Capitolo 9

Dopo la passeggiata ritorniamo alla moto.
Mi riaccompagna sotto casa con una promessa.
Jim:" ci conto per la prossima cena, aspetto il tuo invito"
Stella:"certamente, sarà fatto." Mentre parlo, mi ritrovo impacciata con il cinturino del casco, vedendomi in difficoltà Jim decide di aiutarmi; mi sfiora il collo per arrivare al cinturino, e la mia pelle reagisce al suo tocco. Mi sfila il casco, mi prende la mano per baciarne il dorso.
Jim:"buonanotte e grazie per la bella serata"
Stella:" grazie a te, 'notte"
Saluto con la mano mentre sfreccia nel cuore della notte per le strade della città. Sono estasiata, sorpresa. Jim questa sera ha mostrato un lato di se che tiene ben nascosto, dall'esterno potrebbe rappresentare il classico stronzo menefreghista, ma sotto questa maschera credo si nascondi un ragazzo dal cuore d'oro, ma mi sono sbagliata già una volta quindi preferisco tenere questo pensiero chiuso nel cassetto del mio cervello. Non vorrei rovinarmi alcuna sorpresa. Meglio così.
Mi metto a letto, e decido di vedere un film su netflix. Vengo distratta dal mio cellulare.
Un messaggio. Jim.
Da: Jim
Sogni d'oro. Xo
Il suo messaggio mi fa sorridere, così rispondo senza rendermene conto.
Stella
Anche a te. XO
Poso il cellulare e ritorno a Bradley Cooper.
Il sonno ha la meglio su di me.
Quella notte vengo tormentata da motociclette e un ragazzo dalla folta chioma.

Mi sveglio in un fottuto ritardo, mi ritrovo a correre per casa pur di rispettare l'orario di visita in ospedale. È la mattina del controllo, ma ovviamente mi è passato per l'anticamera del cervello. Ha deciso di abbandonarmi proprio nell'unico giorno in cui non avrebbe dovuto.
Le mie corse sono state ripagate perché riesco ad essere in orario all'appuntamento. Il dottore mi comunica che tutto procede per il meglio ma che devo stare qualche altro giorno a riposo per poi riprendere normalmente ogni attività.
Passo comunque al ristorante perché devo chiedere di poter lavorare soltanto di sera e nel fine settimana poiché tra poche settimane ricomincio a frequentare alcuni corsi, tra cui quello di regia, dove la presenza è obbligatoria.
Stella:"buongiorno piccioncini, proprio voi cercavo anzi cercavo te John. Ho un problema, so che vado dritta al punto ma non posso fare altrimenti, per te è un problema se mi sposti i turni di sera e nel fine settimana magari potrei recuperare a pranzo? Tra un po' ricominciano i corsi e non posso non frequentare"
John:" ciao stella, nessun problema, prenderò qualcun altro per coprire il turno a pranzo"
Stella:" grazie "
Sam:" bambina allora? Novità ?"
Stella:"tante, ieri ho visto Jim sai per scusarmi, è stata davvero una bella serata, tranquilla... per farmi perdonare gli offrirò una cena domani sera a casa"
Quando Sam sta per rispondere viene interrotta da Steve, il quale stava origliando la nostra conversazione.
Steve:" a chi offrirai una cena a casa?"
Stella:" ciao anche a te, si sto bene tu invece? Sai le promesse fatte si mantengono"
Steve:" ah già, scusa, non mi sarei immischiato, ma l'ho fatto! Scusa"; gira i tacchi e torna in cucina.
Alzo gli occhi al cielo esasperata, so di essere un tantino esagerata, però le promesse vanno mantenute.
Sam mi guarda con occhi imploranti << sai, avevi promesso anche tu una certa clemenza nei suoi confronti, voleva proteggerti, sii tollerante >>
La fulmino e prima che la rabbia mi pervade saluto e vado via blaterando scuse.
Dopotutto il dottore mi ha obbligato a starmene a riposo.

