trovi in quell'idiota, dovrei cercare di andare avanti, concentrarmi su altro.

Mentre mi vesto per tornare a lavoro, la suoneria del mio cellulare richiama la mia attenzione. 

Lo prendo dal letto e rispondo alla chiamata senza neanche guardare di chi si trattasse.

La voce che sento dall'altro capo del telefono mi fa sussultare.

"Mads?" Chiedo incredula.

"Ciao Emma" la voce della ragazza sembra particolarmente giù di tono.

"Che c'è?" Dico acida.

"Ho visto il video di quello che è successo al Saddle Ranch ieri" Voglio morire, sbotto mentalmente.

"Ne sarai felice suppongo" non so perchè, ma parlare con Mads mi sta irritando più del dovuto "Ho chiuso con Jaden, è di nuovo tutto tuo"

"In realtà mi dispiace" Sgrano gli occhi per la sorpresa alle parole di Mads.

"Mi sono comportata malissimo con te, scusami" continua lei "Ci ho riflettuto tanto in questo periodo e ho capito di aver sbagliato. Ero accecata dai miei sentimenti per Jaden quando lui li aveva messi da parte per qualcun'altra"

Ma perchè deve sempre iniziare bene e poi sparare cavolate?

"E poi ha fatto lo stesso con te" continua Mads, ma su questo non posso darle torto. Ormai mi sono rassegnata al fatto che per Jaden sono solo una delle tante.

Non mi va di continuare a parlare di questa cosa e in più devo sbrigarmi per poter arrivare a lavoro in tempo.

"Hai ragione Mads" cerco di concludere il discorso mentre mi infilo le mie sneakers "E accetto le tue scuse"

"Oddio grazie Emma" percepisco l'entusiasmo della ragazza anche solo attraverso il telefono "Sono felice di essere tornata tua amica"

"Anche io" rispondo sincera prima di salutarla e attaccare.

******

Continuo a pensare alla conversazione con Mads mentre cammino verso il Saddle Ranch.

Anche questa volta ho deciso di andarci a piedi per smaltire il nervosismo e schiarirmi la mente. Poi al ritorno avrei chiesto un passaggio a Jackson.

"Buon pomeriggio John" saluto il proprietario con la mano appena lo vedo" Jackson non è ancora arrivato?"

"No" risponde l'uomo "Mi ha appena detto che gli si è rotta la macchina e dovrà venire a piedi"

Non ci credo, iniziamo al meglio la serata.

Indosso la mia divisa e inizio a sistemare i tavoli nell'attesa del mio amico.

Sono quasi a metà dell'opera quando inizio a vedere tutto buio. Due mani si sono posate sui miei occhi mentre la mia schiena aderisce alla figura di qualcuno dietro di me.

"Chi sono?" Ridacchia una voce familiare.

"Non saprei proprio" dico ironica sfuggendo dalla presa del ragazzo e ritrovandomi di fronte a Jackson con un sorriso stampato sulle labbra.

"Sono così facilmente riconoscibile?" Chiede lui facendo il finto offeso.

"Direi proprio di si" rido lanciandogli lo straccio "Finisci tu qui, io ho già fatto metà del lavoro"

"E tu che fai? Mi guardi?" Jackson lo afferra al volo.

"Perchè no" ridacchio io ammiccando divertita. Questi attimi di spensieratezza sono un toccasana per la mia salute mentale attuale.

"Comunque che è successo alla tua macchina?" Chiedo mentre Jackson inizia a pulire.

"Si è scaricata la batteria e non avevo tempo per sistemarla" sbuffa lui.

"E io che speravo mi potessi dare un passaggio per il ritorno" sospiro solo all'idea di dover camminare così tanto alle quattro del mattino.

"Sei a piedi?"

"Già" ribatto io.

"Se vuoi ti accompagno fino a casa tua e poi torno indietro" Jackson si volta verso di me sorridente.

E' davvero troppo gentile, ma non gli chiederei mai una cosa simile.

"No tranquillo, mi farà bene camminare un po'"

"Da sola? Così tardi?" Insiste lui.

"Si" ribatto secca "Ho preso lezioni di karate, posso difendermi dai malintenzionati" aggiungo addolcendo il tono della mia voce.

Ovviamente non è vero, ma in qualche modo mi sarei arrangiata, magari chiamando mio padre.

"Se lo dici tu" ribatte Jackson ridendo.

Oggi c'è molta meno gente del solito e io ringrazio il cielo per questa gentile concessione. Riusciamo a chiudere con un'ora di anticipo e quando finiamo di sistemare il locale sono appena le due di notte.

