Capitolo 3🐥📷🍝

- mi ami? - chiese Jason fragile.
- certo che si. Ti amo tanto anzi infinitamente e anche Will - disse Louis con tutto l'amore possibile.
- anch'io vi amo - disse Jason all'improvviso. - so che sarà uno delle poche volte che te lo dirò ma ti amo, mio amico di sempre -
Non se lo aspettava ma era da Jason, lui lo sorprendeva sempre in quel modo e lo bacio felice.
Salirono su nel loro appuntamento, si baciavano ogni tanto e poi entrarono dentro.
- andiamo nella mia camera da letto. Ho voglia di farti impazzire - disse Jason euforico.
Louis era un po confuso quando Jason andò verso stanza segreta.
- Jason, quella non é la camera - disse Louis fermandolo.
Jason tirò fuori la chiave e disse: - oh Louis, come sei ingenuo -
Louis guardò Jason cercare di infilare la chiave nella porta, era esilarante quanto ci provasse senza mai imbucare.
- non sei più giovane che imbucavi tutte le palle - disse Louis prendendolo in giro.
Alla fine Jason ci riusci e disse: - cosa dicevi? Sono sempre il re delle palle e buchi -
Quando Jason apri la porta, Louis rimase sconvolto e l'altro andò a saltare sul letto.
- benvenuto nel mio mondo - disse Jason esaltato.
C'erano di tutto e di più in forma di pulcino, fenicotteri, anatre e cigni.
- Ho delle mie passioni alquanto particolari - disse Jason stringendo un peluche.
- mi sorprendi sempre - disse Louis guardando tutta la stanza. - Jason Sharkbite ha un debole dei uccelli -
- si, piccoli e grandi. E il tuo é il mio preferito - disse Jason malizioso.
Louis era sconvolto nel vedere quella stanza.
- ti conosco dall'infanzia e non mi ha mai confessato questa passione - disse Louis guardando Jason.
- mi vergognavo - disse Jason sincero.
- vergognare? Di cosa?! - disse Louis confuso. - é una bella passione. Will impazzirebbe -
- di essere preso in giro dagli altri e poi più crescevo, più avevo una reputazione di quello virile. Non si é mai visto un uomo virile con peluche di uccelli - disse Jason sfogandosi.
- non dovresti pensarla cosi. Guarda Jeff. Lui é un fiorista e questo non cambia nulla. Lui ha una passione per i fiori e si vede la sua virilità. I fiori non gliela tolgono - disse Louis avvicinandosi a lui.
Intanto che Louis convinceva Jason di quella cosa, il piccolo Will era a casa Fairchild con Jocelyn, Clary e Sebastian.
Era nella stanzetta di Sebastian quando l'altro dormiva là, una bella camera pieni di disegni bellissimi. Era una cosa di famiglia. Jocelyn, Clary e Sebastian erano avevano un talento per il disegno.
- wow!!! Sei molto bravo. Amo questi disegni - disse il piccolo Will guardandoli.
- puoi prenderne quelli che ti piacciono di più - disse Sebastian arrossendo.
- grazie. É un bel regalo - disse lui avvicinandosi.
Sebastian ricevette un bacio sulla guancia subito dopo, Jocelyn passò a vedere i bambini se erano a letto e vide la scena e sorrise. Era cosi contenta che il suo Sebastian si stava aprendo. Non avrebbe regalato a i suoi disegni a Will se non fosse stato speciale. Difficilmente si separava da loro. Will Lightwood era l'eccezione al di fuori di quelle mura. A lei e a Clary li regalava quotidianamente. Erano già con i pigiama e belli profumati per andare a letto, si misero tutti e due nel stesso lettino e si sorridevano. Guardarono il cielo stellato, disegnato da Jocelyn per Sebastian.
- sono felice. Alla villa non avevo amici della mia età, erano tutti antipatici e adesso ho tanti amici e cugini - disse Will contento.
- io faccio parte di loro? - chiese Sebastian fragile.
- ma certo. Tu sei il più speciale di tutti - disse lui con un sorriso.
- quando saremo grandi, ci sposeremo - disse Sebastian deciso.
- quindi adesso siamo fidanzati? - chiede will sorridendo.
