ADDIO L, BENTORNATO LEVI



Il palco tremava sotto il ritmo della batteria, amplificato dalle casse. Davanti a loro, il pubblico esultava dimenandosi.

Era come avere il mondo ai propri piedi.

Levi afferrò l'asta del microfono inclinandola, la folla andò in delirio quando udì la sua voce irrompere dall'oscurità.

"KNEEL DOWN YOU PIGS!"

Le sue dita fecero vibrare le corde della sua chitarra elettrica.

Alcuni di loro si inginocchiarono sul serio, altri urlarono il suo nome e quello degli altri due componenti della band, assordandolo più di quanto non lo fosse già.

Finalmente le luci frontali si accesero, accecandolo. Iniziò a cantare, le parole gli uscivano dalla bocca in automatico. Tutto ormai gli veniva naturale come respirare.

Hanji si fece un po' più avanti, avvicinandosi a lui. Qualche parola ancora e poi partì l'assolo.

Non era ancora finita la prima canzone e già il sudore gli imperlava la fronte, bagnando anche le bende che gli coprivano gli occhi. Erano comode per non farsi riconoscere, la trama fine della stoffa permetteva di vederci attraverso, anche se non troppo chiaramente. Era una fortuna poter lavorare nell'anonimato, questo risparmiava a tutti e tre il fastidio di essere continuamente perseguitati dai fan e dalla stampa durante la vita di tutti i giorni...

La canzone terminò, sul palco iniziarono a piovere pupazzetti e biancheria intima, un reggiseno gli arrivò addosso agganciandosi al suo microfono. Lo scrollò via ed approfittò della piccola pausa per bere dalla bottiglia di birra che un membro dello staff gli aveva portato.

Si schiarì la voce.  La prossima canzone sarebbe stata "Clarity"...

(link canzone)

Furueru sonna manazashi de

Con le lacrime agli occhi

mitzumeteru sore dake nara

Solo tu stai a guardare

yume nado kanaerare wa shinai

Tutti i sogni che non avresti potuto realizzare

Yodomi kitta kokoro goto

Tutto diventerà routine

itsu made mo nugui kirenai

Non posso sopportarlo

Kanjou ni nagasareru dake sa

solo con tutta questa confusione

Negai sono saki ni aru kanpeki sugiru yokubou

Ti prego, è troppo tutto questo desiderio

Massugu tsuranuitemisete miro yo

Fare finta di essere forte, ma tu sai quanto debole io sia

Harisake so una hodo ni suru doku kishimu kodou

Stanotte I battiti del mio cuore sono così forti da esplodere

Omae ni sono kakugo ga aru no nara

tu sei la mia soluzione a tutto questo

Kowareru made hirefusu made sono mune ni kizami tsukero yo

mi lascio cadere senza perdere il dettaglio in questo gioco

Yure ugoku no wa shizuka na gekijou

la tranquillità di questa passione è persa

Kegare no nai mayoi no nai utsukushii kono yono hate e

Alla fine, ciò che rende bello il mondo è la sua impurità

Michita tsukiyo ni kurueru shoudou

Stanotte la luna scintilla a causa del mio desiderio

Dare ni mo tomerarenai

Nessuno ci può fermare

Genkai wo kimetsukeru na!

tutto è già stato deciso!

......

[...]


Le luci del palco si affievolirono, mentre la donna dai capelli rossi si avvicinava per l'ultima volta al microfono:

"QUESTO ERA L'ULTIMO BRANO! SPERIAMO VI SIATE DIVERTITI!"

Mille voci risposero in coro, rendendo la risposta sicuramente positiva incomprensibile.

"SIETE STATI UN PUBBLICO FANTASTICOOO! I NO NAME SARANNO FELICI DI TORNARE AD ESIBIRSI IN QUESTA CITTA' MOLTO, MOLTO PRESTO!!" <3

Gli altri due membri della band si avviarono verso il backstage, lasciando che Hanji prendesse pieno possesso del palco ed iniziasse a sbracciarsi per salutare il pubblico. Levi si avvicinò alle spalle di Mike.

