Capitolo 30

Stranamente per una volta nella vita sono emozionata di fare qualcosa.

Arrivo al Saddle Ranch con il mio zainetto in spalla pronta ad affrontare il magico mondo dei lavoretti estivi. In realtà non ho idea di come funzioni un ristorante, ma so che ce la metterò tutta per non farmi licenziare dopo i primi dieci secondi.

Non ero mai stata in quel posto, ma lo conoscevo tramite i video che The Hollywood Fix posta su Youtube.

E' un locale immenso all'aperto, con un toro meccanico piazzato al centro e delle lucine gialle che corrono sopra i tavoli.

Carino penso entrando nel locale interno.

"Ciao Emma, sei in anticipo" Mi saluta John, l'amico di papà.

"Ciao John" rispondo con un sorriso molto fiera di me e della mia puntualità, una volta tanto.

"Cosa devo fare?" Aggiungo non stando più nella pelle.

"Non ho mai visto qualcuno così entusiasta di iniziare" ride lui prendendo un foglio dal bancone dove era posizionata la cassa.

"Questi saranno i tuoi turni" dice passandomelo.

Sapevo già dei giorni in cui sarei stata occupata, ma non avevo idea degli orari: dalle 18 alle 4 del mattino? Voglio morire.

Sbarro gli occhi leggendo il foglietto e spero che John non l'abbia notato. Probabilmente avevo tralasciato questo piccolo dettaglio.

"Allora Emma" la voce roca dell'uomo mi riporta alla realtà "Ora dovrai sistemare la sala e Jackson ti aiuterà a farlo"

"Chi è Jackson?" Chiedo guardandomi intorno.

"Io" risponde un ragazzo alto, più o meno della mia età, forse qualche anno più grande. Ha i capelli castani e un sorriso dolce stampato sulle labbra.

"Oh ciao, io sono Emma" dico ricambiando il sorriso.

"Perfetto" esclama John "Ora che vi siete conosciuti, mettetevi a lavoro. Ma prima..." l'uomo si interrompe prendendo dei vestiti opportunamente piegati "Vatti cambiare" ride porgendomeli e indicandomi dove fosse il bagno.

"Ti sta bene la divisa" ridacchia Jackson appena lo raggiungo in sala. E' una semplice maglietta a maniche corte con il logo del ristorante stampato sopra abbinata a dei pantaloni neri.

"Grazie, anche a te" rispondo prendendo uno straccio per pulire.

"Posso farti una domanda?" Mi chiede sorridente mentre do una spruzzata di detersivo sul tavolo.

"Certo" No, non puoi. So già dove vuoi andare a parare.

"Sei la Emma amica di Mads Lewis?" Continua Jackson con tono gentile.

Ecco appunto.

"Non volevo diventare famosa" rido cercando di smorzare la mia tensione interiore.

"Scusa se te l'ho chiesto" ribatte lui passando lo straccio sulla macchia di detersivo che avevo lasciato.

"Tranquillo" rispondo cercando di mantenere un tono gentile, d'altronde avrei dovuto lavorare con lui quindi meglio non iniziare con il piede sbagliato.

"Sappi che ero dalla tua parte" continua Jackson dandomi un colpetto amichevole nelle costole.

"Per fortuna qualcuno sano di mente esiste ancora" mi lascio sfuggire ad alta voce e mi batto una mano sulla fronte. Dopo gli insulti ricevuti avevo sviluppato una certa antipatia nei confronti dei fan di Mads, anche se con lei avrei voluto mantenere un rapporto amichevole, per lo meno.

E ci ero riuscita, almeno fino a ieri: Cynthia le avrà detto ormai quello che era successo alla Sway, quindi la nostra amicizia sarebbe stata rovinata di nuovo.

"Puoi dirlo forte" ride Jackson mentre continuiamo a pulire.

Nelle successive due ore di organizzazione della sala, Jackson mi racconta di sè e della sua vita: ha 19 anni e al liceo era anche lui molto anonimo come me. Non sa cosa fare in futuro, quindi per ora lavora al Saddle Ranch, da due anni ormai.

"Wow, sei proprio la mia versione maschile" esclamo provocandogli una risata dopo aver finito di ascoltare la sua storia.

"Arrivano i clienti" ci avvisa un altro dei camerieri. 

Ovviamente non siamo solo io e Jackson in un locale così grande. Semplicemente noi ci occupiamo di una delle varie zone in cui è diviso il ristorante.

"Oddio ora mi sale l'ansia" dico mentre una folla di gente entra nel locale.

"Tranquilla, è facile" risponde Jackson con il suo solito sorriso rassicurante "Vai da loro, prendi le ordinazioni e porti i piatti cercando di non farli cadere"

"E' proprio quello il problema" ribatto respirando a fondo per calmare i nervi.

"Usa un vassoio se ti è più facile" Jackson mi indica una pila di vassoi neri posti in un angolo della zona cucina e poi se ne va.

