"Che cosa?!" gridai senza preoccuparmi di disturbare le persone che si erano appisolate al sole sulle sdraio di fianco alle nostre.

Mattia riprese a ridere, divertito dal mio stupore, mentre io non riuscivo nemmeno ad elaborare quella nuova informazione. Forse mi stava solamente prendendo in giro...

"Io sono bisessuale" mi spiegò Mattia, con un sorriso sincero. 

Va bene, diceva sul serio.

"Ma come... cosa... quando?" riuscii a domandare infine, portandomi una mano alla testa per cercare di riordinare i pensieri.

"Vuoi sapere la storia lunga o quella breve?"

"Quella lunga ovviamente!"

Mattia sogghignò per l'entusiasmo con cui gli avevo risposto, ma subito dopo si fece serio e cominciò a raccontarmi la sua situazione sentimentale.

"Diciamo che non è esattamente un segreto la mia passione per le ragazze..."

"Direi proprio di no" confermai, accompagnando la risposta con un movimento convinto della testa.

"... ma pochi sanno che mi piacciono anche i ragazzi. Non amo darmi una definizione, anche se probabilmente sarebbe bisessuale. Ma ho capito che sono attratto dalla personalità più che dal corpo..."

Mentre parlava, gesticolando e spostando lo sguardo sul paesaggio di fronte a lui e qualche volta su di me, mi accorsi che avevo già cominciato a vederlo sotto una luce diversa, aveva una consapevolezza di sé stesso che lo faceva sembrare più maturo di quello che avrei mai creduto.

"... nonostante questo, non sono mai riuscito ad affezionarmi a qualcuno per molto tempo. Quando iniziavo una nuova relazione, dopo qualche mese scoprivo di esserne già stufo e cercavo qualche altra avventura."

"Come fai a cancellare così i tuoi sentimenti?" chiesi io che nella mia vita avevo amato e ancora amavo la stessa persona, ininterrottamente.

"Facevo" mi corresse lui, guardandomi tristemente "semplicemente non mi ero mai davvero innamorato"

"E ora sì?" indagai ancora, curiosa di sapere ogni dettaglio.

Lui mi mostrò un sorriso malinconico e disse: "Sì. Sfortunatamente me ne sono accorto troppo tardi"

Trattenni il fiato in attesa che lui continuasse a parlare, ma Mattia rimase zitto, girando la testa verso il manto innevato che si estendeva davanti a noi.

"Non mi hai spiegato niente!" protestai, sporgendomi con il corpo verso di lui per attirare la sua attenzione.

Notai che aveva ricominciato a ridere sommessamente, ma per fortuna, poco dopo, riprese il suo racconto: "Quest'estate, a giugno, avevo bisogno di un lavoretto, così mi sono proposto in quella gelateria che si trova vicino alla vostra scuola..."

"Ma è la stessa dove ha lavorato Miky" esclamai prima ancora di riflettere. Poi il mio cervello mise insieme tutte le informazioni. Spalancai gli occhi e mi portai una mano alla bocca, sconvolta da quella rivelazione: "Tu sei il ragazzo del bacio alla liquirizia!"

Mattia mi guardò interdetto per quel buffo soprannome e dovette trattenere una nuova risata che notai spuntare sulle sue labbra.

"Allora ti ha parato di me" sentenziò guardadomi di sbieco.

"Sì, cioè no. Sapevo di questo misterioso ragazzo che l'aveva baciato alla gelateria, ma non mi aveva mai detto chi era"

Già, chissà perché non si era confidato con me...

"La liquirizia è il mio guasto preferito, quando non c'erano clienti, ne rubavo sempre qualche cucchiaino. E poi parlavo con Michele. Quando non eravamo impegnati con il lavoro, passavamo tutto il tempo a chiacchierare, di qualsiasi cosa. Gli ho raccontato fatti personali che solitamente non dico a nessuno. Sentivo di potermi fidare di lui."

Rimasi fissa per tutto il tempo sul suo profilo, rivolto verso l'orizzonte, con uno sguardo sognante e carico di aspettative. Mi sembravano una bella coppia Mattia e Michele, due anime affini, allegre, buone e divertenti.

"Ero già consapevole della mia attrazione per i ragazzi, e Michele non era un'eccezione, lo leggevo nei suoi occhi che ricambiava il mio interesse. Così un giorno, mentre ero intento a guastarmi un cucchiaino di gelato alla liquirizia, lui mi aveva chiesto se quel gusto fosse davvero così buono, visto che io lo mangiavo continuamente. Preso dallo slancio del momento, mi ero chinato su di lui e l' avevo baciato."

Inconsapevolmente mi lasciai sfuggire un gridolino eccitato: adoravo le storie d'amore!

"Ma..." riprese a dire Mattia, portandomi a corrugare le sopracciglia.

"Ma cosa?!" sbraitai io, come se non sapessi già com'era andata a fine. Mattia e Michele non stavano insieme, e il mio amico non aveva più voluto raccontarmi nulla del suo spasimante dopo la storia del bacio, quindi era evidente che qualcosa era andato storto.

Mi stavo facendo prendete troppo da questo racconto.

"Ma... "ribadì Mattia spostando la sua attenzione su di me "... in quel momento non mi ero ancora reso conto di provare qualcosa per lui, e quindi come mio solito, qualche giorno dopo ero già orientato verso una nuova conquista. E Michele l'ha capito subito. Mi conosceva già bene ormai."

Mi ricordai che Miky mi aveva parlato del ragazzo liquirizia per qualche settimana, ogni volta che lo chiamavo per telefono dal mare, mi parlava di lui, ma quando avevamo ricominciato la scuola, aveva smesso di farlo, nonostante le mie domande insistenti.

"Dopo diversi mesi, mi sono accorto che continuavo a pensare a lui, non riuscivo a togliermelo dalla testa. Mi mancava il tempo passato con Michele... mi mancava Michele."

Oh cavolo, questa storia era quasi straziante! Mattia in un certo senso mi ricordava un po' me stessa. Sempre alla ricerca di qualcosa che non riuscivamo mai a ottenere: l'amore.

"Quando sono riuscito a dare un nome alla mia confusione, ho capito che si trattava di amore. Ho provato a parlare con Michele, ma lui ha detto che non ero una persona della quale si poteva fidare e ha anche aggiunto che non mi avrebbe più permesso di fargli del male"

Mi rattristai per quella triste conclusione, ma non potevo dar torto a Miky, così come non potevo incolpare totalmente Mattia. Lui era sincero, lo capivo dal suo sguardo e dai suoi sospiri pesanti che stava soffrendo. Non si poteva negargli una seconda possibilità, ma io come potevo saperlo, dal momento che non me ne era stata concessa nemmeno una, di possibilità?