Capitolo 13

Leggo e rileggo il messaggio nel mio letto, dopo la cena sono tornata subito a casa, domani mattina dovrò arrivare in anticipo, non posso deludere il mio professore.
Non posso crederci, riesce a sorprendermi è come se leggesse nella mia mente, io penso l'opposto di quello che poi farà. Mi aspetto sempre che faccia la mossa sbagliata e in realtà in quanto la sua natura sia l'essere egoista; la mia mente continua ad ossessionarmi che c'è ben altro, sotto la maschera da duro si nasconde un'anima fragile. E giuro non sto romanzando la cosa, ma Jim rappresenta una bomba pronto a scoppiare , basta dare fuoco alla miccia e boom! Esplode.

Non ho dormito per niente, il mio subinconscio mi ha fatto rivivere il nastro degli ultimi giorni.
Mi preparo velocemente e scendo di corsa, non voglio arrivare in ritardo il primo giorno.
Entro nella caffetteria ed ordino il mio caffè da portare, corro per non perdere l'autobus ma mi scontro con un ragazzo. Mi trattengo dall'imprecare, lascio perdere il caffè, faccio per rialzarmi ma questo ragazzo blocca la presa.
Stella:"hey, ma che ti prende?" mi aiuta a rialzarmi, mi guarda negli occhi ed io resto bloccata.
Steve:"scusa Stella giuro di non averti proprio vista, come stai? Non ti ho più vista al ristorante, come mai?"
Stella:" ciao, ho cambiato i turni anzi a dire il vero lavorerò poco rispetto a prima, mi è stato offerto una sorta di stage e.." guardo l'ora "cavolo, devo scappare, scusami"
Steve:" aspetta, senti vorrei scusarmi per..."
Stella:" senti Steve scusami ma devo proprio andare"
Il mio lunedì non è iniziato per niente per il verso giusto, salgo sull'autobus per raggiungere il set.
Vivo in un vortice di emozioni, dalla gioia all'ansia nel giro di pochi secondi; ho deciso di non rispondere al messaggio di Jim, credo non ne valga la pena ormai è lontano e non vedo il motivo per cui debba mantenere un rapporto con lui.
Steve
Ciao Stella. Volevo chiederti come stai?
So che andavi di fretta, ma mi piacerebbe invitarti per un caffè quando sarai libera.
Giuro è solo per spiegarti e farmi perdonare, so di non essere stato molto giusto nei tuoi confronti ma conosco molto bene Jim, se vorrai sapere, preferisco parlartene da vicino!
Buona fortuna.
Non capisco il senso di questo messaggio, come fa a conoscere molto bene Jim se non ci ha pensato nemmeno una volta prima di sbatterlo in prigione.
C'è qualcosa che non torna, così decido di mandare all'aria ogni mio piano e gli scrivo un messaggio.
"Ciao Jim. Come stai? Spero bene, dov'è che ti trovi ora? Non so che ora siano, non volevo disturbarti ma quando potrai ho bisogno di parlarti, urgente. Scusami ancora"
Voglio vederci chiaro, qui entrambi nascondono qualcosa e preferisco indagare prima di fare qualcosa di sbagliato.
Rispondo a Steve che in serata sono libera, non posso aspettare altro tempo poiché l'ansia mi consumerebbe viva, meglio togliere il dente avvelenato subito.

Arrivo sul set cinque minuti d'anticipo, mi presento e mi dicono di aspettare il professore che a quanto pare abbia un problema e quindi arriva in ritardo.
Claire:" Salve signorina Rivers, sono l'assistente del professore Lion, a momenti arrivano gli altri membri della troupe così potrà iniziare con loro, però se vuole le posso far fare il giro in modo da ambientarsi, venga"
Claire, una ragazza gentile poco più grande di me, lavora nel mondo del cinema da un paio d'anni, è una costumista ed è stata così gentile da farmi fare un tour così da alleviare un po' d'ansia; quando ritorniamo all'ingresso il professore è impegnato in una discussione con alcuni membri della produzione.
A quanto pare ci sono stati dei problemi per alcune scene e quindi erano intenti a risolvere quanto prima.
Professore Lion:" signorina Rivers, la prego di raggiungermi così iniziamo subito, mi scusi ma oggi è una giornata frenetica, abbiamo avuto dei problemi nel girare delle scene all'aperto, alcuni attori si sono ammalati per via delle temperature e dovremmo risolvere quanto prima, per evitare un rallentamento delle riprese. Venga, si sieda qui"

