Capitolo 2


Ma quanto ho dormito?
Maledetta me, dovevo studiare e anche oggi non ho concluso nulla.
Metto una felpa ed esco a comprare qualcosa per cena, Sam ormai sarà in coma, ho preso il suo cellulare in prestito per ascoltare musica lungo il tragitto , l'avviso comunque che scendo per comprare la cena.
Beyoncé mi fa compagnia lungo il tragitto. Senza cuffie non posso uscire, riformulo senza musica non potrei vivere, dove sei mio amato cellulare?
Entro in pizzeria,ordino due pizze e nell'attesa gioco con i lacci della felpa.
Prendo il cellulare per cambiare musica quando arriva un messaggio a Sam, è di Stella... ma Stella sono io, qualcuno avrà ritrovato il mio cellulare.
Frettolosamente apro il messaggio
"Ciao, sono Jim ho ritrovato per l'ennesima volta il cellulare della tua amica, quando puoi avvisala che aspetto una telefonata per restituirglielo. Xo Jim"
NON CI CREDO!
L'odioso Jim mi perseguita.
Rispondo velocemente di raggiungermi in pizzeria al centro, così da poter riavere subito il mio cellulare.

Aspetto arrabbiata, che il fastidioso Jim mi restituisca il cellulare ma a quanto pare lui non fa altro che prendersi gioco di me.
Riscrivo un altro messaggio "senti dove sei? Non posso aspettare ancora, sbrigati. Stella"
Driiiin. Non ci credo, è cretino.
Jim:"vedo che sei impaziente di vedermi, ti raggiungo tra pochi secondi. Tuo Jim XO"
È uno scherzo? Tuo Jim?
Giuro che lo ammazzo!
Ormai il proprietario della pizzeria deve avermi preso per una psicopatica dal momento che non faccio altro che andare avanti e indietro dinanzi al bancone; sto per ripetere la medesima scena isterica quando la porta si apre, sto per svenire!
Una folta chioma bionda fa capolinea al mio sguardo, mi sento morire.
È impossibile, è uno scherzo, non può essere lui il mio angelo paradisiaco.
Si avvicina lentamente, fissandomi negli occhi, eccoli li... gli occhi verdi.
Jim:"sono indeciso se definirti bipolare o psicopatica, prima ti lasci abbracciare e poi fai l'antipatica... chi sei veramente?"
Incredula, gli strappo il cellulare dalle mani, prendo velocemente le pizze dal bancone e mi dirigo verso l'uscita!
Pure questa volta vengo bloccata.
Nella mia mente riesco a ricomporre il puzzle, mi ha presa a volo in discoteca, quando sono inciampata e ho perso in quel momento il cellulare, lui deve averlo recuperato a quanto pare, di nuovo.
Stella:" senti smettila di toccarmi, e di perseguitarmi, di recuperare il mio cellulare, quello psicopatico anzi forse maniaco sei te"
Mi divincolo dalla sua stretta, mi avvio verso casa ma Jim non accenna a starsene fermo lì a quanto pare perché decide di seguirmi.
Jim:" senti sarò pure maniaco ma tu sei troppo imbranata per tornare da sola a casa, non voglio che ti perda o perda nuovamente il tuo cellulare, posso accompagnarti?"
Le mie gambe tremano, Jim è davvero il ragazzo con cui ho ballato?
Mi fermo, mi volto verso di lui che a quanto pare era troppo dietro di me che a tratti gli sbatto contro!
Nuovamente mi prende tra le sue braccia, e la mia mente beffarda mi ricorda il momento in discoteca. Non è possibile.
Jim:"sei così b...imbranata"
Stella:" non ho bisogno del tuo aiuto, grazie per il cellulare, addio"
Mi avvio quasi correndo al portone di casa, non è umanamente possibile che per l'ennesima volta mi si ripresenti lui. È un incubo.
Ma una domanda mi frulla nella testa, "era davvero lui quello con cui ho ballato?"
Chissà...
Apro la porta di casa, Sam dorme ancora, decido di svegliarla.
Stella:" Sam ho preso della pizza, sveglia dai"
Sam:" mmmmm naaaah ok"
Si alza dal divano e mi raggiunge, le racconto di ciò che mi è appena accaduto...
Sam:" ahhaha non ci credo, non so perché ma io questo ragazzo lo vedo un genio"
Stella:" più che un genio, è un coglione, maniaco e..."
Drriin, il mio cellulare suona.
Tuo Jim:"ciao dolcezza, si è come pensi, ho salvato il mio numero sulla tua rubrica, non faccio altro che pensare al nostro ballo in discoteca... ho il tuo profumo stampato nella mia mente! Notte, sempre tuo XO"
NON È VERO, mi prende in giro sicuro!
Stella:" Sam,leggi io non credo sia possibile"
Sam:" lo sapevo, lo sapevo ahahah amica mia è proprio lui, è lui il tuo angelo"
Prendo il cellulare e torno in camera, apro Instagram e trovo una notifica; Jim Aniston ha iniziato a seguirti.
Oh mio Dio...non so come, mi ritrovo a guardare il suo profilo, Dio se è bello, psicopatico si però è bellissimo. Basta! Chiudo tutto e mi metto a studiare.
Apro il libro e inizio a leggere, il mio cervello rilegge mentalmente il messaggio, sono ancora incredula!
È lui.
Finisco di ripetere, e mi infilo nel letto.
Prendo il cellulare e... inizia a squillare.
Jim.
Cosa faccio ora?
Rispondo.
S:" pr..onto"
J:" dolcezza, imbranata anche a telefono? Ahaha"
No, riattacco, ma come può prendermi in giro così?
Dopo pochi secondi, driin
S:"sarò pure imbranata ma te invece non la smetti di fare il maniaco"
J:"ok, basta, ricominciamo come due esseri normali, ti va? Comincio io..
Sono Jim il ragazzo che ha avuto la fortuna di ritrovare il tuo cellulare e da ieri non smette di pensarti, di pensare alla tua chioma riccia bionda, ai tuoi occhi cioccolato, e al tuo profumo che mi ha mandato fuori di testa...hey ci sei?"
S:"ci sono, io sono Stella."
J:" tutto qui? Ahaha sei imbarazzata?"
S:" non sono imbarazzata, ma credo che tu voglia prendermi soltanto in giro, per questo ti saluto, notte"
J:"hey asp..." non gli faccio dire altro che spengo il cellulare.

