Capitolo 29
Il ritorno in auto è stato imbarazzante perché non sapevo come comportarmi nei confronti di Jim, per mia fortuna Arthur si è seduto sul posto davanti togliendomi da ogni imbarazzo seppur dall'espressione non molto contenta di Jim, ha lasciato intendere che preferisse ci fossi io al suo fianco.
In casa Marcus è immerso nel lavoro, lo saluto e poi raggiungo la mia camera, Arthur invece si ritira nella sua per poter parlare liberamente con Eric.
Mi sto cambiando quando vengo interrotta da qualcuno che bussa alla mia porta.
Stella:"sai che puoi entrare senza bussare"
Apre la porta, ma anziché trovarmi Arthur mi trovo Jim incerto sul da farsi, si blocca alla mia reazione di stupore o forse perché mi ha trovata con indosso soltanto la biancheria intima.
Jim:"ti lasci vedere da loro così?"
Stella:" pensavo fosse Arthur e comunque anche se fosse non credo quale sia il problema" decido di stuzzicarlo un po', mi manca farlo arrabbiare.
Jim:" certo ma per quanto Arthur non possa apprezzare, Marcus ne sarebbe felice"
Stella:"allora sarò lieta di rallegrarlo"
Jim:" perché mi sfidi? Perché ti piace farlo?"
Stella:" è una tua impressione" faccio il giro della camera passando davanti a lui per poi fermarmi e prendere la mia maglietta che uso per dormire.
Mi osserva, ogni passo, ogni movimento mio è come se ipnotizzasse lui.
So che provoco in lui i fuochi d'artificio, so che ho molto potere su di lui, ma giocare con il fuoco per quanto possa essere bello prima o poi finisci col bruciarti, e non credo sia una buona idea.
Jim:"ehm"
Stella:"si?"
Jim:"non pensavo la usassi per dormire?"
Stella:"cosa?"
Jim:"ecco, beh, quella...ha un qualcosa di familiare" indica la maglietta che ho addosso, il suo dito porta ad osservarmi e la mia mente mi riporta quella mattina a casa sua, quando mi ha lasciato indossare i suoi vestiti nonostante fosse con Irina, aveva occhi soltanto per me, credo.
Stella:"ah beh, ho trovato la giusta utilità, come pigiama"
Jim:"interessante" continua a guardarmi mentre percorro la mia camera mettendola in ordine.
Jim:" quindi andrai via per Natale ?"
Stella:" già"
Jim:" un po' mi dispiace sai, saresti potuta venire con me in un posto"
Stella:" quale ?"
Jim:" niente fai conto che non abbia detto nulla" il suo cambio repentino di umore mi lascia completamente senza parole. Esce dalla camera, lasciandomi imbambolata a pensare e poi decido di uscire per capirci di più; non sopporto quando le persone sono cosi enigmatiche, perché è cosi difficile essere chiari?
Prima di raggiungere il salotto, origlio la conversazione tra lui e Marcus, discutono animatamente relativo alla questione Steve.
Jim:" credo dovremmo darci un taglio, o meglio tenermi fuori quanto prima, non posso sopportare questa situazione, lo sai bene che per una volta in vita mia ho trovato una persona che mi fa provare emozioni nuove, vere, pure e non posso godermele perché devo proteggerla dal male restandogli lontano. Capisci?"
Marcus:"non dipende da me lo sai, ci sono ordini precisi dall'alto, prima prendiamo Steve e prima potrai essere libero di amare chi vuoi ma fino ad allora ti voglio più che innamorato di Lisa e non devi azzardarti a far saltare la copertura perché saremo fregati e chi rischia è soltanto Stella"
Lo vedo rassegnarsi e crollare sul divano, cosi decido di intervenire.
Stella:"Marcus puoi lasciarci un attimo da soli, per favore?"
Marcus:"certo, vado di là"
Jim mi osserva, dal suo sguardo riesco a leggere perfettamente che non ha idea del perché voglia parlargli o forse finge soltanto?
Lascio da parte quello che ho appena sentito per concentrarmi su quello che realmente suscita il mio interesse.
Stella:" non puoi esporti e poi scappare via, cosa intendevi dire che volevi portarmi in un posto?"
Jim:"lascia perdere, comunque non potrei portartici perché sarebbe troppo pericoloso, non vedo perché dirtelo"
Stella:"perché mi interessa saperlo"
Jim:"da quando? Mi hai sempre ignorato, da un momento all'altro decidi di prestare attenzione a me?"
