Introduzione

🌜  Non aver paura di sognare 🌛


«Ariel, ma quanto diamine dormi? Svegliati, è ora di pranzo!», gridava la nonna, quando durante l'estate di qualche anno fa mi rifugiavo a casa sua per sfuggire alla filippica che mia madre mi propinava ogni singolo giorno.

«Ariel, ma tu dormi? Hai un aspetto terribile!», mi dicono oggi, quando mi guardano in faccia.

L'incredibile percorso di distacco dalla me piccola alla me adulta mi fa tremare il cuore ancora oggi.

Non c'è una singola persona nell'universo che, prima o poi, non attraversi una fase di maturazione.
Nel mio caso, c'è stata una mutazione che mi ha portato ad avere le pareti della mia mente rigidi come i sassi e un inconscio quasi insopportabile.
Dicono che un sogno duri soltanto pochi secondi o pochi minuti, ma a volte sono così vividi che, anche ad occhi aperti, ti sembrano reali.
C'è chi dorme per rifugiarsi nei sogni e c'è chi fa di tutto per sfuggire ad essi.

La prima penso caratterizzi una buona parte della popolazione, quella che odia la propria vita e preferisce sognare, perché dormire, per gli altri, è proteggersi dai pensieri, dalla realtà. La seconda caratterizza quelli come me, ma è più difficile da realizzare, perché il nostro corpo ha bisogno di dormire, non puoi farne a meno, ed inevitabilmente crolli e la tua mente ti proietta un'immagine che, magari, non vuoi vedere. Come uno di quei film che sei costretta a guardare; non puoi fare niente per cambiarlo e ti tocca aspettare la fine. Quindi dove scappi, se sei intrappolato dentro te stesso?

Secondo Freud, i sogni sono una modalità di accesso all'inconscio, laddove si trovano i nostri desideri più perversi che soddisfiamo soltanto sognando.
Molte volte mi sono seduta davanti alla scrivania e ho riempito pagine intere soltanto con un'unica frase: "Quest'incubo perpetuo che attraversa la mia mente come una persona che attraversa il Nevada a piedi nudi, non è un mio desiderio nascosto. È una cosa insopportabile ed indesiderabile. Quindi, vaffanculo!"

Cartesio, invece, sostiene che siano delle esperienze vissute di giorno o di una verità.
Che sia una cosa vissuta e reale, non lo metto in dubbio, seppur molte volte la mia mente distorce la realtà e mi fa vivere dentro un'illusione che crea da sola e mi fa provare l'ardente desiderio di sparire nel nulla.

Nei sogni sento la solita voce che si infrange contro le pareti della mia mente, le attraversa e scuote le mie emozioni più profonde, quelle che mi appresto sempre a seppellire dentro di me. Forse il suono è una tra le poche cose in grado di attraversare un muro senza romperlo, ma non è così con la sua voce che attraversa la mia mente e la lacera ogni volta un po' di più.

Immagazzino dentro di me, in qualche recondito antro cerebrale, frammenti di sogni che spero, un giorno, di poter bruciare.
Ma nel frattempo aspetto e penso alle parole di Schopenhauer: "Noi abbiamo i sogni; non è forse la vita stessa un sogno?"
Ma vorrei dirgli che la vita che, incoerentemente, sogno e la vita che vivo sono molto diverse.
Perché quella che sogno sembra irrealizzabile, irraggiungibile; quella che vivo, invece, è un incubo.

Sì, noi abbiamo i sogni, ma vorrei dirgli che ho bruciato tutti i cassetti della mia mente per non avere più posti in cui nasconderli. E non li voglio nascondere con la speranza che un giorno io possa realizzarli, ma li lascio liberi per poter dimenticare, per poter vivere.

Una volta una mia vecchia amica, prima che mi trasferissi, mi chiese, dopo avermi vista con delle occhiaie che per poco non toccavano terra: «Senti, ma tu cos'è che fai quando la gente normale dorme?»

Mi ricordo di averle sorriso, poi le risposi: «Provo a vivere, sopprimendo i sogni.»

Lei scoppiò a ridere, gettando la testa all'indietro. «È una cosa stupida... La vita è fatta per sognare.»

«Sogna tu anche per me, perché io sono stanca», le dissi.

Sgranò gli occhi, incurvando poi le labbra. «Di avere sogni? Ma dai! Ogni persona ha un sogno nel cassetto.»

Le sorrisi e dopo una lunga pausa, affermai: «In effetti sogno di non avere sogni», e in quel momento desiderai di perdermi nella limpidezza del cielo d'estate e lasciare che fosse soltanto il sole a baciarmi, a sfiorarmi.

Hello, questa è la mia nuova storia, che inizierò a scrivere non so quando, ma sicuramente non passerà troppo tempo, perché sto già scrivendo il primo capitolo.

Spero che la trama vi abbia incuriosito almeno un po' e che l'introduzione vi sia piaciuta, anche se mi sto facendo le paranoie😂

Sarà una storia un po' diversa, dove affronterò forse un argomento delicato, ma al contempo proverò a farvi sognare, com'è giusto che sia in una storia d'amore.

Grazie a chi deciderà di seguirmi anche in questo viaggio, che tu sia un lettore nuovo o di vecchia data, ti ringrazio di aver aperto questa storia e spero che tu ne rimanga soddisfatto.

A presto, un abbraccio ❤️

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