Decido di telefonare mia madre, è un po' che non la sento.
Stella:" ciao mamma, come stai?"
Hannah:" ciao cara, io bene tu? Come procede la guarigione? Perché non mi hai avvisata prima ? Sono stata in pensiero, la notte non riuscivo a dormire ma non potevo nemmeno salire sul primo aereo e venire lì da te, sei sempre la solita"
Stella:" mamma sta tranquilla, non puoi assolutamente spendere ulteriori soldi ne spendi già più del dovuto per me, poi è stata una banalità sto bene, cammino e respiro da sola quindi nulla di cui preoccuparsi"
Hannah:" senti piccola, per Natale mi raggiungi tu?"
Stella:" mamma non lo so, dovrei organizzarmi "
Hannah:" lo sai che ci tengo, oh tesoro devo proprio lasciarti devo correre a lavoro ci sentiamo domani, ti voglio bene e fa attenzione"
Stella:" si mamma, ti voglio bene"
È solita preoccuparsi del nulla. Mi ha ricordato però una cosa che avevo completamente rimosso, il Natale. Devo parlarne assolutamente con John.
Non vorrei lavorare.

Torno a casa, metto il bucato fresco ad asciugare e per ripagarmi ordino cinese per pranzo e un buon film a farmi compagnia. Ero troppo presa dal film da accorgermi dopo un po' che bussavano alla porta, era il fattorino. Noto con stupore la velocità impiegata, ma d'altronde chi può pranzare nel primo pomeriggio, se non io?
Dopo il film riprendo a studiare, ultimamente  ho procrastinato un po' troppo. Metto in ordine gli appunti e inizio a fare gli schemi per poter ripetere tranquillamente.
Non me ne rendo conto ma è quasi notte, non studiavo così da un bel po'.
Sto per prepararmi per dormire quando il mio telefono suona. Amy.
Amy:" ciao bellezza stiamo uscendo nulla di preoccupante, niente serata, solo una birra e un giro in centro, ti va?"
Stella:" si dai, mi preparo, a che ora passate?"
Amy:" per le 23, ci stai?"
Stella:"perfetto, a tra poco"
Meglio approfittarne degli ultimi giorni liberi per fare tardi senza alcun pensiero.
Esco dalla doccia, consumo metà barattolo di crema per il corpo e per il viso, disinfetto la ferita, ormai al labbro è quasi sparito, il livido all'occhio con un po' di fondotinta non si vedrà nemmeno, e inizio a truccarmi.
Scelgo un vestitino bordeaux, scollo a barca e la gonna a balze. Non voglio mettere i tacchi, preferisco gli anfibi. Calze nere e giubbotto nero.
Metto i soliti cerchi argentati e una collana lunga con una piuma.
Prendo la borsa e mando un messaggio ad Amy.
"Sbrigatevi, non fatemi attendere troppo altrimenti cambio idea, infilo il pigiama e me ne torno a dormire, piccole stronzette"
Poco dopo Amy risponde " siamo quasi sotto casa, puoi anche scendere, stronzetta"
Prendo la borsa, do un'ultima occhiata e corro giù.
Non siamo soltanto ragazze, ma c'è anche Arthur.
Stella:" salve ragazze, Arthur"
Tutti in coro:" ciao stella"
Amy:" stasera vi voglio ubriachi persi, non deludetemi"
Stella:" certo, come no"
Stacy:" direi di bere meno visto l'ultima volta come è finita"
Lily:"non accadrà nulla"
Arthur:" in bagno vi scorto io questa volta" facendomi l'occhiolino.
Stella:" certo"
Scoppiano tutti a ridere.