Stella:" senti Jim, sai bene perché ti ignoro, ora vuoi dirmi questo cavolo di posto qual è?"
Jim:"un tantino arrabbiata la ragazza...se decidessi di non dirti comunque nulla?"
Stella:" sto cercando di essere gentile nei tuoi confronti, ti decidi a parlare o no?"
Jim:"Non sono abituato alla tua gentilezza, ma al tuo modo di trattarmi con indifferenza" alza un sopracciglio in segno di sfida, so bene che quello che cerca di fare e provocarmi ma non ho alcuna intenzione di cedere perché è in questi momenti che accadono cose di cui dopo me ne pento.
Stella:"parla oppure me ne vado" mi osserva, poi sospira, si alza per raggiungermi e si posiziona non troppo lontano da me, accarezza la mia guancia sospirando ancora, so che è difficile per lui quanto lo sia per me.
Jim:" ti prometto che un giorno potrò farti felice come desidero, credimi anche se non ti ho mai dimostrato di essere il tipo di cui poterti fidare spero un giorno riuscirai ad aprirti a me, a darmi completamente il tuo amore come sto cercando di donarti il mio, sappi che per me è una cosa totalmente nuova e non so davvero da dove cominciare, sappi che il mio cuore appartiene solo ed esclusivamente a te Stella, quando avremo la possibilità di viverci senza nasconderci ti porterò in un posto che desidero farti vedere, portare per la prima volta una persona nella mia vita completamente"
Le sue parole mi lasciano completamente senza fiato, come sempre riesce a sorprendermi.
Continuo ad osservarlo mentre il mio cuore ormai scalpita cosi veloce che sono sicura stia facendo quanto possibile per uscire dalla gabbia toracica e correre li fuori per far sapere al mondo che ciò che sta provando è una nuova sensazione e non so, ho un pò paura a decifrarlo in amore. Jim non sa che ciò che rappresenta per lui sia lo stesso per me, sono nuove emozioni con cui ho a che fare e nemmeno io so da dove cominciare.
Apro le mie braccia e stringo il suo possente busto tra le mie misere braccia cercando di trasmettergli in questo semplice gesto ciò che lui mi ha detto a parole. A suo modo ricambia, e spero davvero che riesca a cogliere ciò che cerco di dirgli, perché io non sono brava quanto lui con parole, non sono mai stata capace di trasmettere a voce i miei sentimenti se non attraverso piccoli gesti.
Alza il mio mento con un dito e stampa un bacio leggero, delicato sulle mie labbra.
Stella:"non farmi mai del male, ti prego"
Jim:" te lo prometto"
Al mio risveglio trovo una rosa e un biglietto sul mio letto. Prendo il biglietto e leggo.
"Buongiorno raggio di sole, non potrò essere con te per Natale quindi se vorrai il tuo regalo dovrai raggiungermi in un posto.
p.s. Marcus sa dove portarti, ti aspetto"
A quanto pare ne sa più di me in fatto di relazioni.
Mi preparo quanto prima, sono curiosa di sapere cosa mi aspetta, quello che sto conoscendo è un nuovo Jim e devo ammettere che fino ad oggi è la versione che più preferisco.
Stella:"buongiorno ragazzi, avete già fatto colazione?"
Arthur:"sei raggiante, come mai? Hai già preparato le valige?"
Stella:" diciamo che sono quasi pronte, per domani lo saranno, chi ci accompagnerà in aeroporto?"
Marcus:"io e Jim"
Arthur:"chissà perché..." ammonisco con uno sguardo il mio amico, riesce sempre a cogliere per prima il mio cambiamento.
Arthur:" non guardarmi cosi, chi pensi abbia messo la rosa sul tuo letto? Babbo Natale? Mi dispiace deluderti, ma il tuo Jim non si traveste quando entra in questa casa ed è facilmente riconoscibile"
Stella:"si ho ricevuto il messaggio, sai troppo poco e quindi vuoi i dettagli"
Arthur:"ecco ora iniziamo a ragionare, quindi?"
Stella:" facciamo che stasera te ne parlo mentre finiamo di mettere tutto in valigia il tutto accompagnato da una buona pizza offerta da me, ok?"
Arthur:"ecco perché ti voglio bene"
Stella:"anche io, andiamo ora?" dico rivolgendomi a Marcus.
Marcus:"certo, andiamo"
In auto Marcus non smette di sorridere da quando praticamente siamo partiti.
