Capitolo 28
La giornata di ieri è stata devastante, mi sento come se un tir avesse preso in pieno il mio corpo per poi passarci più di una volta sopra; si lo so lo scenario è macabro per come l'ho descritto ma saper di essere il bersaglio di qualcuno non mi ha fatto dormire tranquilla stanotte.
Jim ha passato la notte qui anche se non avrebbe dovuto, questo non fa altro che aumentare ulteriori rischi per tutti noi e in primis per la sottoscritta.
Steve è a piede libero che pianifica la mia morte mentre io sto qui a torturarmi da sola.
Al mio risveglio Jim non era più nel mio letto e nemmeno Arthur, ha dormito con noi per impedirci di fare qualcosa di cui ci saremmo pentiti.
Non che abbia torto ma si è calato troppo nella parte del protettore, so badare a me stessa e soprattutto se voglio farmi del male amando qualcuno di sbagliato devo sceglierlo io soltanto.
Trascino il mio corpo fuori dal letto e raggiungo la cucina, il tavolo è già colmo di cibo, tiro una tazza per riempirla di caffè, mi siedo al mio posto e allungo del latte alla mia tazza per cominciare col piede giusto.
Jim:" giorno"
Stella:"buongiorno"
Arthur:"raggio di sole, ti accompagna Marcus sul set sai deve fare un sopralluogo"
Stella:" d'accordo"
Piomba nuovamente il silenzio così ne approfitto per godermi lo spettacolo che ho di fronte.
Arthur ha gli occhi incollati sullo schermo del telefono e quindi presumo si tratti di Eric, mentre Jim, da quando ho messo piede nella sua stessa stanza non ha smesso di guardarmi.
Ho il suo sguardo incollato al mio corpo da tempo ormai, uno sguardo dolce, pieno di desiderio e intenso; tanto da farmi guardare altrove ogni tanto perché non riesco a sostenere lo sguardo quanto lui.
Jim:"ci sono delle nuove regole" le sue parole interrompono ciò che stava facendo Arthur, il quale è attento a scoprire queste fantomatiche "nuove regole" ormai conosco Jim da sapere che si tratta di una sorte di gioco dove alle vere regole aggiunge qualcosa di suo. La curiosità però ha la meglio, sono ansiosa di scoprire di che si tratti.
Stella:" sentiamo"
Jim:" dovrai evitare feste, se proprio non puoi dovrai andarci con uno di noi o almeno che ti tenga d'occhio a distanza e questo include che tu non debba bere sino ad ubriacarti per evitare di spingerti oltre ogni pericolo, niente ragazzi che non sono della nostra cerchia o quanto meno risultano affidabili, e poi il resto te le dirà Marcus"
Ecco, precisamente su un elenco di regole stilate da Marcus nessuna di queste citate ora esiste davvero.
Solito gioco di Jim, si fa sopraffare dalla gelosia e quindi crede di poter controllare me o chiunque gli stia al fianco, peccato però che questa non sia il caso adatto.
Stella:" delle regole un po' stupide, non trovi?"
In modo accigliato mi osserva.
Jim:"non credo che tu sia nella posizione di giudicare la validità delle regole che ti vengano imposte, ne va della tua sicurezza, non trovi?"
Un ghigno compare sul suo viso, ho capito a che gioco sta giocando e quindi decido di starci.
Stella:" fatevi entrare nella cerchia di persone affidabili anche il mio amico Wade" così vediamo se continui a ridere.
Cambia espressione, ora è arrabbiato
Jim:" non puoi fidarti davvero di quello sfigato, non sai nemmeno chi è davvero"
Stella:" non so nemmeno tu davvero chi sei, a garantirmelo sono Marcus ed Arthur"
Arthur:"non ha tutti i torti, anche tu sei un pazzo squilibrato" deve aver capito che sto prendendo in giro Jim poiché risponde ridendo.
Jim però non è affatto divertito dalle nostre chiacchiere
Jim:"ok basta, ho deciso io lui è fuori discussione"
Io e il mio amico ci guardiamo in modo interrogativo e poi osserviamo Jim in attesa di una spiegazione decente.
