Capitolo 32

Tutta la notte io ed Arthur non abbiamo fatto altro che parlare di queste novità che hanno invaso la mia vita. Ho una sorellina più un altro in arrivo.
Arthur:"dovremo pensare ai vestiti, sia quello per tua madre che per te"
Stella:"dobbiamo chiedere quando saranno le nozze e poi proseguire con una bozza"
Ma qualcuno entra nella camera, corre nella mia direzione e salta sul letto.
Emma:"volevo avvisarvi che giù ci sono i biscotti al cioccolato che fa sempre mio padre, sono una vera goduria"
Mi prende la mano e mi trascina verso la cucina.
Emma:"sai ho sempre sentito parlare di te, mio padre era entusiasta di conoscerti ma ora che sei qui sembra timido di avvicinarsi a te, quindi d'accordo con mamma Hannah, ho pensato che avreste fatto colazione insieme per conoscervi, io sarò nel salotto, quando avrai bisogno di aiuto io corro" mi spinge verso la cucina e poi scompare nel salotto. Certo che sa davvero come torturare le persone, piccola io e te dovremo fare giusto due chiacchiere.
Stella:"buongiorno"
Michael:"ehm ciao, buongiorno, spero abbiate dormito serenamente"
Stella:"si grazie il viaggio è stato stancante, devo essere sincera con te"
Michael:"certo dimmi tutto"
Stella:"tua figlia è davvero un piccolo genio, mi ha trascinata qui sostenendo che tu sia troppo timido"
Michael:"oh si, è grazie a lei se ho avuto il coraggio di avvicinarmi a tua madre, ha fatto tutto lei"
Stella:"non ci credo, davvero?"
Michael:"si, tua madre era in coda al supermercato, le cadde qualcosa e la piccola investigatrice raccolse quel barattolo venne da me e mi impose di restituirlo a tua madre, da allora non ci siamo più separati"
Stella:"quindi il vostro cupido è proprio lei, hai capito un po'"
Michael:" Stella spero davvero che per te non rappresenti alcun problema, noi non vogliamo rappresentare nessun ostacolo nella tua vita.." non gli do il tempo di continuare, e decido di mostrargli il mio affetto, la mia felicità.
Corro ad abbracciarlo.
Stella:"credimi siete già parte della famiglia ed è strano perché vi conosco da poco, ma sappi che non ho nulla in contrario ne per il matrimonio, ne per Emma e ne per te, fidati sono solo sorpresa e felice" il mio pensiero torna inevitabilmente a quel pazzo che cerca in tutti i modi di farmi fuori, so che Marcus ha piazzato gente della sicurezza per tutto il quartiere e ovunque andremo saremo al sicuro, ma ora che ci sono due bambini in questa casa mi sento terribilmente in colpa per esporli ad un alto pericolo come questo.
Michael:"perché piangi?"
Stella:"perché ho sempre desiderato avere una famiglia normale, un padre, ed ora mi sembra strano che stia accadendo"
Michael:" cara, so bene cosa stai provando, abbiamo più cose in comune di quanto credi, so cosa significa crescere senza un genitore, certo la situazione è differente, ma credo sia lo stesso, spero tanto che tu avrai modo di conoscermi meglio perché io non vedo l'ora di conoscere la brillante figlia di Hannah"
Stella:"sono felice che mia madre ti abbia trovato anzi che Emma vi abbia fatto conoscere"
Emma:"bene bene, vedo che state facendo conversazione senza di me e questa cosa non va per niente bene"
Stella:" un peperino devo ammettere"
Michael:"questo non è niente"
Emma:"mangiamo i biscotti? Il tuo amico mi ha implorato di portargliene due di nascosto"
Scoppio a ridere, l'idea che abbia costretto una bimba a portargli da mangiare è esilarante.
Arthur:"tua sorella è un piccolo mostriciattolo, mi ha raccontato del piano ma è un genio"
Stella:"si ed è stata lei ad unire mia madre e suo padre, hai idea?"scuote la testa in segno di stupore.
Arthur:"non ci si crede"
Suona un telefono, una suoneria non familiare, guardo Arthur ma mi fa segno che proviene dalla mia tasca. Già, il telefono nuovo di Jim. Ora me ne vado in giro con due cellulari.
