Capitolo 7

Il mattino seguente vengo svegliata da un'infermiera la quale mi sottopone ad ulteriori esami per poi dimettermi, finalmente.
Infermiera:" ok bambina, sei in perfetta salute dovrai soltanto cambiare le medicazioni e disinfettare, nulla che tu da sola non possa fare e ritornare qui la settimana prossima per un controllo, ma ti spiegherà fra poco il dottore"
Poco dopo il dottore finalmente entra, legge la mia cartella e mi visita.
Dottore:" perfetto, il quadro clinico è molto buono, faccia attenzione, noi ci rivedremo settimana prossima per un controllo e per i suoi punti, si riguardi signorina Rivers"
Stringo la mano al dottore e mi accingo a scendere dal letto, ma ho un capogiro così decido di risedermi.
Maledetta la mia stupidità.
Mi alzo delicatamente e vado verso il bagno per darmi una ripulita, anche se desidero la mia bellissima e amata doccia.
Mi lavo comunque, giusto un filino di mascara perché sono veramente un cadavere, indosso il mio leggings e la felpa ed esco.
Al mio ritorno in camera trovo Amy.
Stella:" che ci fai qui? Sarebbe dovuto passare Steve o meglio mi pare fosse questo il nostro accordo"
Amy:"hey hey hey, torni a casa? Ero passata a salutarti ma a quanto pare ti hanno dimessa, meglio così, però c'è qualcosa che sicuramente mi sarò persa...Steve?"
Steve:" si? Buongiorno ragazze"
Stella:" Buongiorno" e rivolgo un'occhiataccia ad Amy e scuoto la testa, è sempre stata così non sa aspettare.
Amy:"ciao buongiorno, Stella se ti serve un passaggio sai che non ci sono problemi" prima di riuscire a rispondere Steve mi anticipa...
Steve:" sta tranquilla eravamo d'accordo che fossi passato io a prenderla, in modo da poter raggiungere insieme Sam e John"
Amy:" aaaaah, bene, ok. Allora vado...ah quando vedrete Sam, ditele che vogliamo conoscere anche noi questo fusto che le ha fatto perdere completamente la testa, divertitevi e fate i bravi, anzi non fate affatto i bravi. Scatenatevi. Ciao"
La osservo andare via e vorrei tanto correrle dietro e dirle tantissime parole, per niente carine ma evito data la mia situazione.
Steve:" prendo le tue cose, ti aspetto in auto mentre firmi le dimissioni"
Stella: " d'accordo, grazie"
Firmo i moduli alla reception e raggiungo l'uscita.

All'esterno trovo Steve ad aspettarmi appoggiato alla sua auto, deve avermi visto perché lo vedo prontamente aprire lo sportello e attendermi.
Dio mio, esistono ancora uomini così?
Steve:" vieni, accomodati"
Stella:" grazie"
Chiude la portiera, fa il giro dell'auto e sale in auto.
Steve:" metti pure la musica che preferisci, ti andrebbe di fare colazione prima di raggiungere Sam e John?"
Stella:"oh si per favore portami a mangiare qualcosa che sia commestibile"
Scoppiamo entrambi a ridere e lui s'immette nel traffico mattutino.
Durante il tragitto parliamo poco, se non della madre e del lavoro in questi giorni che non ci sono stata.
Devo ammettere che Steve mi ha sorpresa, non pensavo fosse davvero così gentiluomo, a dire il vero pensavo si fossero estinti gli uomini così.
Arriviamo di fronte da Starbucks, mi attende mentre scendo dall'auto.
Mi tiene la porta aperta e aspetta che sia io ad entrare per prima.
Scelgo il tavolo, e mi affretto a scegliere subito dal menu sul tavolo perché sono davvero affamata.
Arriva la cameriera per prendere le nostre ordinazioni.
Stella:" per me un caffellatte e dei pancake con tanto sciroppo d'acero, grazie mille"
Cameriera:" per lei?"
Steve:" anche per me i pancake vanno bene e un succo d'arancia, grazie"
Cameriera:" perfetto, a tra poco"
Mentre aspettiamo le nostre ordinazioni, io e Steve parliamo del più e del meno.
Steve:" posso chiederti una cosa con estrema sincerità ? "
Stella:" certo, dimmi"
Steve:" perché l'altra sera ti sei avvicinata a lui pur sapendo quanto potesse essere pericoloso?"
Stella:" eh? Ah, scusa avevo completamente rimosso, no in realtà io non sapevo che fosse lui, ero intenta a raggiungere il bagno ma lungo il tragitto mi sono sentita strattonare e poi non ricordo più nulla se non del sangue"
Steve:" pensavo fossi andata da lui... anzi pensavo vi frequentaste voi due"
Stella:" in realtà conosco soltanto il suo nome non di più"
Steve mi osserva, io inizio ad agitarmi perché non sono molto a mio agio, solitamente mi imbarazza quando qualcuno mi guarda senza parlarmi, a meno che non si tratti di uno gioco di sguardi per ammiccare, in quel caso è totalmente differente.
Ero assorta dai miei pensieri, non mi resi conto che la nostra colazione fosse arrivata.
Steve:"pianeta terra chiama Stella, ti è passato l'appetito?"
Stella:"eh? Cosa? Ah, nono, ero nel mio mondo, scusa."
Mi fiondo sui pancake, mangio così velocemente che non riesco a godermeli come avrei voluto.
Steve, da gentiluomo qual è, mi offre la colazione rifiutando più volte i miei soldi.
Stella:" questo significa che la prossima volta tocca a me offrire, ci conto"
Steve:" si certo, non preoccuparti"
Usciamo dal locale e riprendiamo il nostro viaggio verso il Lago Tahoe.
Pensavo fosse più breve il tragitto, in realtà ci toccano 8 ore di macchina. La cosa mi sorprende perché non mi dispiace affatto la compagnia di Steve.
Per tutto il viaggio cercavo di tenergli quanta più compagnia possibile, ma ogni tanto crollavo.