- si. L'anellino con il pulcino é la nostra promessa - disse Sebastian prendendo la sua mano e baciandola. - sarai il mio sposo. Staremo insieme per sempre -
- per sempre - disse Will emozionato.
Si addormentarono abbracciato dopo quella promessa per il futuro.
Il giorno dopo, Jason si sveglio con un mal di testa e vide Louis nudo a sedere in alto che dormiva beatamente e si guardo intorno. Erano nella sua stanza segreta e la coperta bianca con i fenicotteri rosa era per terra. Poi Jason ricordò tutto e anche quello che avevano fatto. Jason guardo per terra la sua paparella vibrante con boa. La prese e la mise al suo posto, non prima di aver messo i boxers con le papere. Era pudico in quella stanza, anche se da ieri non si direbbe ma avevano bevuto quindi era normale.  Andò verso un cassetto, lo apri e c'erano paparelle vibranti di tutti i tipi e di tutti i colori persino dorata o con bondage o con il diavoletto. Era il suo cassetto più adulto di tutta la stanza.
Jason guardò prima Louis e poi le paparelle e fece un sorrisetto. Gli venne un idea.
Scelse quella dorata, chiuse il cassetto e si avvicinò a letto. Prese la paparella, avvicinò  al sedere e la appoggiò  all'entrata di Louis. L'attimo dopo, era accesa e l'altro si svegliò stimolato e il membro si fece duro.
- Jason, che fai? - chiese Louis sentendo quella cosa vibrare.
- ti punisco - disse Jason tenendolo fermo e giù con una mano sulla schiena.
- Jason, é troppo - disse Louis già avendo l'erezione da prima.
- ieri ti piaceva metterla a me - disse Jason ricordandosi. - ora tocca a te. Hai usato anche quella con boa. Non posso fartela passare liscia -
- devo andare a lavoro e anche tu - disse Louis cercandosi di salvarsi.
- tu saresti nei guai. Io no - disse Jason con un sorrisetto.
- é il mio primo giorno, Jason. Non puoi farmi far tardi - disse Louis facendolo ragionare.
- potrei chiamare Chris - disse Jason a quelle parole.
- nooooo. Jason. Fermati - disse Louis mentre stava godendo per quelle vibrazioni.
- il tuo corpo é più sincero di te - disse Jason continuando.
- non hai bisogno di lavorare. Ci penso io -
- noooo, Jason. Non puoi e io non voglio. Voglio lavorare - disse Louis facendogli forza verso l'alto.
Jason lasciò la prese e allontanò la paparella e Louis si alzò.
- Jason, io ti amo ma voglio la mia indipendenza - disse Louis spiegandogli.
- si capisco - disse Jason con un sorriso. - allora vai -
Louis si avvicinò per dargli un bacio e disse;: - sapevo che avresti capito-
Poi andò a prepararsi e Jason rimase nella stanza a riflettere. Se lui aveva dei soldi, poi se ne sarebbe andato con il piccolo. Non avrebbero vissuto insieme.  Non voleva che se ne andasse. Non voleva tornare alla solitudine.
Jason andò in cucina e Louis gli aveva preparato la colazione dopo essersi vestito.
- c'è anche il tuo pranzo - disse Louis dandogli un bacio. - ci vediamo nel pomeriggio, Jason.-
- prendo will e lo portò con me - disse Jason come una vera coppia e un vero papà -
- ci penso anch'io a portare la cartella e tutto il resto a casa Fairchild. Tu vai tranquillo al lavoro e stai rilassato. Sei bravissimo -
Louis sorrise, Jason sapeva i suoi umori e sapeva come tranquillizzarlo. Lo bacio contro il muro.
- sei grande - disse Louis prima di uscire.
Jason sorrise, voleva quei baci ogni mattina e occuparsi di Will. Li voleva intorno per sempre. Jason si preparo, fece colazione e prese le cose di Will per andare in macchina. Arrivo a casa Fairchild, c'era anche Luke a far colazione con Jocelyn, Sebastian, Clary e Will.
ason li guardava e pensava: - anch'io voglio tutto questo -
- Jason, vuoi mangiare qualcosa? - chiese Jocelyn che mangiava più del solito. - ho mangiato già a casa. Grazie. Sono venuto a portare le cose a Will e proporre di portare i bambini - disse Jason come un papà.