Non ho tue notizie da ormai troppe ore, che ne dici di aggiornarmi? Sei viva ?
Da quando si preoccupa?
Rispondo velocemente con un breve e secco Si.
Ripongo il cellulare in tasca e ritorno alla conversazione sulla mia nuova famiglia.
Mia madre mi ha informato che domani, pranzeremo da soli mentre a Natale ci sarà anche la famiglia di Michael e un ulteriore sorpresa per me.
Non so per quale motivo si è messa in testa di farmi continue sorprese anziché dirmi direttamente le cose, fino ad ora sono state notizie belle, non voglio brutte sorprese, ho come l'impressione che mi voglia dire qualcosa che mi farà paura, l'argomento padre.
Non so chi sia, non ha nemmeno avuto il coraggio di riconoscermi in qualità di figlia sua, da sempre porto il cognome di mia madre, la cosa mi inorgoglisce poiché ha avuto una tale forza e soprattutto coraggio di farmi sia da madre che da padre, certo un arduo compito quello di prendere decisioni per due, ma ha fatto un gran lavoro e se sono quel che sono è soltanto grazie a lei.
La piccola Emma ha costretto me e il mio migliore amico in giro per negozi e parco giochi, una giornata del tutto piacevole.
Stella:"che ne dici di fare un regalo ad entrambi i nostri genitori? Cosa potrebbe piacere ad entrambi?"
Emma:"qualcosa per la nostra sorellina o fratellino in arrivo, così capiranno che non siamo gelose" la guardo, perché sa benissimo che non potrei essere mai gelosa.
Emma:"ok soltanto io, credono entrambi che questo possa farmi ingelosire ma io sono contenta finalmente di avere due sorelle"
Stella:"tranquilla, prendiamo qualcosa allora vieni"
Entrambe scegliamo una tutina con la scritta I love my sisters , un po' banale, ma rappresenta ciò che voleva dire Emma e un orsacchiotto.
Stella:"questi li mettiamo sotto l'albero con il nome di mamma e papà, ok?"
Emma:"ok"
"Solo un si? È questo ciò che merito?"
Un altro messaggio da Jim. Seguito poi da una chiamata, osservo Arthur il quale prende Emma e vanno entrambi in un negozio mentre io posso parlare tranquillamente.
Stella:"pronto?"
Jim:"perché fai così? Stella sei lontana, fatico a saperti al sicuro, non sono per niente tranquillo e diciamo che tu non mi aiuti per niente"
Stella:"sono con Arthur ed Emma, stiamo comprando i regali che vuoi che ti dica?"
Jim:"Emma?" Già, lui non sa le ultime novità e decido di spiegare.
Stella:"la mia sorellastra o sorella, comunque la figlia del compagno di mia madre"
Jim:" è una bella ragazza? Fa vedere"
Stella:"sei un cretino" stacco, nonostante sia piccola, non posso crederci che la sua indole sia sempre la stessa, poi cerca di convincermi di essere cambiato.
Richiama.
Jim:"sono un coglione lo so, cercavo soltanto di farti ridere"
Stella:"chiedendomi se mia sorella è abbastanza carina per te? Sono certa che ti distrugga e comunque si sei un coglione perché ha 7 anni"
Jim:"ah, sono un coglione" e inizia a ridere.
"Come stai" poi sospira.
Stella:"sto bene, è stata una sorpresa scoprire di Emma e di un ulteriore bambino in arrivo"
Jim:"sei incinta?"
Stella:"si di te" mi ha servito questo scherzo su un piatto d'argento, tanto vale continuare.
Jim:"c-cosa? Davvero? Oddio Stella non mi sembra.."
Stella:"sei proprio stupido. Mia madre è incinta, non io" soltanto ora mi accorgo che aveva trattenuto il respiro.
Jim:"mi hai fatto prendere un colpo."
Stella:"ma sei ancora vivo, quindi è servito a poco"
Jim:" ce l'hai con me per una ragione in particolare"
Stella:" hai sminuito questa nostra specie di relazione eppure ti preoccupi per me, mi inondi di messaggi, mi chiami... non lo trovi un po' strano? Eppure non ti importa di me mi pare di avertelo sentito dire.."
