Capitolo 25
Mi sveglio nel cuore della notte e noto che qualcosa mi stringa la pancia, cerco di alzarmi per capire che cosa mi sia caduto addosso, mi giro e vedo Marcus.
Ieri sera deve essersi addormentato qui dopo che ha cercato di consolarmi, cerco di divincolarmi dalla sua stretta senza svegliarlo e fortunatamente riesco nella mia ardua impresa.
Vado in cucina per bere un bicchiere di acqua e trovo Arthur sul divano.
Arthur:" che ci fai sveglia? Ho avuto un incubo e non riesco a dormire"
Stella:" vieni a dormire con me e Marcus"
Arthur:"voi due non?"
Stella:"no sei matto? Ieri ho pianto e tuo fratello mi ha consolata ma devo aver preso sonno e lui dopo di me, vieni c'è spazio anche per te"
Arthur:" ok, andiamo"
Così entrambi ci sdraiamo sul letto e basta poco e crolliamo.
Al mio risveglio trovo il letto vuoto, la stanza è inondata da un buon profumo di vaniglia e il mio stomaco risponde brontolando dalla fame, scendo giù dal letto e raggiungo l'odore.
Marcus è ai fornelli a cuocere i pancake mentre Arthur prepara la premuta d'arancia, questi sono i risvegli che amo.
Stella:"i miei uomini ai fornelli, questo è ciò che amo, mi sento come una principessa"
Arthur:" ci credo, vorrei essere al tuo posto"
Marcus:" per fare una premuta ti sei rotto qualche osso?"
Arthur:"mamma mia come sei pesante"
Marcus:"perché stamattina eravamo tutti e tre nello stesso letto?"
Stella:"non viaggiare con la mente, tu ti sei addormentato dopo aver parlato con me poi nella notte ho trovato tuo fratello impaurito sul divano e l'ho portato con me"
Arthur:"ti sarebbe piaciuto scoprire qualcos altro ne sono sicuro ma mi dispiace deluderti non amo gli incesti"
Marcus:"peccato, per Stella intendo"
Stella:"sì certo come no"
Sono appena uscita dall'aula soddisfatta per aver quasi raggiunto il traguardo, un altro esame è andato, manca l'ultimo e poi posso dire di aver concluso finalmente questo lungo percorso di studi.
Stella:"ciao mamma è andato bene"
Hannah:"sono contenta tesoro, allora per Natale cosa fai? Ci raggiungi?"
Stella:"non lo so mamma se non devo lavorare allora ci sono"
Hannah:"tienimi aggiornata, dovrai fare le prove per il vestito, a domani tesoro"
Stella:"ti voglio bene"
Mia mamma finalmente per la prima volta in vita sua si sposa, mi dispiace solo non essere lì con lei per aiutarla nei preparativi e condividere questa gioia con lei. Era quello che meritava, un uomo che l'amasse incondizionatamente, si lo so sono fissata, ma è dettato dal fatto che non abbia avuto l'amore di un padre, mi è mancato troppo e non so come faccia a mancarmi un qualcosa che non ho mai avuto davvero.
Prima o poi ci finirò davvero al manicomio.
Jim:" buongiorno raggio di sole"
Stella:" Ciao Jim, che ci fai sotto casa mia?"
Jim:" non c'è nessuno così aspettavo Marcus qui sotto, come stai?"
Stella:" sincera?" Mi fa cenno di sì "fino a due secondi fa stavo benissimo poi sei apparso tu, un po' come i nuvoloni in una giornata di sole"
Jim:"simpatica, ti va un caffè?"
Stella:" no grazie, non voglio alcun problema"
Jim:" sta tranquilla"
Stella:"No Jim per questo ti evitavo perché tu e la verità non andate affatto d'accordo ed è per questo che non posso essere tua amica, proprio non ci riesco, avresti potuto dirmi che hai un harem di ragazze anziché tenermi all'oscuro, sai che prima o poi usciva fuori?"
Jim:"ok d'accordo, ora rispondimi, se fossi stato sincero con te avresti ricambiato il mio bacio ?"
Stella:"no, scordatelo"
Jim:"ecco il perché non ti ho detto nulla, Stella tu mi piaci troppo, più mi respingi e più sono attratto da te"
Stella:"dovrei adottare la strategia inversa allora, quella di accoglierti tranquillamente"
Jim:"potremmo provare"
Stella:"Dio Jim, perché sei così stupido?"