- é una bella idea. Vengo con te, Jason - disse Luke all'amico. - possiamo parlare anche del caso -
- non parlate di lavoro di fronte ai bambini - disse lei iperprotettiva.
- ma Jocelyn stai mangiando molto. Sei in quel periodo - disse Jason con un sorrisetto.
- no. Sono incinta - disse lei dando la mano a Luke.
- si, aspettiamo un bambino o una bambina - disse Luke felice.
Jason li abbraccio con gioia come non aveva fatto mai prima e tutti e due si stupirono ma si sorrisero.  Doveva essere l'effetto di Louis e del piccolo.
Will corse da Jason subito dopo, i due erano così affiatati e poi i bimbi andarono a lavarsi e prepararsi. Jason parlava in salotto con Luke del caso mentre Jocelyn toglieva la tavola. I bimbi scesero tutti belli preparati, Jason guardò Will tenersi per mano con Sebastian e li trovò carini.
- Campione, hai fatto conquiste - disse Jason complice.
- si, ci siamo fidanzati - disse will con un sorriso.
- e diventerà mio sposo da grande - disse Sebastian a Jason. - ho la tua benedizione? La chiederò anche all'altro suo papà -
- wow! Fatte sul serio - disse Jason sorpreso.
Quell'atmosfera fu rovinata quando i campanello suonò e Jocelyn vide dalla finestra il suo ex marito. Valentine Morgenstern era venuto a prendere i suoi due figli Sebastian e Clarissa e non era solo. In macchina c'era una donna dai lunghi capelli neri.
Jocelyn aveva già visto quella donna. Era Satrina Kendall, anche chiamata Lilith in tribunale, era una spietata e manipolatrice   avvocatessa e non la voleva vicino i suoi figli.
- non permettero a Valentine di far avvicinare i miei a quella donna - disse Jocelyn decisa.
- tranquilla, ci siamo io e Luke - disse Jason conoscendo molto bene il tipo.
Jocelyn apri la porta e Valentine era davanti a lei.
- oh hai i cagnolini che ti difendono - disse lui guardando Luke e Jason. - sei caduta cosi in basso, Jocelyn. Permetti ai miei figli di stare con un pervertito -
- tu non conosci il concerto dell'amicizia o dell'amore. Non sono qui per difendermi. Sono capace di tenerti testa ma sono qui per sostenermi - disse Jocelyn a tono. - e Jason non è un pervertito. Non ti permetto di parlargli cosi -
- non sei la madre adatta per  I miei figli. L'ho capito troppo tardi ma ho una nuova madre per loro - disse Valentine spietato.
- non me li porterai via - disse Jocelyn agitandosi.
I piccoli guardavano la scena impauriti ma Jason si avvicino per calmarli mentre Luke difendeva Jocelyn da Valentine. Il momento dopo videro la loro madre sentirsi male. Clary piangeva nel vedere quella scena mentre Sebastian la stringeva a se e Will si senti impotente. Luke porto Jocelyn in ospedale e Jason portava I piccoli nella sua macchina. Ci fu una corsa in ospedale, i piccoli erano nella sala d'attesa con Jason e Luke. Will cercava di far coraggio a Sebastian e a Clary insieme ai grandi.  Per fortuna fu un falso allarme, si era agitata troppo e i bambini ne avevano risentito. Doveva fare una gravidanza più tranquilla senza problemi o stress
- Stanno bene? - chiese clary accarezzando la pancia.
- si. I vostri fratellini gemelli sono forti - disse lei rassicurandoli.
- mamma, io proteggero te, Clary e I gemelli -disse Sebastian protettivo.
- il mio piccolo eroe - disse lei al suo Sebastian.
Jason lascio la famiglia da soli e accompagno Will all'asilo ma poi si fermo.
- sai che facciamo? Ci andiamo a prendere un gelato - disse Jason all'improvviso.
- siiii- disse will felice. - ma lo possiamo portare anche a Sebastian e agli altri?  -
- ma certo. Arrivati in gelateria li chiamiamo e vediamo che gusti vogliono - disse Jason accarezzando la sua testolina.