Okay Emma, ce la puoi fare. 

Prendo il blocknotes e mi avvicino a uno dei tavoli dove si era appena seduta una graziosa famiglia con due bambini piccoli. Sembrano cordiali, quindi meglio iniziare con loro.

La prima ora passa velocemente e, con mia grande sorpresa, ci stavo già prendendo la mano.

"Emma potresti servire quel tavolo?" Mi domanda Jackson con una pila di piatti sulle braccia.

"Certo" rispondo felice di aiutare, ma appena mi avvicino al tavolo incriminato, a momenti penna e blocknotes mi cadono dalle mani.

Mads, Cynthia e Nessa sono sedute e stanno parlottando tra loro, ma appena mi vedono si interrompono subito.

Grazie, chiunque tu sia per avercela, con me impreco mentalmente.

"Ciao ragazze" dico sfoderando il mio sorriso migliore "Cosa vi porto?"

"Non ci credo" ride Mads "Lavori qui ora?" 

"E' la fine che fanno quelle che rubano i fidanzati alle amiche" ribatte Cynthia fulminandomi con lo sguardo.

Emma non farti licenziare.

"Già" Mads mi lancia un'occhiata assassina.

"Ragazze, non è carino" fortunatamente Nessa interviene prima che io possa fare qualcosa di sbagliato.

"Non lo è neanche baciare due volte il ragazzo di un'amica" Sinceramente? Non pensavo Mads potesse essere così acida.

"Uno, non state insieme e due, non ho baciato Jaden di nuovo" ribatto senza pensarci due volte stringendo con forza la penna.

"Tutto okay qui?" La voce calma di Jackson arriva in mio soccorso.

"Si si, tranquillo. Stavano ordinando" rispondo inducendolo ad andarsene.

"Ma tu stai sempre intorno ai ragazzi? Spero che almeno lui non sia fidanzato" ride Cynthia insieme a Mads.

"Mio Dio ragazze, smettetela" sbotta Nessa "Prendiamo tre hamburger e tre frappè, grazie" conclude. Io la ringrazio mentalmente e prendo il loro ordine portandolo in cucina.

"Scusa Emma" dice Jackson abbassando lo sguardo "Non pensavo ci fossero loro"

"Non preoccuparti" rispondo dandogli un buffetto amichevole sulla spalla "Dovrò abituarmi a vederle spesso"

In troppo poco tempo, l'ordine per il tavolo delle ragazze è pronto: vorrei non portarglielo e darlo a Jackson, ma devo essere professionale.

E' normale che Mads sia arrabbiata con me, ma prendermi in giro mi sembra davvero troppo.

"Ecco a voi" dico poggiando i piatti con cautela e passando a ognuna di loro il frappè che avevano ordinato.

Nessuna parla, finchè il silenzio non viene interrotto da un rumore sordo di vetri che si frantumano sul pavimento.

Ci metto poco a capire che uno dei bicchieri è caduto rovinosamente a terra svuotandosi di tutto il suo contenuto appiccicoso sul pavimento.

"Ops, non l'ho fatto a posta" la voce di Mads mi risveglia dal mio stato di trance e alzo lo sguardo, prima puntato per terra, su di lei.

Emma non farti licenziare continua a ripetere la mia mente.

"Non fa niente" dico a denti stretti serrando i pugni con forza per impedirmi di menarla "Ora te ne faccio fare un altro"

Torno in cucina per dara l'ordine e prendo lo straccio e la scopa per pulire il casino che c'era a terra. Una lacrima di rabbia mi riga la guancia.

"Faccio io" Jackson mi toglie le cose per pulire dalle mani "Tu occupati del mio tavolo" conclude con un sorriso.

"Grazie" dico flebilmente.

La serata si conclude fortunatamente senza ulteriori intoppi.

Sono le 3.30 del mattino quando finiamo di pulire la sala e io mi abbandono su una sedia. Non avevo fatto altro che pensare a quanto successo e non riuscivo proprio a giustificare Mads.

Anche questa volta mi aveva umiliata senza ascoltare la mia versione dei fatti e io non sarei riuscita a perdonarla di nuovo. Almeno non per ora.

"Vuoi che ti riaccompagni a casa?" Chiede Jackson risvegliandomi dai miei pensieri.

"No tranquillo, ho la macchina" dico con un mezzo sorriso.

"A venerdì allora" risponde lui ricambiando il sorriso.

Annuisco e mi avvio stremata verso la mia auto e poi verso casa. Avevo un sonno terribile e non vedevo l'ora di addormentarmi.

SPAZIO AUTRICE

Volevo solo dirvi che non penso che Mads e Cynthia sia così nella realtà: mi serviva solo a scopi narrativi per la storia ahahah.

Vi è piaciuto questo capitolo? Cosa succederà dopo? Qualcuno avrà ripreso l'accaduto?

Fatemi sapere che ne pensate,

-madhatterx0x-

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