Due sveglie che suonano all'unisono alle sei di mattina. Sono finita all'inferno per caso? Connie si è scordata di togliere la sua, fantastico. Con gli occhi chiusi cerco a tastoni i due telefoni che intanto continuano a squillare, trovati entrambi, spengo quello della mia amica e rimando la sveglia del mio. Mugugnando mi lascio ricadere sul letto, rifugiandomi sotto il caldo piumone
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Sento il letto sobbalzare sotto di me, passa qualche decina di secondi prima che si rifermi. Dopo poco ricomincia a muoversi e questo mi costringe ad aprire gli occhi. Con ancora la vista offuscata dal sonno e accecata dalla luce artificiale del mio lampadario, cerco di capire la provenienza di tutto questo trambusto. Schiaritamisi la vista  vedo Connie che salta felice sopra al letto. Mi metto a sedere e, con aria sconvolta, lancio un'occhiataccia alla mia amica che si blocca chiedendomi "Che c'è?"
"C'è che QUALCUNO A CASO di nome CONNIE HUNT, sta saltando sopra al letto non curandosi della povera ragazza assonnata che le sta a fianco."
"Quale ragazza assonnata? A fianco a me vedo solo uno zombie molto affamato di pancake alla Nutella!" E detto questo si fionda in picchiata giù per le scale, arrivata al piano terra aggiunge ridendo "E quello zombie affamato seduto sul letto, ha dei bellissimi baffi!"
Realizzo ciò che ha appena detto e corro subito a specchiarmi. Sul mio viso, subito sotto al naso sono disegnati, probabilmente con una matita per gli occhi, due grossi baffoni a manubrio. Mi volto di scatto e inizio a correre per le scale ridendo e urlando "Connie Hunt! Sei una ragazza morta!"
Arrivo al piano di sotto convinta di trovarla in cucina, invece trovo la stanza deserta. Si sarà sicuramente nascosta. Cammino in direzione del salotto quando Connie mi si fionda addosso e cadiamo entrambe a terra ridendo come due pazze. In poche parole quella scema della mia migliore amica si è svegliata prima di me, mettendosi d'accordo con i miei, per prepararmi la colazione e per decorarmi molto gentilmente la faccia, ma adoro passare il tempo assieme a lei.

"Nathan passerà tra mezz'ora con Aaron, quindi è meglio se ti vai a fare la barba Am" dice Connie mettendo in bocca l'ultimo pezzo di pancake bruciacchiato.
Nathan Hunt, 19 anni, due anni più grande di noi, è il fratello di Connie, è un ragazzo molto alto, capelli neri e, come la sorella, la sua pelle è ambrata e gli occhi color miele. Devo purtroppo ammettere che è un bel ragazzo, ma il suo carattere lo penalizza. È scontroso con tutti, tranne con Connie che viene trattata come un principessa. È complicato da comprendere.
E poi c'è Aaron, il mio migliore amico. Che si può dire di lui? È intelligente, simpatico, premuroso, ma anche lui ha un piccolo difetto: è estremamente pignolo. Fisicamente Aaron è un ragazzo di media altezza, fisico asciutto e i suoi riccioli neri gli cadono morbidamente sulla fronte senza coprire i suoi fantastici occhi grigi.

Ci vestiamo in fretta e appena sentiamo il clacson dell'auto di Nathan ci precipitiamo fuori. Saliamo in auto, abbraccio Aaron e saluto con un semplice "ciao" Nathan che come al solito non mi degna di uno sguardo, Connie fa lo stesso, solamente che a differenza mia lei riceve risposta da suo fratello "ciao orsetto, dormito bene?"

In dieci minuti siamo a scuola. Come al solito le poche persone che la frequentano  sono divise nei soliti gruppetti di 4-5 persone. Pur non vivendo molto distante da San Francisco, qui a Fort Baker non vive molta gente e, per questo, tutti si conoscono, purtroppo.
"Allora ragazze risolto la questione 'armadietto' ?" Chiede Aaron
"Si beh, diciamo di averla risolta.." rispondo io
"Non sembri molto convinta ahahah! Come avete fatto?"
"Ho cambiato armadietto perché i bidelli lo hanno dovuto scassinare.." Dice Connie abbassando lo sguardo.
Mi sfugge una risata che funge da miccia per quella di Aaron.
"Dai non prendetemi in giro!" dice Connie, ma poi anche lei si lascia andare e scoppia a ridere prendendosi in giro da sola.

Il suono della campanella ci avvisa che è l'ora di entrare.