Jim:"perché cosa ho detto?"
Stella:"niente lascia perdere, senti io devo tornare a casa tu se vuoi aspettare Marcus qui sentiti libero di farlo"
Jim:"no salgo con te"
Ha deciso di rovinarmi l'unica giornata iniziata bene per la prima volta in vita mia, proprio quando tutto comincia a filare per il verso giusto arriva lui, non che mi dispiaccia però poco prima del bacio ero consapevole che fosse uno stronzo, certo, ma uno stronzo cronico no. Mentre saliamo insieme le scale sento il suo sguardo bruciarmi la schiena, riesce a vedermi dentro, ad andare oltre ed io sento che possa essere l'unico in grado di sciogliere il mio cuore di pietra anche se questo significa soffrire, si perché Jim non è per niente il tipo devoto ad una sola donna, ne ha un'infinità. A volte penso che per lui la donna sia soltanto un accessorio, un qualcosa in più da avere.
Jim:"devo parlarti"
Stella:"so cosa stai per dirmi, che non puoi offrirmi nulla se non questo, ho capito chi sei credimi, proprio per questo mi tengo alla larga da te perché siamo gli opposti, tu non rappresenti nemmeno il classico cattivo ragazzo perché sei molto più che cattivo, perché basta guardare come menti spudoratamente e non mi riferisco soltanto a ciò che hai detto a me, ma Irina te la sei portata dalla Spagna, poi compare una certa Beatrice, e va bene perché lei è quella ufficiale ma ora sono curiosa di sapere io in tutto ciò cosa c'entro? Qual è il mio ruolo ?"
Jim:"tu sei stata una scoperta, sei piombata nella mia vita improvvisamente e tu a differenza delle altre mi hai sempre ignorato, se non quando ti sfioro e le nostre labbra si uniscono, li riesco a sentire la vera te, in quel momento ti senti di libera di mostrare la vera te o meglio una parte di te e giuro tu mi spingi sempre di più ad approfondire e scoprire chi sei sul serio, ho chiesto di te ma nessuno ha voluto raccontarmi e la mia curiosità non fa altro che aumentare" come i battiti del mio cuore, non riesco a smettere di controllarmi.
Jim si avvicina pericolosamente a pochi millimetri dal mio viso, il battito di entrambi è palpabile, corre come una moto ad alta velocità.
Lentamente si avventa su di me con le sue labbra, nuovamente nel mio salotto in prossimità del mio divano, cominciamo a baciarci, a toccarci, ad esplorare ogni centimetro di pelle come non avevamo mai fatto prima.
Siamo sul divano nudi e avvinghiati l'uno all'altro ma qualcosa mi riporta alla realtà.
È stato un fottutissimo sbaglio, non dovevo cedere, non dovevo acconsentire al mio impulso e non dovevo dar ascolto alle mie sensazioni.
Lui ha ben due fidanzate ed io non voglio e non volevo essere un ulteriore pezzo della collezione di Jim. La mia bocca agisce senza il mio consenso.
Stella:"te ne devi andare e che questo non ricapiti più"
Jim:"pochi secondi fa non eri di questa idea però me ne vado, sei una furia"
Osservo Jim rivestirsi e una fitta mi attraversa il petto, so che sto ignorando i miei sentimenti ma devo pur sempre tutelarmi. Non posso permettere a nessuno di trattarmi così, ci sono già passata e non mi va di rivivere la stessa cosa di anni fa, non voglio più una relazione come quella con Daniel.
Osservo Jim andare via e non posso fare a meno di piangere, non so perché reagisco così, forse perché sono sempre stata abituata a subire tale atteggiamenti anziché essere il carnefice, per la prima volta in vita mia, nonostante tutto, questo mi fa soffrire molto perché non sono abituata ad essere cattiva e ne tanto meno a ferire qualcuno. Dubito però che Jim si sia sentito ferito da me.
Penso e ripenso più volte a ciò che è successo poco fa, Marcus ed Arthur sono appena rientrati, ho informato che Jim stava aspettando qui ma che poi ha preferito andare via, omettendo che sono stata io a cacciarlo fuori di casa.
Marcus:"si mi ha chiamato e mi ha informato"
Stella:"perfetto"
Arthur:"Stella tutto ok? Hai pianto?" Mannaggia a lui che riesce a percepire ogni mio stato d'animo.
