Bingo


Potevo sentire i suoi occhi verdi fissi su di me, mentre si passava una mano attraverso i folti capelli castani, mettendo in risalto i muscoli delle braccia sotto la manica corta della maglietta che indossava. Non avevo mai considerato Mattia, la mia attenzione era sempre stata catturata dal suo migliore amico, ma ora che lo guadavo bene, dovevo ammettere che era decisamente carino.

Non avrei mai abbandonato l'idea di conquistare Alessandro, ma un po' di gelosia magari avrebbe aiutato. Ovviamente senza creare illusioni in Mattia, ma data la sua reputazione di rubacuori, non ci sarebbero stati problemi, ne ero sicura.

"Ma è Mattia quello che non ti toglie gli occhi di dosso?" mi chiese Michele seguendo la direzione del mio sguardo.

"Già" risposi, senza spostare la mia attenzione da lui "a quanto pare, il mio abbigliamento sta funzionando"

"Non credo sia merito del tuo vestito, tesoro. Sei tu che risplendi" specificò lui con un sorriso dolce.

Spostai gli occhi su di lui, commossa da quella frase e gli schioccai un bacio sulla guancia, stando attenta ad evitare i brillantini che aveva applicato, poi tornai a guardare Mattia che mi stava ancora fissando e per provocarlo un po', mi passai, in modo sensuale, la lingua sulle labbra rosse e gli feci l'occhiolino. 

Lui spalancò gli occhi, ma proprio in quel momento mi resi conto che c'erano altri occhi che mi fissavano sconvolti. Esattamente di fianco a lui, Alessandro era tornato in posizione eretta e aveva lo sguardo rivolto verso di me. Bingo!

Sollevai le braccia verso l'alto e cominciai ad ancheggiare girando su me stessa, ma tornando sempre con il viso rivolto verso di loro, in modo da mantenere il contatto visivo. Michele scoppiò a ridere e disse che doveva fare una foto ai due ragazzi perché avevano entrambi una faccia da scemi.

Presto mi resi conto che il mio balletto sexy, unito al mio cerchietto luminoso, avevano attirato parecchi sguardi intorno a me. Continuai a muovermi in quel modo, notando l'espressione di Alessandro farsi sempre più irritata, allora decisi di dargli il colpo di grazia. Mi piegai agilmente sulle ginocchia e feci ruotare il busto, allargando le gambe con l'aiuto delle mani, poi tornai ad unirle, risalendo molto lentamente e inarcando la schiena per dare maggior risalto al mio sedere. 

Quando tornai a guardare verso il Dj, non trovai più né Alessandro, né Mattia. Vagai con lo sguardo sulla folla ma era impossibile distinguere tutti i volti, così mi girai verso Michele con aria interrogativa. 

Stavo per chiedergli se aveva fatto caso a dove fossero finiti i due ragazzi, quando sentii due mani posarsi sui miei fianchi. Mi voltai sorpresa e mi trovai faccia a faccia con Mattia, che mi sorrideva divertito.

"Sai come catturare l'attenzione direi" mi bisbigliò all'orecchio, chinandosi leggermente con la testa per raggiungermi.

"Mi stavo solo riscaldando" risposi con sicurezza, agganciando le mie mani dietro al suo collo. Lui sembrò gradire il mio gesto perché mi rafferò per i fianchi, avvicinandomi a lui, cosicché i nostri corpi aderirono l'uno all'altra. Ci fissammo intensamente negli occhi, le nostre labbra vicine, il suo respiro che mi solleticava il viso, il suo profumo speziato che mi inebriava le narici: avevo voglia di baciarlo.

Mattia spostò lo sguardo sulla mia bocca e notai le sue pupille dilatarsi, si chinò maggiormente verso di me, ormai ci separavano solo pochi millimetri, ma all'ultimo, deviò la traiettoria e finì con la bocca vicino al mio orecchio, fissando un punto alle mie spalle.

Mi bisbigliò con voce roca: "Abbiamo compagnia"

Potevo immaginare chi fosse, anzi, speravo fosse proprio lui, ma non mi voltai per accertamene, non volevo fargli credere di essere tutto il mio mondo, anche se in realtà era esattamente così.

"Ale?" domandai a Mattia, stringendolo maggiormente a me, per non farlo scappare via, ma con mia sorpresa, non ci provò nemmeno. Credevo che, essendo suo amico, avrebbe avuto una qualche forma di rispetto verso Alessandro e non era un segreto che lui mi considerasse come la sua sorellina da proteggere.

Allora perché si comportava così Mattia? Sembrava quasi volesse provocare il suo amico.

"Vieni con me" concluse alla fine, staccando il suo corpo dal mio, ma afferrandomi la mano e trascinandomi in mezzo alla folla. Prima di sparire in mezzo a tutti quei corpi, azzardai un'occhiata verso Alessandro e lo trovai in piedi, un po' distante da noi, con un drink in mano e gli occhi di ghiaccio. Se avesse potuto ci avrebbe congelato entrambi.

Mattia mi guidò fino alla dispensa, una piccola stanza che si trovava vicino alla cucina e si chiuse la porta alle spalle, appoggiandoci la schiena.

"Cosa succede?" chiesi, un po' a disagio ora che eravamo soli in questo spazio angusto.

"Voglio aiutarti a far ingelosire Ale" dichiarò inchiodando i suoi occhi ai miei. Rimasi spiazzata, prima di tutto perché, a quanto pareva, tutti sapevano della mia cotta, secondo perché non mi sarei mai aspettata di sentire queste parole uscire dalla sua bocca.

"E tu cosa ci guadagni?" domandai sospettosa ma allo stesso tempo curiosa.

"Prima di tutto, i tuoi baci" rispose lui con sicurezza, poggiando una mano sotto al mio mento e portando la sua bocca vicino alla mia, ancora una volta. 

Trattenni il respiro mentre un turbinio di emozioni si agitavano nel mio cuore. Potevo davvero conquistare Alessandro facendolo arrabbiare? Non ero molto sicura, ma era l'unica strada che non avevo ancora tentato... e, tutto sommato, cos'avevo da perdere?

"E poi" chiesi a fior di labbra, osservandolo attentamente per cercare di comprenderlo meglio.

"Mi aiuterai anche tu a far ingelosire qualcuno" concluse con un sorriso enigmatico ma decisamente sexy.

"Chi?" mormorai. Essendo una vera pettegola, non potevo certo trattenere questa domanda. 

Lui stava per rispondere quando la porta si aprì e Alessandro apparve alle sue spalle con un barile di birra tra le braccia e lo sguardo più truce che avessi mai visto sul suo viso.

Decisi che era il momento di mettere in moto il nostro piano, così mi sollevai sulla punte e raggiunsi il viso di Mattia, che nel frattempo si era raddrizzato ed avevo il volto girato verso il suo amico.

"È stato bello" dichiarai a voce neanche troppo bassa, per permettere a Alessandro di sentire e, a giudicare dalla sua espressione che da truce divenne sconvolta, aveva decisamente sentito!

Diedi un bacio leggero a Mattia all'angolo della bocca e poi superai entrambi, attuando la mia trionfale uscita di scena, senza voltarmi indietro.

Sapevo che entrambi mi stavano guardando, Mattia divertito e Alessandro arrabbiato.

Ancora una volta Bingo!

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