*

Mancavano poche ore al nostro arrivo, così decido di intonare, malgrado non fossi così brava, Bohemian Rapsody, ditemi chi non ama i Queen? Ah, quanto vorrei essere nata nell'epoca di Freddy Mercury.
Io e Steve ci accingiamo in un karaoke on the road, giuro di non essermi mai divertita così tanto.
Vengo distratta dal mio cellulare, è Sam.
Stella:"chiede tra quanto saremo lì, così da cenare tutti insieme, ah mi ha scritto -chiedi a Steve se preferisce qualcosa in particolare, ha qualche allergia o intolleranza- che le dico?"
Steve:" mangio tutto tranquillamente, anche lei "
mi scappa una risata, in effetti nessuno dei due ha pensato di portare qualcosa lungo il viaggio se non l'acqua.
Stella:" Sam mi scrive che fa molto freddo e che per la notte è previsto mal tempo, molto probabilmente abbiamo scelto il weekend sbagliato"
Ho già l'ansia, quando fa brutto tempo non sono dell'umore giusto e tra l'altro ho una tremenda paura sin da piccola. Non so perché, ma quando ci sono fulmini e tuoni, mi viene la tachicardia.
Sono pazza. Lo riconosco.
Steve:" avverti Sam che siamo poco distanti da loro, ho una fame tremenda"
Stella:" agli ordini capitano"
-hey piccolina, il comandante Steve è tremendamente affamato e aggiungerei anche il copilota, trattateci bene altrimenti vi venderemo al traffico di organi, scherziamo. Siamo quasi a destinazione, a tra poco-

John ci attende con la torcia in strada, ha iniziato a piovere e a quanto pare c'è un blackout.
John:" ragazzi entrate pure, purtroppo siamo a lume di candela poiché il brutto tempo ha causato qualche danno all'elettricità e a breve sarà ripristinato"
Stella:" che bella cosa, sembra la trama di un horror.
Ciao John, grazie mille per tutto"
John:" di nulla, vieni dentro che fuori si muore di freddo... serve una mano, Steve ?"
Steve :" tranquillo, ho tutto sotto controllo"
Corro ad abbracciare la mia coinquilina, amica, partner e chi più ne ha ne metta.
Sam:" hey bellezza" cercando di scimmiottare la voce di un uomo, inizio a ridere come un imbecille. Quanto mi sia mancata nessuno lo sa.
Stella:"ciao dolcezza, sai che sei proprio un bocconcino?"
Sam:" basta fare le cretine, allora come stai? Dio come ti ha ridotta...pensavo di lasciarti in buone mani e invece ti ritrovo coinvolta in una rissa involontariamente"
Stella:" questo devo spuntarla dalla lista di cose da fare prima di morire, che c'è Sam? Ormai non mi meraviglia nulla più"
Sam:" già, ultimamente la tua vita è un macello.
Sai, la scorsa volta ho incontrato il nostro prof di Cinema, dice che cercava qualcuno che lo affiancasse su un set, chi si sarebbe fatto avanti avrebbe ricevuto una bella somma, gli ho suggerito il tuo nome e dato il tuo numero, dovrebbe chiamarti"
Stella:" ma cosa dici? Davvero? Oddio, ora posso morire"
Il nostro professore, non è un regista hollywoodiano ma sicuramente ha molte conoscenze in quel campo.
Io e Sam siamo in questa città proprio per questo motivo, sfondare nel mondo del cinema. Un giorno forse accadrà.