Jim:" Wade non potrà avvicinarti a te, a voi, non possiamo fidarci è troppo rischioso e nessuno di noi lo conosce"
Stella:"ti preoccupi per nulla, stavo solo scherzando, tra pochi giorni noi non ci saremo, le feste non le passeremo qui quindi puoi tirare un sospiro di sollievo, saremo lontano e soprattutto non avremo nessuno di cui preoccuparci"
Jim:" noi chi? Dove andreste poi?"
Stella:"io ed Arthur andremo in Canada da mia madre per Natale, si sposerà e quindi vuole presentarmi il mio futuro patrigno"
Jim:" Marcus è al corrente di ciò?"
Stella:" si ha organizzato tutto lui, ricordi?"
Jim:" potrei venire anche io"
Arthur:" si ed esporla a maggiori rischi, no fuori discussione tu te ne stai qua con la tua bella fidanzata"
Contrariato da ciò che ha appena detto Arthur si alza e se ne va via, ultimamente predilige le uscite di scena tipiche di un bambino quando viene privato delle caramelle.
Dovrebbe reagire alle situazioni con più maturità ma puntualmente fa l'esatto opposto.
Arthur:" pensiamo a cose più serie, quando si parte? Ho bisogno di vestiti nuovi quindi pensavo di fare un po' di shopping, ci stai?"
Stella:" credo che debba chiedere a tuo fratello come dobbiamo muoverci"
Arthur:" ci penso io, tu preparati"
Obbedisco al mio amico e vado a prepararmi, nel frattempo lo sento discutere a telefono con Marcus, a quanto pare non condivide esattamente questa nostra scelta ma sono abbastanza sicura che riuscirà a trovare un compromesso, già che ci penso anche io avrei bisogno di qualcosa di nuovo, l'umore sotto ai piedi per essere risollevato bisogna ricorrere allo shopping sfrenato. Da quando conosco Arthur non faccio altro che acquistare vestiti nuovi, questo perché la sua abilità di descrivermi ogni tessuto, ogni fantasia o semplicemente il capo che va di moda accende in me quel desiderio di voler a tutti costi quel tipo di abbigliamento, magari poi finirà nel dimenticatoio del mio armadio, però in quel momento sembra essere interessante e soprattutto indispensabile. Rammentate, mai fare shopping con amici esperti del settore.
Arthur:" dobbiamo comprare non conquistare gli abiti, ti sbrighi Stella?"
Stella:"certo ho finito, dammi un secondo, non trovo le scarpe, ah no eccole" tirò fuori l'anfibio e lo infilo saltellando per l'intero corridoio arrivando a destinazione.
Stella:" eccomi prontissima per te e per i vestiti"
Stritolo il volto del mio migliore amico tra le mie mani per poi stampargli un bacio sulla guancia.
Arthur:"tentativo fallito per farti perdonare del tuo ritardo, mi offrirai qualcosa, ora andiamo"
Tra un broncio e un sorriso percorriamo le strade affollate della città.
Tra le strade si respira già aria natalizia, i negozi iniziano a riempirsi di gente che acquista i regali, chi è intento a scegliere l'outfit per quel giorno.
Ho sempre adorato il Natale, mi ha sempre messo di buon umore, dai colori, al profumo dei tipici dolci natalizi, la cioccolata calda dinanzi al camino abbracciata a mia madre.
Le decorazioni, l'albero da addobbare.
Il Natale è il mio periodo preferito, mi sento sempre di buon umore e le giornate anche se piovose, appaiono ai miei occhi sempre serene.
Mi mancava passare un Natale alla vecchia maniera, per questo ho accettato di raggiungere mia madre, solitamente lo trascorrevo a casa da sola o con Sam, magari la sera uscivo con le ragazze a bere qualcosa, ma erano un paio di anni che non vivevo il Natale come facevo una volta.