Ma preferisco mentire e tenere per me ciò che ho fatto.
Stella:"si sai oggi l'esame è andato bene, questo significa che manca poco all'esame finale e poi posso dire addio ai libri"
Arthur:"oddio ma è fantastico tesoro, sono contento per te"
Marcus:"congratulazioni Stella" entrambi mi abbracciano e questo non fa altro che aumentare le mie lacrime, e senza rendermene conto inizio a parlare contro la mia volontà.
Stella:"c'è dell'altro, devo dirvi anche un'altra cosa nonostante abbia promesso di non rendervi partecipi di questa situazione e so bene che sarete arrabbiati con me dopo quello che vi dirò, ma non posso nasconderlo e non riuscirei nemmeno a farlo, prima o poi l'avrei comunque detto, eh si sono una stupida"
Arthur:" c'è di mezzo Jim se piangi"
Marcus:" forse so cosa stai per dire"
Stella:" lo sai?"
Marcus:"Stella mi ha chiamato poco fa dicendomi di reggergli il gioco e confermare che fosse venuto per me, in realtà era qui per te, quindi deduco che sia successo qualcosa che ti abbia sconvolto"
Stella:" lo volevo, e l'ho fatto però poi l'ho cacciato via e mi pento di essere stata così crudele, ma voi lo sapete cosa penso a riguardo, lui non è per me e non posso permettergli di farmi questo"
indico il mio stato orribile in cui mi ritrovo ora.
Arthur:" Stella sai bene che non sono d'accordo, però tu ignori i tuoi sentimenti, tu provi qualcosa per lui ma cerchi di reprimerlo solo perché sai che lui è coglione, ma se è lui che vuoi sai già a cosa vai incontro"
Marcus:" dipende da ciò che vuoi tu"
Stella:"non lo voglio, non voglio stare di nuovo male"
Arthur:"di nuovo? Ah già per quel Daniel, che ne dici di parlarne?"
Marcus:"preparo la cena e ne parliamo davanti ad un buon piatto di pasta, ci stai?"
Faccio si con la testa mentre con l'orlo della felpa tolgo via le lacrime dal viso.
Aver confessato la verità mi rende più leggera ma comunque il mio umore non è migliorato, soprattutto sapendo che dovrò riaprire una vecchia ferita e questo non credo che mi farà stare bene.
I miei amici anche questa sera hanno deciso di coccolarmi, credo che l'avrebbero fatto a prescindere ormai da quando ci sono loro a casa con me sembra di riavere la mia vita con mia madre.
Marcus è troppo preso a cucinare la cena mentre Arthur tra una posata e l'altra messaggia con Eric, il telefono di Marcus lampeggia di continuo così sbircio, ci sono vari messaggi tra cui uno di Jim dove chiede se io sto bene. Davvero fa? Io lo caccio via e chiede se sto bene? È folle.
Marcus:"tra due secondi si cena, preparatevi"
Mi siedo al mio solito posto, giro il bicchiere e mi verso un goccio di vino bianco per poter affrontare il discorso che sto per fare.
Arthur:"uhm la specialità di mio fratello, ravioli al ragù, quanto mi erano mancati"
Dall'aspetto sono invitanti e il profumo promette molto bene, Marcus mi passa il mio piatto e inizio a spolverare il formaggio in quantità.
Marcus:"ma quanto ne metti? Così copri tutti i sapori"
Stella:"lo so ma ho una passione per il formaggio e ne metto sempre una quantità elevata, che c'è? Non mi guardare così, sono strana lo so"
Arthur:"anche Jim lo fa, ehm scusa"
Stella:"ma guarda che puoi nominarlo non succede nulla"
Arthur:" d'accordo ma ora devi parlare su"
Stella:" è vero, premetto che non era un bel periodo, avevo 17 anni e stavo affrontando la questione "papà" non so se vi ho raccontato ma io un papà non l'ho mai avuto, quando ha scoperto che mia madre fosse incinta è sparito nel nulla, quella fase da ribelle mi ha portato a pormi delle domande e a chiedermi chi fosse questo misterioso padre. Ovviamente non ho trovato alcuna risposta, ma una sera ero disperata e arrabbiata, disobbedisco alle regole di mia madre ed esco per andarmene in discoteca. Li ha inizio il mio dolore più grande, conosco Daniel, un ragazzo bellissimo, fisico da modello, all'apparenza un angelo ma era tutto fuorché un angelo. Inizialmente non ho sospettato di nulla anzi mi trattava come una principessa, poi una sera presa da una delle mie crisi di ribellioni, lui non mi rispondeva e ignorava le mie chiamate pensai dunque che fosse a casa a dormire, io me ne andai in discoteca con le mie amiche del liceo e Sam. Entrate nel locale lo vedo tra la folla che bacia una ragazza, non dico niente e aspetto che si stacchino per poi raggiungerlo ed inveire contro brutte parole, ma lui ovviamente inizia a piangere a pregarmi di perdonarlo era arrabbiato e scuse varie, lo perdono e la cosa finisce lì, la nostra storia d'amore malata riprende.
