Capitolo 40
In ventisei anni, credo che questo sia la prima volta che io abbia capito cos'è il vero amore, quello smisurato, quello viscerale, quello che ti fa piangere e allo stesso momento ti fa ridere a crepapelle, in sintesi il vero amore è come un giro sulle montagne russe.
Jim è colui che mi provoca brividi anche con un semplice sguardo perché è in grado di trasmettere il suo amore, il suo desiderio anche quando mi guarda. E forse, so di poter dire cosa significa innamorarsi davvero di una persona.
Jim:"buongiorno splendore"
Stella:"buongiorno"
Jim:"ti ho preparato la colazione, in un'altra circostanza te l'avrei portata a letto ma te devi dimostrarmi che quelle lì, -indica le stampelle- non ti serviranno più, quindi ora ti alzi e vieni con me di la in cucina"
Jim mi ha spinto a crederci sempre e a non mollare mai per nessuna ragione al mondo, neppur quando tutto sembra nero e non c'è alcuna via d'uscita, mi ha insegnato ad avere sempre una speranza.
Quella speranza che molto spesso mi abbandona come quando arrivi alla fermata mentre il pullman sta partendo e rimani lì, a fissare la speranza di tornare a casa in tempo svanire, così con la vita mi è successo tante volte. Ma forse questa volta ha deciso di ripagarmi.
Jim:"brava così, questa si che è la mia ragazza"
Marcus:"buongiorno fanciulli"
Stella:"buongiorno a te straniero"
Marcus:"lo so che ti manco"
Stella:"tantissimo come i tuoi pancake"
Jim mi guarda dispiaciuto, forse perché mi ha preparato con tanto amore la colazione mentre me ne sto qui ad elogiarne quella di un altro uomo.
Stella:"dai su Jim, è come se dicessi che mi manca la colazione di mia madre, non prendertela"
Jim:"non mi sono offeso, ho la faccia di uno che se la sia presa?"
Marcus:"fratello devo proprio dirtelo ma si, come un bambino che viene sgridato"
Stella:"si bravo, proprio così"
Jim:"non ho capito ora ti allei anche contro di me, dovresti appoggiarmi"
Marcus:"ora posso dirlo, mi mancavano questi momenti"
Stella:"ma sei stato fuori soltanto per dormire"
Jim:"già poi sempre qui stavi"
Marcus:"è anche casa mia, ricordatelo"
Fa per andarsene quando ritorna in cucina e punta il dito verso Jim.
Marcus:"stasera non puoi refilarmi nessuna scusa, sei dei nostri, c'è quella serata di cui ti ho parlato e tu hai accettato, abbiamo un patto"
Jim:"veramente non ricordo, avrei alcuni impegni per quanto riguarda lo sponsor lo sai, vi raggiungo sul tardi credo"
Marcus:"non darmi buca"
Sarà pure cambiato il suo modo di approcciarsi alle persone, Jim resterà sempre un mistero, almeno per quanto riguarda la sua sfera privata; è completamente un'incognita, un indovinello in cui ogni tanto ti viene fornito un indizio per poi scoprire alla fine quello che si cela dietro.
Jim:"non mangi?"
Stella:"sono piena"
Jim:"ma hai a malapena sporcato il piatto"
Stella:"non ho molta fame questa mattina, scusa ma ritorno sul letto sono stanca"
So di averlo spiazzato con il mio atteggiamento, sono quella che solitamente sbraita e scappa ma questa volta ho bisogno di tranquillità data la situazione in cui mi ritrovo, finisce di mangiare e sento trafficarlo con i piatti mentre lentamente raggiungo camera mia.
Senza un supporto è davvero un po' complicato anche se si tratta semplicemente di abitudine, fino ad ora ho sempre avuto le stampelle e quindi non dovevo preoccuparmi ma ora ritornare a fare passi con le mie gambe è un po' un trauma, in realtà il motivo per cui non cammino, non è perché abbia subito qualcosa agli arti, il mio blocco è stato emotivo oltre al trauma cranico e al coma. Detto così sembra che abbia sminuito il dolore provocato, ma è difficile superare quei momenti soprattutto quando la notte i ricordi vengono a farti visita, li è difficile scappare via e far finta di niente anzi li inviti al tuo tavolo per bere qualcosa insieme.
"Fraternizzare con i demoni".
Hannah:"scusa piccola se ti disturbo avevo bisogno di sapere se verrai e con chi in modo da farti i biglietti"
Stella:"ciao mamma sono da sola e verrò soltanto io, Arthur ha impegni"
Ometto alcuni dettagli ma in questo momento ho bisogno di restarmene da sola per un po'.
Hannah:"d'accordo allora avviso Mike che verrà a prendere soltanto te, a dopodomani piccina"
Mia madre, nonostante io abbia 26 anni, mi chiama ancora piccola.
