Capitolo 12

Per quanto credevo di aver riacquistato le mie facoltà mentali, mi rendo conto di essere ancora troppo ubriaca. Voglio scordarmi di Jim, delle sue pazzie e quanto accaduto nelle ultime ventiquattr'ore.
Raggiungo le mie amiche in pista, meglio divertirsi.
Mi raggiunge Sam, mi tira per un gomito e cerca di portarmi via dalla folla.
Sam:" Jim è venuto qui da noi, ha chiesto di farti raggiungere da Arthur, ma come ben sai era impegnato con il moro, poi ha accennato ad un bacio, che Arthur poteva averti tutto per se perché si sarebbe chiamato fuori... non capisco"
Stella:"non capisco nemmeno io, cosa c'entra Arthur con tutto ciò? Boh, è tutto matto quel ragazzo"
Sam:" non girarti, è lì sul divano con la tipa di prima"
Stella:" e cosa dovrebbe importarmi ? Vado al bar, vieni con me?"
Sam:"no in realtà stavo andando via, John ed io torniamo a casa, le ragazze lo sanno già, le trovi al bar"
Stella:" d'accordo ciao"
Raggiungo le matte ubriache al bar, il mio nuovo amico Wade le sta servendo e quindi mi unisco anche io.
Stella:"bellezze vedo che avete conosciuto il mio amico Wade, uno anche a me grazie"
Amy:" così ti voglio ragazza, sempre a far baldoria"
Wade:" hey, non credi di aver bevuto abbastanza?"
Stella:" hai deciso di fare il guastafeste?"
Stacy:"già, vuole rovinarci la festa il tuo amico "
Wade:" come volete"
Faccio per prendere il bicchiere che Wade mi ha gentilmente riempito, quando qualcuno me lo sottrae, lo scola tutto d'un fiato e lo riappoggia al bancone.
Mi volto arrabbiatissima e inizio ad urlagli addosso, colpa dell'alcol in circolo.
Stella:" hey amico ma che fai? Potevi ordinare per conto tuo" alzo lo sguardo e capisco chi è. Jim
Stella:" cavolo, ma non hai niente di meglio da fare? Trovati qualche passa tempo, ti sei accanito a rovinarmi la serata"
Jim:" no, mi sono accanito a salvarti la pelle, l'ultima volta ci hai quasi rimesso le penne, pensami come il tuo angelo custode o il tuo cavaliere dall'armatura scintillante" e alza le spalle.
Resto un attimo lì a fissarlo senza nulla da dirgli, ma sono sempre stata brava all'attacco.
Stella:" ma hai sbagliato fanciulla, te la sei persa sul divanetto pochi minuti fa, a quanto vedo"
Jim:" in realtà la fanciulla a cui presto servizio ce l'ho seduta di fronte, quindi non credo di essermela persa, ti tenevo d'occhio, credi che ti lasciavo lì da sola nel bagno? Ti ho seguita, ti ho solo persa di vista due secondi ma ti ho ritrovata" mi sistema una ciocca dei capelli e mi fa una carezza, le sue dita fredde mi fanno rabbrividire. Lo guardo, mi ricompongo e mi alzo in piedi, ma l'alcol mi destabilizza e per un attimo perdo l'equilibrio, ma ovviamente mi sostiene lo stronzo.
Jim:" ti senti bene?"
Stella:" si, puoi andare non ho bisogno del tuo aiuto, va' pure, ormai ti sei ripulito la coscienza sei a posto"
In quel momento arriva Arthur alle mie spalle, mi cinge in un abbraccio.
Arthur:" mia anima gemella eri qui, ti ho persa di vista un attimo e ti ritrovo qui a festeggiar da sola senza di me?"
Faccio per rispondere ma Jim mi rivolge un'occhiata sprezzante e se ne va via, Dio ma che gli prende? Un uomo perenne con il ciclo, è così lunatico che è difficile stargli dietro.
Stella:" sai ero qui a bere, ma Jim ha rubato il mio drink perché ha deciso di essere il mio salvatore,o qualcosa di scintillante non mi ricordo, sei arrivato tu ed è scappato"
Arthur:" oh la mia bellezza l'ha fatto scappare, lo sapevo è cotto di me, dai su vieni a ballare che poi mi devi un'alba, ricordi?"
Stella:" certo, sbrighiamoci"
Soltanto quando siamo in pista mi rendo conto che Jim è andato via, il tavolo degli amici è deserto.
Mi sorprende la mia reazione, provo delusione in questo, per un attimo al bar mi è sembrato perfino geloso, ma ora ho la conferma di quanto sia egoista.