Cosi Jason chiamo anche Michael per dirgli che non andava a lavoro e che gli avrebbe poi spiegato. Jason trascorse tutta la giornata con Will, portarono i gelato anche Sebastian, Clary e ai futuri genitori. Andarono a dare da mangiare alle anatre e videro anche dei fenicotteri rosa. Will si diverti molto e poi si addormentò tra le sue braccia. Louis entrò in casa, li trovò addormentati sul divano e li copri con una coperta. Erano bellissimi insieme. Quando Jason gli aveva chiamato per dirgli che non aveva portato Will all'asilo ma che era con lui, aveva iniziato a rimproverlo. Povero Jason quante gliene aveva dette.
Jason apri gli occhi e Louis lo bacio.
- scusami per stamattina, sei stato fantastico con Will. Avrei fatto lo stesso - disse Louis complimentandosi mentre l'altro si alzò senza svegliare il piccolo. - sei un papà eccezionale ma lo sapevo già -
- certe volte sembri tuo cugino. Mi fai paura ma ti perdono perché sei tu - disse Jason facendogli l'occhiolino alla fine.
Louis sapeva leggere tra le righe. Jason gli aveva detto ti amo con quel ' ti perdono perché sei tu' e lui gli aveva dati tanti bacini sul collo.
- sei come mio cugino in questo. Non lo dici apertamente ma mi sta bene. Sento il tuo amore - disse Louis sorprendendolo.
- che schifo. Mi hai paragonato a lui - disse Jason disgustato e poi con un sorriso. -  Ti perdono soltanto per le ultime parole  -
- sei incredibile - disse Louis ridendo. - ma ti amo -
- ma certo che mi ami. Sono Jason. Tutti mi amano - disse Jason mentre si pavoneggiava.
- ritiro quello che ho detto. Sei cretino - disse Louis finto offeso allontanandosi da lui.
Jason gli andò dietro ma Louis si chiuse in bagno. Una piccola vendetta anche per stamattina.
- dai, Louis, non fare cosi. Non mi interessa degli altri - disse Jason bussando. - su aprimi -
Senti il getto dell'acqua che si apriva e immaginava Louis sotto la doccia che si insaponava. Senti il rumore della chiave girarsi e Jason si spoglio nel corridoio per poi entrare nel bagno con l'idea di una doccia bollente ma si trovo Louis vestito.
- Sei cosi prevedibile - disse Louis ridendo.
- mi stuzzichi e poi nascondi il sasso - disse Jason colpito. - non ti facevo cosi, Louis. Cattivello -
- non sono cattivello - disse Louis avvicinandosi e chiudendo la porta a chiave.
Si inizio a spoglio davanti a lui e poi lo guardo mentre andava verso la doccia
Jason lo segui, Louis gli passò la spugna e lui prese il bagnoschiuma per lavarlo dolcemente ma dopo un po la spugna fu abbandonata in un angolo e i due si stavano baciando appassionatamente contro le mattonelle. Non erano mai sazi l'uno dell'altro, per fortuna Will dormiva e stava molto lontano da quel bagno che era l'ultima porta nel corridoio. Erano più tranquilli quindi potevano lasciarsi andare  di più questa volta. Louis era appoggiato contro il petto di Jason, lui gli baciava il collo e lo teneva a se con il braccio alla vita. Sentiva il suo membro contro il suo sedere, era cosi duro e poi Jason gli fece mettere le mani contro le mattonelle e lo fece piegare con il sedere sporgente. Gli accarezzò la schiena nuda e lo schiaffeggiò. Louis caccio un urletto di sorpresa, non se lo aspettava e senti il dito di Jason iniziandolo a prepararlo. Aveva sempre amato il lato selvaggio di  Jason. Lo preso cosi senza troppe cerimonie.
Il citofono suono ma loro erano troppo lontani per sentirlo e troppo occupati. Poi c'era la porta che divideva il corridoio dal salotto, la cucina e l'ingresso. Il piccolo Will si sveglio da solo, i suoi papà non c'erano e senti il citofono. Cosi prese la sedia per arrivarci.
- pronto, chi è? -
Rimase sconvolto da quella voce. Non se lo aspetteva. Non sapeva cosa fare.