Durante la notte non faccio che rigirarmi nel letto, sono le quattro del mattino, prendo il cellulare per riaccenderlo...
10 messaggi!
Li apro, tutti di Jim.
"Scusami, sono un coglione"
"Ti prego perdonami, non volevo essere sfacciato"
"Dammi una possibilità per scusarmi, voglio rimediare"
"Non so che altro fare, mi piaci...davvero"
"Non ti prendo in giro"
"Sei bellissima."
"Ti prego, SCUSA"
"Sono io quello psicopatico"
"Ti penso, spero mi perdonerai"
"Notte principessa xxo"
Ok, è matto. Principessa? Inizio a ridere !

Sono sul bus.
Assonnatissima, l'ennesimo esame aspetta me di essere superato.
Non me ne va una giusta e sono anche in ritardo.
Prendo il cellulare per avvisare Sam che oggi non torno per pranzo e mi ritrovo un messaggio, l'ennesimo, da lui.
"Buongiorno dolcezza, spero di farmi perdonare questa volta a pranzo insieme io e te da soli, che ne dici? Dai ci si becca dopo l'università,tuo J xo"
Ci risiamo...aspetta, università ?
Non so come ma mi ritrovo ad inviargli "quale università?"
Sarà forse la curiosità o la paura di poterlo incontrare per il campus.
Non fa in tempo a terminare il pensiero che arriva un messaggio.
"Sei curiosa o vuoi perdonarmi?"
"Nessuna delle due, ciao"
Ciao? Ma sono cretina forte...
Entro nell'aula, gremita di studenti ansiosi quanto me.
Poco dopo fanno il mio nome, mi alzo giusto il tempo di due domande e mi boccia, perché i miei concetti sono confusionari e poco decifrabili.
Buongiorno a me.