Io innamorata persa di lui, mentre lui era perso e basta. Inizia un periodo dove non fa altro che mentirmi ma allo stesso modo a manipolarmi e a indurmi a pensare cose che secondo lui erano frutto della mia immaginazione, che bevevo troppo e quindi immaginavo lui con le altre.
Una sera si è spinto oltre, mi ha drogata e mi ha..." la mia voce si spezza e inizio a piangere cercando di prendere aria per continuare, Arthur mi si avvicina e mi cinge in un abbraccio.
Riprendo poi il discorso "mi ha spogliata e stava per violentarmi insieme ad un altro suo amico,io non capivo nulla ero incapace di intendere e di volere, fino a quando Sam non fece irruzione e mi tirò fuori da quella merda. Ma non finì li, ormai ero giù fino al midollo, lui mi manipolava come voleva, ero un giocattolo nelle sue mani e pendevo dalle sue labbra.
Lo perdonai perché lo amavo, quando una seconda volta però riuscì nel suo intento, io ero sola perché Sam ed io avevamo litigato per averlo perdonato, lei non era d'accordo e sapeva che prima o poi sarebbe finita male. Non raccontai a nessuno quello che mi successe per paura, per stupidità e continuai a stare con lui.
Una sera eravamo in un locale, Sam mi osservava da lontano e quando vide lui provarci con una tipa e poi portarsela nei bagni mi raggiunse e mi raccontò quello che vide. Scoppiai in una crisi di pianto, tanto da sentirmi male, erano settimane che non mangiavo e non bevevo, mia mamma era in ansia e le mentivo dicendole che avessi una stupida influenza, ma Sam riuscì a tirarmi fuori da quella relazione malata.
Mi portò in ospedale e poi di seguito a denunciarlo, fu arrestato un anno dopo perché scoprii che non ero l'unica a cui fece del male. La cosa che mi faceva più schifo è aver provato amore per un essere del genere, è stato uno schifo.
Da allora promisi che mai nessuno si sarebbe avvicinato a me, Sam da allora mi è sempre stata accanto come una guardia del corpo, quando qualcuno si spingeva oltre era pronta ad aiutarmi. Ne sono uscita da un paio di anni da questo circolo vizioso, ho imparato ad amare me stessa e ad avere rispetto per quella che sono. Questa è la parentesi Daniel."
Parlarne è stato doloroso ma forse ne avevo il bisogno di farlo, di liberarmi di questo peso e ora posso sentirmi davvero leggera, ora sono lontano da quel mostro e non potrà mai più toccarmi e ne farmi del male.
Marcus:"giuro lo ammazzerei con le mie mani questo Daniel"
Arthur:" Stella mia, ora sei una donna forte e poi ci siamo noi con te nessuno ti farà mai più del male, promesso"
Marcus:" se Jim fa qualcosa basta dirlo, gli spezzo io le ossa"
Stella:" grazie ragazzi, vi voglio bene ma non c'è bisogno posso spezzargliele sempre io"
Marcus:"bene mi piace questo spirito combattivo, non lasciare che le vecchie esperienze ti cambino, ti rendono quella che non sei, perché prima o poi troverai la persona che ti rispetterà e ti amerà, ne sono certo di questo"
Arthur:"non dubitare Stellina, poi guarda cosa hai combinato hai reso un uomo saggio, guardalo, non è mai stato così"
Marcus:"piantala stronzo"
Arthur:"ecco vedi gli animali tornano ad essere subito quel che sono dopo un complimento"
Sono fortunata ad aver loro e potermi sentire libera, mi portavo questo peso dentro da un po', alcuni atteggiamenti di Jim mi ricordavano Daniel, anche se non è detto che sia come lui, almeno spero.
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