Sam toglie dal fuoco la pasta, e inizia a servirla.
Stella:" oddio, ora posso affermare con certezza che da quando non sei più in casa con me non mi cibo adeguatamente"
Sam:" la solita scema, scommetto passi ad ordinare cibo spazzatura e mangiare nel tuo letto"
Stella:" tu si che mi conosci, dolcezza"
Ridiamo insieme, i ragazzi ci guardano rassegnati.
Sam:"così, tu e Steve; siete una bella coppia"
Il boccone mi va di traverso, Steve è più rosso del sugo. Grande Sam, tu si che sei una killer. L'avevo detto che eravamo sul set di film horror.
Sam:"oh scusate, non volevo essere inopportuna, ho frainteso io"
Steve:" no, tranquilla"
Stella:" già, inopportuna"
Dopo questo momento imbarazzante, ci sediamo sul divano davanti al camino a vedere un film. Nulla di romantico, è bastata la scena imbarazzante a cena. Non bisogna aggravare ulteriormente.
John sceglie di mettere The Founder, secondo lui è giusto poiché debba motivarci per la sua attività.
Io e Steve iniziamo a prenderlo in giro, perché si sente un grande imprenditore miliardario. Anche se non lo è sul serio, John è comunque un ricco ereditiere. Suo padre un avvocato prestigioso di Los Angeles che ha sposato Emily Carter, una grande attrice e produttrice della scena cinematografica, potrebbe anche non lavorare, ma ha scelto di distaccarsi dai suoi genitore e creare un suo futuro senza alcuna strada spianata. Un po' lo ammiro per il coraggio, aveva tutto lì a portata di mano ma ha comunque scelto di guadagnarsi ciò che rappresenta oggi. Un grande ristoratore, prossimo a lanciare la sua più grande catena di ristorante italo americano.
I suoi nonni erano italiani, per omaggiarli ha scelto di studiare cucina in Italia e poi ritornare qui per aprire un suo ristorante. Sam è fortunata.

È l'ora di riposare, il mio corpo è stremato.
Do la buonanotte e raggiungo la mia camera, sono intenta a mettermi a letto quando sento bussare.
Stella:" si?"
Steve:" disturbo?"
Stella:"no, vieni pure"
Steve:" sai, volevo stare un po' con te prima di andare a dormire, mi rilassa la tua compagnia"
Stella:" ehm, ok, certo fai pure"
Steve:" ti senti bene? Hai bisogno di qualche medicinale". Quell'ultima parola mi ricorda della medicazione.
Prendo l'occorrente e cambio tutto, prima disinfetto e poi medico nuovamente, il tutto mentre Steve mi osserva, la cosa non mi infastidisce come stamattina.
Steve spezza il silenzio.
Steve:"se domani c'è bel tempo, ti va di fare un giro da soli? Così lasciamo loro il tempo per godersi il meritato relax di coppia, che ne dici?"
Annuisco, senza parlare perché impegnata nel medicarmi.
Steve:" ok, allora vado a dormire Stella, dolci sogni."
Si avvicina, mi prende la mano e né bacia il dorso prima di alzarsi e andarsene.
Dio mio, ma da quale epoca sbuca fuori?
C'è sicuramente qualcosa di sospetto per i miei gusti, è troppo gentiluomo.
Mi metto a dormire, ma il temporale mi inquieta molto, a tal punto da ritrovarmi nella camera di Steve e stendermi nel letto di fianco a lui.

