Capitolo 38

EMMA'S POV

"Buon pomeriggio ragazzi" ci accoglie John appena ci vede varcare la soglia.

"Ciao John" rispondiamo in coro io e Jackson scoppiando a ridere.

"Grazie per essere venuti oggi. Speriamo che i ragazzi che state sostituendo si rimettano presto" Inizia l'uomo passandoci le divise "Non dovete fare niente di diverso oggi. Coprite la vostra zona di tavoli e buon lavoro" conclude scomparendo nel suo ufficio.

"Chiaro e conciso" esclama Jackson "Ci vediamo tra cinque minuti" dice entrando nel bagno degli uomini per cambiarsi.

Mi diverto molto con Jackson, ma la mia testa è ancora su tutt'altro pianeta, un pianeta che si chiama Jaden Hossler.

Quando esco dal bagno con indosso la mia divisa, Jackson è già fuori ad aspettarmi.

"Iniziamo a pulire" dice lanciandomi lo spruzzino con dentro il detersivo che fortunatamente riesco a prendere al volo.

Mi sorprendo dei miei riflessi, probabilmente il caffè preso con Kelianne e Charly aveva fatto effetto.

"Che hai fatto oggi?" Mi chiede Jackson smorzando subito il silenzio che si era creato.

"Shopping terapia con le amiche" rispondo ridacchiando.

"Perchè terapia? Che cosa ti turba?" Jackson fissa i suoi occhi nei miei e io smetto per un attimo di passare il mio straccio sul tavolo.

"Niente, non ti preoccupare" mento ricominciando a pulire.

"Mmmm, non me la racconti giusta" ridacchia lui dandomi un buffetto sul naso, provocandomi una risata.

"Sei più bella quando sorridi, cioè..." Jackson si blocca arrossendo "Sei bella sempre, ma..."

"Ho capito" lo blocco evitandogli l'imbarazzo "Grazie, non sei niente male anche tu" rispondo sorridendogli e scompigliando i suoi folti ricci castani con la mano.

Appena apriamo il locale, la gente inizia ad affollare i tavoli: stranamente, pur essendo martedì, c'è più gente del solito.

"Oggi avremo tanto lavoro da fare" ride Jackson dandomi una pacca sulla spalla e avviandosi a uno dei tavoli.

Inutile dire che aveva ragione. E' passata solo un'ora e io sono già esausta: corro a destra e sinistra per i tavoli, prendo ordinazioni e cerco in tutti i modi di non fare disastri visto che ancora portare i piatti ai tavoli non è il mio forte.

"Emma" una ragazza che si occupa della zona accanto alla mia mi sta chiamando.

"Dimmi Carly" rispondo cercando di non far cadere le bibite posate sul mio vassoio.

"Appena finisci con il tuo tavolo, puoi andare a servire il mio? E' il 114. Di là siamo pieni di gente e non ce la facciamo a servire tutti in tempo" Carly ha il fiatone e non posso darle torto.

"Ovvio" dico con un sorriso "Che ordine devo portare?"

"Tre cocktail e due bottiglie di birra" risponde lei correndo via di nuovo nella sua zona.

Potrei morire da un momento all'altro sbuffo nella mia testa portando il vassoio al mio tavolo, poi mi dirigo il più velocemente possibile alla zona bar per prendere l'ordinazione del tavolo che mi aveva indicato Carly.

Chi cavolo beve così tanto alle dieci di sera?  Penso mentre mi avvio verso il 114 e la risposta mi si para davanti prima che io possa anche solo immaginare.

Al tavolo sono sedute delle ragazze insieme a Bryce, Griffin e Jaden. Una ragazza mai vista prima è seduta sulle sue gambe e si stanno baciando senza contegno in mezzo alla gente.

Le mie mani iniziano a tremare e perdo la presa sul vassoio che cade rovinosamente a terra, ma la mia attenzione è concentrata solo su una persona al momento.

Il rumore di vetri infranti fa scattare la testa di Jaden nella mia direzione. Ha gli occhi un po' arrossati, segno che ha bevuto e non poco.

"Emma?" Dice spostando la ragazza da sè "Il tuo turno non è domani?".

Il suo della voce roca di Jaden mi risveglia dal mio stato di trance. Mi guardo intorno: Bryce e Griffin hanno gli occhi bassi, come se non riuscissero a guardarmi in faccia, mentre Jaden continua a fissarmi.

"Cazzo" impreco guardando il disastro ai miei piedi. I bicchieri di vetro avevano fatto la stessa fine del mio cuore, rotti in mille pezzi. Fortunatamente le bottiglie di birra si sono salvate.

Sento che delle lacrime calde iniziano a scendermi sulle guance quindi mi abbasso per nasconderle e mi metto a raccogliere i frammenti di vetro a mani nude.

Non so che sto facendo, sento un leggero bruciore sul palmo della mano, ma non ci faccio caso.

"Emma smettila" Bryce si china davanti a me "Ti stai tagliando"

"Mio Dio" sussurro trattenendo il più possibile i singhiozzi e guardando il sangue colare da un taglio al centro della mano.