Il set è stato sospeso poiché molti degli attori principali non erano in condizioni di proseguire le riprese, il professore mi ha spiegato che avremmo proceduto con la revisione di alcune scene e poi al montaggio di un film girato precedentemente.
Il mio compito per ora era quello di osservare, incantata da questo mondo così affascinante.
Con mio dispiacere la giornata vola, sono le cinque e tra un paio d'ore dovrei essere al ristorante, oggi tocca a me.
Claire mi saluta con affetto e ci dirigiamo insieme all'uscita.
Claire:"sai di solito non è così frenetica la giornata, molto più tranquilla e puoi davvero goderti il set, ma come sai accadono degli imprevisti ma mai che qualche attore si ammalasse, speriamo passi presto. Così tu studi all'Accademia del cinema?"
Stella:"si, sono già laureata in marketing e comunicazione però la mia passione mi ha spinto ad iscrivermi all'accademia, avrei potuto già lavorare nel settore della comunicazione ma non potevo non provarci, ed ora eccomi qui"
Claire:"interessante, spero riuscirai a realizzare i tuoi sogni ma devi volerlo davvero, è un mondo dove tutti sono pronti a sbranarti devi farti valere senza alcuna paura, sono sicura che farai grandi cose, ora vado, ci vediamo mercoledì"
Stella:"grazie, ciao Claire"
Salgo sul mio autobus che mi porta al ristorante.

Stella:"ciao Sam, John" mi rivolge un cenno di capo e torna nel suo studio.
Sam:" allora? Non mi racconti?"
Stella:" non puoi capire, il primo giorno e gli attori si sono ammalati hanno rimandato le riprese e abbiamo passato la giornata al montaggio, credimi avresti dovuto esserci è una cosa strabiliante. Il professore ha rimandato il tutto a mercoledì, domani c'è una pausa già prevista dal set e speriamo bene, vorrei proprio assistere ad una ripresa almeno"
Sam:" immagino, senti Steve mi ha chiesto di darti questo" scruto il biglietto per capire di cosa si tratta, lo prendo e lo apro.
"Ti prego. Non ignorarmi, devo parlarti quanto prima. S"
Stella:" non capisco, davvero perché insiste così tanto"
Sam:" scusa?"
Stella:" stamattina ci siamo scontrati alla fermata dell'autobus. Poi mi ha scritto che voleva parlarmi perché lui conosce molto bene Jim, c'è qualcosa che non mi torna Sam, non capisco, poi ora questa sua insistenza e da parte di Jim ricevo soltanto indifferenza, sono molto confusa"
Sam:"ora pensa a lavorare, poi dopo ti confondi"
Il locale inizia a riempirsi e sono soltanto le nove, è così frenetica la serata che non ho nemmeno cinque minuti per andare in bagno.
Sono esausta, la mia giornata giunge al termine finalmente; ripongo in ordine gli ultimi tavoli per poi fermarmi a fare la conta delle mance così poi posso finalmente tornare a casa.
È stata una giornata troppo lunga, a dir poco stancante e poi, tutta la serata mi ronzava nel cervello perché Steve voleva parlarmi, perché poi lui e Jim si conoscevano troppo bene?
Cercavo un senso, ma in fin dei conti non l'ho trovato e quindi mi son decisa di ricongiungere i fili e capirci qualcosa di questa storia.
Senza rendermene conto ho scritto a Steve di raggiungermi fuori dal ristorante così avremmo potuto parlare!
Saluto Sam e John, scrivo a Steve che io ho appena finito e di raggiungermi al Miles bar.

