Capitolo 19
Ritorno in cucina, e trovo Jim sul divano distratto dal cellulare.
Stella:" ti va un caffè?"
Jim:" eh? Oh scusa non ti avevo sentita arrivare comunque si volentieri"
Stella:" allora mi racconti come ti sei fatto male, cugino?"
Jim:"stupida. Non ti ricordi davvero?" Scuoto la testa "dopo che abbiamo discusso te ne sei andata in quel bar, io non ti ho seguita perché eri troppo arrabbiata e volevo farti sbollire un po' la cosa, ma ti tenevo d'occhio. Sono intervenuto quando un tizio di fianco a te ti ha puntato un coltello, e sono arrivato giusto in tempo, ti ho presa in braccio perché eri completamente andata non so se dallo spavento o per la troppa birra. Ti ho portato da me approfittandone del fatto che Irina dormisse già sul divano, quando siamo arrivati lei si è svegliata e non mi sembrava il caso dirle la verità così ho detto che eri mia cugina, lei è andata a dormire e ti ho portata nella mia camera, dopodiché ti sei svegliata hai vomitato e ti sei completamente sporcata, ti ho spogliata e ti ho messo una mia maglietta e poi nel mio letto. Il graffio me lo sarò fatto mentre prendevo a pugni quel tizio, non ne ho idea davvero. Questo è quanto"
Stella:" oddio, davvero?"
Jim:" giuro, non sto mentendo"
Gli porgo la tazza di caffè e mi siedo di fianco a lui, l'osservo e mi sembra un'altra persona. Forse devo averlo giudicato troppo in fretta.
Stella:" che ne sarà di Steve?"
Jim:" perché ti preoccupi così tanto per lui? Finirà in prigione dove merita di stare o aggiungo torna dov'era"
Stella:" che dici?"
Jim:" la storia della madre malata di cancro è una stronzata, cioè si è vero che la madre è malata ma sono anni che non la vede. In realtà so che è entrato in un grosso giro di spaccio insieme al suo gruppo, sai soldi facili"
Stella:" e perché quindi lavora al ristorante ?"
Jim:" copertura anche quella, è un bastardo, si copre le spalle così se succede qualcosa ha un'alibi. Ti prego non fidarti di lui, con questo non voglio dire che io sia un santo, ma credimi lui è più sporco di me"
Stella:" ed io che pensavo fosse un bravo ragazzo..."
Jim:" per l'ospedale è presto, che ne dici di preparare qualcosa per pranzo qui e poi andiamo in ospedale?"
Stella:" scusa ma la tua ragazza?"
Jim:"sa che sono da Marcus, ricordi?"
Stella:"perché le fai del male ? Dille la verità no?"
Jim:"è complicato, non puoi capire, però fidati non sono una brutta persona"
Stella:" già, cugino non c'è niente, dovremmo chiamare d'asporto"
Jim:" ci penso io"
L'osservo mentre passeggia avanti e dietro davanti alla finestra mentre ordina al telefono, ogni tanto si scosta per chiedermi conferma di ciò che ha ordinato e la mia mente mi riporta a quel pranzo qui, insieme da soli. Quel bacio. E che bacio.
Non smetto di guardarlo, so che una persona come lui per me rappresenterebbe un bel problema.
Soffrirei sicuro ed è per questo che mi tengo a distanza debito da una relazione così, dove mi troverei da sola in coppia. È il classico tipo latin lover, è con tutti ma non è di nessuno.
Io desidero un uomo che sia mio, che ami incondizionatamente soltanto me, non voglio dividerlo con il resto del mondo.
Jim:"Stella ti piace o no?"
Stella:" eh? Boh, si credo che ne so, fai tu" mi ricompongo, e vado alla ricerca del mio telefono.
Jim:" arriva tra una quarantina di minuti, nel frattempo vado in bagno"
Quando torno dalla camera, è seduto per terra a vedere la tv.
Jim:" ti va un film?"
Stella:" si, è indifferente"
Jim:"mmh ti piacciono i cartoni Disney?"