"Che succede qui?" La voce tonante di John mi fa scattare in piedi. Al momento vorrei solo sprofondare.

"I-io..." inizio a balbettare, mi sento un'idiota.

"L'ho urtata per sbaglio" la voce di Jaden mi fa perdere un battito, ma decido di non guardarlo in faccia perchè probabilmente sarei scoppiata a piangere seduta stante.

John sposta lo sguardo sulla mia mano ferita "Oddio Emma" sbotta allarmato "Vai a medicarti, qui ci penso io"

Non me lo faccio ripetere due volte e corro via verso la piccola stanzetta dove c'è il kit di pronto soccorso. Probabilmente potrà riparare il mio taglio, ma non quello che sento dentro.

Forse quello che provo per Jaden è più forte di quanto immaginassi, se no una tale reazione non si spiega.

Faccio per chiudere la porta della stanza, ma qualcosa la blocca. Prima che possa capire di cosa si tratti, la porta si spalanca  e Jaden mi si para davanti.

Arretro di qualche passo, mentre lui entra chiudendosela alle spalle.

"Fammi vedere" sbotta prendendomi la mano ferita.

"Non mi toccare" urlo spostando lo sguardo da lui mentre le lacrime iniziano a scendermi copiose dagli occhi.

Maledizione, impreco mentalmente avvicinandomi al lavandino e aprendo l'acqua che inizia a scorrere sul mio taglio, pulendo la ferita. La porcellana bianca del tinello si tinge di rosso, ma io non voglio distogliere lo sguardo.

Nessuno dei due parla e Jaden è ancora lì in piedi a fissarmi. Chiudo il rubinetto e mi avvicino allo scaffale cercando del disinfettante e una benda. Ovviamente, ironia della sorte, sono troppo in alto per me.

"Faccio io" Jaden rompe il silenzio frapponendosi tra me e lo scaffale e prendendo ciò di cui ho bisogno.

"Jaden sparisci dalla mia vista" dico stringendo i denti.

"Mi spieghi perchè stai reagendo così?" Gli occhi di Jaden sono completamente vuoti, non esprimono alcuna emozione e questa cosa mi fa andare su tutte le furie.

Sento il sangue ribollire nelle vene e stringo forte i pugni facendomi ancora più male al palmo su cui ho la ferita. Poi le parole mi escono di bocca da sole, senza riuscire a fermarle.

"Pensavo che tra noi ci fosse qualcosa e invece tu ti diverti con la prima che capita" sbotto soffocando un singhiozzo.

"Beh lo credevo anche io prima di vederti con Jackson" urla lui in risposta.

"Jackson mi stava solo riaccompagnando a casa. Volevi che tornassi a piedi da sola alle 3 di notte?" Continuo cercando di aprire la boccetta di disinfettante con la mano libera.

"Non mi riferisco a quello" Jaden abbassa il tono della voce prendendo la mia mano ferita tra le sue. Vorrei ritrarmi, ma qualcosa mi blocca.

"E a cosa?" Chiedo confusa mentre lui mi medica.

"Oggi pomeriggio" risponde alzando lo sguardo su di me "Non dirmi che non sei uscita con Jackson perchè vi ho visti. Non sono l'unico che si diverte a quanto pare"

Jaden ha appena finito di farmi la fasciatura e io ritraggo la mano infuriata.

"Ma per chi mi hai presa?" Urlo asciugandomi gli occhi.

"Non vi ho visti solo io" Jaden si rimette sulla difensiva "Vi hanno scattato un sacco di foto i paparazzi oggi"

"E tu invece di venire a parlare con me, te la fai con la prima che capita? Probabilmente anche io per te sono una qualunque e non ho intenzione di strati ancora dietro" 

Prendo un respiro profondo e poi continuo "E comunque, oggi pomeriggio sono uscita con Kelianne e Charly. Ho incontrato Jackson per puro caso, se non mi credi chiedi a loro" concludo mentre un'ultima lacrima mi riga il viso.

Jaden è davanti a me con gli occhi fissi nei miei. Mi meraviglio da sola di essere riuscita a sostenere il suo sguardo durante tutto il discorso. Lui sembra avere gli occhi lucidi, forse ha capito di aver fatto una cavolata, ma ora non si torna indietro.

Faccio per andarmene, ma Jaden mi afferra il polso obbligandomi a voltarmi verso di lui.

"I paparazzi rovinano sempre tutto" sussurra abbassando gli occhi.

"Loro non ne hanno bisogno, l'hai già fatto tu" rispondo divincolandomi dalla sua presa e uscendo dalla stanza.

SPAZIO AUTRICE

Questo capitolo è davvero troppo drammatico :) Cosa succederà dopo? Ormai tra Jaden ed Emma si è creata una frattura piuttosto grossa, riusciranno mai a ripararla?

Boh, lo scopriremo prossimamente.

Stay tuned,

-madhatterx0x-


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