Capitolo 14
Si sentì il rumore di vetri che si infrangono e dal tetto si vide cadere Ran che, grazie alle sue abilità di karateka, colpì Gin in testa facendogli perdere momentaneamente i sensi. Poi la ragazza slegò Ai. Shinichi corse verso Ran per assicurarsi se stava bene o se si era ferita.
-Ran tutto bene? Che ci fai qui?! Ti rendi conto del pericolo che hai corso?!-
-Mi dispiace Shinichi ma ti conosco troppo bene e se l'unica soluzione per salvare Ai era quella di metterti tu al suo posto l'avresti fatto-
Forse aveva ragione. Quando Gin fece quella proposta a Shinichi lui subito pensò a qualche modo per salvare Ai ma anche per non finire al suo posto. Solo che in quel corpo contro Gin non aveva molte possibilità di vittoria. Ma adesso non avevano risolto niente perché anche se sarebbero scappati, Gin, non ci avrebbe messo più di mezza giornata a trovarli. Dal grande cancello del magazzino ormai arrugginito entrò correndo faticosamente Agasa.
-Professore c'è anche lei?-
-Perdonami Shinichi ma non ho avuto il coraggio di dirle di no! Però questa testa di rapa mi aveva assicurato che non sarebbe entrata!-
-Ormai siete qui...professore porti via Ai e Ran. Qui me la vedrò io...in qualche modo-
Ran ovviamente non fu affatto d'accordo con il piano di Shinichi.
-Non so chi è quel tipo, superman, ma non mi sembra qualche stupido assassino quindi io non ti lascerò solo!!-
Shinichi guardò il professore con uno sguardo che faceva gelare il sangue per fargli capire che, se necessario, si doveva portare Ran con la forza. Ma non fu facile perché appena il professore prese Ran da un braccio lei si liberò immediatamente e si inginocchiò a terra. Anche lei era ormai stanca per tutto quello che stava succedendo.
-Sai, Ran, mi ero scordato il tuo talento nel Karate e non voglio che tu uccida il professore-
Shinichi si lasciò scappare una piccola risata anche se in quel momento non c'era nessun motivo per ridere. Lo fece per alleggerire l'aria attorno a loro e la preoccupazione di Ran. Poi lui le sorrise e le si avvicinò lentamente. La baciò come non aveva ancora mai fatto e poi la strinse a sé.
-Ran vai con loro noi ci vediamo più tardi...manterrò la promessa che ti ho fatto perché ti amo, Ran...non dubitare mai di questo-
Ma Shinichi sapeva che Ran non se ne sarebbe andata comunque.
Quindi pensò all'unica soluzione possibile.
-Scusami Ran-
Dopodiché le sparò una freccetta narcotizzante dal suo orologio e Ran svenne. Agasa si avvicinò e la prese in braccio per poi andare via e di spalle disse a Shinichi di stare attento. Ai si avvicinò all'amico e gli diede qualcosa nelle mani.
-È l'ultima capsula che ho fatto, Shinichi. Non so quanto possa durare ma sicuramente avrai più probabilità di vittoria con il tuo corpo-
Ai diede un bacio sulla guancia a Shinichi. Fu l'ultimo tentativo per dimostrare a Shinichi l'amore che lei provava nei suoi confronti. Ma Shinichi lo aveva giá capito da tempo. Anche lui teneva molto ad Ai anche se non in quel modo. Ai, Agasa e Ran se ne andarono lasciando Shinichi lì con Gin. Ran si riprese durante la strada in macchina. Quando non vide Shinichi lì andò nel panico.
-Dov'è Shinichi?!-
Fu Ai a risponderle il più tranquillamente possibile.
-Non potevamo restare lì gli saremmo stati solo d'intralcio-
-Chi era quel'uomo e perché ce l'hanno con te che sei solo una bambina?-
Fu il professore che rispose ha quella domanda visto che sapeva che ad Ai non piaceva molto parlare dell'organizzazione e del suo passato.
-Ai in realtà non è una ragazzina ma ha 18 anni. Il suo vero nome è Shiho Miyano faceva parte, insieme a sua sorella, di un'organizzazione criminale chiamata "l'organizzazione degli uomini in nero". Il suo nome in codice era Sherry. Quando sua sorella venne uccisa da questi uomini lei tentò di levarsi la vita ingerendo un veleno chiamato apotoxin4869. Ma, proprio com'è successo a Shinichi quel giorno a Tropical Land, il suo corpo si rimpicciolì-
Ran ascoltò quella storia molto attentamente. Alla fine restò a bocca aperta. Non credeva che potesse esistere un veleno del genere.
-Chi ha creato questo veleno? E perché non avete l'antidoto?-
-L'ha creato sempre Ai. Lei nell'organizzazione era una scienziata. Solo che il floppy disc con i dati contenenti le informazioni dell'antidoto è rimasto in mano all'organizzazione. Anche dopo il loro arresto non fu trovato-
-Sappiamo tutti e tre che Shinichi non resterà vivo se non avrà aiuto. Chiamate la polizia!-
Ai si girò verso il professore e poi verso Ran. Sapeva benissimo che aveva ragione e che Shinichi era in pericolo.
-Professore forse Ran ha ragione! Chiami l'FBI! Gin è l'unico ad essere a piede libero penso che si possa ancora fermare.-
Nel frattempo, Shinichi, aveva preso l'antidoto ed era tornato adulto. Gin si era svegliato e trovò, con sua grande sorpresa, un ragazzo davanti a sé e non più un bambino.
-Wow Kudo, il primo round l'hai vinto tu ma il secondo sarà molto più difficile-
Gin uscì una pistola e la puntò contro Shinichi. Subito il detective iniziò a pensare a cosa potesse inventarsi. Ma quello in cui si trovava era uno spazio completamente vuoto senza niente per ripararsi dalla follia dell'uomo in nero. Però notò i vetri infranti della finestra. Con abile scattò fece una capriola per evitare il proiettile sparato da Gin e prese la scheggia di vetro più grossa per lanciarla all'uomo in nero. Lo colpì nella mano in cui teneva la pistola facendogliela cadere e afferrandola. Adesso era Shinichi ad avere un'arma in mano. Ma sarebbe stato veramente così facile battere Gin?
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top