Battaglia senza speranza
Fuori dal locale la musica si attenuò finché non sparì del tutto, ma mano che ci allontanavamo.
Ci sedemmo su una panchina posizionata in un piccolo parco che si trovava di fronte. Il legno freddo a contatto con le mie gambe, coperte da un leggero strato di stoffa, mi fece scorrere un brivido lungo la schiena. O forse era la tensione?
Mi strinsi il piumino turchese intorno al corpo e mi fissai i piedi, indecisa su quali parole usare per iniziare quel discorso.
Alessandro, seduto di fianco a me, aveva ancora un'espressione arrabbiata sul viso e faceva andare le gambe impaziente. Irritato da quel silenzio prolungato, decise intervenire per primo dicendo: "Quindi, vuoi spiegarmi cos'è questa storia?"
Voltai la testa per guardarlo in faccia e feci un sospiro per raccogliere tutto il mio coraggio: "Non stavo davvero insieme a Mattia"
"Cosa?!" esclamò sorpresa lui, spalancando gli occhi, nei quali però trovai anche un certo sollievo.
"Mi stava solo aiutando a farti ingelosire" spiegai, mordendomi poi il labbro inferiore per trattenere una smorfia dispiaciuta.
Alessandro rimase con un'espressione perplessa e sconvolta al tempo stesso, che presto si trasformò nuovamente in rabbiosa, quando elaborò il significato della mia frase.
"Quel maledetto..." disse e senza concludere la farse si alzò, deciso a tornare dentro per litigare con il suo amico.
"Aspetta" gridai subito, aggrappandomi al suo braccio per bloccarlo "gliel'avevo chiesto io, è con me che devi prendertela, non con lui" cercai di convincerlo, anche se le cose non erano andate esattamente così, non volevo certo far scoppiare un casino.
Alessandro rimase fermo in piedi qualche secondo, come valutando tutte le opzioni che aveva, ma poi tornò a sedersi con un sospiro sconfitto.
"E come potrei prendermela con te? Lo sai che non sono capace" dichiarò, rivolgendomi uno sguardo dolce e un sorriso incerto.
Nonostante l'aria gelida, quel suo modo di fare mi scaldava sempre il cuore!
Fissai i miei occhi scuri nei suoi chiari come il ghiaccio e parlai: "E tu sai che io non sono capace di smettere di amarti"
Il mio cuore aumentò i suoi battiti mentre la sua espressione si rattristava e le sue iridi si facevano leggermente più scure, come ad annunciare una tormenta.
"Beth..." mormorò con un tono dispiaciuto che preannunciava già un rifiuto. L'ennesimo rifiuto. Me l'aspettavo, non era questa la mia intenzione stasera, non volevo dichiarargli il mio amore, aspettandomi una sua risposta positiva. Ma non volevo nemmeno quella negativa.
Gli angoli della mia bocca si sollevano in un sorriso comprensivo mentre poggiavo il dito indice sulla sua bocca, come ad intimargli di stare zitto.
"Tutta questa storia della gelosia e dell'amore, mi ha fatto riflettere. Ci ho pensato tutta la notte e ho capito una semplice cosa: io ti amo e non smetterò mai di farlo " spiegai, continuando a guardarlo e ricevendo in cambio un'espressione sempre più sconsolata.
"E mi basta questo" conclusi, sorridendo convinta. Alessandro corrugò le sopracciglia, evidentemente confuso da questa mia rivelazione inaspettata, ma prima che potesse aggiungere qualsiasi cosa, continuai dicendo: "Forse tu non sei in grado di amarmi quanto ti amo io, forse non staremo mai insieme, forse l'uomo della mia vita sarà qualcun altro, ma sicuramente porterò sempre nel mio cuore questo sentimento che provo per te. Sei il mio primo grande amore"
Alessandro era sempre più confuso, non riuscendo a capire dove volessi arrivare con tutte queste parole che non facevano altro che renderlo più triste.
"Quello che sto cercando di dire è: non importa se ricambierai mai oppure no, io ti amerò lo stesso, e non cercherò più di importi i miei sentimenti, perché il solo amarti mi rende felice. Non ho più bisogno di una tua risposta."
"Beth io... mi dispiace ma..." balbettò lui, in evidente difficoltà. Sapevo che non aveva mai voluto ferirmi, sapevo che, forse non mi voleva nello stesso modo in cui lo volevo io, ma ci teneva a me e cercava sempre di proteggermi.
"C'è solo una cosa che mi piacerebbe sapere, prima di ritirarmi dalla mia battaglia senza speranza" dichiarai, lasciandomi sfuggire un sorriso divertito mentre continuavo a guardarlo, cercando di decifrare i suoi occhi.
"Cosa?" domandò Alessandro, allungando una mano per sfiorare la mia era appoggiata alla panchina, vicino alle mie gambe.
Mi sporsi verso di lui, allungando il collo per raggiungere il suo viso, e senza nessuna esitazione, poggiai le mie labbra sulle sue, assaporando finalmente la dolce sensazione di baciarlo.
Sentii i muscoli del viso di Alessandro irrigidirsi, ma non fece il minimo movimento, né tentò di sottrarsi a quel contatto. Restammo entrambi fermi, avvolti dal gelo della notte, ma con uno strano calore che si irradiava in tutto il nostro corpo, con le stelle nel cielo come uniche spettatrici di quell'evento che avrei custodito per sempre nei miei ricordi, come il mio più grande tesoro.
Quando infine mi separai dalle sue morbide labbra, la tentazione di ripetere il gesto fu tanta, ma riuscii a trattenere, nonostante lo sguardo intenso con cui mi stava fissando Alessandro, incapace di dare un senso a quello che era appena successo e ai sentimenti che si agitavano nel suo cuore e trasparivano dai suoi occhi.
Spostai la mia attenzione dai suoi occhi alle sue labbra, e lentamente allungai una mano, poggiando un dito su di esse e accarezzandole dolcemente, mentre dalla mia bocca uscivano le seguenti parole: "Volevo conoscere il sapore delle tue labbra"
Notai le pupille di Alessandro dilatarsi, ma non lo lasciai aggiungere nulla, ero felice di quello che avevo detto e di quello che avevo fatto.
Mi sentivo completa e felice, potevo continuare la mia vita anche senza l'amore di Alessandro, ora avevo il tocco delle sue labbra impresso nella mia anima.
Mi alzai e mi avviai nuovamente dentro il locale, lasciandoli lì sulla panchina, solo e immobile, ad elaborare quanto successo. Ancora una volta avevo vinto, ma stavolta non era un punto per me, era la fine della partita. Avevo vinto la mia felicità, consapevole che per essere completa, mi bastava essere me stessa.
Spazio autrice: Ciao a tutte care lettrici, vi ringrazio prima di tutto per avermi seguito fin qui, mi rendete sempre molto felici <3 Volevo solo avvisarvi che per capodanno sarò impegnata e non so quanto riuscirò a scrivere, quindi non uscirà un capitolo al giorno, ma vi prometto che farò il possibile per farne uscire qualcuno!
Baci baci, vostra Zia Yetta
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