In quel periodo la mia routine la interrompevo per dedicarmi ad ogni iniziativa che includesse qualcosa di natalizio, dalla corsa ai regali perfetti per amici e famiglia, o alla scelta degli addobbi per l'albero e poi infine il menù da preparare.
Quest'anno avrò l'opportunità di regalare ad Arthur un Natale meraviglioso.
Arthur:" Stella ci sei? Mi ascolti?"
Stella:"ehm si, forse, no, dicevi?"
Arthur:" sorridevi da sola mentre ti raccontavo che sono ingrassato"
Stella:" la mia mente inconsciamente sapeva che si trattava di una battuta, ma ti sei visto? Sei peggio credimi" il suo viso cambia d'espressione, mi osserva rattristato.
Stella:"ti sto prendendo in giro, sei magrissimo, ma tranquillo che mia madre te li farà mettere davvero quei chili in più che pensi di avere"
Arthur:" no, non mangerò, promesso"
Giriamo una carrellata di negozi, e in ognuno di essi acquistiamo un capo diverso.
Arthur:"prendilo questo, credimi ti mette in evidenza le tue forme e ti rende davvero sexy, e poi il bordeaux è il mio colore preferito e adoro come sia in sintonia con l'incarnato della tua pelle. Sei incantevole amica mia"
Stella:" potesti fare il commesso, sei convincente"
Acquisto l'ennesimo abito che forse un giorno utilizzerò per la giusta occasione.
Sfiniti raggiungiamo Sam a casa sua, è un bel pò che non la vedo così ho organizzato il pranzo con lei ed Arthur non si è opposto, avrei dovuto offrirgli io il pranzo.
Stella:" ho preso tutti i dolci che lei adora. John mi ucciderà, dice che le voglie le ha soltanto perché l'assecondiamo"
Arthur:" non sbaglia infatti"
Arrivati sotto casa sua le mando un messaggio per farci aprire.
Sam:" menomale siete arrivati, ho ordinato cinese spero ti piaccia Arthur, ah siete venuti nel giorno giusto, mi aiuterete ad inscatolare tutto quello che deve andare nella casa nuova e quello che invece regalerò"
Stella:" casa nuova?"
Sam:" si la famiglia di John hanno regalato una casa a noi, precisamente a pochi passi dalla spiaggia, quindi stiamo per trasferirci li, questa non che sia piccola ma ritengono sia opportuno crescere il bambino in una casa tranquilla"
Arthur:" molto premurosi, sei fortunata lo sai?"
Stella:" pensa che lei da piccola nemmeno voleva sposarsi, aveva in programma di fare la vagabonda e invece è stata la prima a mettere su famiglia"
Sam:" già ti ricordi quando evitavo i bambini manco fossero la peste, ed ora non vedo l'ora di avere tra le mie braccia questo pargolo qui"
Arthur:"spero sia femmina, ho già in mente una linea neonata perfetta"
Sam guarda interdetta Arthur, giustamente lui crea prettamente abiti da donna.
Stella:"niente nella sua mente progetta una linea per bambini da praticamente una vita e aspettava il momento perfetto, e a quanto pare è proprio questo pargolo hai il momento"
Sam:"allora avrà in regalo tutto ciò che sarà creato"
Arthur:" solo se farà la mia testimonial"
Sam:" non so, il padre sarà molto geloso se si tratta di una femmina, non avete idea, non sappiamo ancora di cosa si tratta e lui già è preoccupato se si tratta di una bambina di quando porterà a casa il primo fidanzatino. Impazzirò, ne sono sicura"
Arthur:" padre premuroso, gene di famiglia, mi piace molto"
Sam:"allora voi che dite?"
Stella:" tra pochi giorni andremo da mia madre io ed Arthur, mi ha invitata per conoscere il suo famoso marito, e mi trascinerà per scegliere il vestito ma quello che non sa che con noi ci sarà anche lui, l'artista e mago delle creazioni il quale avrà modo di studiarla e crearle l'abito giusto. Sarà una sorpresa, ma le voglio regalare questo perché se lo merita davvero."
