Capitolo 2

"Mamma mi aiuti ad allacciare questo coso?" Urlo inveendo contro il mio vestito nuovo. Non riuscivo ad alzare la cerniera visto che si trovava dietro la schiena e non voglio combinare casini con un abito costato 200$.

"Ma è possibile che sei sempre in ritardo?" Chiede mia madre già pronta "Ti stiamo aspettando tutti" dice allacciando il vestito con un colpo secco.

"Emma sbrigati" la voce di mia sorella rimbomba dal piano di sotto.

Esiste qualcuno che fa più ritardo della sposa? Sì, io.

Fortunatamente avevo già acconciato i capelli raccogliendoli elegantemente, a detta di mia madre, sopra la testa.

Infilo velocemente i tacchi, argentati anche quelli, e corro giù per le scale rischiando di cadere.

"Ho detto di sbrigarti, non di ammazzarti" ride Caroline appena raggiungo il soggiorno.

"Siamo tutti pronti?" Mio padre è quello più agitato di tutti, era già pronto due ore prima di me e non so come abbia fatto a resistere così tanto in quello smoking.

"Si" rispondiamo io, Caroline e mia madre all'unisono prima di infilarci in macchina.

Non appena arriviamo, mi precipito con mia madre dentro la chiesa senza far caso agli invitati, avrei parlato con i miei parenti al ricevimento, non che ne avessi così tanta voglia.

Dopo aver accompagnato Caroline all'altare, mio padre ci raggiunge con le lacrime agli occhi ai primi posti riservati alla famiglia e la cerimonia inizia.

Non sono una che piange facilmente, ma vedere mia sorella sposare l'uomo che ama mi riempie di gioia, lo ammetto.

Spero che lei e Nate possano continuare ad essere felici e mettere su famiglia. Sarebbe carino diventare zia, penso tra me e me sorridendo.

Dopo un'ora di cerimonia finalmente ci avviamo verso il luogo del ricevimento e io non vedevo l'ora di iniziare a mangiare.

Il mio stomaco non smette di brontolare da quando siamo usciti.

"Quanto manca per il ristorante?" Chiedo a papà.

"Emma" risponde Caroline ridendo "Dobbiamo andare a fare le foto prima, quindi il tuo stomaco dovrà aspettare"

Sbuffo in risposta.

Dopo un'altra ora finalmente siamo al ristorante.

Caroline e Nate hanno scelto un posto davvero bello per festeggiare. I tavoli sono stati disposti in un immenso cortile e fortunatamente è una bella giornata. Non oso immaginare cosa sarebbe successo se avesse piovuto.

Prima di sedermi al nostro tavolo, avviso i miei che sarei dovuta scappare in bagno. Effettivamente la mia vescica stava a dir poco esplodendo.

Non ho idea di dove sia il bagno così inizio a correre a caso per il locale. Perchè non camminare? Beh perchè avevo fame e non volevo arrivare in ritardo anche all'apertura del buffet.

Ovviamente nessuna delle mie decisioni si rivela intelligente, d'altronde era parecchio probabile che correndo sui tacchi con questo vestito troppo lungo sarei finita male.

Ed è quello che accade qualche metro prima di raggiungere il bagno. Inciampo nel lembo del vestito e mi sarei spiaccicata con la faccia a terra se due braccia forti non mi avessero presa al volo.

Alzo lo sguardo verso il mio salvatore. E' un ragazzo con gli occhi chiarissimi, ghiacciati quasi, e un ciuffo scuro e riccio che gli ricade sulla fronte.

"Stai attenta a dove vai imbranata" dice sorridendo divertito.

"Grazie" rispondo rimettendomi in piedi.

"Ehi" esclamo realizzando come mi ha appena chiamata "Non sono imbranata" forse un po' lo sono, ma questo tizio ignoto non ha nessun diritto di chiamarmi così.

Il ragazzo continua a fissarmi divertito, il suo sguardo mi mette in soggezione.

"Ci conosciamo?" Chiede dopo un po'.

Effettivamente ha un volto familiare, ma non mi dice molto.

"No" ribatto scocciata incrociando le braccia al petto "E non ho intenzione di conoscerti"

"Che caratterino" risponde lui voltandosi per andarsene.

Penso di essere stata un po' sgarbata, ma ha iniziato lui chiamandomi imbranata e poi chi se ne importa, tanto non l'avrei più rivisto.