Inizio a preparare le cose per partire approfittando del fatto che Jim stasera resterà fuori, chiamo Lily, è l'unica che mi aiuterà a partire senza portarmi dietro qualcuno.
Stella:"ciao Lily, sei impegnata? Puoi passare da me questa sera?"
Lily:"tesoro ciao, si ci vediamo più tardi" adoro la sua riservatezza e il non fare troppe domande a meno che non sia io a parlare.
Metto tutto in valigia giusto lo stretto necessario, il resto posso sempre prenderlo in prestito da mia madre, come ai vecchi tempi.
...
Lily:"ho portato ciò che ami di più, la pizza"
Stella:"entra pure"
Lily:"come mai sola?"
Stella:"Arthur è partito per un convegno sui tessuti e non tornerà prima di lunedì prossimo, Marcus ormai vive più da Amy che qui"
Lily:"ma non avevate un ospite ultimamente?"
Stella:"è impegnato con lo sponsor e poi avrebbe raggiunto Marcus"
Lily:"capisco, per chiamarmi sarà successo qualcosa"
Stella:" è così, sarei dovuta partire con Arthur ma non c'è, ho bisogno di qualcuno che mi accompagni all'aeroporto senza problemi"
Lily:"intendi Jim?"
Stella:"esatto, lui fa il misterioso riguarda la sua vita privata per questo non credo voglia sapere che io parta"
Lily:" d'accordo, finiamo le valige"
La serata passa in un attimo tra le chiacchiere, la pizza fredda e la valigia finita.
Lily:" avevo proprio bisogno di una serata così, tua madre ti ha scritto?"
Stella:" si devo essere in aeroporto tra due ore per fare il check-in"
Lily:"sbrighiamoci allora"
Mia madre non ci sarà a casa al mio arrivo poiché sono in vacanza pre parto, aveva bisogno di tranquillità e riposo e quindi Michael le ha regalato questa pausa. Mike è un suo amico di vecchia data, da sempre considerato la figura sostitutiva di quel che rappresenta un padre.
Lily:"ti aspetto di sotto".
Chiudo tutto e scendo.
Non una chiamata, non un messaggio da parte di Jim.
...
Lily:"fa buon viaggio e fammi sapere se avrai una sorellina o un fratellino"
Stella:"certo, grazie mille Lily ti voglio bene"
Lily:"anche io"
Prendo il mio trolley e raggiungo il gate.
Il viaggio è stato pesante per le mie condizioni, ma sono riuscita comunque a trovare la giusta comodità per dormire.
All'uscita del gate trovo Mike con un cartello Principessa Stella. Mi fa sorridere. Da sempre mi chiama principessa e vedo che non ha mai smesso di farlo.
Mike:"eccoti finalmente, dai dammi tutto e andiamo a casa"
Stella:"è bello vederti Mike, diventi sempre più bello"
Mike:"mia moglie potrebbe essere gelosa sai?"
Stella:" ti sei sposato?"
Mike:"si, sono diventato papà di una bellissima bambina, Melanie"
Stella:"ohh congratulazioni, voglio conoscere la tua famiglia"
Mike:"certo. Domani sera siamo a cena da tua madre"
La strada è imbiancata, fa leggermente freddo però non posso non farmi accarezzare la pelle dal freddo pungente di questo periodo.
Stella:"grazie Mike, ci vediamo domani"
Seguo l'istruzioni di mia madre prendendo la chiave sotto alla pianta dei suoi fiori preferiti, inserisco l'allarme ed entro. Poso le valige in camera mia, mi sdraio sul letto e il mio telefono inizia a suonare.
Tanti messaggi e chiamate da Jim, Marcus, Arthur, Amy, Lily e Sam.
Apro soltanto quello delle mie amiche.
Uno mi chiede dove sia finita, Lily mi chiede come sia andato il viaggio e Sam, dato lo stato in cui si ritrova non posso darle preoccupazioni.
Stella:"ciao Sam"
Sam:"hai idea di quanti brutti pensieri mi siano passati per la testa, dove sei? Perché non hai risposto per tutto questo tempo e perché ridi?"
Stella:"vi comportate come se mi abbiano rapito comunque sto bene e sono a casa di mia madre, stai tranquilla ah, non dire nulla agli altri, a saperlo siete soltanto tu e Lily, ti chiedo solo questo favore"
Sam:"d'accordo, torna presto che potresti diventare zia prima del previsto"
Stella:"d'accordo, a domani"
La curiosità ha la meglio e quindi apro anche il resto dei messaggi.
Jim sono tutte chiamate inoltrate alla segreteria e due messaggi dove mi chiede dove sono e con chi sono, e perché non sono a casa, un altro dove mi chiede le mie cose perché sono sparite. Genio.