Amy:" sai su, è ora della nanna"
Stella:" voi andate pure, io e Arthur dormiamo insieme a casa mia, non ho voglia di stare da sola"
Stacy:" d'accordo, a domani"
Arthur:" a domani ragazze"
Salutiamo le ragazze che vanno via sul taxi.
Stella:"sei pronto per la tua prima alba dalla collina?"
Arthur:" me lo chiedi? Non aspetto altro"
Arriviamo al nostro posto, spengo il motore e scendo dall'auto.
Stella:" come prima volta devi godertela seduto sull'auto come prima abbiamo fatto per le stelle, poi vedrai dal prato sarà molto meglio, ma il rito è quello dell'auto"
Arthur:" sei tu il capo, sei tu la stella maggiore "
Jim:" forse anche di più"
Io ed Arthur ci giriamo nella direzione da cui proviene la voce.
Jim:" non volevo spaventarvi, voglio solo parlarti, ma se al tuo ragazzo da fastidio credo che debba sapere che tu ti sia lasciata baciare senza esitare"
Arthur che ha capito il fraintendimento decide di recitare la parte del fidanzato.
Arthur:"che cosa hai fatto? Oh no, il mio cuore è in frantumi, come hai potuto?"
Mi volto per guardarlo ed entrambi scoppiamo a ridere.
Jim:" cosa c'è da ridere?"
Stella:" c'è che sei stupido, io ed Arthur siamo solo amici, è gay"
Jim:" ah, non l'avevo capito... ora puoi ascoltarmi soltanto un secondo? Ho fatto un promessa e la manterrò ma non senza darti delle spiegazioni" fa una pausa per poi riprendere " magari per te non avrà significato nulla il nostro bacio ma per me si, me ne sono reso conto qui stasera con quella ragazza, io non sono abituato a tutto ciò, io non sono un tipo cuori e fiori, sono sempre stato il tipo da una ragazza diversa ogni sera perché non mi è mai importato di nessuno, poi sei arrivata tu e credimi non so cosa hai fatto, ma con quel bacio è scattato qualcosa in me, non so di preciso cosa, ma volevo dirti che non sei una delle tante, ci ho provato ad essere il solito stasera con quella ragazza, ma è come se avessi avvertito la tua presenza qui, la scusa della pipì era per scendere dall'auto ma poi ho trovato te, hai frainteso tutto e non mi hai dato modo di spiegarti, mi hai ferito ma ne avevi tutte le ragioni, detto questo volevo solo salutarti, domani anzi tra poche ore devo essere dall'altra parte del mondo, e non volevo partire in questo modo e ne senza averti chiesto scusa. Stammi bene, e fammi un favore, sta alla larga dalle discoteche ora che non ci sono io in giro, voglio saperti al sicuro. Ciao" mi fa una carezza e se ne va via, sale sulla sua moto e sfreccia via.
Resto immobile realizzando quanto sia accaduto, Arthur mi raggiunge e mi abbraccia.
Arthur:"vieni, goditi l'alba, non ci pensare ora"
Stella:"già, godiamoci l'alba amico mio"

Quando torniamo a casa ormai è mattino, ci fiondiamo diretti a letto. Non mi va di saperne niente di nessuno. Mi rendo conto di essere caduta in un sonno profondo quando mi sveglio e sbircio l'ora, sono le 22. Mamma mia. Mai più serate così!
Chiamo Arthur, preparo la cena.
Arthur:" ti prego non portarmi più in nessun locale, ma quanto ho bevuto ieri? Mi scoppia la testa, hai un'aspirina?"
Stella:" si ora la prendiamo insieme, hai qualche preferenza per la cena?"
Arthur:" io direi una pizza, non ho molta fame"
Stella:" d'accordo, chiamo subito"
Dopo aver ordinato la pizza ci sediamo sul divano, non che abbiamo fatto qualche progresso, dal letto al divano. Botta di vita oggi.
Il mio cervello mi riporta a stamattina, alla chiacchierata con Jim, ha parlato dell'altra parte del mondo tra un po' sarà pure arrivato chissà dove.
Non so come descrivere il nostro rapporto; non ci conosciamo ma litighiamo come se fossimo una coppia da sempre. Continui dispetti, urlate in faccia e poi finiscono con il chiedere perdono.
È stato da sempre così, un circolo vizioso dal quale è difficile uscirne.
Arthur:" che fai? Lo sciopero della fame?"
Ero così immersa nei pensieri che non mi sono resa conto che la pizza fosse arrivata.
Stella:"scusa la mia testa mi ha abbandonata"