Il mio primo pensiero al momento è andare a mangiare, anche se gli occhi di ghiaccio di quel ragazzo mi rimangono impressi nel cervello.

Esco velocemente dal bagno appena finisco quello che dovevo fare, ma non mi metto a correre questa volta; non voglio rischiare di cadere di nuovo.

Fortunatamente ancora non hanno aperto il buffet, così mi siedo tranquilla al mio tavolo e prendo il cellulare. Jenna mi ha mandato un messaggio.

Come procede la festa?

Non c'è male. Rispondo, raccontandole poi del mio incidente con il ragazzo sconosciuto.

Tu e le figure di merda andate proprio d'accordo eh. Leggo il messaggio di Jenna e mi metto a ridere, ma vengo interrotta dalla voce di una ragazza.

"Ciao" dice e io alzo lo sguardo verso di lei riconoscendola subito.

"Ci siamo viste al negozio ieri" continua lei sorridendo.

"Si mi ricordo" ricambio il sorriso alzandomi dalla mia comoda sedia "Io sono Emma" dico porgendole la mano.

"Io sono Madison, ma puoi chiamarmi Mads" lei ricambia la stretta.

Rido sentendo il suo nome "Lo so, la commessa ci ha tenuto a precisarlo ieri"

Anche Mads scoppia a ridere "Speravo non lo facesse" risponde "Nonostante sia parecchio famosa, non mi importa di queste cose"

Le sorrido, oltre ad essere bella è anche umile. E' sostanzialmente perfetta questa ragazza.

"Ah" esclama Mads battendosi una mano in fronte "Lui è il mio ragazzo, Jaden"

Si scosta un po' e noto il ragazzo che mi aveva salvata prima dalla mia rovinosa caduta. Non aveva spiccicato parola fino ad ora, quindi non avevo fatto per niente caso alla sua presenza.

In più era più interessato al suo cellulare che a me e Mads.

"Jaden" lo richiama lei con tono autoritario.

"Che c'è?" Ribatte lui staccando finalmente gli occhi dallo schermo del suo cellulare.

Quanto è antipatico questo tipo? A malapena so il suo nome e già vorrei strozzarlo.

"Lei è Emma, ci siamo viste ieri al negozio di vestiti" risponde Mads con una calma invidiabile.

Jaden fissa i suoi occhi di ghiaccio nei miei e inizia a scrutarmi. Spero non mi riconosca.

"Piacere, Jaden Hossler" Il ragazzo si avvicina a me porgendomi la mano.

Sentendo il suo nome mi ricordo dove l'avevo già visto. E' famoso su TikTok insieme ai suoi amici, ma come ho già detto non me ne intendo molto di queste cose.

"Emma Clarke" Gliela stringo tirando un sospiro di sollievo. L'ho scampata bella per una volta nella vita; non sembra avermi riconosciuta.

"Alla fine ci siamo conosciuti" sussurra lui ridacchiano in modo che potessi sentirlo solo io riferendosi a quello che gli avevo detto prima. Un sorriso malizioso si stampa sulla sua faccia.

Lo spingo via, cavolo la tua ragazza è qui, datti un po' di contegno penso tra me e me anche se vorrei urlarglielo in faccia, ma meglio evitare casini. Mads non sembra essersene accorta.

"Come mai sei qui?" chiede proprio lei staccando gli occhi dal cellulare.

"Caroline è mia sorella" rispondo ignorando le occhiate di Jaden.

"Davvero? Nate è mio cugino" risponde lei entusiasta "Caroline è una ragazza meravigliosa"

"Anche Nate, non avrei potuto chiedere di meglio per mia sorella" sorrido felice perchè lo pensavo davvero.

"Sembri davvero simpatica Emma"

"Anche tu Mads"

Ridiamo insieme.

"Per caso mi vuoi lasciare per lei?" Si intromette Jaden.

"Sta' zitto" Risponde Mads secca, ma non può fare a meno di ridere. Tutto sommato sono una bella coppia.

"Ti va di uscire a prendere un caffè con me domani?" Continua Mads.

Ho un bisogno disperato di amici in questo momento e lei sembra davvero simpatica e alla mano, quindi perchè no, mi ci potrei trovare bene.

"Volentieri" rispondo sorridendo.

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