Esco dall'edificio, mi reco verso i giardini nonostante l'autunno stia facendo capolinea c'è una meravigliosa giornata di sole.
Mi sdraio sul prato e metto le cuffie.
Inizio a piangere, non è possibile che mi senta nuovamente così, una fallita per l'ennesima volta!
Riuscirò  mai a dare un esame come ogni essere su questa terra?
Sono con gli occhi chiusi per potermi accorgere di una presenza.
Apro gli occhi e sussulto, è lui, mi ha trovata di nuovo.
"Buongiorno donzella, cosa l'affligge per starsene qui tutta sola a piangere?"
Tento velocemente di togliere via le ultime lacrime invano perché continuano a scendere senza sosta!
Jim mi afferra la mano così forte da farmi alzare, un attimo e sono con la testa sul suo petto e le sue braccia mi circondano, il suo profumo inebria la mia mente; sa di buono, sa di casa.
La mente si rilassa e le lacrime cessano.
Sarà pure psicopatico, ma inizio a rilassarmi alla sua presenza e a non provare quello stato di agitazione, e questa cosa per quanto possa piacermi mi manda altresì in panico.
Sciolgo il nostro abbraccio e ci mettiamo a sedere, mi tiene la mano.
J:" cos'è successo?"
S:" niente, la mia vita va a rotoli ed io mi sento nelle sabbie mobili, incapace di muovermi verso la giusta direzione! Un altro esame è andato male, nonostante avessi studiato. Ho messo tutta me stessa in questo percorso, sono ad un passo dal traguardo ma a quanto pare è troppo lontano per riuscire a raggiungerlo"
Inizio a raccontargli della mia vita, di mia madre che mi assilla come giusto che sia, è impaziente di vedere la sua unica figlia finalmente laureata e coronare il suo sogno perché desidera per lei un futuro brillante e per questo ha deciso di fare gli straordinari a lavoro per permettere il suo sogno di prendere forma.
J:" credo che sia una donna straordinaria, permettere tutto ciò significa che ti ama alla follia e tu la renderai presto fiera, ne sono certo di questo"
Non so perché ma sembra di conoscerlo da sempre, il modo in cui mi ascolta e mi sta vicino non mi mette per niente a disagio.
J:"ho promesso che mi sarei fatto perdonare. Che dici di un bel pranzo insieme da ricomporre il tuo cuore in pezzi?"
S:" va bene, ci sto!"
Ci alziamo e ci avviamo verso l'auto.
Mi apre la portiera e mi fa sedere.
Guardo lui fare il giro dell'auto mentre noto con stupore che ha qualcosa di familiare sul cruscotto.
È il mio bracciale.
S:"dove lo hai trovato? Come l'ho perso? Ma è mai possibile ogni cosa che io perda tu la trovi?"
J:"quando sei inciampata la sera in discoteca, è rimasto impigliato nella mia giacca e ho dimenticato di dirtelo anzi in realtà non ero sicuro fossi tu la proprietaria dal momento che non facevi altro che darmi del maniaco ahah"
S:"certo, ero ubriaca e non ero certa di ricordarmi chi mi avesse salvato la vita, ma ora sono certa che sia stato tu"
J:"sono proprio io,il maniaco!
Stella, io davvero da quella sera non riesco a toglierti dalla mente, non riesco a smettere di pensare in quale altro pasticcio ti metterai o cosa perderai ancora. Capisci? Io mi preoccupo per te, che sei una sconosciuta e in vita mia non ho mai provato preoccupazione per nessuno, nemmeno per me stesso"
S:"sono, non so che dire davvero, se non che abbia fame"
Scoppia a ridere per il mio essere così imbranata...
Scendiamo dall'auto e raggiungiamo una bakery, ci accomodiamo uno di fronte all'altro!
Sono così affamata che nemmeno il tempo di togliermi la giacca che già sono con il menù tra le mani e l'acquolina si fa strada.
Ordino il mio sandwich di pollo con patatine, Jim lo stesso.
J:"allora, hai deciso di perdonarmi?"
S:"sono indecisa, magari a fine pranzo darò l'esito ahahah"
Inizia a ridere e gli si formano le fossette,adorabili... oddio, cosa mi prende?
Stella ricomponiti...
Non riesco a non sostenere il suo sguardo, è magnetico e a momenti mi viene voglia di nascondermi sotto il tavolo.
Mi prende una mano e l'accarezza per poi stringere le sue dita con le mie.
È un gesto così romantico, così dolce che io ormai sono già su un altro pianeta.
Mi alzo. Non so cosa dire.
S:"vado in bagno"
Non ci credo. Sto per impazzire, davvero sta succedendo o sto facendo un incubo o un sogno, dipende dai punti di vista.
Decido di ritornare al tavolo, sono ormai da troppo tempo in bagno a fissarmi allo specchio.
Prima di raggiungere il tavolo decido di osservarlo da lontano, mi aspetta per il pranzo e non ha toccato nulla.
Troppo galantuomo, dove sarà la fregatura? Prende il cellulare, risponde ed esce fuori.
Lo vedo salire in auto e andarsene via. È matto? Lo sapevo, doveva esserci per forza la fregatura.
Ritorno al tavolo, chiedo alla cameriera di prepararmi il pranzo d'asporto, pago e vado via.
Non riesco a crederci, davvero mi ha lasciata lì da sola? È uno stronzo.