"Qualcuno salvi quei tizi. Hanno pagato il biglietto per sentirci suonare, non per sorbirsi quella pazza."

Mike rispose limitandosi a sorridere sotto i baffi. Sapeva che ogni parola acida dell'uomo nei confronti di Hanji non era altro che una velata dimostrazione d'affetto per l'amica.

"Vado a togliermi queste bende di merda."

Levi si allontanò lungo il corridoio fino al camerino su cui era scritto il suo "nome". Lo aprì con la chiave che aveva in tasca e tornò a chiudersela alle spalle, sempre serrando la porta con attenzione. Doveva essere sicuro di essere solo quando si cambiava. Poi, per uscire dalla struttura, chi di dovere avrebbe mandato in avanscoperta tre individui con le loro sembianze, le bende sugli occhi e gli stessi vestiti che avevano usato durante il concerto, mentre loro se ne sarebbero andati da un'uscita secondaria. La solita procedura, insomma.

Per prima cosa si avvicinò allo specchio, prese tra le mani la garza che gli avvolgeva la testa ed incominciò a srotolarla. La fascia si allentò, cadendo poco per volta sul ripiano sottostante, fino a quando il riflesso di due taglienti occhi grigi comparve nello specchio. la loro forma ricordava vagamente tratti orientali. Fin da quando era piccolo il suo sguardo di ghiaccio avevano suscitato meraviglia e terrore in chi lo incrociava, ironia della sorte, parte del successo del gruppo era dovuto proprio al fatto che nessuno li poteva vedere, quegli occhi.

Si osservò per un attimo allo specchio, passando la mano tra i capelli sudati.

-Addio L, bentornato Levi.-

Iniziò a sbottonarsi la camicia. La fece scivolare lungo le spalle, lasciandole allo scoperto assieme alla schiena muscolosa. Con i vestiti addosso era difficile capire come quel fisico minuto potesse essere in realtà mascolino, una volta messo a nudo. Si sfilò anche i pantaloni neri, piegandoli e lasciandoli sulla sedia, per poi sostituirli con il paio di jeans aderenti che gli erano stati lasciati nella stanza.

Si era appena tirato su la zip, quando il suo attimo di pace privata terminò. Una voce bisbigliata incominciò a chiamarlo attraverso la porta.

*KNOK KNOK KNOK* Levi?

*KNOK KNOK KNOK* Levi?

*KNOK KNOK KNOK* Levi?

Levi chiuse gli occhi cercando di resistere all'impulso omicida nei confronti della donna che stava cercando di buttare giù la porta del suo camerino a furia di bussare. Era meglio aprirle, prima che combinasse qualche casino.

Si avvicinò e la fece entrare, premurandosi di rimanere nascosto dietro alla porta, in modo che se anche fosse passato qualcuno nel corridoio, nessuno non lo avrebbe visto.

"Che cazzo hai da fare tutto questo chiasso, idiota!?" la apostrofò.

"A- Aspetta! Non chiudere! E' stato Erwin a dirmi di venire nel tuo camerino insieme ad M!" Hanji lo afferrò per il polso giusto un attimo prima che la porta sbattesse contro il naso del loro manager e dell'amico.

"Tsk!" Levi si scrollò la sua mano di dosso.

"Buonasera anche a te, Levi" Lo salutò Erwin. L'uomo entrò nella stanza con Mike al seguito, uno strano sorriso illuminava il suo volto ed una certa luce faceva scintillare gli occhi azzurri, sovrastati da imponenti sopracciglia bionde. "Ti ho sentito in ottima forma, stasera!"

"Si può sapere perché hai chiamato tutti nella mia stanza?"

"Suvvia, non essere sempre così scontroso. Avevo notizie da darvi, e volevo che ci foste tutti." Si schiarì la gola. "Prima di tutto: la conferenza stampa e gli autografi ai fan sono rinviati all' intera giornata di domani."

