Parte 3

Brianna
10 anni dopo

Stamattina insieme alla mia migliore amica, Ella, e al mio manager, Brad, mi sto recando da un noto regista e produttore. Qualche mese fa ci siamo conosciuti tramite un amico in comune, che mi aveva scelta per una pubblicità su dei profumi. Qualche giorno fa questo regista ha chiamato Brad per un appuntamento con me. So che deve girare un film e desidera me come protagonista. Sono incredula se devo essere sincera, non credo di essere in grado di recitare e questa esperienza mi terrorizza tantissimo, ma Brad ed Ella continuano ad assillarmi per far sì che accetti questa nuova avventura. Anche solo di avere una piccola chiacchierata con il regista.
Sono sei anni che ho scelto la mia strada e amo follemente il mio lavoro. Sono una modella, e sono abbastanza conosciuta a dire il vero. Sono stata invitata in molti show, dove mi sono esibita come ballerina e ho anche cantato qualche canzone con cantanti famosi. Un'esperienza bellissima.
Anche la mia amica Ella è una modella e spesso lavoriamo insieme. Lei è diventata famosa molto prima di me poiché ad alcune case di moda non piacevano i miei chili in più. Ma sfortunatamente per loro io adoro il mio fisico specialmente le mie curve. Per alcuni se non sei piatta non può essere una modella, idiozie. Infatti io sono la prova che con una taglia 42 si può diventare modella. E questo ripeto spesso sui miei social e ovunque possa parlare. Specialmente in tv. Alcune case di moda non capiscono che fanno credere malattie con il cibo. Una modella bella non dev'essere per forza una magrissima.
Io ed Ella siamo stare fortunate perché siamo state scelte da Brad un sette anni fa, mentre lavoravamo in un noto ristorante come cameriere era venuto lui con degli amici. Non appena ci ha viste ha voluto che ci affidassimo a lui, che avrebbe portato la nostra carriera lavorativa alle stelle. Inizialmente eravamo molto titubanti perché non era la nostra ambizione, ma dopo un paio di settimane ci ha convinte.
Ho leggermente un pò d'ansia, sento che questo incontro mi cambierà la vita, in positivo o in negativo che sia l'esito finale. Ho questa sensazione. Non ho mai recitato e non ho mai neppure seguito un corso, forse mi dirà lui dove seguirlo e quando.
Brad mi aveva dato delle informazioni riguardo questo regista, è un uomo più o meno della mia età. Qualche anno in più, ma comunque coetaneo. Curiosa sono andata a vedere dei video riguardanti lui in vari programmi. Ha i capelli neri, gli occhi scuri e molto intensi, come se ti parlassero.
Arriviamo da lui che ci accoglie con un grande sorriso, facendoci accomodare vicino a un enorme tavolo, ma non fa che fissarmi strano, quasi mi mette in soggezione.
Casualmente intravedo che porta la fede al dito, quindi è sposato, odio gli uomini che tradiscono la propria donna con le altre. Può guardarmi quanto vuole, non mi concederò mai a lui per ottenere questo lavoro. Non l'ho mai fatto, e mai lo farò.
Se pensa che dandomi questo lavoro significa portarmi a letto si sbaglia alla grande.
<<Salve mi chiamo Liam Brown>> dice porgendo la mano a ognuno di noi, ma quando la porge a me senso una strana sensazione, come se lo conoscessi già, come se un qualcosa ci legasse. Devo smetterla di pensare a queste sciocchezze, a volte sembro essere davvero paranoica e prolissa.
Dopo le presentazioni ci informa che gli è stato assegnato la pubblicità di alcuni profumi e lui ha pensato a me e la mia amica Ella. Dopodiché mi propone anche di lavorare con lui su un film che ha scritto e sceneggiato lui. È sempre stato un mio sogno poter recitare in un film, ma non avrei mai pensato che mi avessero proposto di essere io la protagonista. Spiego lui di non aver mai avuto lezioni in recitazione, di essere inesperta in questo campo. Lui mi rassicura dicendomi di avere un amico molto bravo in questo campo e che mo farà frequentare dei corsi con lui. Accetto volentieri chiedendogli perché scegliere me? Sono solo una semplice modella.