Sono a casa finalmente.
Sam non c'è, è a lavoro.
Posso godermi tutta casa in silenzio, decido di vedere un film, ma finisco per crollare dopo pochi minuti.
Quando mi sveglio è sera, sono le 21:45 e a momenti torna Sam.
Preparo la cena e nel frattempo le scrivo di prendere una bottiglia di vino, devo bere dopo la giornata di oggi.
Sam rientra con la scorta di vino e corro ad abbracciarla. Comincio a piangere, le sporco la camicia con il mio eyeliner, le racconto cosa è successo...
Sam:" non ci credo, che stronzo! Ma davvero ti ha lasciata sola? Io lo ammazzo"
Stella:" si, è come pensavo è davvero uno stronzo maniaco"
Sam:"non darci peso, dimenticalo, pensiamo a bere ora"
Mi racconta della sua giornata trascorsa a servire i tavoli, della sua collega invidiosa e delle mance raccolte.
Stella:"Sam puoi chiedere al tuo capo se può offrirmi un lavoro part-time, magari soltanto di sera così da mettere soldi da parte e non gravare tutto su mia madre"
Sam:"certo tesoro, domani gli parlo anzi vieni con me così gli parli direttamente"
Stella:"grazie, ti voglio bene"
Sam:" ti voglio bene anch'io"

Ritorno in camera mia, e ripeto per l'esame che dovrò sostenere a fine mese. Sperando bene.
Prendo il cellulare, e scorro la home di Instagram.
Noto che Jim ha pubblicato qualcosa, lancio il telefono e decido che non deve interessarmi, ma poi la curiosità vince e decido di sbirciare.
È in montagna. Sulla moto. Un paio di ore fa, poco dopo che mi ha lasciata lì da sola. Vaffanculo!

Driiin.
Un nuovo messaggio!
Guardo il display, è lui. Jim lo stronzo.
"Hai deciso di perdonarmi? Scusa se son scappato ma avevo un impegno e non ho potuto avvisarti"
gli rispondo "vaffanculo"
Mi risponde di nuovo...
"Perché? Perché mi tratti così?"
e decido di dirgli "perché sei uno stronzo,addio" e blocco il numero.
Ora mi sta su i nervi, lo odio.
Ma perché vengo attratta sempre dagli stronzi? Non me ne capacito.
Decido di mettermi a dormire.

Sam viene a svegliarmi, perché stamattina ho il colloquio con il suo capo e dopo pranziamo insieme prima dell'inizio del suo turno.
Stella:"non ho voglia di affrontare il mondo oggi"
Sam:"piccola Stella, esci e brilla su!"
Decido contro la mia volontà di alzarmi dal letto, apro il rubinetto e faccio scorrere l'acqua...è rilassante.
Mi preparo, decido di vestirmi carina soltanto per il colloquio in quanto alla mia voglia di vivere oggi è sotto lo zero.
Usciamo di casa e raggiungiamo l'auto.
Poco dopo siamo davanti al ristorante dove lavora Sam.
Entriamo.
Il suo capo, John è davvero carino ed è anche giovane. Ora capisco!
John:" buongiorno ragazze, prego venite nel mio ufficio"
Sam:" Buongiorno capo, lei è Stella la mia amica, vorrebbe lavorare part-time la sera qui nel suo ristorante"
John:" non c'è problema, la paga è di mille dollari più le mance, Sam ti fornirà la divisa e ti spiegherà il tuo ruolo, benvenuta tra noi"
Stella:"grazie mille, non vedo l'ora"
Usciamo e sono impaziente di chiedergli
Stella:"scusa ma ha subito accettato senza alcuna esitazione,perché?"
Sam:" perché sei mia amica e perché ha un debole per me"
Stella:" lo sapevo, dai è carino dagli una possibilità "
Sam:" soltanto perché ti ha offerto subito il lavoro? Ahah"
Stella:"non solo per quello, perché è carino anzi è bellissimo, ha degli occhi azzurri meravigliosi da perdersi dentro e poi ha un bel fisico, davvero ben fatto, complimenti alla mamma"
Jim:"complimenti alla mamma di chi esattamente?"
Sam fa una faccia strana, il mio corpo si irrigidisce.
Mi giro, e noto con stupore che si tratti di Jim lo stronzo.
Prendo Sam e ci dirigiamo verso l'auto, ci segue.
Jim:"senti potresti fermarti e ascoltarmi un secondo?"
Sam:"senti lascia perdere ok?"
Mette in moto l'auto, lui sale sulla sua moto.
Ci dirigiamo verso il ristorante giapponese e vedo che Jim ci sta seguendo con la sua moto. È cretino.