Siamo quasi arrivati al centro della città, in un bar dove fanno musica live.
Questa sera c'è una tribute band dei Coldplay. Li adoro.
Prendiamo da bere e ci sediamo ad un tavolo per ascoltare la performance.
Lily mi chiede di accompagnarla in bagno, così mi alzo e raggiungiamo la toilette.
Mentre cerchiamo di farci strada, scovo i ragazzi della scorsa volta, il mio presunto aggressore. Entro nel panico, afferro il braccio di Lily e le faccio cenno di guardare nella direzione opposta.
Si porta le mani alla bocca, è sconvolta anche lei quanto me. Il mio presunto aggressore è in compagnia di un ragazzo che conosco, anche molto bene. Steve.
Dopo essere uscite dal bagno raggiungiamo le ragazze.
Stella:" quello che sto per dirvi vi sconvolgerà, io e Lily abbiamo appena visto il mio presunto aggressore in compagnia di Steve, si il bravo ragazzo che voleva soltanto proteggermi"
Amy:" no, cosa dici? Ma che stronzo!"
Stacy:"questo significa che cercava di parare il culo all'amico, altro che proteggerti"
Lily:" ed io che pensavo fosse soltanto gelosia la sua"
Arthur:" scusate non ho capito, Steve sarebbe?"
Stella:" il mio collega, colui che ha denunciato Jim e poi mi ha invitata al lago"
Arthur:" spacchiamogli la faccia"
Stella:" alt! Non useremo alcuna violenza, chiamo il detective"
Stella:" Detective Rogers, mi scusi l'ora ma potrebbe raggiungermi al Seven Fix, devo parlarle e farle vedere una cosa"
Detective Rogers:" la raggiungo subito, a dopo"
Nel frattempo mi ritrovo a scrivere a Jim " Ti avevo promesso che mi sarei fatta perdonare, l'ho fatto. Ti aspetto domani a pranzo"

Arriva il detective e gli parlo di quanto accaduto, raccoglie la confessione di Stacy e ci rechiamo verso Steve e il mio aggressore.
Detective Rogers:" dovete seguirmi entrambi alla centrale di polizia, avete diritto ad un avvocato, quando saremo lì potrete contattarlo"
Steve mi guarda con aria interrogativa, ma decido di voltargli le spalle, saluto il detective e ritorno a divertirmi. Ora sì che c'è un motivo per il quale festeggiare.
Quella serata scopro di avere tante cose in comune con Arthur. Mi ha raccontato che il suo ragazzo l'ha mollato un paio di settimane per scoprire poi che in realtà lui era stato l'amante. Era devastato ed Amy l'ha aiutato ad uscirne da questa brutta situazione.
L'amore è una montagna russa, un attimo prima ti porta su e il secondo dopo ti scaraventa giù ad una velocità assurda.
Stacy:" ragazzi sono le 4, sono ubriaca e domani anzi tra poche ore devo essere in ufficio, ho una sfilata da organizzare"
Stacy lavora per una rivista di moda molto nota, le hanno affidato la sua prima organizzazione per una sfilata di moda per una stilista emergente! Si è fatta il culo per arrivare fino a qui, provo una profonda ammirazione per lei; lavora anche fino a notte fonda perché le piace davvero ciò che fa.
Ma Amy mi riporta alla realtà.
Amy:"piccole stronzette voglio essere io a darvi questa notizia, sicuramente vi dovrò raccogliere col cucchiaino dopo che avrò parlato ma presto mi vedrete e sentirete ovunque perché il mio disco sarà prodotto da una casa discografica importante."
Stacy, io e Lily stiamo per svenire, ha sempre provato nel mondo della musica ricevendo sempre rifiuti. Finalmente il successo ha bussato alla sua porta!
È una grandissima cantautrice, scrive dei brani da brividi. Da quando ha cambiato manager, ha suonato ad eventi importanti ma non era ancora arrivata la sua offerta sino ad oggi.
Stella:" va e cavalca l'onda del successo amica mia"
l'abbraccio stretta, quasi piango dalla gioia.
Arthur:" io voglio gli ingressi vip per ogni tuo concerto"
Stacy:" ad ogni star figa che avrai l'opportunità di fare un feat tienimi presente"
Amy:" oh vi voglio bene ragazze, mi dispiace che Sam non sia qui con noi"
Lily:" ormai è quasi sposata"
Stella:" io la vedo raramente e ci convivo"
Arthur:" allora che ne dite se ci abbracciamo tutti e poi ognuno fila nel suo letto? Ecco, brave così"
Facciamo ciò che ci ha suggerito Arthur, e torniamo in macchina.