Sam:"sei troppo dolce lo sai?"
Arthur:"lo è, quando si tratta della madre fa gli occhi a cuoricino"
Sam:"confermo"
Stella:" rappresenta per me l'ideale della donna forte, indipendente e che ha lottato con le unghia per me, è la mia eroina"
Arthur:"non fatemi piangere, piuttosto lavoriamo su"
Tra uno scatolone e l'altro, io ed Arthur abbiamo preso molte cose per il nostro appartamento e preparato tutto ciò che andrà nella nuova casa di Sam.
Come cambia la vita, sembra ieri quando litigavamo sul divano del nostro appartamento per chi dovesse scegliere il film o per cosa mangiare.
Stella:" siamo cresciute in un batter d'occhio"
Sam:" tu sarai una donna in carriera ed io una mamma e non vedo l'ora"
È finalmente felice ed è quello che ho sempre sognato per lei, un amore che la meritasse davvero.
Sam quanto me ha sofferto molto nella vita, i suoi genitori si sono separati quando lei aveva 6 anni, troppo piccola per capirne il motivo e crescendo abbiamo imparato insieme a disprezzare il padre per aver fatto soffrire la madre.
Alle medie, decidemmo di indagare sul padre e scoprimmo che in realtà avesse un'altra famiglia. Una bambina più piccola di Sam e una compagna che rappresentava la classica moglie trofeo, mentre la madre di Sam è una donna come mia madre, ha sempre lottato per aver la sua indipendenza ed è riuscita nel suo intento. È un chirurgo d'eccellenza, avrebbe voluto che Sam intraprendesse la sua carriera ma quando sentiva parlare noi due di cinema, spettacoli ed arte iniziò a perdere ogni speranza. Fu una tale fortuna per noi, lasciò perdere ogni tentativo di persuasione verso la figlia per farle scegliere medicina.
Oggi, ha trovato la sua strada nel mondo della cucina, è una chef dalle abili qualità e sono sicura che farà strada, al suo fianco ha un uomo brillante come lei, ha intrapreso la carriera della ristorazione ed è riuscito alla grande a farsi un nome.
E perché no, un futuro potranno vantare di possedere una delle migliori catene di ristoranti.
Sam:" sapete che in realtà non ho voglie, pensavo di provare le cose più strane e invece per ora procede tutto nella normalità."
Stella:"si poi tra qualche giorno ti troveremo a provare che so, un ragù alle banane perché ti sembra l'accoppiata perfetta"
Arthur:"ma che schifo, vi prego non dite abbinamenti strani mi fate venire la nausea"
Sam:"sei incinto?"
Arthur:"si amore, ma a differenza tua ho le voglie e quindi direi di chiamare per un buon gelato"
Stella:" accontentiamo le donne incinte, su"
La nostra giornata trascorre velocemente a casa di Sam, tra uno scatolone e un cucchiaio di gelato, tra un pettegolezzo e l'altro, è arrivata la sera e i nostri cellulari iniziano a squillare a intermittenza.
Stella:"è Marcus" mi allontano per rispondergli.
Marcus:" Stella dove siete? Vi sto chiamando da ore ma con scarsi risultati"
Stella:" siamo da Sam la stiamo aiutando con il trasloco, è successo qualcosa?"
Marcus:" si, dovreste tornare a casa, è tardi"
Stella:"va bene papà ma a quanto pare dovrai venirci a prendere, siamo a piedi"
Lo sento allontanarsi dal telefono e parlare con qualcuno.
Marcus:" ok verrà a prendervi Jim con la mia auto"
Stella:"no Mar.." ma prima che possa continuare mette giù e io resto a fissare lo schermo. Perché ha lasciato venire proprio lui?
Stella:" verrà a prenderci Jim"
Sam:" oh"
Arthur:"hmm..hmm"
Stella:" che c'è?"
Arthur:" sei rossa come un pomodoro, sei innamorata ecco cosa sei"
Stella:"si certo credici"
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