Dopo la cena, Arthur è tornato a casa lasciandomi qui sola con i miei pensieri e le mie insicurezze.
L'indomani sarebbe stato il mio ultimo giorno di piena libertà, sarebbe poi iniziata per me una nuova avventura e giurai a me stessa di dedicarmi profondamente a questo nuovo progetto.
La mattina mi svegliai molto tardi, restai a letto a leggere un po', sul mio comodino c'era una bella tazza di caffellatte fumante e dei biscotti.
Avevo bisogno di quante più energie possibili, per poterle esaurire apprendendo nuove cose. Mi alzai, feci una doccia e mi preparai; scrissi a Sam che sarei passata nel pomeriggio per una passeggiata, ma era il suo turno e mi disse che mi avrebbe raggiunta in serata per la cena.
Le altre ragazze saranno a casa in hangover, Arthur l'avevo sentito prima di Sam, era domenica e quindi avrebbe trascorso la giornata in famiglia.
Mia madre è impegnata a lavoro, le hanno raddoppiato i turni e in serata esce con il suo nuovo compagno, Michael, un uomo premuroso e dolce che si prende cura di lei smisuratamente, questo rende me molto felice e soprattutto meno preoccupata perché so che c'è qualcuno a prendersi cura di lei da quando sono distante. Non ho avuto ancora modo di incontrarlo, ma mia madre è impaziente di presentarmelo.
Pensai che siamo a fine novembre, Natale si avvicina e quindi avrei conosciuto presto il suo compagno ma soprattutto non avrei passato le feste a lavorare.
Distratta dai miei pensieri, non avevo notato che fossi in ritardo. Ultimamente mi lasciavo trasportare dai miei pensieri fino ad assentarmi e di conseguenza a ritardare.
Raggiunsi il Meal diner, il nostro ritrovo da quando io e Sam ci siamo trasferite in questa città, era diventato il punto di riferimento e da sempre ritagliavamo del tempo per noi li.
Ester, una donna sulla sessantina, lavorava lì come cameriera da sempre, per lei non eravamo delle semplici clienti da accalappiarsi ma delle figlie di cui prendersi cura con amore.
Una sera eravamo disperate perché non riuscivamo a trovare un appartamento, eravamo quasi senza un soldo e ogni piccola speranza ormai stava svanendo quando entrammo in questo locale ed Ester fu come una benedizione. Fu lei a trovarci la casa dove viviamo ora, o meglio vivo. La nostra illuminazione divina, ci accolse sotto la sua ala protettiva e da allora non possiamo non cenare qui quando possiamo.
Ester:" allora bambina come stai? È da un po' che non ti facevi vedere. Sam viene spesso con il suo nuovo ragazzo, oh che brav'uomo... è proprio innamorato di lei, sai da quando vi conosco tu non mi hai mai presentato nessuno dei tuoi ragazzi eppure eri quella sempre corteggiata"
Stella:" oh cara Ester lo sai che morirò zitella, poi preferisco restare da sola che stare in compagnia di chiunque, non sono fortunata quanto Sam ad aver trovato un brav'uomo come John"
Ester:" tranquilla bambina arriverà anche per te l'amore vero, devi soltanto crederci davvero, allora cosa mi racconti?"
Stella:"mia dolce Ester, domani inizia per me una nuova avventura, affiancherò il mio professore di cinema su un vero e proprio set e verrò pagata profumatamente, non vedo l'ora"
Ester:" tesoro congratulazioni, sapevo che prima o poi saresti riuscita a realizzare i tuoi sogni" e vidi nei suoi occhi quell'amore smisurato che solo una mamma prova per un figlio quando trova il suo posto nel mondo, era ammirazione, gioia e soprattutto orgoglio, seppur non avessi alcun legame con quella donna, era da sempre il mio punto di riferimento quando ne avevo avuto bisogno, le volevo un gran bene.
Ester:" oh eccola qui, la mia cara Sam... come mai sola ? Dove hai lasciato la tua metà ?"
Sam:" mia dolce Ester l'ho lasciato a lavoro a fare i conti, oggi è la nostra serata come ben sai, ti trovo davvero in forma, ti ringiovanisci"
Ester:" sempre a prendersi gioco di una povera vecchia donna, fatevi abbracciare tutte e due"

Stella:"sai devo dirti una cosa, Jim ha raggiunto me ed Arthur alla collina, pensava fosse il mio ragazzo però dopo aver chiarito il malinteso, si è scusato e si è dichiarato in un certo senso, è partito per andare dall'altra parte del mondo senza specificare dove e davvero non so cosa pensare! Mi ha fatta salire sulle montagne russe con il suo bacio, poi mi ha scaraventata giù quando l'ho incontrato con quella tizia, e poi fa questo. Sto impazzendo giuro Sam, non so cosa pensare."
Sam:" oh piccola, non è abituato all'amore te l'ha specificato. Devi essere brava tu in questo, anticipa la mossa, fatti furba e scrivigli interessandoti magari chiedendogli dov'è che si trova"
Stella:" sai bene che non rincorro le persone, perché quando lo faccio finisce male"
Sam:" smettila davvero, devi imparare a lasciarti andare e a cogliere il momento"
Faccio per parlare ma veniamo interrotte da Ester che ci serve la nostra solita ordinazione. Patatine fritte e hamburger.
Ester:" buon appetito bambine"
Iniziamo a cenare e il nostro discorso muore lì, ma il mio telefono inizia a suonare. Il mio cuore manca un battito.
Jim
Ciao Stella, volevo solo dirti che sono arrivato in Spagna ed è un posto meraviglioso, non quanto te ovviamente. Un giorno ci verremo insieme, magari dopo ti chiamo se ti va.
Un bacio
P.s. Spero che tu sia a casa e non in giro, come ben sai non sarò lì a proteggerti. NON BERE, Ti prego!

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