A Levi scesero dei brividi lungo la schiena quando pensò alle orde di ragazzine che gli si sarebbero lanciate contro il giorno successivo. Era la parte del lavoro che sopportava di meno, quella. Se solo avesse potuto evitare tutti quei selfie, i sorrisi forzati, e le mani sudaticce che stringevano la sua...

"...la seconda novità, è che al termine del tour vi esibirete nella città di Shiganshina. Lo so, lo so, non è una tappa speciale, dato che è il luogo da dove venite, ma è proprio perché da lì che avete iniziato il vostro percorso come rock band, che dovremmo rendere onore alla città e ai suoi giovani talenti!"

" Yahooooo!! Che figata! Chissà se si ricorderanno ancora di noi i proprietari del bar dove abbiamo iniziato a suonare??" Hanji saltò su tutta entusiasta, le dita delle mani intrecciate tra loro ed una espressione sognante negli occhi.

*Snif Snif* Mike storse un po' il naso e scosse la testa.

"Ah? Perché non dovrebbero, Mike?"

"Impossibile" Levi rispose al posto dell'amico. "Non portavamo ancora le bende, quella volta. Non eravamo i "No Name". Eravamo ancora i "Survey Corps".

"Oh, già." Hanji abbassò la testa. "Me ne ero dimenticata."

"Ad ogni modo, se le novità sono finite, questo è il momento in cui tutti voi prendete il vostro culo e lo portate fuori da qui."

Levi minacciò silenziosamente i presenti con lo sguardo. "Anche tu, Mr. manager."

Erwin gli rivolse un sorriso amichevole." D'accordo, d'accordo. Ricordati solo di farti trovare tra un ora davanti l'uscita secondaria, con addosso i vestiti casual che ti sono stati lasciati." Si premurò di ricordargli l'uomo.

"Lo so."

" Bene. Allora ci vediamo dopo!"

Il biondo e i due componenti della band si congedarono ed uscirono dalla stanza, lasciandolo finalmente solo. Levi si richiuse per l'ennesima volta la porta alle spalle, girandosi poi di schiena e lasciandosi scivolare lungo il legno lucido, fino a ritrovarsi seduto a terra.

Un lungo sospiro gli sfuggì dalle labbra.

Amava cantare. Stare sul palco, suonare la chitarra elettrica... era il modo migliore per dare voce alle emozioni che si portava dentro. Ma le stesse emozioni che lo facevano sentire vivo sul palco erano quelle che lo facevano sentire vuoto una volta che si ritrovava solo con se stesso.

Chiuse gli occhi e si lasciò cullare per qualche minuto dal silenzio.

Poi le sue labbra si dischiusero, iniziando a muoversi e  formulando quelle parole..

Furueru sonna manazashi de   Con le lacrime agli occhi

mitzumeteru sore dake nara   Solo tu stai a guardare

yume nado kanaerare wa shinai   Tutti i sogni che non avresti potuto realizzare

Yodomi kitta kokoro goto      Tutto diventerà routine

itsu made mo nugui kirenai   Non posso sopportarlo

Kanjou ni nagasareru dake sa   solo con tutta questa confusione

Negai sono saki ni aru kanpeki sugiru yokubou   Ti prego, è troppo tutto questo desiderio

Massugu tsuranuitemisete miro yo   Fare finta di essere forte, ma tu sai quanto debole io sia...


(DEATH) NOTE DELL'AUTRICE:  avrei voluto aggiungervi i video di youtube con le canzoni, ma purtroppo il copyright me lo impedisce :(  la traduzione in italiano è mia, quindi mi scuso se ci sono degli errori, il testo originale invece NON MI APPARTIENE, meglio specificarlo.

Nello scorso capitolo ho dimenticato di aggiungere che ogni riferimento a persone/ fatti/cose è puramente casuale C:

A proposito di No Name...

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