Marcus preoccupato date le vicissitudini precedenti. Arthur mi maledice.
Lo avviso di trovarmi da mia madre e che sto bene.
...
Vengo svegliata da una bambina che piange e da un buon profumo di dolci.
Stella:"buongiorno"
Michael:"ciao Stella, tua madre è con Stephanie, di la trovi Mike intento a cambiare i pannolini a sua figlia"
Sorrido.
Stella:"Emma?"
Michael:"è con i nonni, torna domani sera"
Raggiungo il salotto dove trovo Mike pieno di sudore che cerca di capire come va tolto senza sporcarsi il pannolino di sua figlia.
Mike:"hey, era più facile farlo con te ora proprio non ricordo come si fa"
Stella:"ti aiuto" senza smettere di ridere, gli mostro come si fa.
Stella:"ma è stupenda questa piccola bambina"
Mike:"già tutta sua madre"
Stella:" ha i tuoi stessi occhi"
Mike:"dici?"
Stephanie:"se non sapessi che fossi Stella ti avrei già presa per i capelli, ciao io sono Steph la moglie di Mike e la mamma di questo batuffolino qui"
Stella:"tranquilla io sono Stella, mamma come stai?"
Hannah:"oh tesoro io bene, tu piuttosto ti sei ripresa?"
Stella:"dallo shock che Mike ormai è fuori piazza? No" iniziamo tutti a ridere.
Mike:"eh lo so il primo amore non si scorda mai"
Stephanie:"eravate fidanzati lo so, so tutto riguardo la tua infanzia" senza smettere di ridere probabilmente le avranno raccontato delle nostre uscite e di quando io ero convinta di essere la fidanzata di Mike. Avevo cinque anni, ero piccola.
Mike:"spero che tu sia single altrimenti dovranno vedersela con me"
Steph:"non cominciare dai"
Il mio telefono suona, ed è un numero che non conosco.
Stella:"pronto, chi è ?"
Jim:"sono io"
Mi allontano perché so già che finirà male questa conversazione.
Stella:"scusatemi un attimo"
Mike:"vai piccola"
A queste parole il suo respiro cambia ritmo e diventa più pesante.
Jim:"dove sei e con chi sei?"
Stella:"non ti riguarda ora devo salutarti perché sono impegnata"
Jim:"no tu non metti giù"
Stella:"no? Stai a vedere"
Stacco il telefono e lo spengo, ritorno dentro indossando il miglior sorriso finto mai fatto fino ad ora.
Hannah:"chi era?"
Stella:"pubblicità, sai come sono gli operatori" mento, perché non sa nemmeno l'esistenza di Jim e preferisco sia così ancora per molto.
Mike:" Stella domani ti porto nel nostro posto, sai è completamente cambiato" il nostro posto è un fast food a tema cinema, ogni sera c'è un quiz diverso su un film o telefilm famoso, io e Mike passavamo molte serate li quando mia madre lavorava. Il Cinefood è la mia casa, da lì è maturata la mia scelta di seguire il mondo dello spettacolo.
Steph:"si mangia benissimo"
Hannah:"già vi ricordate la nostra prima uscita in quattro?"
Mike:" e mezzo, anche se Emma vale per un'adulta, mangia più di te Stella"
Stella:"si lo so" la piccola Melanie stringe il mio dito con la sua piccola manina rosea, un gesto tenero che mi fa scaldare il cuore.
Dopo cena sono andata in camera mia, il cellulare ho preferito lasciarlo perdere per questo ho preferito farmi abbracciare da Morfeo e riposare il mio corpo ancora semi indolenzito.
Il mattino seguente vengo svegliata da una piccola vocina che continua a sventolare una mano sul mio viso cercando di avere la mia attenzione.
Emma:"finalmente ti sei svegliata, vieni con me ho la tua colazione preferita a portata di mano"
Stella:"buongiorno anche a te piccola peste"
Emma:"sisi buongiorno, dai ho fame"
Aveva ragione Mike, questa non è una bambina è un adulto intrappolato nel corpo di una bambina o alieno.
Michael:"buongiorno dolcezze"
Emma corre a baciare il padre prima di sedersi al tavolo, saluto anch'io Michael e mi siedo al mio posto, di fianco ad Emma.
Emma:" mi sei mancata, non vedevo l'ora che tornassi qui"
Stella:"quando vuoi puoi venire a stare da me, lo sai"
Emma:" si ma sono troppo piccola per volare da sola"
Stella:"significa che verrò a prenderti io"
Michael:"o ti accompagneremo noi"
Emma:"evviva, quando partiamo?"
Hannah:"quando avrai finito di fare colazione, Stella ti aspettano i tuoi nonni, sono in pensiero per il tuo stato fisico, vederti lì farà sentire bene"
Stella:"d'accordo, Emma ti va di venire con me?"
Emma:"certo"
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