<<Perché hai uno sguardo malinconico e triste. Esattamente quello di cui cerco io.>> mi informa senza battere ciglio. Mi spiega che inizieremo le riprese del film tra cinque settimane e dovremmo lavorare tutti i giorni. Mi propone di prendere lezioni di recitazione dal suo amico presso una scuola molto famosa e in gamba, in queste settimane. Il suo amico e avrà un occhio di riguardo per me in modo da poter accelerare i tempi.
<<La ringrazio signor Allan...>>
<<Chiamami solo Allan e per favore dammi del tu. Siamo quasi coetanei>> afferma senza mai smettere di fissarmi. Mi porge una mano e quando la stringe sento una piccola scossa.
<<E' stato un piacere conoscerti Brianna. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare insieme>> Dopo aver pronunciato l'ultima frase dà una stretta di mano al mio manager.
Appena mettiamo il piede in auto, inizio a gridare dalla gioia e i miei amici con me. Brad ci accompagna a casa ed entusiasta si complimenta con me per il lavoro e che era sicuro della strada che avrei fatto. Mi comunica di recarsi in quella scuola in modo da poter incominciare già da domani.
<<Ah Anna, non dimenticare della festa di stasera. Non devi assolutamente mancare. Sai quanto tua madre tenga a fare bella figura>> mi ricorda prima di dare gas alla sua auto e schizzare via. Sbuffo guardando con malinconia Ella. Non amo le feste, troppe persone che bevono e non sanno come comportarsi. Soprattutto le feste di mia madre dove a fine serata è sempre ubriaca, e il suo caro marito non fa che squadrarmi dalla testa ai piedi come un depravato. Non sopporto quell'uomo. È un famoso regista, mi ha proposto tanti film, ma ho sempre rifiutato. Sta con mia madre da quanto, quindici anni? Sì, più o meno. Mia madre è conosciuta grazie a lui. Ha sempre amato questo mondo, perché ha il potere e nessuno più la guarda con disprezzo. Lei è molto legata ai soldi. Forse perché eravamo povere. Ha sempre amato gli uomini potenti economicamente così da poter sfoggiare abiti marcati, macchine lussuose e una gigantesca casa, ma non conoscerà mai cos'è l'amore.
Io non ho mai voluto nulla da loro due, ho sempre scelto di lavorare e mantenermi da sola. Lei in tv diceva di insegnarmi a essere umile e per questo motivo svolgevo menzioni da cameriera. Bugiarda pensavo ogni volta che la vedevo in tv dire queste menzogne.
Quella di stasera dovrebbe essere una festa di beneficenza per una mia associazione. Da quando ho iniziato a lavorare come modella e iniziato a enormemente soldi, mi occupo di bambini abbandonati o con genitori che non hanno la possibilità di prendersene cura economicamente.
Con la mia associazione, sono riuscita ad acquistare un grande quartiere abbandonato. Tutto il paese ha lavorato nel metterlo in piedi. Ci sono molti bambini e famiglie dentro ora. E faccio tutto ciò che mi è possibile per accontentarli in tutti i modi, dando loro cose che non ho mai avuto io da bambina.
Purtroppo i vari impegni mi impediscono di andare da loro tutti i giorni, ma non nego che almeno due o tre volte a settimana passo da loro per sapere come stanno. Mia madre deve ringraziare tutti quei bambini se vado alle sue feste di beneficenza.

Prendo il mio bmw 8 e andiamo verso casa di mia madre. La sua cosiddetta "festa di beneficenza" si terrà nel suo enorme giardino. Mia madre si approfitta sempre della mia associazione per poter organizzare feste nella loro casa e farsi belli agli occhi degli altri. Adora quando i suoi invitati non fanno che lodarli per quello che fanno per i bambini meno fortunati. Io glielo lascio fare solo per quei piccoli, perché ogni ospite fa un dono a ognuno di loro e donano molto denaro e spesso anche un lavoro ai più grandi o ai genitori dei più piccoli.
