Capitolo 12

"So che vuoi provare anche me"

Dopo quella frase la porta si spalancò.

Cazzo no!!!

...

Greco lanciò le mie mutande sul letto ed eravamo uno di fronte all'altro.

"Che succede qui?"

Chiese Joe guardandoci sospettoso...

Stavo per parlare ma Greco mi precedette.

"Bhe..."

Ti prego fa che non dica nulla di stupido o insensato. Ti prego fa che non dica nulla di stupido e insensato.

"Bhe..sono venuto a chiederle dov'era il bagno, visto che mi ero dimenticato di chiederlo a Melissa."

GRAZIE!!

"Si...ed io ti stavo dicendo che è l'ultima porta."

Dissi sorridendo.

"Bene...tolgo il disturbo."

Disse sorridendomi e salutandoci con un cenno di mano.

Appena uscì feci un respiro di sollievo.

"Hey...tutto okey?"

Chiese Joe avvicinandosi a me. Mi prese per i fianchi e mi diede un bacio. Questo piccolo bacio stava diventando sempre più passionale...Sapete la cosa strana? Io non provavo nulla. Zero. Un vuoto assoluto. Bhe…non posso stare con una persona che non amo.

“comunque…”

Si staccò finalmente da me.

“..ha detto tua madre di sbrigarti e ha detto anche…che puoi andare alla festa!!”

Disse euforico. Lui non era uno di quei ragazzi che sorridevano sempre. Lui era spesso cupo, pensieroso, ma quando sorrideva, ,o faceva per davvero, cioè..non uno di quei sorrisi falsi… ma uno di quelli vivi e veri. Che ti contagiano. Lui ama scrivere e disegnare. E gli riesce veramente bene. Ed io sono fiera di essere la sua migliore amica.

“notizia dell’ultimo minuto…è il tuo FIDANZATO baby”

Coscienza mode on.

Esultai con lui e ci abbracciammo.

“comunque ora vado…se no faccio tardi…a domani.”

Gli diedi un bacio sulla guancia ma rimasi pietrificata quando si girò e mi diede un bacio in bocca, facendo scendere le sue mani sul mio bacino.

Mi staccai dal bacio e gli sorrisi. Cercai di fare il sorriso più vero che potevo..

“pensa ai coniglietti che saltano, sorridi ai coniglietti che saltano con Heidi”

No. Penso ai coniglietti morti. Ti vuoi stare un po’ zitta?

“no. Sono la tua coscienza e ti sei zittita da sola cara mia”

Appena se ne andò, mi diressi verso il bagno.

Aprii l'acqua e mi spogliai. Tutte quelle piccole goccioline si posizionavano sulla mia pelle per poi scivolare giù dolcemente.

Cercai di sbrigarmi e dopo aver sciacquato via il sapone chiusi l'acqua e misi un asciugamano intorno al mio corpo. Uscii dal mio bagno ritornando in camera. Vi starete chiedendo quanti bagni ci sono..bhe sono quattro. Ogni stanza da letto ne ha uno e poi c'è quello 'degli ospiti' dov'era Greco.

Appena entrai in camera vidi quest'ultimo sdraiato sul mio letto.

"Cazzo ci fai qui?! Se entra Joe ti Uccide!!"

Dissi a bassa voce.

"Perché dovrebbe? Non siete mica fidanzati."

Porco panda. Non lo sapevano loro!!!

"Giusto. Comunque dovrei vestirmi se non ti dispiace..."

Dissi indicando la porta.

"Si fai con comodo."

Disse mettendosi le mani incrociate dietro la testa.  

Lo guardai male.

"Esci!!!"

Dissi tra i denti.

“okey calmati. Comunque sei sexy anche così.”

Disse mentre si avvicinava alla porta.

“ma vai a scoparti Kriss!”

Dissi acida. Si mise a ridere e se ne andò.

Chiusi la porta a chiave per sicurezza e mi vestii.

Dopo pochi minuti scesi sotto. Erano le 18:45. Non ci voleva molto ad arrivare al bar visto che eravamo con la macchina.

“mamma noi andiamo.”

Dissi salutandola. E dopo che salutai anche Joe uscimmo di casa.

Lui non volle venire perché doveva uscire con Marco, Giada e Marianna.

“Greco.”

Dissi secca. Volevo sapere chi fosse quella di stamattina… cioè… la curiosità mi stava mangiando viva.

Entrammo in macchina e mi sedetti sul sedile davanti, mettemmo la cintura e partimmo.

“dimmi”

Disse lui senza staccare lo sguardo dalla strada.

“ehm…”

Mi torturai le dita. Dai Selene, forza!

“chi è la ragazza di stamattina che ti ha chiamato pulcino?”

Quasi gli uscirono gli occhi di fuori.

Si schiarì la voce.

“Mary?”

Disse rilassandosi.

“si.”

Un sorriso si dipinse sul suo volto.