Parcheggiamo l'auto, sto per scendere quando davanti a me si piazza Jim con la moto.
Faccio il giro e scendo dal lato guidatore, ora sto perdendo la calma!
Mette la moto sul cavalletto e ci raggiunge, mi blocca per il polso...
No, ora basta.
Stella:"senti ora basta, non devi toccarmi,non devi avvicinarti a me altrimenti chiamo la polizia"
Jim inizia a ridere.
J:"vai chiama se hai coraggio, cosa sto facendo ora? Ah, aspetta un maniaco mi importuna. Ahahha sei credibile, sempre se non inciampi nelle parole sbagliate"
Esausta, gli do le spalle e raggiungo Sam, le chiedo di aiutarmi con Jim lo stronzo.
Sam esce fuori e va a parlargli.
Sam:"senti non ti conosco e non ho intenzione, lasciaci in pace e facci pranzare, ciao"
Jim si arrende, raggiunge la moto e se ne va.
Tiro un sospiro di sollievo. Comincia a farmi paura.
Io e Sam ordiniamo di tutto, siamo affamate!
È da tempo che non mangiavamo sushi, è sempre bello farlo insieme.
Stella:" Sam, ho paura che possa seguirmi ovunque io vada"
Sam:" sta tranquilla, ci sono io con te"
Mi tranquillizza il fatto di non essere da sola, la mia diffidenza nelle persone mi ha portato ad avere paura del mondo.
Non sai mai di chi puoi fidarti davvero.
Paghiamo il conto e torniamo verso casa.
Stasera darò il cambio a Sam, così avrà la serata libera.
Torno a casa, metto la divisa e raggiungo il ristorante. Saluto John e Sam, che mi presentano il ragazzo che mi affiancherà. Steve.
Steve:"ciao Stella,spero di farti sentire a tuo agio, per qualsiasi dubbio chiedi pure non farti alcun problema sono qui per questo!"
Tutta la serata apparecchio e sparecchio i tavoli che Steve serve, i primi giorni passeranno cosi, sono contenta di non sfinirmi subito.
Sono ormai l'01:00. Vado nello spogliatoio, raccolgo le mie cose e saluto.
Esco fuori dal locale e vorrei scappare.
Jim!
Non è possibile, di nuovo.
Decido di far finta di niente, svolto e comincio a camminare a passo svelto.
Mi raggiunge e rabbrividisco. Cosa vuole?
Mi prende per il braccio, mi divincolo dalla sua stretta e nel farlo arretro e sbatto contro la vetrina.
Lui è ubriaco, comincio ad avere paura.
John è appena uscito dal locale e osserva la scena da lontano, decide di intervenire.
Si avvicina e si accerta che io stia bene, poi va da Jim e gli assesta un bel pugno.
Mi sento quasi in colpa, ma lo meritava.
John mi accompagna a casa, mi chiede se lo conoscessi e decido di raccontargli cosa fosse successo.
John:"ma è uno stronzo! Allora il pugno lo meritava tutto"
Stella:" già ahaha"
Arriviamo sotto casa e ringrazio.
Stella:"grazie per il lavoro e per avermi accompagnata"
John:" di nulla,dovere di capo! Puoi salutarmi Sam? Notte"
Stella:"certo, notte"
Sto per raggiungere il portone di casa ignara di quello che mi aspetta.

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top