La cosa bella è che con un solo giocattolo loro sono i bambini più felici del mondo. Qualcuno va persino di persona nel quartiere portando tante cose buone ai bambini e molte cose anche per i genitori.
Stasera ho optato per un abito blu marine a monospalla, lungo fino al ginocchio. Ho preferito legare i capelli tutti di un lato, arricciandoli leggermente. Ella poi ha pensato al make-up, facendomi un trucco semplice, fresco e veloce. Lei indossa un vestito oro e io le ho faccio una treccia morbida. Io e lei compensiamo ogni cosa da quando ci conosciamo. Siamo molto legate. Ognuna non può fare a meno dell'altra.
Non appena poggio il piede sul pedale, mi viene l'idea di prendermi gioco di Ella. Inizio ad aumentare la velocità e faccio un piccolo sorriso quando vedo la mia amica irrigidirsi dalla paura. Decelero subito, non amo correre, soprattutto quando sono nel paese.
Quando arriviamo a destinazione, scendo dall'auto e tiro un sospiro perché so già cosa dovrò sopportare. Una lunga scia di candele adagiate a terra ci accompagnano e ci mostrano elegantemente la strada verso la festa. Vedo tantissime persone famose che chiacchierano tra loro. Sul lato destro ci sono tavoli con alcune persone sedute che consumano del cibo, mentre sulla sinistra c'è un enorme palco con una band che tiene compagnia la serata con alcuni brani. Al centro vedo mia madre con un abito bianco e nero parlare accanto a suo marito con dei loro amici. Sembrano una coppia felice, si stringono la mano e sorridono. In realtà lui tratta mia madre come se non fosse nessuna e mia madre per dimenticare come viene trattata va in giro per negozi. Spendere soldi la ripaga delle mancanze che ha. Non capisce che i soldi sono la sua infelicità.
<<Anna, non so tu, ma io ho bisogno di un drink per mantenere questa bellissima serata.>> dice Ella, e così andiamo all'angolo bar dove lei prende un martini e io una coca zero. Non amo per niente l'alcol e quando devo guidare è una buona scusa per doverlo bere. Da lontano vediamo Brad e Allan, così li raggiungiamo, felici di vederli. Vengo interrotta nel mio percorso quando mia madre mi invita sul palco. Sono certa delle bellissime parole dette a sua figlia, sicuramente elogiandomi per quest'associazione. Quando sono accanto a lei con un finto sorrido, mia madre invita anche suo marito. Come ogni volta, abbozzo falsi sorrisi, strette di mano e abbracci fasulli tra noi. Dobbiamo fingere di essere una famiglia felice e unita.
Dopo tutta questa falsa raggiungo i miei amici, ed Ella subito mi stringe la mano per confortarmi. Sa quanto è doloroso per me venire in questa villa. Il marito di mia madre ha quasi abusato di me prima che me ne andassi da qui. Sono andata a vivere con lei facendo tanti piccoli lavoretti, almeno fin quando non abbiamo conosciuto Brad.
Subito dopo aver messo piede nel giardino dove è allestita la festa, tutti gli occhi sono puntati su di noi, e vedo dei flash. Mia madre come al solito ha invitato anche i fotografi, così da potersi vedere sulla copertina di vari giornali gossip e far parlare di lei per questo splendido gesto un paio di giorni.
Mi fanno tantissime domande, dove io rispondo con un finto sorriso e un modo educato. Dopodiché vado verso alcuni amici per far sì che parlando passi questa serata in fretta e nei migliori dei modi.
Dopo la scenetta della famigliola felice e di aver ascoltato quanto mia madre sia orgogliosa di me e della mia associazione, fingendo una forte emicrania, finalmente mi libero di lei e di questa sua serata. Vado via senza Ella. Lei decide di andare a un pub con degli amici.
Mentre apro lo sportello dell'auto qualcuno mi prende per un braccio e mi costringe a voltarmi usando molta forza. È lui. Il marito di mia madre. Kent.