Stella:" dai sei serio?" Rido.
Jim:"certo, dai cosa vediamo? La bella e la bestia è il mio preferito"
Stella:" quindi fai il duro ma poi a casa guardi i cartoni Disney?"
Jim:"certo, sono un tenerone"
Stella:" sono scioccata..."
Jim:"scherzavo, cugina, però davvero è il mio preferito se ti va guardiamo qualcos'altro"
Stella:"direi che sia il caso, non vorrei asciugare le tue lacrime sai com'è" mi lancia un cuscino.
Jim:" non bisogna scherzare sulle debolezze altrui, sai?"
Stella:"già...perché tu avresti delle debolezze?"
Jim:"tutti ne abbiamo, chi non le ha mente"
Lo guardo senza rispondere, non ha tutti i torti ognuno abbiamo dei punti deboli, quando vengono toccati poi si soffre.
Stella:"si però dovremmo scegliere qualcosa da vedere oppure vado a dormire"
Jim:" sei di una noia" il suo telefono inizia a squillare "scusa, è Marcus"
Si alza e si avvicina alla finestra, lo sento parlare a proposito della denuncia, il processo ci sarà quanto prima data la condizione di Arthur, e le amicizie della famiglia di Jim hanno accelerato la situazione.
Jim:"non mi devi niente, non scherzare a dopo, ah avvisa le ragazze che Stella la porto io, si ciao"
Stella:"scusa ma non avevi detto che avresti avvisato Stacy?"
Jim:"potrei aver omesso qualche dettaglio, ma ora non fa niente"
Stella:" caro cugino dire troppe bugie non va a tuo favore sappilo, fa soltanto cambiare idea sulla tua persona"
Jim:" a me non interessa, sono dove voglio stare e questo m'importa al momento...suonano, sarà il fattorino" faccio per alzarmi "stai, ci penso io".
Lascio che se ne occupi mentre io preparo il tavolo, torna e posa il contenuto sul tavolo di fronte al divano.
Jim:" togli tutto, mangiamo sul divano, non sporcare non abbiamo tanto tempo"
Mentre mangiamo mi osserva tutto il tempo sorridendo e non capisco il motivo.
Stella:" che c'è mi sono sporcata? Perché ridi?"
Jim:" niente te lo dirò dopo"
Stella:" dimmelo"
Jim:"niente pensavo che oggi sembriamo una vera coppia"
Stella:" già hai detto la cosa giusta"
Jim:" lo pensi anche tu?"
Stella:" non mi riferivo a quello ma al verbo, sembriamo ma in realtà sono tua cugina"
Jim:"mamma mia quanto sei permalosa"
Il mio telefono vibra, Stacy.
"Corri subito qua"
Stella:"dobbiamo correre in ospedale"
Jim:"che succede?"
Stella:"non lo so, Stacy mi ha detto di correre li"
Tragitto casa mia ospedale è stato molto breve, quando ci precipitiamo fuori il reparto di terapia intensiva noto che sono tutti sollevati,in lacrime, ma sorridenti.
Stella:" che succede?"
Stacy:" si è appena svegliato, respira da solo e dopo potremo vederlo, oh Dio sono così contenta"
Stella:"ma che dici? Oddio..." inizio a piangere, pensavo non sarebbe mai arrivato questo giorno e invece eccolo qui.
Arthur, il mio amico si è svegliato.
Marcus:"scusa fratello, volevo dirtelo ma ci ha pensato Stacy"
Jim:"sta tranquillo"
Stella:"ragazzi vi va del caffè?"
Stacy:" vengo con te"
Andiamo verso la caffetteria, Stacy si asciuga le lacrime e poi inizia a blaterare cose su Tony.
Stacy:" sai è stato molto carino, comprensivo e soprattutto aiuterà Arthur nel processo. Ma parliamo di te? Che succede, perché sei sempre con lui ora?"
Stella:" contro mia volontà, ieri mi sono ubriacata mi ha portata a casa sua e mi ha presentata alla sua nuova ragazza come sua cugina"
Stacy:"non ci credo, lei poi l'ha menato? Cosa ha fatto allo zigomo?"