La mattina mi sveglio con un mal di testa assurdo, ho dormito poco e male. Ho un pranzo da preparare, non so nemmeno cosa cucinare. Sono una stupida.
Decido di scrivere a Sam per qualche ricetta, dopotutto era lei la mia cuoca.
Sam mi consiglia un antipasto con vari formaggi e marmellate accompagnati da un buon vino rosso, pollo arrosto e patate al forno, semplice e sicuro che nulla vada in fiamme. Spiritosa la mia amica.
Mando un messaggio a Jim, il quale mi risponde che sarebbe arrivato in anticipo.
Mi cambio mille volte perché sembro inadatta, ma opto di essere me stessa e quindi jeans e maglione.
Sento suonare la porta e corro ad aprire senza rendermene conto.
Apro, lo saluto e noto che resta lì impalato a fissarmi i piedi. Già, avevo le mie pantofole a forma di piedi di scimmia. Gran bella entrata Stella!
Stella:" è uno dei tanti motivi per cui gli uomini cadono tutti ai miei piedi"
Jim:" ahahah non avevo dubbi sai?"
Stella:" menomale, la cosa mi fa piacere.. accomodati e fa come se fosse casa tua"
Jim:" bella casa, accogliente"
Stella:" si, un pochino in disordine ma si lo è "
Jim si siede sul divano, mentre finisco di preparare le ultime cose.
Stella:" ti piace il vino rosso?"
Jim:"si certo"
Entro in salotto con due calici, mi siedo distante perché la sua presenza qui mi mette molto a disagio.
Jim:"direi un brindisi alla tua guarigione e al tuo quasi perdono"
Stella:" ci conto, a fine pranzo mi perdonerai senza alcun dubbio"
Jim:" ah si? Ne sei così certa?" alza un sopracciglio.
Stella:" oh si, difficilmente mi sbaglio"
Jim avrà capito che sono in imbarazzo e cerca in tutti i modi di farmi sentire a mio agio.
Jim:" sai, in questo tempo che non ci siamo più incrociati ho avuto modo di pensare, sono stato proprio uno stronzo con te e magari ho lasciato intendere cose che non sono vere, però spero che con questo potremmo ricominciare col piede giusto"
Non so cosa è darmi il coraggio di dire quello che sto per dire, se il vino o lui che sembra di conoscerlo da una vita;
Stella:" si, Jim lo stronzo sei stato battezzato e credo che difficilmente andrà via quest'etichetta" scoppio a ridere e lui con me.
Jim:" pensavo peggio, stronzo è quello che più mi si addice"
Stella:" si, però io sto morendo di fame, che ne dici di pranzare?"
Jim:" una donzella affamata? Andiamo, anch'io muoio di fame"
Mi tende una mano, accetto volentieri e raggiungiamo il tavolo insieme. Mi scosta la sedia per farmi sedere e poi va a sedersi.
Jim:" oltre ad essere stronzo, so essere un gentiluomo"
Stella:" beh, staremo a vedere"
Gli servo il pollo, quando stiamo per mangiare il mio telefono suona.
Un numero che non conosco.
Stella:" scusami tanto, ma non so chi sia"
Jim:" vai tranquilla"
Prof. Lion:" Salve, lei è la signorina Rivers? La chiamo per un colloquio di lavoro, sono il professore Lion di Cinematografia, so che lei era interessata, potremmo vederci sabato pomeriggio nel mio ufficio, le mando l'indirizzo per messaggio "
Stella:"salve, certo, si attendo un suo messaggio, la ringrazio per quest'opportunità, a sabato"
Stacco e fisso incredula lo schermo.
Jim:" che hai? Ti senti bene? È successo qualcosa?"
Stella:" non significa niente, non dovrei già saltellare ma il mio prof di cinema mi ha offerto un colloquio per lavorare su un set cinematografico con lui"
Jim:" beh, allora dobbiamo festeggiare"
Stella:" si è che sono scioccata, Sam mi aveva accennato ma non avrei mai pensato di essere considerata"
Jim:" perché ti sottovaluti spesso e non dovresti farlo"
Stella:" si, come no..."
Jim:" dico davvero"
Mangio e ripenso a ciò che è successo poco fa, ancora non riesco a crederci, Jim mangia e mi osserva, i suoi occhi sono incastrati nei miei, io assorta nei miei pensieri e lui nei suoi.
I nostri sguardi conducono una danza, entrambi non riusciamo a distogliere lo sguardo. È surreale, il mio professore mi ha offerto un colloquio e sono qui a condividere un pranzo con un ragazzo misterioso ma attraente. Sicuramente questo è il mio inferno, non vedo l'ora di scoprire fino a che punto brucerò.

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