<<Lasciami subito.>> dico in tono autoritario e divincolandomi dalla sua presa.
<<Sono follemente innamorato di questo lato fumantino del tuo carattere.>> replica con un viso soddisfatto e, gli occhi che non smettono di mangiarmi. Quest'uomo mi fa schifo.
Mi imprigiona contro la mia auto e si avvicina sul mio collo.
<<Amo persino questa fragranza di profumo che usi. E' adatto a te e al tuo modo di essere combattiva. Più mi combatti e più desidero farti mia.>> mi informa con voce odiosa. Come un uomo può essere così odioso e schifoso? Da quando sono bambina che subisco questo tipo di attenzioni da parte sua.
<<Devi essere assolutamente mia.>> mi sussurra provocandomi un disgusto così enorme, da non saperlo nemmeno descrivere. Prende qualcosa dalla sua giaccia e con più forza mi blocca impedendo ogni piccolo gesto. Qualcosa mi pizzica sul braccio e sento del liquido scorrere nelle vene. Cosa sta facendo? Presa dal panico, senza stare neppure a pensarci, do una ginocchiata nel suo ventre usando tutta la mia forza. Lui lancia un grido doloroso e disperato piegandosi in due. Con un colpo secco lo faccio cadere, salgo in modo fulmineo sull'auto e parto mentre lui grida il mio nome, ricattandomi di farmela pagare.
Mentre vado verso casa mia, sento che le forze mi stiano mancando man mano, la vista sembra così appannata da non riuscire a vedere quasi nulla sulla strada. La luce dei lampioni che illuminano la strada e i fari delle auto mi danno fastidio agli occhi, quasi mi accecano. Persino le auto le vedo sfocate. La vista inizia a offuscarsi sempre di più e il mio corpo sembra come rilassarsi.
La mia auto breccia ad alta velocità in mezzo alla strada. Non è da me correre tanto, ma il timore che lui possa seguirmi mi fa schiacciare così forte il pedale dell'acceleratore? Non lo so, la mia mente è in completo stato di standby. Devo assolutamente rallentare la mia andatura, non posso provocare un incidente o ferire qualcuno. Inizio a percorrere la strada con la velocità consentita. Improvvisamente sento un forte urto dopo che la mia auto emette una frenata brusca, non so nemmeno come a dire il vero.
Vedo qualcuno bussare contro il finestrino così apro lo sportello e usando tutta la mia forza scendo.
Inizia a blaterare, ma sinceramente non riesco ad ascoltarlo, nemmeno una sola parola, sembra che parli lontano chilometri.
<<Ma è sotto uso di stupefacenti?>> sento dirgli da lontano e io vorrei dirgli che non ne faccio uso, ma non riesco a parlare. Cerco di mettere a fuoco la mia vista e cerco di capire cosa ho combinato. Vedo la mia auto contro il palo della luce.
Mi rimetto in auto, non riesco a reggermi in piedi e guido molto lentamente. Mi gira la testa in modo assurdo. Mi sento svenire.
Quel bastardo allora mi ha drogata. Forse dovrei fermarmi? Mi accosto con molto cautela sulla sinistra, la mia vista sembra offuscarsi sempre più. Devo aspetta che mi passi e dopo vado a casa. Anzi chiamo Brad.
<<Pronto Anna, dimmi.>>
<<Brad... mi hanno drog...>> qualcuno mi toglie il cellulare da mano e con violenza mi tira fuori dall'auto. Guardo per cercare di focalizzare la figura davanti a me, ma non riesco a riconoscere nulla di essa. Non vedo bene, è tutto offuscato. Non riesco più nemmeno a dimenarmi per liberarmi dalla stretta di costui. Cosa mi ha somministrato quello schifoso? Non riesco più a tenere gli occhi aperti nonostante non abbia sonno.
Mi fa sedere al posto passeggero senza problemi dato la mia mancanza di forza. Dopo che mi allaccia la cintura di sicurezza va al posto guida sfrecciando come un pazzo non so dove. Non ho più forze nemmeno per pensare e i miei occhi vogliono chiudersi anche contro la mia volontà.

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