Lantern
Attraversare un tunnel era sempre un azzardo, ma a volte non c'erano altre soluzioni.
Aveva camminato rasente al muro, tenendo in mano il fucile a pompa. Nessuna spora in vista, ma non si sentiva a suo agio.
Il tunnel era stato un tempo un sottopasso in una zona alla periferia di Fort Wayne. Adesso era in parte inondato d'acqua e vecchi camion, macchine e furgoni arrugginiti gli sbarravano il passo. Tutte le dannate auto dell'Indiana erano ammassate in quel cazzo di posto.
Tra le auto si aggirava un vecchio clicker, ricoperto in gran parte da placche di cordyceps che gli rendevano la pelle spessa e quasi impenetrabile: ormai era sulla strada per diventare un bloater. Gli abiti erano ormai praticamente inesistenti, e quando Joel si accorse che pene e testicoli erano esposti e parzialmente mangiati dal fungo succhiò per un attimo l'aria tra i denti, disgustato. Probabilmente il clicker aveva percepito quel suono, per quanto debole, e si era voltato verso di lui urlando nel tentativo di localizzarlo. Joel si era appiattito sul fianco di un'auto per fornire la peggiore immagine eco possibile per il mostro che si muoveva verso di lui. Aveva bisogno di tenersi a distanza. Frugò con la mano nell'acqua putrida, trovando fortunosamente un pezzo di un mattone. Lo lanciò alle spalle del clicker in una lunga traiettoria ad arco, per tentare di attirarlo lontano da lui. Quello si era voltato, per un attimo. Abbastanza per lasciare a Joel il tempo di scivolare dietro alla macchina. Aveva solo una molotov, ma se la sarebbe fatta bastare. Il grosso clicker aveva ricominciato a schioccare la lingua per ritrovare la sua preda, infammezzando con grida stridule e movimenti scattosi verso una direzione o l'altra. Joel si sporse quel tanto che bastava per prendere la mira. Lanciò la molotov, che esplose al contatto con il clicker, facendolo avvampare. Si preparò a sparare. Aveva sei cartucce, avrebbe dovuto aspettare che gli fosse abbastanza vicino per penetrare la pelle inspessita.
In quel momento sentì un altro rumore, al suo fianco destro. Un runner, attirato dal trambusto. Joel d'istinto gli sparò un colpo in pieno viso facendolo crollare nell'acqua, ma il clicker si era ormai voltato verso di lui e si stava avvicinando troppo velocemente.
Cristo, è troppo grosso.
Joel sparò due colpi con il fucile in rapida successione, e scivolò indietro spinto dal rinculo, cadendo di schiena. Il clicker gli fu addosso in un attimo, urlando. Era più pesante di lui, più grosso di lui e non sembrava accusare le ferite ancora, nonostante la sua schiena continuasse a bruciare. Joel lo tenne a distanza con una mano, mentre la mandibola spaccata a metà del clicker schioccava a pochi centimetri di distanza dal suo viso, e una bava giallastra gli stava colando addosso. Riuscì a liberare il revolver dalla fondina e gli scaricò a bruciapelo tutti i colpi che aveva, mentre il mostro contunuava ad urlare. Infine gli trafisse il collo alla base della mascella con uno dei suoi coltelli improvvisati. Lo colpì due, tre volte, finchè quello non gli cadde addosso, finalmente morto.
Gli ci vollero uno o due minuti per riprendere il fiato.
Si alzò, rendendosi conto di trovarsi al buio. La torcia doveva essere scivolata dalla cinghia dello zaino. Non c'era tempo di cercarla, se c'erano infetti potevano essere tornati indietro, essere arrivati da Ellie.
Si alzò e si mosse in direzione di quella che doveva essere la fine del tunnel. Si era addentrato troppo. Non riusciva quasi a vedere nulla.
Finalmente era apparsa una luce fioca e tremolante. Corse verso quella direzione.
"Joel?".
Ellie aveva disobbedito, ancora una volta.
Gli si stava avvicinando, direzionando la torcia in modo da non accecarlo. In una mano aveva il coltello. Così giovane, eppure così coraggiosa. La luce dal basso amplificava le emozioni che le passavano sul volto: preoccupazione, sorpresa, sollievo. Era bella. La cosa più bella che potesse vedere, in quel momento. Ellie piegò le labbra in un sorriso, felice di vederlo.
"Ti avevo detto di aspettare" le disse, cercando di mantenere un tono severo.
"E lasciarti tutto il divertimento?".
Joel non riuscì a trattenere un ghigno.
"Sei una selvaggia. Vieni".
Note: Grazie come sempre a Martina <3
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