Non so perché sappia più di me o perché è felice per il suo amico o per me. Non saprei.
Stella:"si può sapere perché ridi?"
Marcus:"niente sono felice, sarà un Natale speciale quest'anno"
Stella:" perché?"
Marcus:" ci pensi, dopo tanti anni in cui faccio questo lavoro sono riuscito a trovare una persona che sia affascinata da ciò che faccio e non preoccupata tanto da lasciarmi dopo averlo scoperto"
Stella:"parli di Amy? E' cotta di te forse dal primo incontro solo che non voleva ammetterlo e comunque credo che quando tu voglia una persona non conti niente, nemmeno il suo lavoro potrà ostacolare il vero amore, no?"
Marcus:"spero sia cosi, Amy è davvero ciò che voglio...ma non parlavo soltanto di me, sai Jim è una persona nuova da quando ha conosciuto te, non mi aveva mai chiesto di fare ciò che sto facendo ora per nessuna ragazza con cui lui è stato.
Credimi, la lista è lunga di ragazze ma mai con nessuna era come è con te. Spero davvero riesca a funzionare tra voi"
Stella:" non ti seguo però non so davvero di cosa stai parlando" lo so, sono arrossita perché probabilmente Marcus sa davvero tutto e non so come comportarmi, non riesco ancora ad ammettere a me stessa se questa che c'è tra noi si possa davvero definire relazione.
Il mio rapporto con Jim è stato strano dal principio, potrei descriverlo con una parola altalenante, era una dare e allontanarsi, mai nulla di concreto.
È da un po' che ci siamo particolarmente avvicinati, forse perché ormai le maschere son cadute ed entrambi ci siamo esposti oltre ogni limite. Preferisco godermi questa piccola serenità prima che la bufera arrivi a spazzare via il tutto, perché con Jim così è, ti fa vivere le montagne russe. Due secondi prima sei in alto a goderti il panorama e l'attimo dopo sei precipitato nel baratro.
Marcus:" siamo arrivati"
Guardo fuori e non c'è niente, siamo in una campagna isolata e poco distante da noi c'è un capanno.
Stella:"sicuro di potermi fidare? Non è che volete ammazzarmi voi?"
Marcus:" probabile, ma ora va prima che si arrabbi"
Stella:"ok"
Scendo dall'auto e mi avvicino all'ingresso lentamente, Marcus mi osserva dall'auto, quando Jim esce per farmi entrare con un cenno del capo saluta l'amico per congedarlo, quest'ultimo accende l'auto e va via.
Jim:"ti bendo, ti guiderò io quindi devi fidarti va bene?"
Stella:"oddio, vabene" lascio che sia lui a guidarmi.
Dalla tasca posteriore caccia una bandana con cui mi benda gli occhi, mi prende entrambe le mani e inizia a camminare indicandomi dove mettere i piedi.
Presumo siamo arrivati a destinazione perché si è fermato all'improvviso, mi sussurra all'orecchio di tenere comunque gli occhi chiusi e faccio come mi dice. Si mette alle mie spalle per sbendarmi e quando apro gli occhi resto estasiata.
Jim:"avrei preferito prepararti il pranzo ma so che hai da fare per il viaggio e quindi ho deciso per la colazione, spero ti piaccia"
Non riesco a parlare, sono bloccata sul mio posto e non smetto di guardarmi intorno.
Al centro del capanno c'è un tavolo imbandito di cibo e bevande, c'è un peluche, tantissime rose sparse ovunque accompagnate da petali, tantissime candele e altrettanti palloncini rossi a forma di cuore.
Jim:"non sono il tipo da organizzare queste cose ma con te mi è facile farlo"
Stella:" ma è stupendo, sono senza parole davvero, mi auguro però che questa volta tu non scappi come il nostro primo pranzo"
Jim:"promesso, ora vieni, immagino avrai fame"
Stella:"immagini bene"
Non ho la minima idea di come e quando avrà organizzato il tutto e soprattutto come ha fatto a sfuggire a Lisa, quella ragazza gli sta col fiato sul collo, non può spostarsi per pochi metri da solo che arriva subito lei ad attaccare la sua ventosa su Jim.
Stella:"non voglio rovinare il momento ma come hai fatto a sfuggire a Lisa?"
Jim:" avevo delle prove con la moto e non ha fatto domande"
Stella:"e se ti avesse seguito e ci scopre insieme?"
