Mi stanco di parlare con lui. Da che non potevo stare un giorno senza parlagli a che non voglio più sentirlo. Dice sempre le stesse cose, si lamenta sempre e non è grato al mondo per ciò che ha.
Doveva andare in gita a Praga quest'anno, ma gli hanno detto che forse non si farà più questo viaggio perché non ci sono voli diretti e ci teneva tanto perché non è mai andato all'estero ed è un'esperienza che vuole assolutamente fare.
E allora incomincia a dire che la sua vita fa schifo, è nato per soffrire e che i suoi sogni non si avvereranno mai.

Continuo a dirgli che non deve mai buttarsi giù e che deve sempre continuare a sognare.
Ovviamente non cambia idea, anzi mette in mezzo il concerto del suo cantate preferito a cui doveva andare ma che hanno cancellato solo tre giorni prima della data decisa. Ne parlava come se fosse colpa mia:

"Continui a dirmi che devo sempre sperare, ma dopo una delusione dietro l'altro a un certo punto ti stanchi e non speri più in niente. È come hai detto per il concerto. Ci ho sperato, sono riuscito finalmente a convincere i miei, ho preso il biglietto e solo tre giorni prima dicono che cancellano il concerto. Avevo finalmente iniziato a pensare come mi dicevi tu, avevo iniziato a prendere alla lettera il tuo consiglio e appena inizio ad essere più ottimista ecco un'altra delusione" dice lui.

"È evidente che continuare a parlare non serva a niente, tanto non cambierai idea".

" Già ".

" E allora non so cosa dire".

"Beh non dire niente, mi fai solo soffrire di più".

Rimango scioccata. Non ci posso credere che mi abbia detto una cosa del genere. Spengo il telefono e rimango per un po' da sola.
Poi riaccendo in telefono, ma non per rispondergli, per chiedere conforto a Joy.

Da lì non ci sentiamo per una settimana.