Jim:" non intendevo dire quelle cose, Stella sono sentimenti nuovi per me, contrastanti e difficili da gestire, voglio renderti felice ma allo stesso tempo non so come farlo e quindi ti ferisco"
Stella:"che disastro"
Jim:"già"
Da lontano Emma inizia correre verso di me e ad urlare.
Emma:" Stella Stella andiamo ho trovato un ragazzo carino per te, vieni anche Arthur ha detto che potrebbe piacerti"
Jim:"cosa? Chi è ?"
Inizio a ridere perché sicuramente è un piano diabolico del mio amico, sapendo quanto possa essere geloso Jim.
Jim:"si può sapere dove siete e soprattutto con chi? Chi è questo ragazzo che potrebbe piacerti?"
Emma:"dai sbrigati prima che va via, dai ti prego, sono un cupido infallibile e poi mi piace troppo, è carino"
Jim:"Stella non staccare, ti prego"
Stella:"devo andare ci sentiamo dopo"
Stacco e seguo la piccola Emma.
Ha tentato di farmi parlare con quel ragazzo più volte, Arthur non smetteva di ridere, cercavo di spiegare ad Emma che non potevo ma avrei dovuto parlargli di Jim, troppo complicato per una bambina di 7 anni.
Emma:"ok ne troveremo un altro, Arthur me l'aveva suggerito, si sbagliava"
Lo fulmino con lo sguardo, lo sapevo che dietro questo show c'era lui, la mente diabolica.
Stella, chi è questo ragazzo?
Perché non mi rispondi?
Non attaccare, smettila.
Non costringermi a coinvolgere anche Arthur.
Arthur:"mi ha chiamato molte volte, non ho risposto, però vedi, è concentrato su di te più quanto lui  voglia ammettere"
Stella:"hai coinvolto una bimba di 7 anni"
Arthur:"è più corretto dire 70 anni, quella bambina è una vecchia saggia credimi, è incredibile"

Torniamo a casa giusto in orario per la cena, Emma ha subito riposto il regalo sotto l'albero prima che lo notassero.
Ho preso qualcosa per entrambi mentre ero a telefono con Jim, una bambola ed un diario per Emma, una camicia ed un profumo per il mio migliore amico, e un weekend per Michael e mia madre il tempo che sarò qui, così potrò stare un po' con Emma.
Hannah:" Emma mi ha raccontato di aver trovato l'uomo perfetto per te ma che tu hai rifiutato" non smette di ridere mia madre perché sa quanto possa essere persuasiva quella bambina.
Stella:"già, è insistente e quando si mette un'idea in testa è difficile farle cambiare idea"
Hannah:"esattamente, mi ha costretto a comprare un pacco di fagioli perché piacevano al padre ma in realtà piacevano a lei.."
Stella:" strabiliante"
Michael arriva in cucina con delle rose per mia madre, un piccolo bouquet per Emma e infine alte per me?
Michael:"sono solito regalare le rose alle donne della mia vita di tanto in tanto, ora fai parte anche tu della famiglia, spero che non ti dispiaccia" è un gesto davvero dolce, mi fa sentire parte di un qualcosa. Osservo mia madre che come me ha gli occhi lucidi, presumo che a lei parlino gli ormoni, quanto riguarda me, è che non sono abituata a ricevere fiori da qualcuno, tanto meno da un padre.
L'unico che mi ha regalato delle rose è stato Jim, ed ora Michael.
Soltanto ora capisco perché mia madre abbia deciso di sposarlo, è un uomo di una sensibilità altissima, di una dolcezza fuori dal comune. È una donna fortunata.
L'abbraccio e ricambia anche lui in un modo caloroso.
Hannah:"su, andiamo a tavola"
Emma:"pizza per tutti"
Il suo entusiasmo mi fa sorridere, conosco da un giorno soltanto la piccola Emma, ma ha già cambiato la mia vita in un modo incredibile, ha reso questa mia vita da una scala di grigi ad una tavolozza piena di colori brillanti.
Michael:"vi siete divertiti oggi?"
Arthur:"tantissimo, sua figlia è davvero una scoperta, è molto più matura e saggia di quanto possa essere in media un bambino di 7 anni, anzi la bambina tra noi era Stella" simpatico il mio amico.