Jim:"nessuno sa di questo posto, non mi ha seguito sta tranquilla"
Stella:"quindi era questo il posto in cui volevi portarmi?"
Jim:"no quello ti ci porterò quando sarà possibile"
La mattinata prosegue così, mentre scherziamo, ci punzecchiamo per poi terminare con dei baci, e che baci.
Stella:"ora credo che sia meglio andare"
Mi tiene stretta saldamente tra le sue braccia.
Jim:"lo consideriamo come primo appuntamento ufficiale?"
Stella:"cosa? La colazione? Certo"
Jim:" resta un altro po' "
Stella:"vorrei ma ho ancora le valige da preparare e altre cose da fare"
Jim:"ti accompagno io?"
Stella:"credo sia troppo rischioso, chiamo Marcus"
Jim:"lo chiamo io"
Si allontana per telefonargli ed io nel frattempo faccio il giro del capanno, è un peccato lasciare qui tutte queste rose, con la mano sfioro qualcuna, sono meravigliose!
Jim:"tranquilla porterò tutto a casa tua e me ne prenderò cura mentre starai via, tanto Marcus sarà li anzi mi ha invitato a stare lì con lui spero non ti dispiace"
Stella:"no tranquillo"
Jim:"potrò dormire nel tuo letto per sentirti più vicina mentre sarai via?" Ok, mi vuole morta.
Stella:"c-certo"
Mi abbraccia e poggia un leggero bacio tra i capelli
Jim:"mi mancherai"
Non riesco a rispondere, la mia mente non è per niente lucida, in questi momenti riesce a mandarmi in pappa il cervello, fa in modo che la lingua e il cervello vanno fuori uso.
Jim:"devo darti una cosa"
Si allontana da me.
Arriva con due pacchetti.
Jim:"questo piccolo lo apro io e questo tocca a te"
Mi porge quello più grande, lo osservo e lui mi fa cenno di scartarlo.
Stella:"perché un telefono nuovo? Il mio funziona benissimo"
Jim:"perché il tuo viene rintracciato, quindi per sentirci senza problemi ne ho preso uno nuovo con tanto di scheda nuova"
Stella:"il mio telefono che? Da chi?"
Jim:"da chi secondo te? È da una settimana che l'ho scoperto"
Stella:"non ci posso credere e tu me lo dici ora facendo il romantico? Non hai pensato che dovevo saperlo prima? Ora saprà che starò andando in Canada"
Jim:"secondo Marcus riescono ad avere accesso soltanto ai messaggi ma le chiamate possono controllarle soltanto chi ne ha potere"
Stella:" questa sicurezza chi ve la da?"
Jim:"te la do io, non ti esporrei ad un maggiore rischio credimi, ma averti lontana è la miglior soluzione al momento"
Stella:" e Steve? Sai dove si trova lui?"
Jim:"vive a casa di Lisa e da lì non si muove, lei ti chiederà consigli per un video musicale più in là, vuole il tuo professore come regista per avere anche te vicina"
Stella:"questo da quando lo sai?"
Jim:"Stella perché hai deciso di rovinare l'unico momento che abbiamo a disposizione? Non ci vedremo per un bel pò e tu decidi di rovinarlo menzionando due pazzi psicopatici?"
Stella:"l'hai rovinato tu, non io"
Mi giro, lasciando tutto lì e vado verso l'esterno e continuo a chiamare Marcus.
"Sono quasi da te!"
Bene, perché non vedo l'ora di andarmene.
Sono i suoi modi a mandarmi su tutte le furie, non può decidere sempre secondo i suoi bisogni.
Jim:"aspetta" nello stesso istante la macchina di Marcus arriva nel mio campo visivo.
Anziché girarmi verso di lui proseguo verso l'auto.
Salgo e dico a Marcus di partire senza pensarci nemmeno un minuto.
Stella:"sapevi che controllano il mio telefono? E che vuole chiedermi di un video per starmi più vicina? Tu sapevi tutto questo anzi voi e avete aspettato ad informarmi"
Marcus:"ma perché non sta zitto? Stella non sei tenuta a sapere altrimenti saresti soltanto d'intralcio, meno sai meglio è per te fidati di me"
Stella:"spero per voi che non mi ritrovi Steve in Canada perché altrimenti ammazzo io voi due"
Non mi risponde, il viaggio verso casa prosegue in silenzio se non interrotto di volta in volta da telefonate e messaggi di Jim in cui mi prega di rispondergli. Spengo il telefono.
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