Ci venne in contro Alex ma..
“Non ti azzardare! La uccido se solo qualcuno si avvicina!”
Le lacrime bagnavano il mio volto e la paura mi stava uccidendo!
“si calmi! Non vogliamo farle del male!”
un poliziotto provò a parlare ma mio padre, se così si può chiamare, non voleva saperne di lasciarmi.
“cazzo veramente uccideresti tua figlia?!”
Gridò Joe.
“lei che ti voleva un bene dell’anima! L’hai delusa. Non è colpa sua! Come puoi uccidere sangue del tuo sangue?!”
Continuò Joe!
“zitto! Stai zitto”
Stava stringendo la presa sempre di più.
“lasciami! Lasciami ti prego!”
urlai piangendo.
“lasciala o ti uccido!”
Una voce che proveniva da dietro di noi mi fece rabbrividire. Mike!
Cercai di girarmi per vedere cosa stava facendo, vidi che puntava una pistola sulla schiena di mio padre.
“non mi ucciderai mai, sono tuo padre!”
Disse lui ridendo.
“e tu non ucciderai mai lei, è tua figlia, non ne hai il coraggio.”
disse provocandolo, cosa sta facendo? È capace di uccidermi!
“le hai fatto nascere quella passione, ricordi?”
Disse Mike. Mio padre diventò rigido, lui mi diceva sempre di suonare e di non perdere mai le speranze.
“s-suoni ancora?”
Mi chiese.
“s-si.”
dissi ingoiando.
“lasciala. Vuoi veramente ucciderla?”
Stava allentando la presa.
“n-non vi avvicinate! Basta. Vattene, giuro che le taglio la gola!”
Era spaventato.
“non lo farai”
Stringeva la presa e quando stava per muovere il coltello mio fratello lo spinse, il coltello volò ed io e mio padre cademmo per terra.
Vennero vicino a me Alex e Joe.
I poliziotti corsero da mio padre e gli misero le manette.
Tutti i ricordi di quella notte, di quando lo arrestarono la prima volta, tornarono in mente. Tutto sembrava muoversi lentamente.
“lei è in arresto”
Disse uno dei poliziotti. Mille brividi percorse il mio corpo.
Mi alzai traballando e vidi mio padre.
“Selene, ti voglio bene.”
Il cuore mi batteva velocemente, sentivo una strana sensazione addosso. Mi voleva uccidere veramente?
Poco dopo si girarono e se ne andarono, portando anche la donna bionda.
“Selene stai bene?”
Mi chiese Alex tenendomi da un braccio. Fissavo la porta, non sapevo che pensare. Sto bene?
“c-credo di si…”
Dissi scuotendo la testa.
Mike mi venne in contro e mi abbracciò, ricambiai l’abbraccio..
“Selene!!”
“mamma?!”
La guardai sbalordita.
Mi corse in contro e mi abbracciò.
“scusa, scusami! Dovevo capirlo che non era cambiato. Scusami!”
Continuava a scusarsi.
“tranquilla.”
Dissi.
“ed ora?”
Chiese Luke.
“ora dobbiamo rimanere qui…non ci sono più voli, partiremo domani!”
Disse mia madre amareggiata.
…
Ognuno era in una stanza diversa, io ero in quella dove dormivo prima. Sola nel buio, nei pensieri.
flashback
“Papà, guarda cosa so fare”
Corsi da lui con la mia piccola chitarra in mano e cominciai a suonare cose senza senso.
“ma brava!”
Disse lui prendendomi in braccio.
“diventerai la mia piccola chitarrista!”
Disse sorridendo.
Fine flashback
Quel raro sorriso. Quello che si vede ogni tanto e che piano piano va svanendo. E che
ora non c’è più.
Dovevo parlare con lui. Dovevo sapere se quel ‘ti voglio bene’ era vero, se voleva uccidermi veramente.
…
Erano le 5 di mattina, mi alzai e andai in camera da mia madre.
“mamma…stai dormendo?”
Chiesi a bassa voce. Si girò verso di me e mi sorrise.
“no”
Disse semplicemente.
“p-posso chiederti una cosa?”
Chiesi sedendomi sul letto.
“certo dimmi tutto”
Disse.
“ho bisogno di sapere una cosa…possiamo andare da papà oggi?”
Dissi abbassando la testa.
“oh…non so se ci faranno entrare ma comunque possiamo provare. Se è questo quello che vuoi si.”
Disse sorridendo.
Le sorrisi e ci alzammo tutte e due andando in cucina.
Dopo che tutti si alzarono ci incamminammo verso il carcere…mia madre si mise a parlare con un poliziotto e dopo qualche minuto fecero entrare me e lei…
Ci sedemmo ad un tavolo e mio padre con le manette si avvicinò.
“cosa ci fate qui?”
Disse lui freddo.
“ho bisogno di sapere una cosa!”
Dissi dura. Mi guardò stranito.
“mi avresti ucciso veramente?”
Mi guardò spiazzato.
“Selene, ho fatto molti sbagli nella mia vita, il primo è stato quello di farmi lasciare da tua madre…è una persona fantastica e non ho mai smesso di pensarla, quando ero in carcere segnavo i giorni che mancavano al suo compleanno.”
Rise, ma continuò…
“Dopo questo ne ho fatti molti…ma non avrei mai fatto lo sbaglio di uccidere uno dei miei figli. Vi ho sempre voluto bene, solo che non sapevo cosa fare ieri…ma ti voglio bene. Questo non può negarlo nessuno!”
mia madre piangeva e se ne uscì…io rimasi pietrificata.
“spero che per te vada meglio, una volta uscito. Spero che hai imparato la lezione.”
Dissi alzandomi.
“e comunque…anche io ti voglio bene”
Sorrise e me ne andai.
…
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#SPAZIOME#
Allora eccoci qui..non è ancora finita la storia ovviamente..spero che comunque il capitolo vi piaccia. Alcuni si sono 'lamentati' del fatto che faccio i capitoli corti, lo so..ma in questi giorni non sto avendo tempo e quindi non sono molto lunghi, penso che con il prossimo capitolo finirò la storia e lì deciderò se fare una continuazione o finirla là.
Passiamo alla pubblicità..
Sasix98 con "resis(tiamo)"
Bhe spero vi piaccia il capitolo! Alla prossima ❤
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