Aessandro’s pov

Cominciai a sorridere ripensando a tutto quello che ho fatto con quella ragazza.

“bhe…una.”

Dissi vago.

“oh…ma…chi?”

Chiese imperterrita.

“una delle mie ‘prede’”

Dissi togliendo per un secondo le mani dal volante facendo le virgolette.

“eew. Fai schifo Greco!”

Disse disgustata. Cominciai a ridere di gusto.

“quella è una bestia a letto.”

Dissi passandomi una mano tra i capelli.

“ew. Ti prego non mi elencare i particolari. Potrei vomitare tutto il pranzo.”

Disse tenendosi lo stomaco.

“ma stavate insieme?”

Chiese ingenuamente. Bhe…tecnicamente eravamo una coppia…sono stato con lei un anno. Ma naturalmente la tradivo e lei faceva lo stesso con me…praticamente non eravamo una coppia. Ma un giorno cominciò ad essere gelosa…stava prendendo tutto troppo sul serio ed io la lasciai, ma lei continuava imperterrita a baciarmi e fare i mei comodi. Un giorno stufo delle sue lamentele nei confronti delle altre la lasciai di fronte tutta la scuola e lei non si fece più sentire. Intendiamoci, non l’ho fatto a posta a lasciarla di fronte a tutti, ma si erano raggruppati intorno a noi…quindi io feci quello che mi ero promesso.

“ooh…sei ancora tra noi? Terra chiama Greco!!”

Disse una voce a me conosciuta. Selene.

“oh…si..”

Dissi ancora distratto.

“allora?”

Chiese guardandomi.

Mi girai per un momento verso di lei ma poi ricominciai a guardare la strada.

“allora cosa?”

Richiesi.

“eravate fidanzati?”

“no. Cioè…più o meno.”

Dissi freddo.

“cioè?”

Mi stava facendo salire i nervi con tutte queste domande. Io non la riempio di domande sulle sue cose…. Ma le avevo chiesto del padre…. Nono non centra. Basta!

“ma che cazzo ti importa?”

Dissi irritato.

“ok.”

Disse lei mettendosi a braccia conserte. Nessuno deve sapere i fatti miei…non sono un tipo che si confida tanto facilmente e so che anche lei è come me.

Selene’s pov

“ok.”

Dissi mettendomi a braccia conserte.

Io mi ero fidata, confidata e lui? Lui fa l’incazzato appena gli chiedo di una ragazza. Lo turbava così tanto? Io volevo solo sapere chi fosse.

Ci fermammo di fronte al bar e dopo aver parcheggiato scendemmo dalla macchina senza dire una parola.

Entrammo nel bar e c’era la signora di stamattina che ci venne incontro.

“hey ragazzi… oggi non c’è molta gente, mettete questi e andate a pulire la cucina per piacere…”

Disse di fretta e porgendoci due grembiuli.

Appena se ne andò io e Greco ci dirigemmo dietro il bancone ed entrammo nella cucina. Presi una scopa e cominciai a pulire. Vidi Greco ridere e mi fermai.

“cazzo ridi?”

Dissi acida.

“ci scommettevo che andassi a prendere la scopa”

Disse sorridendo. Arrossii violentemente. Ma porco panda che vomita arcobaleni…..perchè cazzo devo arrossire?!

“ah,ah,ah, con questa potrei ucciderti. Ma ti risparmio perché sono buona.”

Dissi puntandogli la scopa in faccia.

“oh ma che siete buona principessa”

A quel nomignolo rabbrividii… so che lo faceva per prendermi in giro, ma…

“ora se non ti dispiace, dovrei ‘pulire’ la cucina plebeo.”

Dissi facendo il segno delle virgolette sulla parola ‘pulire’.

Cominciammo a ridere e infine si mise a lavare i piatti.

Passò un’ora e noi ci alternammo i compiti. Dopo aver spazzato cominciai ad asciugare i piatti e lui a lavare per terra. Avevamo fatto un bel lavoro e ormai si erano fatte le nove.

“raga—“

La signora si bloccò.

“wow…non ho mai visto questo posto più pulito di così!”

Disse sottolineando il ‘mai’.

“grazie”

Dissi sorridendo mentre Greco si limitò a sorridere…

“okey… ora venite di là.”

Disse facendoci segno di seguirla.

Andammo nella sala dove venivano i clienti ma non c’era nessuno. Poco dopo notai il cartello sulla porta con su scritto “closed".

Ci invitò a sederci ad un tavolo e facemmo come ci era stato detto.

“ho una sorpresa per voi”

Se ne andò e dopo alcuni secondi tornò con due piattini e dentro due fette enormi di torta. Al cioccolato.

Cazzo. Non si scherza con il cioccolato. Io amo il cioccolato. Il cioccolato è la mia vita. No non esageriamo… ma il cioccolato lo amo e amo questa donna!!

“cioccolato!!!”

Dissi saltando sulla sedia.