Tutti ridono, mi unisco anche io, tanto a lui ci penso io dopo.
Hannah:"domani è la vigilia, verranno degli amici a cena qui, mentre per il pranzo come già sai ci sarà la famiglia di Michael, Stella puoi aiutarmi in cucina?"
Stella:"certo mamma"
La raggiungo in cucina, è raggiante come al solito e intravedo un pancino dalla maglia attillata.
Hannah:"ho chiamato i tuoi nonni, sai ora che ho una famiglia volevo che ci fossero, dopo tanti di anni di assoluto silenzio..."
Stella:"no fuori discussione, se tu vuoi vederli sei libera di farlo ma non coinvolgere anche me, avrebbero potuto cercarmi invece non l'hanno fatto quindi è no"
Hannah:"pensaci, quante occasioni ancora avrai?"
Stella:"mamma fallo tu, io non sono tenuta a conoscere persone che hanno abbandonato la propria figlia a crescere da sola una neonata, non lo ammetto, ti voglio bene e sai che avrai il mio sostegno se vorrai vederli tu ma io mi taglio fuori"
Hannah:"verranno per il pranzo di Natale"
Stella:"presentami come tua amica, lo farò io"
La lascio lì e raggiungo gli altri nel salone, la piccola Emma è tra le braccia del padre seduti sul divano, questa scena mi riscalda il cuore, è ciò che ho sempre desiderato, vedere davanti ai miei occhi ciò che si prova è troppo forte.
Mi chiudo in camera mia, mi ritrovo a piangere e a comporre l'ultimo numero che avrei mai pensato di fare.
Jim:"lo so che ti mancavo.." mi sente piangere a singhiozzi e smette di fare lo stupido.
Jim:"Stella ti senti bene? È successo qualcosa?"
Stella:"non so perché ho chiamato te, forse non è stata una buona idea, ma sto bene è che soltanto ora ho capito quanto sia stata sfortunata nella vita, le persone che avrebbero dovuto volermi bene e donarmi tutto l'amore di questo mondo in realtà mi hanno rifiutato, soltanto ora ho capito perché sono caduta nella trappola di Daniel..."
Jim:"Daniel?"
Stella:"perché mio padre è scappato? Ero troppo per lui? Tanto da non riconoscermi come figlia sua...da cancellarmi totalmente dalla sua vita, capisco mia madre, l'amore può finire, ma quello per un figlio?"
Jim:" Stella vorrei tanto saperti rispondere, in realtà non ho una risposta adatta, se non che è stato davvero un coglione a lasciarsi sfuggire l'occasione di crescere una meravigliosa donna, Stella credimi sei fantastica con o senza l'amore di tuo padre, certo ti ha fatto soffrire e continua a farlo, ma un giorno saprai amare follemente tuo figlio come lui non ha fatto con te e sarà bellissimo"
Stella:"se non sarò una buona madre e scapperò?"
Jim:"non lo farai, dai dimmi cosa è successo? Perché sei triste?"
Stella:"mia madre ha invitato i suoi genitori per il pranzo di Natale, le stesse persone che l'hanno rifiutata perché aspettava me, e non ho intenzione di conoscerli, in tutti questi anni non hanno avuto la decenza di sapere il mio nome o magari semplicemente se stavo bene"
Jim:"sicura che tu stia facendo la scelta giusta? Dopotutto loro hanno punito tua madre non te, tu non c'entravi niente, una possibilità non fa male, guarda in un giorno ti è stata donata la famiglia che hai sempre desiderato ed ora anche i tuoi nonni"
Stella:"non lo so, non sono pronta"
Jim:"ti consiglio di non perdere questa grande occasione, almeno tu hai la possibilità di conoscere questo amore perché non sai cosa significa"
Stella:"tu lo sai?"