La mattina seguente, mi sveglio perché il mio corpo è inondato dal calore. Maledico me stessa di non aver chiuso le tende, il sole mi sta bruciando.
Cerco di alzarmi, ma sono bloccata da qualcosa; metto a fuoco la situazione e la situazione ad un tratto mi è più chiara. Sono schiacciata dal corpo di Steve, il quale dorme beatamente braccandomi la pancia con il suo braccio.
Devo essermi mossa un po' troppo, perché si sveglia.
Fa un balzo. hey so di non essere tutta questa bellezza,ma stai esagerando
Steve:" giorno. Perché sei qui?"
Stella:" buongiorno, scusa penso di essermi spaventata e di esser corsa al riparo qui dal maltempo"
Steve:" tranquilla, felice di averti aiutata"
Mi da un bacio sulla guancia e si alza.
Soltanto ora noto che indossa soltanto le mutande.
Questa è una punizione divina per essermi intrufolata in un letto senza alcun permesso. Grazie Dio.
Noto con piacere che il ragazzo è ben piazzato fisicamente, naturalmente farà palestra da sempre. Che addominali, signori. Questo sì che è davvero un BUONGIORNO.
Non sono in me, non so perché reagisco così.
Steve:" vado a lavarmi, facciamo colazione e poi usciamo ti va?"
Stella:" hmm...si, ok" dico mezza assonnata.
Steve va a chiudersi in bagno e così ne approfitto per fare lo stesso anche io.
Preparo i vestiti e vado a lavarmi.

Scendo di sotto e trovo già il tavolo imbandito di cibo. Ah, la mia Sam adorata.
Stella:"buongiorno ragazzi"
Sam e John:"buongiorno stella" in coro.
Inizio a ridere da sola, sono troppo carini.
Prendo il mio caffellatte e una brioche, e vado a sedermi fuori al sole. La fortuna nostra è che stamattina c'è una bella giornata anche se fa molto freddo, in compenso c'è un bel sole caldo! Steve mi raggiunge dopo poco, si siede di fianco a me.
Steve:" avevo in programma un giro in paese, poi qualche escursione ma nulla di distante poiché non vorrei che il tempo variasse all'improvviso "
Stella:" perfetto, finisco di fare colazione e poi possiamo andare"
Steve:" bene, come hai dormito?"
Stella:"giusto, vorrai una spiegazione. Devi sapere che io ho una completa fobia del maltempo, e da sola ho una tremenda paura, tu eri da solo e dormivi è così mi sono intrufolata nella tua camera, scusami ancora"
Steve:" tranquilla, non pensavo avessi paura" mi dice ridendo
Stella:" hey non prendermi in giro" cerco di dargli un colpetto ma va all'aria.
Ci alziamo, avvisiamo i ragazzi che usciamo.
Siamo arrivati in paese, nella folla mi avvicino un po' più del dovuto a Steve, soltanto per non perderlo d'occhio.
Un bel paesino, piccolino. Steve mi spiega mille cose, ma riesco ad ascoltarlo solo all'inizio del discorso perché vengo interrotta da un gruppo di persone e capisco subito di cosa si tratta.
È un set cinematografico. Bingo.
Mi rivolgo a Steve "sapevi che qui c'era in programma un set?"
Mi risponde con sincerità "no, davvero"
Così insisto nell'avvicinarci. Una persona ci spiega che non essendo un periodo in cui i turisti non si fiondano in città, hanno deciso di non chiudere il traffico. I cittadini sono pochi e non avrebbero disturbato.
Intuisco che si tratta di un film romantico, ma non riesco a vedere gli attori.
Capisco che Steve si stia annoiando, così lo prendo per il braccio e torniamo indietro.
Stella:"allora qual è la prossima avventura?"
Steve:" oh si, spero ti piaccia"
Camminiamo per molto fino ad arrivare ad un sentiero, già questo inizia a preoccuparmi.
Steve sembra leggermi nel pensiero perché risponde
"Sta tranquilla, non è quel che pensi tu"
Arriviamo a destinazione, di fronte troviamo una parete per l'arrampicata. Wow.
Stella:" oddio, non l'ho mai fatto"
Steve:" sono contento, lo faremo insieme per la prima volta"
Ci imbragano e cominciamo a scalare.
Steve a metà parete mi si avvicina, per assicurarsi che vada tutto bene.
Ho un problema con l'altezza, però tendo a dimenticarmene perché altrimenti non farei assolutamente nulla.
Steve:"tutto ok? Ti senti bene?"
Stella:" si, ho solo un problema con l'altezza, questione di secondi e mi passerà"
Mi prende una mano, e con l'altra mi fa una carezza.
Un gesto dolcissimo.
Apprezzo che sia un ragazzo molto premuroso.

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