Stella:"beh non lo ricorda, ma deve essere per colpa mia, nel bar un tizio mi ha puntato il coltello contro e dopo è arrivato lui"
Stacy:"le avventure di Jim e Stella"
Stella:"già"
Stacy:" sai sono contenta perché lo vedo più rilassato con te, di solito è sempre nervoso, teso, ma con te ha una luce diversa"
Stella:"si Stacy, ogni volta che dici qualcosa di carino poi lo tsunami e li pronto a travolgermi, comunque è off limits lui per me"
Jim:" chi è off limits?"
Stacy:" t.." le tappo la bocca.
Stella:" Tom, un mio amico"
Jim:" un tuo amico eh?"
Stacy:" già, io torno dentro"
Le bisbiglio nell'orecchio "no dove vai resta qui"
Stacy:"no, non riesco"
Jim:" guardate che io sono qui e vi sento"
Stacy:" ciao a dopo"
Jim:" quindi Tom eh, è carino?"
Stella:" mmh si abbastanza, per questo è off limits"
Jim:"ah si, per caso è amante della Disney?"
Stella:"che? No, che ne so io..."
Jim:" d'accordo. Voglio che tu sia la prima a saperlo, settimana prossima ho un gala importante e mi serve un'accompagnatrice..."
Stella:" hai Irina"
Jim:" infatti ho pensato a Stacy, è la mia migliore amica ed è lei che mi ha supportato più di tutti quindi porto lei"
Stella:" sono contenta"
Jim:"pensavi volessi chiederlo a te? Mi sembra troppo fuori luogo"
Stella:"non ci sarei venuta comunque. Non perché ci sia una tregua allora ti senti in diritto di trattarmi come vuoi"
Jim:" ti stai scaldando per niente, rilassati. Sei gelosa?"
Stella:" perché dovrei essere gelosa di Stacy?"
Jim:"beh ha la fortuna di venire ad una serata galante con me"
Stella:" e quindi?"
Jim:"no, niente così. Lo finisci quel caffè ?"
Stella:" perché lo vuoi tu?"
Jim:" si, grazie"
Lo guardo, faccio per cedergli il bicchiere ma lo bevo tutto in un sorso, poi glielo porgo vuoto.
Stella:" tieni, il secchio è laggiù"
Jim:" divertente"
Continuo a sorridere e rientro in ospedale, raggiungo il reparto dove hanno portato Arthur e mi siedo vicino a Stacy.
Stacy:"perché sei contenta?"
Stella:"non dovrei esserlo? Il mio amico si è appena svegliato dal coma, non posso non essere felice"
Stacy:" ma lo stage?"
Stella:"momentaneamente sospeso"
Stacy:"e Jim?"
Stella:" credo sia al bar a prendere il caffè"
Stacy:" Stella ma ti senti bene? Perché continui a ridere?"
Stella:" te lo dico dopo, ora entriamo da Arthur"
Bello come il sole, la sua folta chioma non è per niente in ordine e sarà meglio non farglielo notare altrimenti potrebbe arrabbiarsi.
Il mio amico dolce finalmente ha aperto i suoi occhioni nocciola e ci osserva abbozzando un sorriso.
Arthur:"tranquille non vi avrei lasciate sole"
Stella:" alla prossima cazzata, giuro che ti ammazzo io"
Arthur:" scusatemi, non so cosa mi è preso quella sera, mi hanno raccontato e non mi sono per niente riconosciuto"
Stacy:"già non farlo mai più, quel poverino di Eric non parla da quella sera"
Arthur:" che dici? No..."
Stella:" Stacy perché lo fai preoccupare? Stai tranquillo, verrà a trovarti aveva bisogno di riposare è stato qui fino a stamattina, è andato via e poco dopo ci hanno informato che ti fossi svegliato"
Arthur:" grazie, per essere qui e per non essere arrabbiate con me"
Stella:"oh chi ha detto che non siamo arrabbiate? Ringrazia che tu sia in un letto altrimenti avresti corso e anche tanto, ragazzino"
Stacy:"già, ritieniti salvo"
Jim:" la smettete di farlo incazzare? Le donne... che grande problema! Allora campione?"