Jim:"avevo una vaga idea poi mi è stato portato via, sai non te l'ho mai raccontato, farlo per telefono è bizzarro però ero piccolo, avevo tre forse quattro anni, mia madre è sempre stata uno spirito libero, mio padre uomo d'affari, importante nella società, si sono innamorati in vacanza ad Ibiza, lei perché era lì con i suoi amici, mio padre per aprire la sua prima azienda, si sono innamorati, sposati e poi hanno creato me. Ma questo non bastava, mia madre voleva di più, mio padre pensava si riferisse alla ricchezza, lei invece voleva la libertà, così dopo aver tenuto corda finì ai miei tre anni, un bel giorno decise di prendere tutta la sua roba e sparire, ha messo al primo posto l'amor proprio, l'unica cosa che mi lega a lei è proprio questo, l'essere egoista come lei, fregarsene di tutti e pensar soltanto a se stessi. I miei nonni sono stati fonte di ricchezza per me, mi hanno cresciuto loro, mio padre da quel giorno si è dedicato principalmente ai suoi affari, di rado badava me, gli ricordavo troppo l'unico amore della sua vita, mia nonna invece ha totalmente sostituito mia madre, per me conta soltanto lei, ovviamente anche mio nonno, un giorno sono anche andato dove vive ora mia madre, in una campagna a Londra, con uomo e due bambine ormai saranno grandi, avranno 15 anni, ma non ho sentito nulla nel vederla felice, ha rinunciato a me e di conseguenza l'ho fatto anch'io, però ho avuto la fortuna di avere due nonni meravigliosi"
Stella:"oddio Jim...scusami, ma che stronza tua madre"
Jim:"già ma vedi, posso dire di aver tante cose in comune con la donna che mi ha messa al mondo... stronzo ed egoista come lei"
Stella:"già ora possiamo incolpare lei per questo tuo modo di fare ed essere"
Jim:"hai smesso di piangere noto, allora mi racconti di questa sorellina?"
Stella:"devi conoscerla, è un piccolo genio, una bimba intrappolata nel corpo di una donna anziana, ha tentato in ogni modo possibile di farmi uscire con quel commesso, sai che è stata lei a far conoscere mia madre e suo padre? Ha la fissazione di sentirsi cupido, quindi chi vede lì vuole insieme.."
Jim:"quindi dovrei venire lì e chiedere aiuto alla piccola cupido"
Stella:"ora ti importa delle relazioni ?"
Jim:"no m'importa di te, non delle relazioni"
Stella:"un po' tardi non credi?"
Jim:"ancora? Cosa devo fare per scusarmi? Nono per me niente cinese, fate voi"
Stella:"dove sei?"
Jim:"sul tuo letto" le sue parole mi riscaldano tanto da farmi divenire rossa, sono fortunata che non possa vedermi, ma credo immagini già.
Stella:"perché ?"
Jim:" ti avevo avvisato che avrei fatto compagnia Marcus, ma a quanto pare abbiamo qualche ospite in più"
Stella:"non usare il mio letto per le tue compagnie"
Jim:"sei gelosa?"
Stella:"no mi fa schifo, poi il letto è mio"
Jim:"lo faccio per sopperire alla tua mancanza"
Stella:"mi fai schifo"
Jim:"non ti credo, lo so che non puoi fare a meno di me"
Stella:"certo, non mi interessa ciò che fai, se proprio vuoi saperlo domani sera ho appuntamento con il commesso in una discoteca"
Jim:"non avevamo detto niente sconosciuti?"
Stella:"Marcus non mi ha dato alcuna restrizione"
Jim:"l'ho data io infatti, quindi... poi sei stupida, per ospiti intendevo Amy"
Stella:"perché me lo stai dicendo? Forse quello geloso sei te"
Jim:"si, ok? Non fare cazzate ti prego!"
È passata un'ora da quando sono a telefono con Jim, sentirlo mi ha calmato subito, mi sono dimenticata di ciò che mi ha reso triste e non ha fatto altro che flirtare a telefono con me.
Mi ha raccontato di sua madre, un pezzo importante della sua vita spiegandomi del perché è così, ora tutto torna. Jim non è un cattivo ragazzo, è soltanto una vittima come me di un genitore irresponsabile? Ma penso la parola adatta per descriverli sia egoismo.
Abbandonare due bambini semplicemente per seguire i bisogni di se stessi, non fa di loro delle belle persone, costringerci a convivere con rabbia per tutta la vita non è affatto bello, forse per questo ci ha fatto incontrare, abbiamo più cose in comune io e lui, forse per questo continuiamo a far scintille.

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