Perché era li?
Lei non li voleva. Non l'aveva mai voluto mentre Jason l'aveva amato dalla prima volta.
- non ti apro - disse Will ostile. - cattiva -
- piccolo, ho sbagliato ma ti rivoglio con me - disse lei.
- no. Non mi porterai via. Sto bene dove sto - disse il piccolo chiudendo il citofono.
Il piccolo si mise sul divano e mise addosso la coperta in attesa che i suoi papà ritornassero da lui. I suoi papà ci stavano dando dentro in bagno nella doccia, Louis gemeva alle forti e dure spinte di Jason. Non era sicuro di resistere ancora per molto in quella posizione, le gambe stanno per cedergli e Jason sembrava intuirlo cosi si fermo per uscire da lui e cambiare posizione.  Jason era sempre attento ai cambiamenti del corpo dell'altro. Chiuse la doccia, lo prese in braccio per portarlo a sedersi sul marmo del mobile del lavandino e prese a scoparselo di nuovo. Le mani di Louis era attaccato ai suoi capelli, la testa era all'indietro dal piacere, gli occhi chiusi e la bocca aperta per gemere.
era una bella visione. In piu c'erano gli specchi sia sopra al lavandino sia di fronte sia lateralmente. Ovunque Jason guardava aveva diverse angolature di Louis e di quella scena bollente e intima. Louis si accorse della cosa  quando apri gli occhi, la trovo molto eccitante e si eccitò molto.
- ti piace guardarti mentre ti scopo - disse Jason al suo orecchio.
- sei tu il narcisista ma è eccitante. Vedere i nostri corpi uniti - disse Louis portando le labbra al suo lobo e dandogli un morsetto.
- che birichino. Mi mordi. Dovrei essere io - disse Jason eccitato da gesto, uscendo e affondando tutto di un colpo.
- ahhh -
Jason continuò quel gesto un po di volte finché Louis non venne contro il suo petto. L'altro usci da lui, Louis riprese il respiro e si ritrovo sul pavimento.
- apri la bocca - disse Jason con un sorrisetto. Louis guardò Jason con uno sguardo, la apri e poi l'altro se lo toccava per venire. L'attimo dopo, la punta sbatteva contro la sua lingua e ne usci pian piano il seme che mandava giù.
Jason guardo Louis e poi gli specchi. Era una visione che lo mandava fuori di testa. Si spinse nella sua bocca, spingendo la sua testa verso di lui e Louis stava per succhiare ma l'altro era eccitato troppo e prese a scoparlo in bocca. Doppio godimento per entrambi. Jason venne dopo un po, violentemente nella gola di Louis. Era stato una doccia selvaggia. Una volta puliti e in accappatoio, i due raggiunsero il piccolo che appena li vide che si butto nelle loro braccia disperato. Ci misero molto tempo per calmarlo e si addormentò nel letto tra le loro braccia.
Louis prese il cellulare e chiamo la sua ex moglie. La incontro in un bar, Jason voleva accompagnarlo ma l'altro aveva preferito che lui rimanesse con Will. Louis era nel tavolino e guardava la sua ex moglie.
- ma come ti viene in mente di citofonare e dire quelle cose a Will? Spiegami! Non ti è mai fregato nulla di lui e adesso fai cosi. Che piano hai in mente? - chiese Louis con rabbia.
- hai ragione. Sono stata una pessima madre, la peggiore. E tu non ti meritavi quel trattamento e neanche Will  - disse lei sincera.
- sembri sincera ma non riesco a crederti - disse lui scottato. - non posso cascarci ancora. Tu hai spezzato i nostri cuori. Non permettero che accada ancora. Will e io siamo felici adesso -
- lo capisco. Non chiedo nulla. Ma vorrei vedere Will ogni tanto - disse lei sincera.
- no. Non posso lasciartelo vedere - disse Louis deciso. - ora devo andare. Addio -
Louis usci dal bar e non si volto indietro. Torno a casa da Will e da Jason. La sua famiglia. Si mise nel letto con loro e si misero a vedere un film.  Nell'intervallo, i tre fecero I pop corn insieme e si misero di nuovo a letto. Erano felici.

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