Greco per poco non si strozzava con la saliva per cercare di non ridere. Lo guardai male.

“ecco a voi. Ve lo siete meritati.”

Disse mettendoci d’avanti i due piattini di plastica verde e i cucchiaini delle stesso colore.

“grazie signora”

Dissi prendendo un cucchiaino della torta. Ma prima che potessi metterlo in bocca sentii qualcuno tossire per finta e costatai che era stata la signora in piedi accanto a me. la guardai chiudendo la bocca che avevo aperto poco prima per mangiare la torta al cioccolato che mi stava aspettando.

“ho detto che non mi devi chiamare ‘signora’”

Disse sorridendo.

“scusi…zia.”

“e datemi del ‘tu’ per carità!”

Disse ridendo. Mi stava proprio simpatica.

“okey…scusa zia”

Disse masticando il pezzettino di torta. Oddio quanto è buona. Potrei sciogliermi in questo momento.

“io…io mela sposo questa torta”

Dissi ingoiando.

“è troppo buona…l’hai fatta tu?”

“si…amo fare torte.”

Chiarì la signora.

“è vero. È buonissima. Io amo le torte al cioccolato e ne ho assaggiate diverse…ma mai buone così”

Si intromise Greco. anche lui amava le torte?

“bhe non sembri però tanto dolce”

Dissi ricevendo una sua smorfia a parte di Greco e una risata dalla signora.

“oh grazie ragazzi. Comunque io ora vado..voi fate con calma..ci vediamo domani questa volta di mattina. Vi voglio qui alle 9… ecco le chiavi. Le do a te Selene.”

Disse porgendomi una chiave.

“queste sono le tue personali. Non le perdere. Domani le darò anche a te Alessandro.”

Mi faceva strano che qualcuno lo chiamasse Alessandro. Quasi tutti lo chiamavano Greco, o Alex.

Salutammo la signora e rimanemmo io e lui lì dentro.

“hai saputo di Marco e Giada?”

Disse rompendo il silenzio…

Non stavo più parlando con le mie amiche…e stasera mi sarei fatta dire tutto quello che non sapevo. Naturalmente da loro.

“no.. che è successo?”

Dissi interessandomi.

“bhe non sono affari tuoi allora.”

Cazzo ma prima dici una cosa e poi ti rimangi tutto?

“dai dimmi.”

Dissi buttandogli un pugno amichevole sul braccio.

“bhe…non mi piace fare lo spione o il pettegolo."

Disse finendo l’ultimo boccone della sua torta.

“ dai parla!”

Dissi finendo anche io la mia torta.

“okey… si stavano sentendo in questi giorni e ieri si sono messi insieme.”

Disse tranquillamente.

“cosa?!”

Dissi quasi urlando.

“cazzo urli!”

Disse preoccupandosi.

“scusa…”

Mi ricomposi. Appena mi sedetti composta lui si alzò e andò verso la porta. Lo seguii.

“poi ho saputo che a Marianna piace Joe…e lui ricambia”

Disse facendo un sorrisetto malizioso.  Mi fermai sul posto.

Cazzo. Allora perché stava con me? perché non ha chiesto a lei di mettersi con lui? Non riesco a spiegarmelo…a lui non piaccio veramente.

Questo pensiero mi fece raggelare ma anche rilassare, in fondo neanche a me piaceva.. cioè fisicamente si, ma non come fidanzato…era ed è il mio migliore amico.

“ti muovi o vuoi fare la muffa?”

Disse esasperato. Ricominciai a camminare.

Appena fuori dal locale mi fermai per chiudere la porta a chiave.

“hai addosso quelle mutandine blu tanto sexy di oggi?”

Mi bloccai e mille brividi pervasero il mio corpo appena sentii una sua mano accarezzarmi il sedere. Mi girai di scatto e potevo giurare anche senza guardarmi ad uno specchio che ero diventata rossa come la Ferrari di Kriss.

Come poteva farmi sempre quell’effetto? E poi…può sembrare stupido ma al suo tocco sentii degli elefanti nello stomaco…anzi, tutto uno zoo. Ma solo per chiarire. Non mi piace. Lo odio con tutta me stessa e anche lui mi odia…non gli piaccio. Vuole solo portarmi a letto come ha fatto con tutte, e ripeto, tutte le ragazze della scuola…se non di tutta Los Angeles.

“esagerata”

Si forse. Ma è da chiarire che a me non piace.

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LEGGERE PER FAVORE

ed eccomi di nuovo tra voi.

come vi sembra il capitolo? sto cercando di farli più lunghi.

comunque non voglio dire altro ma vorrei che mi scriveste le vostre opinioni sulla storia, se vi piace, se vi fa schifo, oppure se sto sbagliando qualcosa...

ora però vorrei fare pubblicità a:

sinkintothedarkness con la sua storia ' what do you want from me? '

e

Skye599 con ' destined '

sono due scrittrici bravissime e vi consiglio di passare a vedere queste storie ❤❤

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