Lungo il tragitto pensavo perché ho agito così? Non sarò stata troppo impulsiva? Perché poi mi importava così tanto di uno sconosciuto, soltanto perché mi ha baciata non aveva senso che mi interessassi così tanto ad una persona che nei miei confronti ripone soltanto indifferenza.
Il mio umore, da quando è entrato nella mia vita, non fa che essere altalenante; mi rende instabile e questa cosa mi fa stare male.
Entro nel bar alla ricerca di Steve e lo trovo seduto al bancone, mi fa un cenno con la mano e lo raggiungo.
Mi sposta lo sgabello per darmi modo di sedermi, lo conosco da un po' eppure qui di fronte mi pare di avere uno sconosciuto. Ma in fin dei conti lo è, sono io che sbaglio a riporre fiducia nelle persone sbagliate.
Stella:" ciao Steve, non voglio girarci intorno, andiamo dritti al punto"
Steve:" due birre per favore, ciao Stella"
Ordina da bere, si comporta come se dalla mia bocca non fosse uscito altro che aria, comincio a spazientirmi.
Stella:" senti Steve, vai al sodo, cosa significa conosco troppo bene Jim?"
Steve:" ricordi della rissa? Quella sera c'ero anche io, ero con i ragazzi che ti hanno fatto del male e giuro tu non c'entravi assolutamente niente, o meglio c'entravi ma non a tal punto di arrivare a provocarti dolore. Io e Jim siamo amici dalle medie, eravamo;
tutto è cambiato da quando la nostra passione per le moto per lui si è trasformata in lavoro!
Tra di noi da lì in poi si è trasformata in una competizione perenne. Spesso era lui a togliermi le cose o persone a cui mi affezionavo fino a che non sei arrivata tu!
La sera che vi siete conosciuti io ero ad una gara, lui invece è venuto in discoteca con il resto del gruppo, non faceva altro che parlare di te, sembrava fin troppo preso e quindi io ho agito come lui ha sempre fatto nei miei riguardi, Sam mi aveva parlato di una nuova cameriera ma mai avrei pensato che fossi tu. Fino ad allora non ti avevo mai vista, soltanto sentito parlare di te ma poi quella volta a pranzo, Jim mi ha confermato fossi tu!
Ha sempre fatto lo stronzo, quella della ragazza a pranzo era una messa in scena per farti ingelosire è così è nata la competizione. Portarti a lago doveva essere il punto di svolta per la nostra relazione così l'avrebbe fatto impazzire, ci sono riuscito però poi hai scoperto del tranello e quindi tutto è sfumato.
Ti ho fatto una promessa, ed ho promesso a me stesso di innamorarmi di una persona senza più alcuna competizione e se ti sto dicendo questo, soltanto per chiederti scusa, non meritavi tutto ciò che ti abbiamo fatto, puoi perdonarmi?"
Fisso Steve e ciò che provo è rabbia mischiata col disprezzo, non riesco a capire cosa ci provino le persone a fare del male. Mi alzo dallo sgabello, forse sarà il caldo, ma sento il mio viso umido, il sangue mi ribolle nel cervello.
Steve:" ti prego, parla"
Continuo a fissarlo, scolo la birra e prendo le mie cose e riesco a dire soltanto "vaffanculo a te e a Jim"
Ho bisogno di aria, non riesco a smettere di piangere e non ne capisco il motivo, non dovrei provare ciò se non rabbia e spaccargli la faccia. In quel momento il mio telefono inizia a suonare, ci mancava solo questo.
Guardo il display ed è Jim. Cinque chiamate perse.
Continua imperterrito a chiamare quando decido di spegnerlo e tornare a casa, sparire nel mio letto e non uscire di casa per giorni.
Sono stata oggetto di competizione, mi ha baciata per vincere il suo trofeo. Quanto può far schifo una persona così?
Ma uno decente lo conoscerò mai?

Ho camminato per poco, mi è sembrato quasi corressi pur di raggiungere quanto prima casa mia.
Riaccendo il telefono per avvisare Sam che sono a casa, ma vengo inondata di messaggi.
Jim.
"Scusa Stella le prove mi stanno sfinendo, quando puoi ti chiamo e parliamo, così potrai chiedermi tutto ciò che vuoi" e un altro ancora...
"spero tu stia bene, sto provando a chiamarti, ti prego fa che non ti sia successo nulla!"
un altro ancora...
"Stella mi stai facendo preoccupare, se non rispondi chiamo la polizia"
"Stella non costringermi a prendere un aereo per controllare che tu sia viva"
"Non ignorarmi, rispondi"
15 chiamate perse.
È impazzito?
...
Steve
" Stella spero tu stia bene, scusami ancora non volevo finisse così..."
Dio, sono circondata da imbecilli!

Entro nel mio appartamento buio, corro a farmi una doccia calda così quanto prima possa ricongiungermi con la mia vera metà; il mio letto.

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