Capitolo 17
Non ero riuscita a chiudere occhio neanche per un'ora quella notte, così, ormai rassegnata di non riuscire più a prendere sonno, decido di alzarmi più presto del solito.
Durante i mesi di scuola ero solita uscire di casa all'alba per correre un po' prima degli allenamenti da cheerleader. Poi tornavo, mi facevo la doccia e prendevo l'autobus che mi portava dritta dritta al mio odiato liceo.
Forse recuperare questa vecchia abitudine mi avrebbe fatto bene.
Vado in bagno e mi sciacquo il viso. Alzando la testa dal lavandino mi guardo quasi inorridita nello specchio: ho due occhiaie enormi che mi contornano gli occhi dovute alla mancanza di riposo.
Grazie Jaden lo maledico mentalmente.
Torno in camera e mi vesto velocemente con un paio di leggins neri e un top sportivo, mi lego i capelli in una coda alta e scendo in soggiorno dove trovo mia madre già in piedi intenta a pulire.
"Dove vai alle sette del mattino?" Mi chiede guardando perplessa l'orologio a muro appeso sopra il televisore.
"Vado a correre un po'" ribatto senza prestarle troppa attenzione.
"Va bene" dice lei passando lo spolverino sulla superficie del tavolino del soggiorno "Non fare tardi"
"Okay" rispondo uscendo di casa. Dovevo parlare ai miei della gita in Maryland di questo weekend, ma al momento non ne ho proprio le forze: nonostante stia andando a fare esercizio a quest'ora, è comunque troppo presto per riuscire a fare un discorso sensato.
Quando corro di solito non mi porto le cuffie per ascoltare la musica: preferisco prestare attenzione ai rumori che mi circondano, all'aria tiepida del mattino che mi accarezza il viso e alla gente che passa, mi rilassa.
Anche se questa volta sono tutt'altro che rilassata. Sono uscita a correre solo per sfogarmi e per distrarmi dal casino che ho in testa, un casino di nome Jaden Hossler.
Il momento alla festa della Hype House mi stava passando milioni di volte per la mente e non riuscivo ad eliminarlo: se Jaden non fosse stato fidanzato con una mia amica, probabilmente lo avrei baciato e questa cosa mi dà ancora più fastidio.
Cedergli sarebbe stato come dargliela vinta, come farmi usare a suo piacimento per poi essere buttata via come un giocattolo rotto. E' un po' quello che ora sta succedendo a Mads e posso solo immaginare quanto lei stia soffrendo, in parte anche per causa mia.
Immersa nei miei pensieri, non mi sono neanche accorta di essere finita su una delle strade principali di Berverly Hills.
Il suono di un clacson mi fa sobbalzare, ma continuo a correre. Probabilmente non è rivolto a me.
Il suono persiste, ma non mi fermo, nè mi guardo indietro. In questi casi la cosa migliore è ignorare o far finta di parlare al telefono.
Sto per tirare fuori dalla tasca il mio cellulare quando una macchina mi sorpassa rombando e si accosta qualche metro avanti a me.
Alzo lo sguardo corrucciata: riconoscerei quella BMW nera tra mille, anzi milioni di altre auto identiche.
"Non vedi che ti sto chiamando?" Il ciuffo nero di Jaden fa capolino dal finestrino anteriore mentre io mi avvicino a lui.
"Di solito ignoro i maniaci che suonano il clacson alle ragazze" ribatto incrociando le braccia al petto e fissando i miei occhi nelle sue due pozze ghiacciate.
Un sorriso divertito si fa strada sulle sue labbra perfette. Mi do uno schiaffo mentale per quello che ho appena pensato.
"Che vuoi?" Chiedo acida rompendo il silenzio che si stava formando.
"Lo sai già cosa voglio" risponde Jaden mordendosi il labbro inferiore e facendo passare lo sguardo sul mio corpo.
Arrossisco violentemente "Non lo avrai" ribatto cercando di mostrare quanta più determinazione possibile anche se, ora come ora, mi sentivo le gambe di gelatina e avevo paura di crollare da un momento all'altro.
"Peggio per te" ridacchia lui con il suo solito sorriso malizioso: Dio solo sa quanta voglia ho di prenderlo a schiaffi.
"Stasera vieni da noi così prenotiamo i biglietti del volo" Conclude soddisfatto.
"E' una domanda o un ordine?" Chiedo ironica corrugando la fronte.
"Prendilo come ti pare, principessa" Jaden mi guarda un'ultima volta prima di sfrecciare via con sua auto.
Se avessi potuto mi sarei tolta una scarpa e gliela avrei lanciata dietro senza problemi. Quel ragazzo è più fastidioso della sabbia nel costume, cosa che io personalmente odio parecchio, ma ha qualcosa che mi attira inspiegabilmente.
Sospiro stufa e decido di tornare a casa.
******
"In Maryland?" Chiede mia madre stupita appena le dico del weekend con i miei amici della Sway.
"Con dei ragazzi che non conosco?" Le fa eco mio padre.
"Sono brave persone papà" ridacchio io "E ci sono anche altre ragazze, non ti preoccupare"
"Quando partite?"
"Dopodomani, venerdì. E torniamo domenica pomeriggio" dico nella speranza di ottenere il loro permesso. Per quanto non avessi voglia di stare con Jaden, l'idea di una vacanza sola con gli amici mi allettava parecchio.
"Dai mamma" Caroline interviene nella conversazione "Concedeteglielo come regalo per il diploma"
I miei si guardano in silenzio: hanno una grande sintonia e spero un giorno di avercela anche io con l'uomo che avrò al mio fianco.
"Va bene" dice a un certo punto mio padre "Ma appena torni devi trovarti un lavoretto estivo"
Mi batto una mano sulla fronte: cavolo, mi ero completamente dimenticata dell'unico buon proposito che mi ero fatta per questa estate.
Non sapevo ancora se o a quale università andare, quindi trovare un lavoro mi sembrava l'opzione più adatta per passare il mio tempo e guadagnare qualche soldo, invece di grattarmi la pancia sul divano guardando Netflix.
Passo il resto della giornata a casa mia, ma solo a metà pomeriggio mi rendo conto che non sapevo a che ora dovessi presentarmi alla Sway.
La vocina dentro di me mi sta intimando di non scrivere a Jaden, anche se era stato lui a dirmi di andare, e per una volta decido di ascoltarla, così mando un messaggio a Bryce e la sua risposta non tarda ad arrivare.
Jaden ti ha chiesto di venire da noi? Riesco a sentire la risata del mio amico anche solo leggendo quel messaggio.
Si. Ma, ripeto, a che ora devo venire? Ribatto acida.
Vieni un po' prima di cena, così prenotiamo il volo e poi ci mangiamo una pizza tutti insieme.
Va bene rispondo anche se volevo passare il minor tempo possibile nelle vicinanze di Jaden, ma alla pizza non si dice mai di no.
SPAZIO AUTRICE
Questo è un capitolo un po' di passaggio, ma prometto che nei prossimi la gita nel posto natale di Bryce sarà teatro di tantissimi colpi di scena.
Se vi va fatemi sapere se la storia vi sta piacendo.
Un bacio,
-madhatterx0x-
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