Arthur:"mi meraviglia il fatto che ti sia ricordato soltanto ora di me, quando pensavi fossi il suo ragazzo a momenti lacrimavi"
Jim:" sono un ottimo attore, lo sai"
Arthur:"si certo, che ci fai qui?"
Jim:" sono venuto ad accertarmi che tu stia bene"
Arthur:" grazie"
Marcus:" poi quando ti rimetterai, ti ci riporto io in ospedale! Mi hai fatto morire quella sera"
Arthur:"scusa non volevo"
Stacy:" ora pensa a rimetterti presto ci aspettano molte serate romantiche su"
Jim:"ah si? Perché ?"
Arthur:"sai noi comuni mortali usciamo con un solo essere umano e non con tanti contemporaneamente quindi siamo persone più o meno fidanzate"
Jim:"ah già, vabe mica tutti... Stella è single"
Avvampo alla pronuncia del mio nome e rispondo
Stella:" questo è ciò che pensi tu"
Marcus:" uuuh fratello"
Jim:" ieri eri a casa mia e nessuno ti ha cercata"
Stacy:" stavo pens..."
Stella:"no scusa Stacy, non mi hanno cercata perché forse non volevo essere cercata"
Arthur:" dove sono i pop corn?"
Jim:" quindi se saprebbe che ti ho spogliata..."
non ci vedo più dalla rabbia, mi alzo e gli urlo in faccia
Stella:"sei proprio uno stronzo" ed esco fuori dalla stanza.
Arthur:" i miei pop corn?"
Marcus:" sei uno stronzo fratello, va a scusarti"
Stacy:" ci penso io"
Arthur:"no tu stai lì, deve fare l'uomo e andarsi a scusare con lei, non sei tu ad aver sbagliato. Colpo basso ragazzo, colpo basso"
Jim:"andatevene a quel paese"
Jim esce anche lui dalla stanza, mentre io sono già fuori dall'ospedale.
D'altro canto cosa mi aspettavo? Fosse cambiato da un giorno all'altro soltanto perché è stato carino?
Sono sempre la solita ingenua, e lascio che siano sempre gli altri a ferirmi, credo di poter tener testa in uno scontro del genere ma in fin dei conti quella che ci perde sono sempre io. Brava Stella, l'Oscar per la stupidità è tuo.
Jim:"aspetta, Stella fermati, un attimo solo ti prego"
Mi fermo per permettere lui di raggiungermi, ma quando noto che sta per farlo riprendo a camminare più veloce.
Jim:" sto per sputare un polmone, fermati un solo secondo"
Stella:"che vuoi? Continua a prendermi in giro? Accomodati, fai pure"
Jim:"non volevo, sono uno stupido"
Stella:"ma pensi che io ci creda che tu ti sia presentato qui di tua spontanea volontà ? Mi meraviglia il fatto che non sia stata Stacy a riparare i tuoi danni, solitamente è la tua segretaria a lavare i panni sporchi. Quindi perché ci hai messo la faccia questa volta?"
Jim:"perché sono un insensibile coglione e non dovevo scherzare così, davanti a tutti tra l'altro, non dovevo, scusami"
Stella:"sai cosa c'è? Quando provo a fare un passo verso di te tu mi mozzi i piedi, quindi d'ora in poi sarei contenta che tu stia alla larga da me in modo da poter continuare la mia stupida vita senza nessuna aspettativa da terze persone. Ne sarei enormemente grata se tu per un volta agisca come se io non fossi mai esistita"
Jim:" io non voglio, non posso comportarmi come se tu non ci fossi"
Stella:" te lo chiedo per la mia stabilità mentale, prima che mi rinchiudano al manicomio, ti prego"
Jim:"Stella non voglio e non posso tenermi alla larga di te, tu mi attrai come una calamita, più mi dici di starti lontano e più mi avvicino, non puoi chiedermi troppo"
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