Nonostante la compagnia di Jackson, la mia mente era concentrata su tutta un'altra persone, della quale non voglio pronunciare neanche il nome.

Sono così sovrappensiero che non mi accorgo di aver appena fatto cadere la bottiglia di detersivo a terra, fortunatamente è chiusa.

Perchè sono così sbadata?  Penso mentre mi chino per raccoglierla. 

Probabilmente Jackson ha avuto la mia stessa idea perchè  entrambi ci abbassiamo contemporaneamente e le nostre teste si scontrano.

"Ahi" esclamo strizzando gli occhi e, non appena li riapro, mi ritrovo faccia a faccia con Jackson. I suoi occhioni verdi sono fissi nei miei e pochi centimetri separano le nostre labbra.

Il mio respiro inizia a farsi poco poco più affannoso, rimaniamo così per qualche secondo, ma,  mentre lui si avvicina lentamente, il mio corpo prende da solo la decisione di scansarsi.

Non so cosa mi sia preso, so solo che infondo infondo, non erano quelle le labbra che volevo baciare.

"Ragazzi se avete finito di pulire potete andare" fortunatamente la voce di John mi toglie dall'inevitabile imbarazzo che si era appena creato.

Non me lo faccio ripetere due volte. Mi sollevo sulle ginocchia e mi avvio velocemente verso l'uscita del ristorante seguita da Jackson.

"Sicura che non vuoi ti accompagni?" Chiede Jackson una volta fuori strofinandosi una mano dietro la nuca a disagio.

"Si, non ti preoccupare" rispondo con un mezzo sorriso.

"Allora ci vediamo venerdì" ricambia lui.

"A venerdì" rispondo avviandomi verso la parte opposta alla sua.

Sono talmente assorta nei miei pensieri mentre cammino che ho rischiato di inciampare almeno tre volte in neanche dieci minuti.

Solo gli abbaglianti di un'auto che lampeggiano con insistenza riescono ad attirare la mia attenzione. Non ho neanche il tempo di spaventarmi perchè il rombo di quella BMW opaca lo riconoscerei tra mille.

"Che ci fai in giro da sola?" La sua voce però mi fa sussultare.

Mi volto di scatto e il mio sguardo si scontra con quello di Jaden. E' così bello, ma in questo momento vorrei solo prenderlo a schiaffi.

"Potrei farti la stessa domanda" sbotto continuando a camminare mentre lui mi segue con la sua macchina.

"Come sta la tua mano?" Chiede spostando lo sguardo sulla fasciatura.

"Bene" ribatto secca.

"Sali" dice semplicemente dopo qualche secondo di silenzio "Non voglio che tu vada in giro da sola a quest'ora"

"Tu non hai il diritto di volere niente da me" ribatto fredda nonostante un lieve calore stesse crescendo dentro di me. Questi piccoli gesti mi facevano capire che forse qualcosa di me gli importa, ma non posso cedergli, non di nuovo.

"Se non sali ti prendo con la forza" insiste lui.

"E io ti denuncio per sequestro di persona" dico incrociando le braccia al petto.

Jaden scoppia a ridere e in quel momento tutto il mio astio nei suoi confronti sembra scomparire. Non so quante volte ancora dovrà rompermi prima che io ci rinunci.

Brutta idiota smettila urla la vocina fastidiosa, ma molto più intelligente di me, che è nella mia testa.

"Muoviti principessa" Gli occhi di Jaden si fissano di nuovo nei miei.

"Smettila di chiamarmi così" rispondo aprendo lo sportello del passeggero e accettando il suo passaggio.

"Come vuoi, principessa" alzo gli occhi al cielo, ma non rispondo.

Tra di noi cala il silenzio per tutto il resto del tragitto fino a casa mia, ma forse è meglio così. Forse è meglio rimanere distanti per quanto possibile, avendo tutti gli amici in comune, limitare al minimo le conversazioni e qualsiasi tipo di contatto tra noi.

Non potevo perdonarlo per quello che era successo appena un giorno prima perchè sapevo che se lo avessi fatto, ci sarei cascata di nuovo.

SPAZIO AUTRICE

Capitolo molto tranquillo questo, ma tenetevi pronti per i prossimi eheheh. Succederanno tante cose e soprattutto ci sarà molto drama.

Emma e Jaden riusciranno a rimanere vicini o si allontaneranno del tutto?

Stay tuned,

-madhatterx0x-

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